Giochi di Ruolo > D&D - Forgotten Realms
Ricorda la storia  |      
Autore: IrideNotturna    24/12/2017    1 recensioni
Nel continente di Glukos vi sono molti modi per festeggiare il Natale; infatti tutte e 7 le regione del continente si riuniscono sotto un unico cielo per dar luce ad una propria tradizione. Nell´anno 828, Hokenheim ha finalmente deciso di ritirarsi dalla vita fatta di guerra e sangue, per ritornare a vivere con sua moglie e i suoi figli.
Quest´opera é un prequel della mia long "All´ombra del padre" che uscirá a giugno 2018.
Genere: Fantasy, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L´ultimo Natale

Raiting: Verde

ALL´OMBRA DEL PADRE-OS

 

L´ULTIMO NATALE

Ogni razza del continente di Glukos, aveva una sua festività, ma tutte venivano accomunate dal Natale. Chiunque sul continente amava questa festa: portava allegria in ogni famiglia ed era motivo di staccare dalla vita lavorativa di tutti i giorni. A Beika, nella regione degli umani, é usanza fare l´albero di natale e addobbare le abitazioni con luci e decorazioni; a Valdemar, nella regione della natura, i Treant vagavano di villaggi in città per eseguire delle splendide coreografie a intrattenere gli abitanti; a Skulleron, nella regione dell´oscurità, tutte le razze si riuniscono nella cittá principale per costruire un albero fatto di zucche illuminate; a Phroelium, nella regione del ghiaccio, vi è l´albero più grosso del continente e, per ben tre giorni, non vi è alcun tipo di combattimento; ad Apulune, la regione dell´acqua, alcune razze si riunivano sull´isola maledetta per onorare il loro guardiano e fargli dei doni in cibo; ad Arktuis, nella regione della terra e del deserto, ogni villaggio sfidava l´altro a delle prove e, alla fine, la vincitrice riceveva il premio che il capo cittá decideva; a Cloron, nella regione del fuoco, veniva festeggiato solo dai nani che, per l´occasione, forgiavano decorazioni natalizie di ogni tipo per poi appenderle al grande albero in ferro situato nel villaggio principale che il miglior fabbro forgiava ogni singolo anno. Insomma, ognuno ha un suo modo di festeggiare, bello o bizzarro che sia, ma cosa fondamentale del Natale, è passarlo con le persone che ti fanno sentire bene.

-Phroelium- regione del ghiaccio- 24 Dicembre anno 828

“Sicuro di non volerlo passare con la tua famiglia questo Natale? Faremo un bel cenone e a nostro padre farebbe molto piacere Hokenheim…” “ La mia famiglia si trova a Valdemar e non passerò un altro Natale senza di loro Siry, e poi, non credo proprio che al nostro caro padre faccia piacere avermi tra i piedi. Ancora è convinto che abbia tradito l´intera casata.” disse l´elfo sorridendo alla donna dai lunghi capelli neri e le orecchie a punta. Lei lo guardava con i suoi occhi di ghiaccio molto delusa da quella risposta, anche se, in cuor suo, se lo aspettava. “Da quanto è che non stiamo un po’ assieme caro fratello?” “Potresti venire con me, nessuno te lo vieta” “Si certo, e mi presento dai tuoi figli dicendogli –ehi ciao sono la sorella di vostro padre, in tutti questi anni non vi ho mai incontrati perché combattiamo una guerra tra casate nella regione del ghiaccio- sarà una bellissima figura” rispose seria. L´elfo invece scoppiò a ridere facendola infuriare ancora di più e, sentendosi presa in giro, gli diede un pugno colpendolo sulla spalla sinistra. “Suvvia Siry, sto scherzando…” “Certo… non ti interessa più nulla di me vero?” domandò con un tono molto basso di voce e dandogli le spalle “È solo per queste feste che sono via… ritornerò successivamente, non ho una data precisa ma non permetterò ai Lannister di prendere alcun tipo di vantaggio… anche loro credo resteranno in famiglia a festeggiare” le rispose facendola voltare verso di lui “Chi? Loro? Ma non farmi ridere… se ne approfitteranno come al solito ogni anno è così e per sempre così sarà” “Stai tranquilla cara sorella, ritornerò e vi aiuterò meglio che posso… mi porterò il libro da completare nel tempo che starò via, almeno nostro padre ha un motivo per non odiarmi del tutto” disse ridendo “Su questo hai ragione” rispose abbracciando forte il fratello “Mi mancherai Hokenheim…” lui in tutta risposta la abbracciò a sua volta “Anche tu cara sorella e tieni sotto controllo i nostri parenti… a loro piace esagerare nelle feste” “Già fortunatamente non sono l´unica donna qui dentro. Ora va, non vorrai fare tardi. Sta per tramontare il sole” disse staccandosi dall´elfo “Si preparo le mie cose”. Non gli piaceva mentire ma quella sarebbe stata la sua ultima volta nella regione del ghiaccio… voleva passare il resto della sua vita con la sua vera famiglia. Se gli avesse detto la verità, non lo avrebbe lasciato andare tanto facilmente e gli altri lo avrebbero bloccato.

Ogni volta che Hokenheim entrava nella sua stanza gli sembrava sempre più piccola. Odiava quel piccolo tugurio nella quale aveva trascorso buona parte della sua infanzia in quelle quattro mura a studiare e preparare incantesimi insieme al suo maestro. La grossa guerra che infuriava nella regione del ghiaccio apparentemente poteva risultare veramente stupida, ma nessuno poteva immaginare la quantità di danni se a vincere fossero stati i Lannister. Col loro modo di fare e i metodi violenti che usavano nei loro territori erano ormai un pericolo per quella regione; volevano il potere e regnare su tutto e tutti con qualsiasi mezzo a loro disposizione.

Lannister e Fondunkelheit erano in guerra da moltissimi anni a causa di una maledizione che colpì entrambe le famiglie e, per rompere questo maleficio, chiesero aiuto ad un mago potentissimo di nome Zilean che affidò loro un compito importantissimo, e, la famiglia che lo avrebbe risolto avrebbe avuto la libertá e l´altra sarebbe stata sottomessa. Non si sa perché, ne tantomeno chi lanciò questa maledizione, l´unica cosa che interessa a ciascun membro delle due casate è portare in alto la il nome della propria famiglia.

Hokenheim era tra questi, anche se aveva abbandonato casa sua all´etá di 23 anni per andare a studiare nella scuola di Necromanzia più famosa e più ricca dell´intero continente. Li aveva conosciuto Winry, e si erano sposati nel tranquillo villaggio elfico di Valdemar, Suntree,  ed erano andati a convivere. Purtroppo il dovere della sua casata veniva prima e l´elfo passava molti mesi lontano dalla sua casa e dai suoi 5 figli: Duff il primogenito di 26 anni, Esley di 23 anni, Teresa di 19 anni, Flora di 12 anni e la più piccola Riful di 4 anni. Amava ciascuno di essi e voleva sempre il meglio per loro, non li avrebbe mai obbligati a seguire le sue tracce infatti ognuno di loro era abile in diverse arti; però tutti loro veneravano Wee Jas, la divinità della famiglia. I suoi figli erano del tutto ignari della moltitudine di parenti che abitavano nella regione del ghiaccio e, non sapevano minimamente che suo padre era coinvolto in una guerra eterna contro i Lannister. Prese dal suo comodino la foto di famiglia che li ritraeva tutti e sette e sorrise -Figli miei… se solo potreste capire…- disse tra se e se. Finì velocemente di prendere le sue cose e infilarle nel suo zaino; chiuse gli occhi e nella sua mente immaginò il villaggio di Suntree. Si udí solo il rumore dello spostamento d´aria e Hokenheim era già in viaggio verso la sua vera famiglia.

 

Valdemar – regione della natura – 24 Dicembre anno 828

Come ogni anno, i Treant arrivarono puntuali a Suntree, e con i loro deliziosi balletti stupivano ogni singolo cittadino e donavano piccoli regali ai bambini, che allegri, danzavano insieme a loro. In quel giorno tutta la popolazione elfica era riunita sotto un unico cielo stellato e pieno di allegria, compreso il re degli elfi Leigrin, e suo figlio Tricko che gli stava al suo fianco. Entrambi dovevano ancora riprendersi dalla perdita di Nirim, moglie del re e madre del principe, accaduta il mese scorso; ma per buona educazione verso il loro popolo si erano presentati lo stesso a questo evento “allegro”. Tricko odiava stare sempre accanto al padre, a lui piaceva di più andare in giro con il suo arco a cacciare e pattugliare, la vita politica non faceva per lui; lo reputava abbastanza noioso. -Un giorno quando sarai re potrai capire- continuava a ripetergli e spesso finivano per litigare. Ma da quando gli morì la madre non si erano più parlati, cerava di stargli accanto per aiutarlo a superare lo shock ma anche lui aveva bisogno di aiuto e questo Leigrin sembrava non capirlo.

“Hokenheim dovrebbe tornare stasera per fare una sorpresa alla sua famiglia, perché non ti unisci a loro?” chiese il re al figlio rompendo quel gelido distacco che si era creato in quel mese. “Non ho ricevuto alcun invito da parte di Esley non vedo perché dovrei auto-invitarmi a casa altrui” rispose secco cercando di non incrociare lo sguardo con quello del padre. Sospirando per la risposta ricevuta proseguì calmo “Tricko, non hai mai avuto bisogno di inviti per entrare in casa loro. Ti hanno sempre accolto a braccia aperte come se fossi un figlio, e poi ti voglio dire che anche tu hai bisogno di svagarti. Io devo stare qui fino alla fine dei festeggiamenti tu invece puoi andare; non sei obbligato per oggi a restare con me”. Tricko stava in tutti i modi cercando la fregatura in quelle parole, ma sembrava che questa volta il padre lo volesse veramente lasciare libero. Amava stare in compagnia di quella famiglia ed era vero: mai aveva ricevuto un invito ad entrare in casa loro, la porta, per lui, sarebbe sempre stata aperta. Hokenheim lo considerava un figlio ormai e Winry gli cucinava sempre i suoi piatti preferiti; con Duff gli piaceva parlare di strategia e combinazioni di attacchi; Esley era suo coetaneo e il suo migliore amico, da piccoli combinavano sempre qualche marachella ed erano sempre stati ripresi dalle guardie cittadine, col tempo si erano calmati e quasi ogni giorno andavano a caccia insieme. Dopo che la madre morì, Esley tutti i giorni lo andava a prendere per fare una passeggiata; anche se Tricko non aveva alcuna voglia di uscire. Con Teresa non aveva molto rapporto, a volte era piuttosto insopportabile, peró avendo entrambi la passione per l´arco, spesso lei gli chiedeva dei consigli e lui era molto felice di risponderle; giocava molto con la piccola Riful e da poco tempo aveva iniziato a comprarle dei libri in lingua elfica per migliorare il suo linguaggio. Con Flora il rapporto era un po’ particolare: lui da sempre la amava, ma non era mai riuscito a dichiararsi, per paura di un rifiuto. Impazziva per lei e ogni volta che incrociava il suo sguardo, in lui si scatenavano una miriade di emozioni che non sapeva spiegare, ma riusciva sempre a nascondere questo amore per lei: aveva anche paura del rifiuto della famiglia.

“Siete sicuro padre? Posso davvero andare?” chiese per essere davvero sicuro. “Perché non vieni anche tu caro Leigrin?” chiese qualcuno alle loro spalle. I due riconobbero all´istante da chi provenisse quella voce “Hokenheim…” disse Tricko voltandosi  “Sembra quasi tu abbia visto un fantasma principe” disse ridendo “Allora Leigrin?” continuó. Il re si voltó verso di lui e gli sorrise “è bello rivederti Hokenheim, ma oggi devo stare qui con la mia gente, i festeggiamenti mi terranno occupato per l´intera serata, avró il consiglio degli anziani che stará vicino a me. Dovrebbero arrivare breve. Voi andate pure!” “Vorrá dire che ti faró mettere qualcosa da parte da mia moglie. Conoscendola avrá cucinato molto come suo solito. Andiamo Tricko? Mi sembrava volessi venire.” “Certamente” “Allora buona serata mio re” “Anche voi, e divertitevi!”.

“Ho saputo che tua sorella Lily rimarrà in accademia fino alla fine dell´anno scolastico. Come mai questa decisione?” domandò mentre si avviavano verso casa “Non saprei… presumo sia colpa del ritardo in certe lezioni. Ci sono stati dei problemi all´interno dell´area di Evocazione” “Peccato, ma guarda il lato positivo: penserà meno alla madre tenendosi occupata” “Si vero, diciamo che sono riuscito a superarla, devo aiutare mio padre e lei. Devo essere forte per loro.” Hokenheim gli sorrise. Amava la forza di volontà di quel ragazzo e sapeva che mai l´avrebbe deluso. Poteva contare su di lui per qualsiasi cosa. Quando mancava per molto tempo gli chiedeva di controllare che nella sua famiglia fosse tutto apposto. A volte Winry chiedeva a Tricko di scortarla al mercato; non perché avesse bisogno di protezione, ma perché gli piaceva la sua compagnia. “Cosa hai fatto a Skulleron?” Vero. Hokenheim spesso si dimenticava che nessuno era a conoscenza del fatto che la sua casata fosse viva e vegeta nella terra del ghiaccio; infatti diceva a tutti che ha molte missioni a Skulleron: la regione dell´oscurità, e in parte, era vero. Però si promise che, un giorno, avrebbe raccontato a Tricko tutto sulla sua famiglia. “Le solite cose… i Vampiri fanno ancora guerra contro i Licantropi per diventare la razza Leader, ma anche se sono in tanti, sono poco organizzati. Sto cercando di farli ragionare ma sembra impossibile. Soprattutto con i Licantropi: basta un minimo di minaccia per entrare in combattimento. Una vera fatica. Senti che profumo…” disse ad un tratto cercando di cambiare discorso. Erano arrivati davanti la casa, ed era vero: usciva un bel profumo dalle finestre. “Dai entriamo” disse l´elfo più grande. Prese le chiavi e le infilò nella serratura ruotandole. Appena varcò la porta si ritrovarono tutti gli occhi puntati a dosso con le bocche spalancate e in un silenzio tombale. Una piccola elfa scese dalla sedia e gli corse incontro in lacrime “Papááááááá! Sei tornato, sei tornato!” gridò abbracciandolo “Hey piccola Riful, quanto sei cresciuta!” disse scompigliandole i capelli. “Vedo che siete tutti riuniti già, vi ho portato qualcuno che stava navigando da solo per le strade” proseguì rivolto a Tricko che per tutta risposta gli lanciò un occhiataccia. “Padre, Tricko, che piacere rivedervi. Sedetevi stavamo quasi per cominciare, mamma è ancora in cucina ancora indecisa su quale piatto far uscire per primo” disse Esley molto cordialmente. “Allora sarà meglio che vada in cucina. Non vorrei che si facesse del male trasportando qualche pentola troppo pensate per lei” ironizzò. Tricko prese posto vicino a Esley e iniziarono a conversare.

In cucina c´era più confusione del previsto. Sembrava che avesse avuto difficoltà nel preparare quei piatti. Hokenheim cerava di ritrovare sua moglie in mezzo a quelle pentole e la trovò: era seduta al tavolo con la testa tra le mani e singhiozzava. Si avvicinò velocemente a lei e le prese il viso tra le mani asciugandole con le dite le lacrime che le scendevano “Sei… sei proprio …t-tu?” chiese. Tremava ma non sapeva se per la gioia o per altro. “Si amore mio, che ti è successo?” domandò preoccupato “C-credevo di passare un altro Natale da sola… Non ne posso più!” rispose cercando di non farsi udire dai propri figli. Hokenheim si inginocchiò consegnandole un fazzoletto con la quale pulirsi “Ascolta Winry, da questo momento in poi starò sempre con voi… ho finito tutte le faccende che avevo da fare nella regione del ghiaccio. Da oggi saremo una vera famiglia. Te lo prometto!” “Davvero?” chiese sorridendo “Parola di mago!” “Un bellissimo mago. Mi aiuteresti con i piatti?” “Ma certo mia signora.” Scherzò.

Il resto della serata passò molto tranquillamente tra risate e pure divertimento. Scartarono insieme i regali (la maggior parte furono per Riful ovviamente). Hokenheim aveva per Riful un regalo molto particolare. “Hey Riful vorresti aprire il mio regalo?” “Certo papà! Cos´è?” domandò euforica “Questo non è un giocattolo piccola mia, dal momento che lo aprirai esso si legherà a te e, se non ne avrai cura, ti farai molto male. La sua vita, dipenderà da te”. Hokenheim tolse dalla sua tasca un piccolissimo topolino ma, non era un comunissimo topo: era di colore bianco, grigio e nero e sembrava esser stato ricucito, infatti presentava moltissime cicatrici e segni di suturazione, come se piú topi fossero stati uniti insieme. Teresa per poco non vomitò tutta la cena di Natale, ma Riful non sembrava pensarla allo stesso modo: prese quel topolino sulla sua mano e si sentì pervadere da una forte e  potente energia, come se il topo si stesse legando a lei. “Ricorda Riful, quello che sente e che prova il tuo nuovo amico lo proverai anche tu; se sentirà dolore, proverai il suo stesso dolore; se è emozionato, anche tu lo sarai; se morirà, è probabile che anche tu morirai. È questo che fa il compagno di un mago, con il duro allenamento potrai parlare la sua lingua, vedere quello che vede lui; ma potrai farlo solo se entri in totale sintonia con lui; e lui con te. So che vorresti seguire le mie orme verso la Necromanzia e credimi, sono veramente orgoglioso che lo voglia davvero. Ma è un campo molto doloroso quello nostro e dovrai imparare a conviverci se vuoi veramente diventare abile ed evocare il tuo primo Scheletro. Come chiamerai il tuo amico?” Riful era un po impaurita dalla spiegazione del padre, ma non voleva darlo a vedere cosí mise il suo topo sulle spalle e disse “Mignolo, lo chiameró cosí. E puoi stare tranquillo papá, diventeró abilissima e saró l´invidia di chiunque pratichi la Necromanzia! Puoi starne certo”. “Vedi prima di crescere un po, non ho mai visto nani Necromanti” la derise Esley “Hey non sono bassa!” e insieme risero.

Hokenheim era davvero tornato a casa e mai più sarebbe tornato nella regione del ghiaccio -Figlia mia, la Necromanzia è un campo pericolosissimo, a volte puó capitare che molte delle cose che evochi ti si ritorceranno contro, come puó capitare che non rispondano al tuo richiamo. Tutta la nostra magia dipende da Wee Jas, lei da e lei toglie, indipendentemente da chi tu sia. Ma non voglio spaventarti ora con queste cose, goditi questi attimi pieni di spensieratezza, quando arriverà il momento conoscerai la nostra casata, sia tu che i tuoi fratelli. Conoscerete il dolore dei nostri alleati e la potenza dei nostri nemici. Ma per ora mi godo questi attimi con voi-

Arrivó il momento dello spettacolo di luci e colori all´esterno. Hokenheim si avvicinó alla finestra e guardó il cielo seguito dalla moglie Winry, mentre i figli e Tricko andarono corsero fuori a godersi i fuochi d´artificio. “A cosa pensi amore?” disse ad un tratto l´elfa “A quanto sono stato fortunato ad averti incontrato. Grazie per tutto Winry” “Che cosa ho fatto?” chiese perplessa “Mi hai donato 5 bellissimi figli e pieni di talento e sono contento di avere una moglie come te al mio fianco e che ancora non mi ha cacciato dalla sua vita” rispose sorridendo “Suvvia tesoro… Non sei proprio cosí insopportabile… vuoi che faccia un nome insopportabile?” chiese con voce ironica “Nono evitiamo di rovinarci la bella Serata” “Ad altri Natali cosí allora!” disse prendendo due calici di vino rosso e porgendo uno ad Hokenheim lo avvicinó per brindare “Lo spero amore mio; lo spero veramente…” disse brindando e avvicinandosi alla sue candide labbra la bació. Fu un bacio profondo e molto lungo, voleva che durasse in eterno. Ma Hokenheim lo sapeva, nulla è per sempre e tutto, prima a poi, ha una sua fine.

 

Angolo autrice:

Dopo molto tempo sono ritornata per annunciarvi che scriveró una Long-Story creata interamente da me intitolata: All´Ombra del padre. Ho da poco intrapreso la via del Dungeon Master ed è un´esperienza davvero unica. La storia è molto piaciuta sia dai miei amici, sia da coloro che la giocano ogni fine settimana e mi hanno consigliato di renderla pubblica. La storia in se è molto lunga e il primo capitolo uscirá intorno i primi di Giugno 2018, in quanto non vorrei che passasse troppo tempo tra un capitolo e l´altro, quindi accorceró i tempi cosí. Non preoccupatevi, la storia è mia personale quindi non verrá mai interrotta e mi impegneró al massimo per portarla a termine e cercheró di fare del mio meglio per potervi offrire il massimo, e farvi immergere nel continente di Glukos. Di tanto in tanto faró uscire qualche OS come questa per tenervi impegnati.

Questa la devo a una mia carissima amica Ladyhawke83, che grazie a lei, ho riavuto la forza e il coraggio di iniziare una storia tutta mia. Amica mia, per il primo capitolo dovrai attendere un pó, ma nel frattempo, goditi queste piccole introduzioni.

Parliamo della storia in se: Non ho fatto descrizioni particolari perché le metteró tutte all´interno della principale. Qui mi soffermeró con la presentazioni dei personaggi senza spoiler e senza alcun tipo di anticipazioni, come anche la descrizioni dei luoghi è resa molto futile qui. Vorrei man mano farvi conoscere le mie “Creazioni” e farvi entrare in sintonia con la storia tramite loro. Alcuni verranno odiati, altri verranno amati. All´interno della storia saranno presenti moltissimi dei campioni di League Of Legend: la descrizione fisica è identica, ma la loro storia è differente. Ogni volta che un nome sará preso da un´altra parte lo scriveró alla fine del capitolo (nelle OS verrá saltata questa cosa).

Detto questo, vi auguro un Buon Natale e un glorioso Nuovo Anno.

Vostra

IrideNotturna
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > D&D - Forgotten Realms / Vai alla pagina dell'autore: IrideNotturna