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Autore: AllisonHermioneEverdeen    24/12/2017    0 recensioni
Cosa succede quando John lascia i figli soli per la Vigilia di Natale?
Liv crede nel Natale passato in famiglia, ma nonostante la sua promessa, John non si fa vedere.
Quando il giorno più felice dell'anno minaccia di trasformarsi in quello più triste, toccherà a Dean fare in modo che i suoi fratellini possano godersi il loro Natale.
[ Liv Winchester è un personaggio della mia fan fiction Supernatural ]
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'The Third Winchester'
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A Winchester Christmas



- Quando torni? -
- Presto -
- Domani è la Vigilia, ci sarai per festeggiare, vero? -
John si bloccò, la giacca mezza messa, e si voltò a guardare la figlia. Liv aveva compiuto da poco otto anni, come Sam, e si era già perso il loro compleanno... Aveva una pista da seguire, era vicino, se lo sentiva! Però si era completamente dimenticato del Natale.
Liv lo stava ancora guardando, i riccioli biondi lunghi poco più delle spalle, gli occhi verdi pieni di speranza.
- Lizzle dice che il Natale si festeggia in famiglia, - insistette. - Altrimenti non è un vero Natale -. John guardò anche Sam, che stava facendo zapping alla tv, e Dean, che era in piedi accanto alla sorella.
- Farò del mio meglio per esserci, - affermò infine. Sorrise e scompigliò i capelli a Liv, poi scambiò un'unico, significativo sguardo con Dean. Sapevano entrambi cosa significava: "Prenditi cura dei tuoi fratelli". Dean si limitò a fare un cenno affermativo con la testa.
I fratelli lo guardarono voltarsi e chiudersi la porta alle spalle.

Liv si era svegliata presto, emozionatissima: era la vigilia di Natale! Appena arrivati in motel, tre giorni prima, lei, Sam e Dean avevano montato un piccolo albero mezzo spelacchiato, alto novanta centimetri, e lo avevano addobbato con tutte le decorazioni che avevano trovato. John non li aveva aiutati: era appena tornato da una sua uscita di lavoro, stanco e sporco, e si era limitato a guardarli. Però Dean era stato carino: aveva fatto mettere la stella in cima all'albero a Sam, nonostante l'avesse già fatto l'anno prima.
Liv era sicura che suo padre si sarebbe presentato prima di cena: aveva detto che ce l'avrebbe messa tutta, perciò da un momento all'altro sarebbe rientrato, stanco, sporco, ma felice perchè era Natale, e tutti sono felici a Natale.
Ma John non si fece vedere.
Non arrivò quando Sam buttò giù dal letto Dean perchè aveva fame, nonostante Liv lo avesse intimato di lasciarlo in pace.
Non arrivò quando si misero a guardare un film natalizio in tv, un film per tutta la famiglia, perciò avrebbe dovuto farsi vedere.
Non venne neanche quando cominciò a nevicare e Liv e Sam improvvisarono una danza della neve, inciampando addosso a Dean.
Non venne quando ormai si era fatto buio, e Dean dovette uscire a prendere la cena.
Quando i tre si misero a mangiare gli hamburger e l'insalata mista comprati al fast-food dietro l'angolo, Liv non si sentiva più tanto emozionata. Continuava a ripetersi che papà sarebbe arrivato da un momento all'altro, a festeggiare con loro il Natale... Ma la cena finì e non si era ancora visto.
- Papà non verrà, - sussurrò allora. Dean, che stava sparecchiando, sospirò, ma non disse niente. La bambina andò a sedersi sul divano accanto a Sam, gli poggiò la testa sulla spalla e chiuse gli occhi, intimandosi di non piangere, perchè era Natale, a Natale si doveva essere felici.
- Sono sicuro che ce l'ha messa tutta, - affermò Dean, che si era seduto accanto a loro. Liv riaprì gli occhi: erano lucidi.
- Ma non è qui, - si lagnò Sam.
- Arriverà presto, - provò a rassicurarli Dean, sorridendo.
- Non è vero! - strillò Liv, arrabbiata. - Lui dice sempre che ci sarà, invece non c'è mai! -. E con queste parole, si alzò e corse a letto.
Non voleva parlare con nessuno: nè con Sam, nè con Dean, nè tantomeno con John. Se quello che aveva detto Lizzle era vero, e serviva una famiglia per rendere il Natale vero, allora papà lo aveva rovinato.

Non si accorse di essersi addormentata finchè qualcuno non la svegliò all'improvviso. Liv spalancò gli occhi e si ritrovò a fissare...
- Babbo Natale! -. Si mise a sedere sul letto, radiosa: davanti al suo letto c'era il vero Babbo Natale, vestito di rosso e con tanto di barba lunga fino ai piedi!
- Oh oh oh! - disse questo. Liv scoppiò a ridere, poi corse a svegliare Sam sul letto accanto al suo.
- Sam! Sammy! - saltò sul letto. - Svegliati! C'è Babbo Natale! -. Il bambino si lamentò un po', ma alla fine aprì gli occhi... e sorrise a trentadue denti quando vide Babbo Natale.
- Non ci credo! - esclamò.
- Hai visto? - rise Liv. - Chiamiamo anche Dean! -. Ma il letto di Dean era vuoto.
- Dov'è finito? - chiese Sam alla sorella. Lei scosse la testa: non ne aveva idea.
Poi si voltò a guardare di nuovo Babbo Natale, che le sorrise da sotto la barba bianca e improvvisò un balletto attorno all'albero... finendo con l'inciampare nella barba bianca e rotolare per terra.
- Ma quello non è Babbo Natale! - esclamò Sam, divertito. - E' Dean! -.
- Ti sbagli, bambino, - provò a dire questo a sua discolpa, ma il vocione non era molto realistico, sopratutto con la barba finta sfilata via dal viso.
- Dean, ma che fai? - rise Liv. In un attimo, i due gemelli erano addosso al fratellone, a prenderlo in giro e fargli il solletico.
- Siete due bambini cattivi! - affermò Dean. - Niente regali per bimbi cattivi come voi! -
- Ma smettila! - lo prese in giro Sam.
Continuarono a rotolare per terra e ridere finchè non ebbero più fiato. Liv e Sam si erano dimenticati completamente dell'assenza di John, e Dean era solo felice di vederli ridere di nuovo. Spendere i soldi della sua colazione in quel costume economico era stata la scelta più giusta.
Mentre facevano colazione, Liv si sentiva felice, proprio come ci si doveva sentire a Natale. Lizzle aveva ragione: un vero Natale è quello passato in famiglia, e la sua famiglia era lì, a ridere ancora per la goffagine di Babbo Natale-Dean.
Quello era di sicuro il Natale più bello di sempre.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ok, non potevo rimanere impassibile a Natale. Il mio cervello si è messo in moto da solo, producendo questo
Spero che vi abbia regalato un sorriso, come è stato per me!
Lo scritto di getto, perciò se non è esattamente un'opera d'arte, cercate di non essere troppo severi. E' Natale, e a Natale si può!
Auguro un meraviglioso Natale a te, chiunque tu sia, che hai letto questo storia.
   
 
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