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Autore: Le VAMP    26/12/2017    1 recensioni
Si dice che la ballata di quel Geordie che rubò sei cervi nel parco del re venga da un tempo in cui la cacciagione era riservata al divertimento dei nobili, e ai miserabili non rimaneva niente di cui nutrirsi. La corda d'oro derivò dal fatto curioso che questo Geordie, il responsabile del furto, fosse un nobile: il conte di Huntly.
[“Salvate le sue labbra, salvate il suo sorriso,
non ha vent'anni ancora
cadrà l'inverno anche sopra il suo viso,
potrete impiccarlo allora”]
Genere: Angst, Mistero, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Garry, Ib, Mary
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Oro ai poveracci!

Geordie - Joan Baez
Geordie - Fabrizio De André

Per parlare di questa storia è necessario cominciare il prologo con il colore dell'oro.
La foresta in cui si trovava ora la nostra strega era colma d'oro. Sfarzosa di ricchezze, e di cielo roseo che si tinge dello stesso oro al momento dell'alba, in quel nuovo corpo derubato che andava a sposare i capelli assieme a tutto il resto.
L'oro trionfava, vitale e destinato ad essere ardito da molti, come i gioielli e la corona di un re: ricordava di aver sentito una fanciulla lamentarsi, cent'anni fa, della prossima impiccagione del suo sposo: inutile dire che Ellen riuscì a catturare l'animo di quella fanciulla e donarla agli Inferi.
Era molto giovane, probabilmente aveva quattordici o quindici anni -forse era anche per questo che non si sorprese affatto dei mille problemi amorosi riguardo la storiella che anni fa le aveva raccontato il gatto: in fondo era quella l'età giusta per sopportare tutto, perché quel dannato demone si ostinava a voler controbattere?-. Tornando a noi: la giovane sposa stava piangendo ininterrottamente, perché un certo George Gordon sarebbe stato impiccato per bracconaggio.

La vicenda le tornò a mente perché improvvisamente pensò di essersi trasformata in ladra. Gli animali non valgono quanto una vita umana, quindi la sua punizione, se fosse esistita una legge sui sortilegi, sarebbe stata esemplare.

Mentre attraversavo London Bridge 
un giorno senza sole 
vidi una donna pianger d'amore, 
piangeva per il suo Geordie

_________


Garry era sempre stato un ragazzo onesto. In famiglia gli avevano spesso rimproverato ogni atto di furbizia o scaltrezza, invitandolo a mettersi nei panni del prossimo che sbeffeggiava: sin dalla tenera età aveva imparato che il crimine non paga, e che il fine non giustifica le azioni che si compiono, perché un’azione è pur sempre un’azione che porta a determinate conseguenze; figurarsi che il padre lavorava nei tribunali. Questo almeno fin quando non decise di scappare e vivere per conto proprio la vita che desiderava, quella da straccione, prendendosi le proprie responsabilità. Fu allora che conobbe la povertà, che tanto predicava il buon nome dell’arte a cui era legato.

Impiccheranno Geordie con una corda d'oro, 
è un privilegio raro.
Rubò sei cervi nel parco del re 
vendendoli per denaro

Quando si ritrovò a quella mostra fu per un brutto scherzo del destino: un giorno come tanti implorava un pezzo di pane e un po’ di denari, qualcosa per mangiare, mentre esponeva i suoi dipinti fatti di schizzi e raggi di luna, di sole, e di oro, oro che non vedeva da tempo. Alla fine, verso sera, venne un giovane a farsi avanti: gli piacevano i suoi dipinti, e avrebbe voluto metterlo alla prova per dipingere un falso di un certo artista le cui tecniche assomigliavano molto alle sue.

Si sarebbero spartiti i guadagni con gli altri farabutti coinvolti, e finalmente avrebbe potuto mangiare.

Sellate il suo cavallo dalla bianca criniera 
sellatele il suo pony 
cavalcherà fino a Londra stasera 
ad implorare per Geordie

Si dia il caso che la disavventura che si susseguì non era prevista, ma di una cosa era certo: quelle creature volevano ucciderlo. Era perché stava per macchiarsi, per il crimine che ancora non aveva commesso, la punizione che quel Guertena voleva infliggergli.
Senza la rosa blu a cui fu affidata la sua vita presto si trovò a terra, mentre al suo risveglio vide una bambina dagli occhi scarlatti. Era venuta ad aiutarlo, e così gli tornò la speranza.
Non fu un buon “fratellone”, come poteva considerarsi per quella piccina, perché spesso accadeva che fosse lei a continuare a soccorrerlo, ancora e ancora, ed invece lui continuava a divenire un peso, e la grande bambola dai riccioli neri lo morse e gli trasmise la malattia dell’artista.

Al ritorno di Mary ed Ib stette per un po’ a folleggiare, a dire cose insensate, perciò venne schiaffeggiato per poter recuperare la ragione.
La preoccupazione di quella fanciulla ancora una volta lo aveva salvato: avrebbe terminato il suo crimine e derubato il Re dell’assurdo, Weiss Guertena, ma non per se stesso. Avrebbe pagato le sue pene, ma non sarebbe stato sopraffatto dall’egoismo.
Non tornò mai più in sé dopo quel morso.

“Geordie non rubò mai neppure per me 
un frutto o un fiore raro. 
Rubò sei cervi nel parco del re 
vendendoli per denaro”
 

Riuscirono ad uscire, liberarsi della bambina dai capelli dorati e tonare al candore della Galleria d’arte. Una volta salutatasi il giovane prese un foglio e cominciò a prende appunti e realizzare schizzi del più grande quadro ch’avesse mai visto: “Il mondo fabbricato”. Quello. L’aveva scelto.
Avrebbero venduto quello.

“Salvate le sue labbra, salvate il suo sorriso, 
non ha vent'anni ancora 
cadrà l'inverno anche sopra il suo viso, 
potrete impiccarlo allora” 

Un freddo giorno d’inverno, rintanatosi nel suo buco di stanza, s’ardiva d’impegno a riprodurre l’immenso dipinto. E dove mancava il rosso prelevava il suo sangue, e dove mancava il grigio lo prendeva dalle ceneri del camino, poi si accorse che mancava il giallo.
Quello non sapeva come ottenerlo.
Il pane continuava a mancare, i complici attendevano impazienti che terminasse l’opera e lo sdegno dei genitori a crescere quando s’accorsero che il figlio era tornato da loro a chieder dei soldi. Poi la follia aumentava quanto la disperazione: certe sere prendeva a ridere da solo, altri giorni dormiva e poi cominciava a parlar, sempre in solitudine.
Una volta fu preso da così tanto sconforto che prese a disegnar la bambina che insieme ad Ib avevano bruciato viva: la mattina seguente vide che questa s’era pugnalata al cuore, da cui sgorgava il suo sangue giallo.
Ora poteva esser certo d’aver perso il senno.

Né il cuore degli inglesi né lo scettro del re 
Geordie potran salvare, 
anche se piangeranno con te 
la legge non può cambiare

Completato il furto decise di non prendere la sua parte di denaro, gli altri lo videro incredibilmente sereno ed appagato; aveva pregato perché lo donassero a qualche pover’anima tormentata dalla fame. Tornato al suo buco vide una corda verniciata di giallo che pendeva dal soffitto: Guertena aveva preparato la sua punizione.
Sorrise debolmente ed accettò la propria sorte; serrò la finestra e chiuse a chiave la porta, poi scrisse su un pezzo di carta le scuse che doveva alla piccola Ib: purtroppo era stato colpito da quel morbo, non era riuscito a farsi salvare da lei.

Quando si mise in piedi sullo sgabello vide il disegno dell’altra bambina, Mary, ch’aveva preso a sorridere, sicuramente dovevano essere altre delle sue allucinazioni.

Così lo impiccheranno con una corda d'oro, 
è un privilegio raro. 
Rubò sei cervi nel parco del re 
vendendoli per denaro 

Nessuno ritrovò quel corpo penzolante per molto tempo, ma il mattino seguente a quell’evento la piccina dagli occhi scarlatti si risvegliò in lacrime senza capirne il motivo: sapeva solo che la promessa non sarebbe stata mantenuta.

_____

Infine la strega ebbe un impeto di pietà, e tornò indietro dove prima c’era la sua casa.
Del corpo che l’aveva ospitata non c’era più traccia, se non una macchia di sangue della sera prima che ancora bagnava quella terra.
Si strappò due dei suoi capelli dorati, o forse tre, li ricoprì quindi della terra umida e poi fece un ghigno sprezzante: «Così parte di te morirà insieme alla tua anima».

Quanto le aveva invidiato, il primo giorno che l’aveva vista, i suoi lunghi capelli dorati.


Rubò sei cervi nel parco del re
vendendoli per denaro

   
 
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