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Autore: SerenaTheGentle    24/12/2017    3 recensioni
La notte di Natale è sempre un momento speciale, soprattutto se passato con le persone più care che abbiamo.
In questa storia ritroveremo i personaggi di Teen Wolf, cresciuti, chi più chi meno, nuovi membri del branco e tante altre sorprese.
*Dal testo*
-Piccola, cosa faresti se fossi spaventata?- chiese Scott alla piccola Stilinski.
-Uhm. Griderei!- rispose vivace la bambina -Perché mi guardate in quel modo?- chiese poi a suo padre e a suo zio Scott, con la stessa vivacità e curiosità di Stiles.
-Ah, niente tesoro, giusto per sapere...- la informò il lupo mannaro, guardando l'amico preoccupato.
-Vedi? Vedi? Tale madre, tale figlia. Sono sempre pronte per urlare!- esclamò esasperato Stiles, mentre Scott cercava di trattenere una leggera risata.
-Questa è la mia bambina!- esordì fiera Lydia, mentre la piccola la ringraziava gonfiando il petto, fiera di aver fatto contenta la madre.
-Andiamo Stiles, non è così grave, almeno non tenterà di mangiarti!- il commento pungente di Malia fece girare i presenti verso di lei, ma le perdonarono quella battuta infelice alla vista del suo pancione. Mancavano pochi mesi ormai e Scott non vedeva l'ora.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lydia Martin, Malia Hale, Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Piccola, cosa faresti se fossi spaventata?- chiese Scott alla piccola Stilinski.
 
-Uhm. Griderei!- rispose vivace la bambina. -Perché mi guardate in quel modo?- chiese poi a suo padre e a suo zio Scott, con la stessa vivacità e curiosità dello stesso Stiles.
 
-Ah, niente tesoro, giusto per sapere...- la informò il lupo mannaro, guardando l'amico preoccupato.
 
-Vedi? Vedi?! Tale madre, tale figlia. Sono sempre pronte per urlare!- esclamò esasperato Stiles, mentre Scott cercò di trattenere una leggera risata.
 
-Questa è la mia bambina!- esordì fiera Lydia, mentre la piccola la ringraziava gonfiando il petto, fiera di aver fatto contenta la madre.
 
-Andiamo Stiles, non è poi così grave, almeno non tenterà di mangiarti!- il commento pungente di Malia fece girare i presenti verso di lei, ma le perdonarono quella battuta infelice alla vista del suo pancione. Mancavano pochi mesi ormai e Scott non vedeva l'ora.
 
-Oppure non tenterà di di strapparti la gola con i suoi dentini...- ora ci si metteva anche Derek a rompere, ma per Stiles era veramente troppo.
 
-Okay, ho afferrato il concetto!- il ragazzo si passò una mano sul viso, mentre sua moglie lo abbracciava da dietro, passandogli il braccio destro sul petto e far incrociare le loro mani.
 
Accanto a Derek c'era Peter, che guardava sua figlia con dolcezza e un filo di malinconia negli occhi, sperando che nessuno notasse quel particolare.
 
All'appello mancavano pochi partecipanti, ma la serata si prospettava davvero interessante, specialmente perché la piccola Claudia, di appena cinque anni era la vera anima della festa, dispettosa e intuitiva come suo padre, ma anche estremamente intelligente e piena di vita come sua madre. Aveva preso solo i lati più belli di entrambi i genitori, anche se Stiles continuava a dire che era tutta Lydia.
 
Claudia Stilinski era però non solo una bella bambina, ma anche una piccola manipolatrice. Riusciva a far fare a suo padre tutto quello che volesse, che fosse semplicemente un giro in più sulla giostra, piuttosto che restare altri cinque minuti accanto a lei prima di andare a dormire. Mentre con Lydia si capivano al volo, senza volerlo la donna sapeva che Claudia avrebbe preso un pò del suo potere, o almeno lo sperava. Dopotutto essere una banshee non era così male.
 
Spesso la signora Stilinski si fermava a pensare a come sarebbe cresciuta la sua bambina, se avrebbe retto il "dono" che le avrebbe trasmesso, oppure se ne fosse stata sovrastata. Lydia incrociò lo sguardo di Stiles dall'altra parte della stanza intento a parlare con Scott e subito si rassicurò. Se c'era lui, potevano affrontare tutto. Senza Stiles lei non era niente, lui era la sua fortezza, per quanto forte dicesse di essere, e lui lo sapeva.
 
D'altro canto, Stiles non sarebbe mai stato più grato di tutto quello che la vita gli aveva riservato. Era cambiata ogni cosa da quella notte nel bosco con il suo migliore amico, ma non tutto era stato così tremendo, anzi avevano contribuito a qualcosa di grande e lui ne andava fiero. Guardava Claudia ammirare le luci dell'albero di Natale e il suo cuore si stringeva in una morsa d'affetto, la amava con tutto il suo cuore e ammetteva di non poter resistere al suo faccino dispettoso. Era bella come la sua Lydia, ma si riconosceva nella sua bambina più di quanto volesse.
 
-Papi, quando possiamo aprire i regali?- gli chiese la piccola Stilinski con la speranza, negli occhi, di poterli aprire subito.
 
-Quanta fretta tesoro!- rispose lo zio Scott per Stiles, prendendola in braccio. Claudia adorava l'Alpha e aveva incominciato a capire che lì dentro, vuoi o non vuoi, era lui a "comandare".
 
-Sai zio, non è fretta, ma solo voglia di perdere il minor tempo possibile, così dopo posso andare a letto presto come vuole la mamma.- Claudia non si faceva problemi a rispondere prontamente agli adulti e come volevasi dimostrare le sue risposte erano spesso la replica esatta delle risposte di Stiles.
 
-Che lingua lunga! Stiles, le hai dato i geni peggiori!- esordì Derek entrando in salotto e accomodandosi sulla sua poltrona preferita. Difatti, per quel Natale, aveva generosamente elargito casa sua come punto di ritrovo per il vecchio branco. Gesto carino da parte sua, ma Derek non era mai carino. Per questo Stiles si era insospettito quella sera, quando gli era arrivato quel famoso messaggio.
 
"-Tutto questo è molto strano...- sussurrò l'uomo appoggiando il telefono sul ripiano accanto al lavandino. -Non credi che sia strano?- si rivolse poi a Lydia cercando una conferma.
 
-Tesoro, è Derek. Però è stato gentile da parte sua.- esordì Lydia riponendo un piatto sulla credenza alla sua destra.
 
-Derek non è gentile, Lydia.- Stiles non riusciva a credere ai suoi occhi, ma Derek li aveva veramente invitati per Natale.
 
-Mieczyslaw! Smettila di preoccuparti!- sua moglie ridacchiò appoggiandosi al lavello e sfidandolo con gli occhi.
 
-Odierò fino alla morte mio padre per avervi rivelato il mio vero nome.- Stiles si avvicinò a Lydia furtivamente e la incastrò in un bacio poco casto. Avrebbe continuato a intrattenersi con lei quella notte, ma Derek decise di spiegare il perché dell'invito, rovinando tutto.
 
"Non so come liberarmi dell'invito di una mia vicina di casa, sia chiaro."

 
-Devo ammettere che io avrei fatto un lavoro migliore.- si pavoneggiò Derek ritornando al discorso "geni".
 
-E io devo ammettere che non avrei mai frequentato una mia vicina di casa per poi mollarla dopo una notte, idiota!- Stilinski provocò Hale in maniera disarmante, ma a parte qualche occhiataccia non ci fù alcuna replica e la velata critica alla vita spericolata di Derek, e motivo di quella festa organizzata all'improvviso, morì prima ancora di iniziare con l'entrata di un personaggio poco amato dalla comitiva, ma pur sempre presente. 
 
-Di certo le avresti elargito il tuo incredibile senso dell'umorismo Derek! Mentre tu- disse Theo indicando Stilinski, ed entrando nella stanza senza fare complimenti- le avrai dato anche l'arguzia, ma io le avrei dato la mia incredibile bellezza.-
 
-Oh certo, oltre che alla tua incredibile modestia, vero Theo?- Stiles era veramente esterrefatto.
 
-Ovviamente.- Theo si accomodò sul divano con in mano una bottiglia di birra, pur sapendo che non avrebbero sortito l'effetto da lui sperato. Non sapeva neanche perché fosse andato a quella stupida festa, a lui ovviamente non piaceva il Natale, ma ormai c'era e doveva rimanerci. Dopotutto non avrebbe perso l'occasione di stuzzicare Liam, ma non voleva far sapere a tutti dei suoi piani, perciò si promise di rendersi indifferente a tutto per tutta la serata.
 
-Papi, perché zio Derek ha mollato la vicina dopo una notte?- a Stiles si gelò il sangue nelle vene. Come sempre la colpa era di Derek e lui non sapeva come uscire da quella situazione.
 
-Perché Derek è una persona orribile!- esplose poi il genitore, non avendo, stranamente, una risposta pronta per la figlia.
 
-Ma zio Derek è dolce.- quell'affermazione smosse un pò il licantropo interessato, ma lo sguardo esterrefatto di Stiles, spinse Scott a riportare la piccola Stilinski da sua madre.
 
-Derek, piccolo dolce puffoloso Derek...- Theo non perse l'occasione per sfottere il padrone di casa, che lo guardò inutilmente in cagnesco.
 
-Zio Scott, come avrebbe fatto zio Theo a darmi la bellezza? Non sono bella io?- domandò improvvisamente Claudia durante il tragitto salotto-cucina, provocando in Scott un moto di tenerezza, che lo spinse a rassicurarla.
 
-Tu sei la più bella bambina sulla faccia della terra, Claudia.- la piccola gli sorrise, lasciandogli un bacino sulla guancia destra, ricoperta di una leggera barba.
 
-Ma mi raccomando, non far sapere a tuo padre che chiami Theo come "zio"!- ricordò lo zio alla nipotina ignara di tutto.
 
Scott non poteva che ridere tutte le volte e reggendo Claudia si rese conto che presto anche lui avrebbe avuto quel tipo di preoccupazioni. Ne aveva, per carità, in continuazione, ma non era ancora arrivato al timore di dover sentire il proprio figlio chiamare "zio" Theo.
 
-Mami, papi non vuole che chiami Theo "zio".- esordì Claudia in braccio al lupo mannaro entrando in cucina.
 
-Forse per questa volta possiamo passargliela tesoro, sai non sono molto amici.- chiarì Lydia a sua figlia e Scott appoggiò Claudia sulla penisola in legno della cucina. Incrociò lo sguardo di Malia seduta sullo sgabello, la pancia bella in vista, e un sorriso a trentadue denti stampato sul viso.
 
Avevano aspettato tanto quel bambino, sembrava quasi non voler arrivare, ma alla fine era successo. Ricordava ancora il giorno in cui Malia glielo aveva rivelato. Era nel panico, perché aveva appena fatto il test ed era uscito positivo, come le prime due volte.
 
Come le precedenti volte avevano deciso di non dirlo a nessuno fino almeno al terzo mese, dopo aver avuto due aborti spontanei era difficile accettare di non ricascare nell'illusione di nuovo. Questa volta però era andato tutto bene, ma a mantenere il segreto erano stati in tre, dopo che Lydia lo aveva accidentalmente scoperto grazie ai suoi poteri.
 
-Tutto bene?- chiese Scott a Malia. Entrambi non amavano moltissimo le etichette e avevano deciso di non sposarsi, ma dopo quel bambino avrebbero dovuto pensare anche ad un ipotetico matrimonio. Guardando i loro amici, il matrimonio non era affatto una cosa semplice, e spaventava soprattutto Malia.
 
Lydia e Stiles si erano sposati con una cerimonia semplice, organizzata durante la gravidanza, al settimo mese per la precisione, erano giovani, ma non meno intenzionati a creare una famiglia. Avevano entrambi venticinque anni e non avevano ancora finito gli studi, ma era successo all'improvviso, fuori dai piani.
 
Malia ricordava quel giorno con gioia, ma anche con ammirazione. Loro avevano avuto il coraggio di farlo, mentre lei aveva troppa paura, anche se adesso non avrebbe più potuto tirarsi indietro con Scott, e sapeva che anche lui lo voleva.
 
-Tutto bene.- rispose sorridendo alla sua domanda. Sapeva che era sempre spaventato, sempre all'erta, sempre pronto a sostenerla e a reggerle la mano prima di salire in macchina, per questo cercava di evitargli situazioni stressanti più del dovuto.
 
-Ho una sorpresa per te.- esordì Scott fissandola intensamente. Malia capitolava sempre quando lui la fissava così, con quello sguardo liquido e penetrante.
 
-Il mio regalo di Natale?- chiese lei curiosa come una bambina.
 
-E' molto di più...- sospirò lui enigmatico, baciandole la guancia con fare furtivo, per poi ritornare in salotto, senza però evitare di sorriderle sulla soglia della porta.
 
Malia si riscosse sentendo suo figlio, sì, era un maschio, scalciare per richiamare la sua attenzione. Forse anche lui odiava suo padre quando faceva il misterioso in questo modo, oppure sapeva in anticipo cosa le avrebbe regalato. Ad un pensiero del genere Malia rise per la sua stupidità, non rendendosi conto che Peter la stesse osservando da tutta la sera.
 
Dal canto suo, Peter non riusciva ad accettare il fatto che stesse invecchiando. Presto suo nipote l'avrebbe chiamato "nonno", non era pronto a sopportare una cosa del genere, ma soprattutto non riusciva a sopportare che sua figlia stesse crescendo e lui non avesse fatto tutto quello che era necessario fare per ricucire i rapporti. I suoi pensieri furono interrotti da Derek, che cercando di evitare la piccola Claudia, per ovvi motivi, si era imbattuto in suo zio. Di male in peggio.
 
-Peter, come procede la serata?- chiese l'uomo sorridendo sornionamente, sapendo quello che Peter avesse in mente.
 
-Sono disperatamente sobrio.- commentò lui non togliendo lo sguardo da sua figlia.
 
-Secondo me dovresti parlarle, dirle che non sei pronto a fare il nonno.- suggerì Derek appoggiandosi all'entrata della cucina, lanciando uno sguardo alle tre donne in cucina: Lydia girava il sugo della pasta distrattamente, mentre Malia giocava con Claudia a qualche gioco strano con le parole. "Sicuramente opera di Stiles" pensò il licantropo.
 
Peter titubante decise di raccogliere un pò di coraggio e di farsi avanti, mentre Derek decise di fuggire dalla piccola Stilinski per il bene dell'umanità. Altrimenti i suoi genitori, ma Stiles in particolare, l'avrebbero tormentato a vita.
 
-Malia, posso parlarti un attimo?- Peter si fece avanti, mantenendo comunque una distanza di sicurezza.
 
-Certo papà.- lo aveva chiamato papà e Peter quasi si commosse. Sia chiaro, "quasi". Era raro per lui quell'appellativo. Lydia chiese gentilmente a Claudia di andare a giocare in salotto, mentre lei continuava a controllare il tacchino nel forno.
 
-Ho deciso di non mancare nella vita di mio nipote, proprio come mi avevi chiesto.- il licantropo non riusciva a guardare sua figlia negli occhi.
 
-Potresti riperterlo, per favore, magari guardandomi negli occhi?- chiese la donna senza esitazione come aveva sempre fatto nella sua vita.
 
-Malia non- Peter fu brutalmente interrotto dalla figlia.
 
-No, papà. Voglio che me lo dici guardandomi negli occhi.- il suo sguardo reggeva quello del padre senza fatica, temendo che sarebbe scappato neanche questa volta. Invece, Peter la stupì.
 
-Ho deciso di essere presente per il tuo bambino.- Peter cedette all'ultima parola, ma per Malia era sufficiente. Sapeva che avrebbe mantenuto quella pseudo promessa e ne era felice.
 
-Però non voglio che mi chiami "nonno", sai, mi fa sembrare vecchio.- esordì l'uomo poi abbassando lo sguardo debolmente. Una risata strozzata proveniente da Lydia fece sembrare tutto meno serioso e anche Malia si lasciò andare ad una risata liberatoria. Peter non la prese bene, ma aveva comunque fatto troppe azioni buone per quel giorno, quindi era giustificato.
 
Il rumore del campanello mise all'erta la comitiva. La piccola Claudia sfrecciò all'ingresso, urtando Derek e causando un attacco di cuore a suo padre.
 
-Claudia stai attenta!- si raccomandò Noah Stilinski entrando in casa. Era arrivato da nemmeno un minuto e sua nipote già causava incidenti. Pensare di essere chiamato "nonno", al contrario di Peter, riempiva lo sceriffo d'orgoglio ed ogni volta che la bambina pronunciava quelle quattro parole, il suo cuore scoppiava di gioia.
 
-Buonasera Sceriffo!- salutò Lydia, seguita da Derek ed infine da suo figlio.
 
-Lydia, lo sai che puoi chiamarmi Noah ormai!- sorrise lui a sua nuora, per poi riporre l'attenzione sulla peste dai riccioli biondo-fragola tra le sue braccia. Lydia ridacchiò, per poi accoccolarsi tra le braccia di Stiles e ammirare la sua bambina felice come mai. Dentro di sé si ricordò che presto non sarebbero stati più in tre, ma forse in quattro. Suo marito ancora non lo sapeva, ma aveva deciso che quello sarebbe stato il suo regalo di Natale, una gran bell'impegno, ma sapeva che Stiles ne sarebbe stato felicissimo.
 
-Lo sai nonnino che zio Derek e zio Theo avrebbe fatto un lavoro migliore con me?!- disse innocente la piccola a Stilinski senior, il quale guardò il primo zio con poca simpatia.
 
-Zio Theo?- sussurrò Stiles già sul piede di guerra, mentre i presenti ridacchiavano sommessamente.
 
-Forse è meglio spostarci in salotto, tra poco arriveranno anche gli altri nonni!- suggerì Malia giungendo all'ingresso con non poca fatica. Il campanello suonò un'altra volta, testimoniando quanto detto da Malia, Melissa ed Argent erano arrivati.
 
I due erano diventati ufficialmente una coppia circa dieci anni prima, senza però convolare a nozze, anche se l'anulare di Melissa era contornato da una bellissima fedina in oro bianco. Non avevano avuto altri figli, ma erano felici così e insieme potevano contare l'uno sull'altra ed esserci sempre per il branco ogni qualvolta fosse necessario.
 
Per Argent l'idea di diventare nonno non era affatto stressante, considerava Scott come un figlio e in cuor suo sapeva che se mai avesse avuto una bambina l'avrebbero chiamata Allison. Melissa invece non vedeva l'ora di stringere tra le braccia quella piccola creaturina e di curarsi di lei come se fosse di vetro. Ne sapeva qualcosa Scott, che per ogni problema si rivolgeva a lei anche quando non c'era bisogno.
 
Liam fu l'ultimo ad arrivare, mentre la signora Martin si trovava dall'altra parte del paese con il suo nuovo compagno. Corey e Mason avrebbero partecipato via Skype per gli auguri. All'appello mancavano ancora Jackson ed Ethan, i quali erano alle prese con il loro primo figlio, di sette anni più grande di Claudia. Difatti, la coppia aveva scelto di adottare e, a Londra, dopo tre anni di battaglie avevano ricevuto in affido il piccolo Colin, di soli dieci anni, ed ora erano alle prese con un tredicenne a dir poco problematico, come tutti gli adolescenti. Si sarebbero comunque sentiti per telefono, Lydia ci teneva moltissimo e in più Jackson teneva moltissimo alla sua Claudia. Con non poca gelosia di Stiles ovviamente.
 
-Ce l'hai fatta ad arrivare, vedo che la tua lentezza non è migliorata negli anni.- disse Theo all'entrata di Liam nel salotto. Il fuoco scoppiettava vivo nel camino e tutto sembrava così natalizio, ma il lupo mannaro non poté negare la malizia negli occhi del suo interlocutore. Come sempre si perdeva in quegli occhi ogni volta che li incrociava e non riusciva a fare a meno di quel sentimento che lo legava a Theo. Liam impazziva vicino a lui, per questo dopo esserci cascato una prima ed unica volta, avevano deciso di prendere le distanze da lui, ma a quanto pare Theo non aveva intenzione di mollare così presto. Il loro rapporto era sempre stato un pò particolare ed entrambi avevano faticato a capire cosa li legasse così tanto.
 
-Zio Liam!- lo chiamò Claudia dal fondo della stanza, mentre il ragazzo lanciava uno sguardo alla sua nipotina preferita, nonché unica.
 
-Tesoro, non credi che Claudia dovrebbe imparare a rivedere il termine "zio"?- chiese uno Stiles preoccupato, appoggiato all'entrata del salotto, alla moglie, accanto a lui. Lei lo rassicurò del fatto che erano una grande famiglia, ed era normale che la loro figlia socializzasse dando un'etichetta a chi si trovava intorno a lei.
 
-Sei così intelligente, e molto sexy.- le sussurrò Stiles in un'orecchio, passandole un braccio sul fianco, provocando in Lydia una brivido di piacere.
 
-Prendetevi una camera per favore, non voglio assistere a tutta questa felicità da diabete!- li riprese Theo dal divano.
 
-Di certo a te non serve, tu sei refrattario alla felicità!- lo sfidò Liam, mentre seduto dalla parte opposta del divano teneva sulle sue gambe la piccola Stilinski. Tutti i presenti si resero conto dell'elettricità nell'aria e nessuno proferì parola, fino a quando lo stomaco di Peter non richiamò l'attenzioni di tutti.
 
Melissa invitò il branco a sedersi, aiutata da Malia nel portare in tavola le portate, così tutti presero posto. Scott aiutò la sua donna a sedersi, per poi mettersi a capo tavola, solo come un vero alpha sapeva fare. Prima di iniziare la cena, chiese gentilmente ai presenti di fare un brindisi.
 
-Vorrei augurare a tutti un Buon Natale, ringraziandovi di essere qui stasera.- disse Scott semplicemente -Inoltre, vorrei fare un brindisi a Derek, che ci ha gentilmente messo a disposizione la casa per motivi di causa superiore.- a questa battuta c'era chi rideva e chi non vedeva che Scott finisse di parlare. -Detto ciò, voglio aggiungere solo che sono molto felice di essere qui con voi e di poter condividere questa serata in tranquillità- Scott fu interrotto da Peter. L'atmosfera era fin troppo seria per il lupo mannaro.
 
-Non far sbrilluccicare gli occhi Scott, non fare il figo a Natale per favore che non sei credibile.- esclamò quest'ultimo senza un minimo di tatto e dopo aver tracannato il contenuto all'interno del suo bicchiere si dedicò al tacchino davanti a lui.
 
-Ma io non l'avrei fatto!- esclamò Scott, senza sapere se essere offeso o prendere la cosa sul ridere.
 
-Sì l'avresti fatto.- infierì Stiles, chiedendo perdono un secondo dopo con gli occhi, mentre Malia acconsentiva iniziando a mangiare.
 
-Andiamo! Non sono così prevedibile!- il licantropo non riusciva a credere alle sue orecchie.
 
-Non ti preoccupare, è normale che non ti sia passata la mania di grandezza!- esordì Derek cogliendo l'occasione per sfottere il capobranco.
 
-Senti chi parla!- disse con risentimento Peter, non aveva ancora perdonato a suo nipote di avergli squarciato la gola. Entrambi si misero a bisticciare su chi dovesse essere offeso e chi no, causando una risata generale all'interno della tavolata.
 
Il suono di un campanello però fece tendere le orecchie di Scott, il quale si mostrò molto sorpreso di vedere Isaac alla porta quando andò ad aprire.
 
-Vi sono mancato?- chiese il giovane allargando le braccia e  sorridendo al vecchio amico come se nulla fosse.
 
 
 
 
 
~ Angolino Autrice ~
 
Allora, questa è in assoluto la mia prima fanfiction, perciò siate clementi! L'ho scritta per 3 motivi: uno, volevo scrivere una storia natalizia; due, ne volevo scrivere una breve; tre, volevo salutare in qualche mondo di Teen Wolf. Premetto che con "salutare" intendo "rendere omaggio", perché è un fandom che mi ha accompagnata in tanti momenti e nonostante lo abbia scoperto tardi, mi ha regalato molte emozioni. Inutile dire che il mio personaggio preferito è Stiles e che la #Stydia è vita, ma ovviamente cercherò di dare spazio a tutti i personaggi e tante ship. Come noterete abbiamo una #Sterek lievemente accennata e una #Thiam in preparazione, mentre per quanto riguarda gli #Scalia, devo ammettere che non mi sono mai piaciuti molto, ho trovato la loro storia molto affrettata, ma abbastanza piacevole, per non parlare della #Allisaac, ho in mente un bel finale per loro. E così via per tanti personaggi. Ovviamente sarà una fanfiction molto breve, ma credo in questo mio contributo!
 
Un abbraccio e tanti auguri di buona Natale,
 
Serena.
   
 
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