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Autore: ShiverEdwards    22/12/2017    0 recensioni
One shot:
Dove Zayn e Perrie superano i loro limiti e ne creano altri nella stanza di un hotel.
Genere: Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Perrie Edwards, Zayn Malik
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Sorrise accarezzandogli i capelli, aveva le labbra socchiuse e sentiva il suo respiro schiantarsi contro il cuscino. Le ciglia erano adagiate delicatamente sulle guance, aveva davvero il viso di un bambino, se non fosse stato per l'accenno di barba presente sul volto. Sorrise ancora quando storse le labbra in un'espressione buffa, le sopracciglia erano corrugate. Con i mesi lei aveva imparato a conoscerlo, quando dormiva faceva delle mosse strane, con il viso o anche con il corpo. Forse pensava al lavoro, a quanto stancante fosse lavorare con degli adolescenti, o pensava a sua moglie, la donna che aveva sposato qualche anno prima. L'idea che piú esaltava Perrie però era la più giusta. Nei pensieri più privati di Zayn, nonché i sogni, sperava che pensasse a lei, che quei sorrisetti inconsci fossero frutto di un loro momento. E i momenti erano molti, davvero molti. Mesi passati in modo cauto, senza pretese, regole e certezze. Momenti fatti di baci rubati quando il sipario calava, carezze lente sotto le coperte, pensieri inconfessabili. Era possibile che pensasse alla sua amante minorenne, alla sua allieva preferita. Sì, era plausibile che in quei sogni ci fosse la sostanza di una relazione clandestina, una relazione bandita dalla legge e anche dalla chiesa. Cosa avrebbe pensato sua moglie se fosse venuta a conoscenza di quella storia? Con quale coraggio Perrie sarebbe riuscita a guardarla in faccia? Lei che l'aveva accolta in casa sua quando le cose non andavano bene, lei che aveva accettato spesso la sua presenza a pranzo giustificata da un corso di recupero urgente. Lei era anche quella che la salutava con un bacio prima di uscire dalla porta per andare al lavoro, pensando che suo marito e la studentessa problematica avrebbero studiato. Infondo lo avevano fatto, avevano studiato uno le forme dell'altra, centimetro per centimetro, pelle contro pelle. Avevano prestato attenzione ai propri ansimi, ai loro nomi detti fra la foga di un orgasmo imminente. Una suoneria riempì il silenzio della stanza, silenzio che prima era interrotto solo dal respiro flebile dell'uomo addormentato accanto alla giovane. La stessa giovane che si sporse  velocemente verso il comodino, sperando che Zayn non si fosse svegliato, lo sfondo del suo IPhone si era acceso, illuminando una foto di due innamorati, abbracciati e sulle rive del male. Gigi lo stava chiamando, la mogliettina amorevole che non trova il marito a letto di domenica mattina. Perrie ignorò la chiamata e con uno sbuffo scese dal letto, la moquette era gelida. Il letto senza di lei sembrava quasi vuoto, era grande, così grande che in uno dei suoi pensieri aveva ipotizzato di essere la causa, di quella scelta. Ma d'altronde tutta la camera era grande, un hotel a cinque stelle, a Zayn i soldi non mancavano. Nell'aria era stagnato l'odore di sudore mischiato al sesso, il dopobarba alla menta e la crema corpo alle mandorle. Lentamente si alzò e aprí la finestra, quanto bastava per far entrare dell'aria pulita, magari aria non sporca di peccato. Si infilò gli slip, i leggins e la maglietta in pochi minuti, avrebbe fatto una doccia appena arrivata a casa, al sicuro da tutti, da un uomo più grande che la faceva sentire amata e da una moglie ingenua che veniva illusa da quello stesso uomo. In un angolo della stanza giacevano dei boxer e un reggiseno, decise di lasciare lì il reggiseno, riponendolo dentro la federa del cuscino. Si guardò allo specchio poi, sistemando alla meno peggio i capelli, consapevole che di loro non si stesse curando affatto, stava guardando sé stessa pronta a criticare ogni dettaglio, ogni centimetro presente in quel riflesso. Le labbra erano screpolate, consumate da troppi baci e lacerate da denti troppo invasivi. Si guardava gli occhi, profondi e pieni di parole che avrebbero voluto dire, occhi di un azzuro indeciso se tramutarsi in blu o rimanere di quella tonalità chiara, impressa di ricordi e pensieri. E sorrise ancora, per rendere il tutto più armonioso, per rendere quel riflesso meno anonimo. Il bagno aveva i toni chiari, trasmettevano calma, forse troppa. Tornò nella camera, si rimise le scarpe, sistemò la borsa. Ogni traccia del suo passaggio veniva cancellata qualche ora dopo, da una cameriera dell'hotel. Diede comunque un'occhiata generale, non voleva commettere errori, era sicura di non aver lasciato nulla. Lo sguardo però si posò su un mobile, sul loro mobile. Quello dove per la prima volta si erano dati l'uno all'altra, la superficie su cui stava appoggiata lei, con le braccia intorno al collo di lui. Il mobile che continuava a cigolare per via dei loro movimenti. Quel mobile che si era trovato costretto a fare da testimone a quella scena passionale, violenta e fin troppo desiderata. Lo sguardo di Perrie si posò poi sul letto, dove il suo uomo giaceva addormentato. Era peccaminoso, lo sapeva bene, ma la tentazione era stata così sublime da farle desiderare di compiere quel peccato. Si avvicinò a lui con calma, cercando di non far rumore con quei tacchi troppo alti, si chinò sulle sue labbra e vi lasciò un bacio, un bacio dal gusto frettoloso, un bacio privo di sensazioni, un bacio abitudinale. Recuperò il telefono dal bagno e con un ultimo sguardo uscì dalla stanza. La porta numero dodici si chiuse e Perrie non si guardò indietro, entrò nell'ascensore e ignorò tutti i presenti in quella scatola di metallo. Sulla maglietta era ancora presente l'odore di Zayn, quel mischio di sapori, l'indecisione li circondava. Il tabacco e la fragola che lottavano per avere la meglio, ma che alla fine creavano un mix paradisiaco, un mix di cui la giovane amante non avrebbe mai fatto a meno. Camminava a testa alta, con un sorriso sornione sul volto, un sorriso, uno dei tanti che usava per coprire i dubbi e le insicurezze, un sorriso per ogni persona, tranne che per sé stessa. Scendeva le scale con la solita calma, quando vide entrare nella hall la sua rivale in amore, la signora Malik, l'unica donna con cui Zayn avrebbe dovuto dividere il letto, l'unica con cui lui avrebbe dovuto passare la notte, l'unica donna della sua vita. L'incontro fu un dialogo di poche frasi, fatto di sorrisi di circostanza, saluti di cortesia e un flebile abbraccio. Ed ecco Perrie che esce dalla struttura, ecco una giovane amante che lascia il suo peccato lontano da lei. Ecco Perrie che con un'altra bugia svia i sospetti di una moglie turbata. I pensieri continuano, parole che galleggiano nel cervello e un'unica certezza nel suo petto. Non sarà mai niente più dell'amante giovane, del brivido del pericolo, non sarà mai niente più che una ragazza in cerca di attenzioni e di amore. Non sarà mai niente di più per lui.
   
 
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