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Autore: ellephedre    24/12/2017    5 recensioni
Nel senso di Babbo Natale Haruka. Ma alla fine della storia capirete il doppio significato del titolo :P
Haruka in costume da Babbo Natale, Michiru e un discorso con Alexander e Shun sui piccoli della compagnia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Haruka/Heles, Michiru/Milena | Coppie: Haruka/Michiru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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«Perché devo essere io Babbo Natale?»

«Sei perfetta, Haruka. Ti piace un sacco fare regali ai bambini.»

«Scopriranno subito chi sono. Quando si è mai sentito un Babbo Natale con una voce femminile? Inoltre la bellezza dei miei occhi è riconoscibile da metri di distanza e nessuna barba riuscirà mai a nasconderla.»

Michiru era stufa di tutte quelle storie. «Lo farai o no? Shun ha già detto che è disposto a prendere il tuo posto.»

«Vuole di nuovo fare la parte dello zio preferito? Non ci sto, quel ruolo è mio!»

Michiru si sfregò mentalmente le mani. «Lui e Minako l'anno scorso hanno fatto i regali migliori ai bambini, ma questa volta non ci batte nessuno.»

Raccogliendo la sfida, Haruka indossò magicamente un costume bianco e rosso da Babbo Natale. «Ta-daa!»

Fiera dei suoi sforzi, Michiru dovette comunque stringere le labbra per non ridere. «Te lo toglierai appena finita la festa, vero?»

«Certo, perché?»

«Diciamo che il tuo indice di sensualità scende a meno duecento con quell'abito. Per darti il tuo regalo di Natale dovrò dimenticare di averti visto in queste vesti.»

«Prima mi chiedi di mettermi questa roba e poi ti lamenti? Eh no, adesso ti faccio vedere!»

Vedendola avanzare, Michiru indietreggiò verso il corridoio del loro appartamento. «Che vuoi fare?»

«Convincerti che posso sedurti anche abbigliata così1»

Michiru sussultò. «Vuoi traumatizzarti a vita!»

Ridacchiando, Haruka facendo tremare la barba bianca sul viso. «Quest'anno hai fatto la brava bambina, Michiru-chan?»

«Mi fai senso!»

Haruka balzò in avanti. «Ora ti prendo!»

Michiru scappò in camera, urlando e ridendo.



«Perché Michiru trema ogni volta che le lanci un'occhiata?»

Sotto la finta barba bianca non si poteva vedere il sorriso larghissimo di Haruka. «Le ho dato il suo regalo di Natale in anticipo.» 

Alexander non era certo di voler conoscere i dettagli. Aveva un motivo per aver seguito Haruka nella stanza in cui lei era andata a rifinire i dettagli del suo costume. «Ascolta, per quanto riguarda i regali di Natale...»

«Se vuoi chiedermi di contenermi coi tuoi figli, troppo tardi.»

«Io ed Ami stiamo cercando di non viziarli troppo...»

«Se non si viziano i bambini a Natale, quando?»

Alexander sospirò. «Se oggi riceveranno troppe cose, gliene farò dare alcune in beneficenza.»

«Saresti così malvagio da togliere i giocattoli ai tuoi figli? Sei il Grinch!»

«Ci sono giocattoli di cui Adam e Miri si stancano nel giro di un giorno. Stiamo cercando di insegnare loro la generosità. Anche se aveva solo quattro anni Miri l'anno scorso ha capito quanto era speciale poter dare qualcosa ai bambini che hanno meno di lei. Ama fare doni.»

Haruka conosceva abbastanza i piccoli Mizuno-Foster da sapere che la storia non era completa. «Adam invece?»

Alexander sorrise al ricordo. «Lui non capiva perché doveva dare i suoi giocattoli ad altri. Ha detto che non li stava usando in quel momento, ma poteva sempre ripensarci in futuro. Inoltre, perché non dare ad altri bambini dei giocattoli nuovi, come a lui? Lo trovava ingiusto - nei confronti degli altri piccoli ovviamente.»

Haruka fu fiera di lui. «Cosa gli avete risposto?»

«Gli abbiamo detto che per comprare dei giocattoli sono necessari soldi e per quanti possiamo averne, la nostra scorta non è infinita. Facciamo felice un bambino in più se diamo via un giocattolo che non gli interessa e con cui non giocherà mai.»

«Guarda che conosco i gusti di tuo figlio, gli ho dato solo giocattoli che amerà.»

Per una settimana, pensò Alexander. Inoltre sua madre Eve era altrettanto, se non più, generosa coi suoi figli.

Continuò la storia. «Comunque Adam ha riflettuto un po' e ha detto che per il prossimo Natale avrebbe chiesto a Babbo Natale del denaro. Così poteva tenere tutti i suoi giocattoli E prenderne di nuovi per altri bambini.»

Haruka scoppiò a ridere. «Hai qui la sua lettera?»

«No, ma posso citartela. 'Caro Babbo Natale, quest'anno oltre ai miei regali vorrei dieci milioni di yen. Se non sono abbastanza per comprare i regali a tutti i bambini sfortunati, ne voglio di più.'» Si unì alla risata di Haruka.

Shun entrò nella stanza. «Che avete da ridere tanto?»

Haruka indicò Alexander. «Il regalo che ha chiesto suo figlio è il massimo!»

«Ah, sì, ho letto la lettera. Io e Minako lo stiamo accontentando.»

Alexander si incupì. «Non puoi dargli soldi.»

«Stiamo solo incentivando la sua vena generosa. Ora che ci saranno i saldi, porteremo lui, Arimi e Iria in giro per negozi, a scegliere regali per altri bambini. Tetto di spesa illimitato, finché non si stancheranno di comprarne. Vogliamo che mettano un pensiero in ogni regalo. Sarà una lezione di educazione all'altruismo. Alla loro età è importante.»

Già, Adam e Iria avevano ormai sette anni. Arimi addirittura dieci. «Io ed Ami avevano pensato di fare qualcosa di simile.»

«Perfetto, facciamola insieme allora.»

Certo, ma c'era un particolare di cui Shun non stava tenendo conto. «Adam è molto preciso. Se gli dirai che sono soldi di Babbo Natale, vorrà sapere quanto hai speso e pretenderà di ricevere in mano il resto.»

Shun si divertì moltissimo. «Ma come lo stai educando?»

«Non io, sta imparando tutto da solo. Io ed Ami stiamo ancora cercando di capire come.»

Ad Haruka piaceva tutto quell'acume finanziario, ma certamente i figli di Alexander ed Ami non potevano essere più diversi. «Mireille anche quest'anno regalerà baci e abbracci a tutti noi?» L'idea le era venuta da sola l'anno prima e si erano tutti commossi.

«Penso di sì, ma dice che è un segreto. Ho paura che si stia lasciando contagiare da suo fratello. L'altro giorno contava i suoi risparmi. Lui le aveva fatto un prestito.»

Haruka desiderò da morire aver visto la scena.

Alexander studiò la luce nei suoi occhi. «Tu e Michiru siete sicure di non voler avere ancora bambini?»

«Sicure. Vedi, mi commuovo a sentire queste storielle, ma tutte le volte che faccio da babysitter ai vostri figli sono felicissima di poterveli ridare poche ore dopo. Michiru più di me. Bisogna incentrare tutto su di loro, mettono troppo disordine nella nostra vita.»

«Ma non avevate cresciuto Hotaru anni fa?»

C'era un particolare che sfuggiva a tutti e a cui non avevano dato importanza nemmeno loro stesse al tempo. «Quella volta c'era Setsuna.»

Shun ascoltò, curioso.

«Io e Michiru eravamo felicissime di cambiare pannolini, dare le poppate a Hotaru, coccolarla, consolarla... ma era Setsuna che se l'accollava tutte le volte che sentivamo il bisogno di fare cose da grandi.» Tutto ciò aveva fatto pensare ad Haruka che per crescere un figlio bisognasse essere in tre. Squadrò i due con cui stava parlando. «In effetti, mi chiedo come riusciate ad annullarvi tanto, ragazzi. Per un piccolino lo farei anche io, ma finché posso scegliere- per ora - rimando. Fare la zia è molto più bello. A voi le noie, a me i momenti felici. Torno bambina coi vostri figli.»

Shun le mise una mano sulla spalla. «Vuoi tornare bambina anche il 27 dicembre?»

«Perché tutta questa precisione?» domandò sospettosa Haruka.

«Mi stavo prenotando prima che lo facessero gli altri. Dopo il tour de force di Natale vorrei offrire a Minako un pomeriggio di pausa, per le cose da grandi di cui parlavi.»

Era arrivato tardi. «Ce l'ha già chiesto Rei.»

Shun schioccò due dita per aria.

Alexander fu sibillino. «Ma sarebbe molto bello se i ragazzi potessero stare tutti insieme da voi...»

«Sei pazzo? Sono una mandria! In giornate di festa come questa impazziamo anche se siamo il doppio degli adulti.»

Alexander aveva un'ottima motivazione per lei. «Se non vuoi avere figli presto ti conviene agire.»

«Che intendi?»

«Dopo ogni riunione di questo tipo a Michiru brillano gli occhi. Posso quasi vedere nella sua testa formarsi l'idea che forse, adottare un vostro bambino, non sarebbe così male.»

Haruka tremò - un po' di gioia, ma soprattutto di terrore. 

Alexander sollevò un dito. «Accollatevi tutti i nostri figli appena dopo Natale - quando la tentazione per lei sarà massima - e vedrai che questa idea si scioglierà come neve al sole.»

Haruka doveva ammettere che c'era una logica dietro il piano.

Sentì una voce che la chiamava dalla stanza in cui erano riuniti gli altri. «Tocca a me, vado!» Si diresse alla porta e arrivò al salone. Da lontano Shun e Alexander poterono sentirla proclamare, con voce profonda, «Ho, ho, ho! Buon Natale!»

Rabbrividirono in tandem.

Shun aveva domanda. «Stai cercando di ingannarla?»

«Può darsi» ammise Alexander. «Dimmi cos'hai capito.»

«Michiru stravede per Chibiusa, Akiko e tua figlia. Secondo Minako non ci sarebbe da stupirsi se fosse pronta a chiedere ad Haruka di adottare una bambina.»

«Anche Ami lo pensa.»

«Perciò?»

«Miri dice che sarebbe 'bellissimo' se ci fossero bambini più piccoli di lei nel gruppo. Ha detto che io ed Ami potremmo farne un altro, o magari possiamo chiedere alle altre sue zie di pensarci.»

Shun capì tutto. «Da bravo papà stai puntando a far avverare il suo desiderio.»

«Esatto. Michiru ha solo bisogno di una piccola spinta. Dopo queste feste sarà cotta e al prossimo Natale avremo una bambina in più nella compagnia.»

«Poi ti chiedi da dove sia uscito tuo figlio.»

«Penserà proprio lui a conquistare Haruka in questi giorni, col suo cervello.» Si diresse alla porta insieme a Shun, per riunirsi alla festa. «Il regalo dell'anno prossimo per quelle due è già in preparazione sotto l'albero e ancora non lo sanno. Merry merry Christmas, Haruka e Michiru.»

Shun sollevò un calice immaginario. «Cheers.» Brindò alla loro salute e con Alexander tornò alla festa di Natale.

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NOTE: Sono riuscita a scrivere qualcosa per Natale :D Sono partita senza avere nulla in mente, lasciandomi guidare dall'ispirazione.
Auguri di Buon Natale a tutti!
P.S. - La Akiko che si menziona nella storia sarà, nella mia saga, la figlia di Makoto e Gen. Un felice Natale anche da lei!

 
   
 
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