Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: ChristineEverett    26/12/2017    2 recensioni
Può una grande amicizia trasformarsi in un grande amore? Possono due anime opposte divenire una sola anima?
****
Dal testo:
"Quei ricci.
Quella mano fra i ricci ribelli.
Quanto avrebbe voluto passare la sua mano in quei capelli.
Accidenti Chris! Ma che diavolo ti viene in mente!"
****
La mia prima fanfiction dedicata a Chris Colfer e Darren Criss.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
capitolo 3

Note dell'autrice: Bentornati e buona lettuara, fatemi sapere cosa ne pensate. :)



I Always Need You, Chris.


I giorni trascorsero, Darren e Chris, cominciarono a tornare quelli di prima, almeno cercavano di sembrarlo quando erano insieme. Vennero girati anche i successivi sei episodi e la seconda stagione fu presto completa.

"Come sarebbe adire che non vieni alla festa di domani sera? Chris non puoi mancare! Andiamo!" Darren si lamentò continuando a mangiare popcorn. Si trovavano a casa di Chris, rannicchiati ai lati opposti del divano. In mezzo a loro una ciotola, ormai semi vuota, di popcorn. Sul televisore, scorrevano le immagini di un film, al quale ormai non stavano dando molta attenzione, soprattutto dopo che Chris aveva detto che non sarebbe andato alla grande festa che si sarebbe tenuta il giorno dopo agli Studios.

"Non mi va. Preferisco starmene a casa con Brian." Ammise, guardando il suo gatto che dormiva sulla poltrona vicino a loro, il quale, sentendo pronunciare il suo nome, scosse le orecchie, ma lo ignorò.

"Ma dai, tu adori questi eventi! Non dire cavolate. È la festa di fine stagione. Ci saranno tutti, Lea, Cory, Chord, Ryan... e poi..." Disse togliendola ciotola, che appoggiò sul tavolino di fronte a loro, per poi avvicinarsi, facendo sì che Chris trattenesse istintivamente il fiato quando gli contornò le spalle con un braccio. "E poi..."Disse di nuovo Darren, sussurrando direttamente nell'orecchio dell'altro, ormai del tutto pietrificato. "Ci sono io."

A Chris sembrò di perdere un battito. Cercò di ricordare come si respira, non riuscendoci, si limitò a guardarlo storto, senza dire niente. Così Darren continuò a parlare, sempre da quella distanza tanto pericolosa, con voce suadente, altrettanto nociva per l'autocontrollo di Chris Colfer. "Dai Chris, non puoi lasciarmi da solo. Cosa ci faccio io alla festa senza dite?"

Portò l'altra mano sul fianco dell'amico, per provare a fargli il solletico, cercando una qualsiasi reazione da parte dell'altro, un qualsiasi segno di vita. E probabilmente riuscì a trovare il pulsante per farlo tornare alla realtà, perchè finalmente scattò, provocato da quelle dita dispettose.

"Dare, hai appena detto che ci saranno tutti, non sarai solo, figuriamoci se Darren Criss ha bisogno di me per divertirsi ad una festa." Disse,cercando di mostrarsi disinvolto, nonostante quell'assurda ed inutile vicinanza.

"Io ho sempre bisogno di te, Chris." Rispose Darren, così spontaneamente che era quasi impossibile non credergli. Gli occhi, color del cielo, incontravano gli occhi color del sole. Bastò un semplice sguardo per trasmettere tutta la sincerità di quelle parole.
 "Cosa devo fare per convincerti a venire?" Aggiunse il moro, sciogliendo quell'abbraccio per mettere le mani in preghiera, ormai supplicante per una risposta positiva.

"Smetterla di essere così melenso e insistente Criss, non ti sopporto più, e siamo già ai titoli di coda. Mi hai fatto perdere il finale del film." Rispose Chris, lamentoso, indicando il televisore sul quale stavano scorrendo solo scritte bianche, silenziose, su sfondo nero.
E Darren sapeva che ce l'aveva fatta, era riuscito a convincerlo.Sorrise, soddisfatto della sua vittoria e riprese a mangiare popcorn,mentre Chris, fintamente scocciato, prendeva il telecomando e rimandava indietro il film. In realtà era felice di avere una scusa per prolungare il tempo che passava insieme a Darren.

....................

Dopo che lo aveva convinto per sfinimento, Darren, temendo che Chris avesse altri ripensamenti e davvero non andasse alla festa, era passato a prenderlo a casa, per poi arrivare insieme agli Studios, dove riuscivano a sentire la musica anche dal parcheggio all'esterno.

"Che c'è? Non ti piace più nemmeno la musica Colfer?" Sbottò Darren notando che Chris aveva iniziato a sbuffare appena sceso dalla sua auto.

"Certo che no. Non lo so. Ho come un brutto presentimento. Ti avevo detto che volevo starmene a casa con Brian."

Appena i due attori entrarono negli Studios vennero accolti da Ryan, pronto a porgere ad entrambi due flute di champagne.

"Oh, finalmente è arrivata anche la mia coppia preferita!"
"Ehi!"Esclamarono in coro Cory e Lea, che si erano avvicinati insieme a lui. "Non vale hai detto la stessa cosa anche a noi quando siamo arrivati!" Si lamentò Lea, fingendosi offesa, ma sorridendo subito dopo.
"Beh..tecnicamente io non potrei ancora bere... o forse dovrei dire legalmente..." Provò a precisare Chris.
"Vabbè dai un brindisi per festeggiare la seconda stagione, non ti farà male, non lo diremo a nessuno." Lo incitò Ryan e, seppur riluttante, Chris,che voltandosi, notò l'occhiolino incoraggiante di Darren, dovette cedere all'offerta del suo capo.

"Ad un'altra stagione di grandi emozioni!" Urlò Ryan, alzando in alto il suo calice.
"Ad un'altra stagione di grandi emozioni!" Ripetettero in coro gli altri facendo, tintinnare i bicchieri all'unisono.

Ed uno ad uno, Ryan, Cory e Lea, si allontanarono, per andare a salutare anche Kevin e Harry, che erano appena arrivati, lasciando soli Darren e Chris.

"Non devi berlo tutto per forza." Disse Darren, vedendo Chris indugiare dopo aver bevuto giusto un sorso per il brindisi. Il più piccolo sorrise, capendo che gli aveva letto nel pensiero. Non gli andava di bere, non era abituato e non sapeva che effetti avrebbe avuto l'alcol su dilui, così porse il bicchiere a Darren, che mandò giù lo champagne rimasto e posò da qualche parte entrambi i bicchieri vuoti, per poi afferrare la mano di Chris e senza dire niente trascinarlo con sé,verso la pista da ballo, dove quasi tutti i loro amici stavano già ballando.

La serata proseguì, tra risate, festeggiamenti, musica e altro champagne. Fiumi di champagne. E non solo. Infatti non ci volle molto prima che la maggior parte dei presenti fosse completamente ubriaca. Quasi tutti, tranne Chris, che non aveva bevuto altro, se non quell'unico sorso e una diet-coke. Sembrava che tutti si divertissero davvero molto,anche se probabilmente il mal di testa del giorno seguente, non sarebbe stato altrettanto divertente. 

Chris si sarebbe reso conto,ben presto, che quella di rimanere sobrio era stata la miglior decisione. Era arrivato lì in auto con Darren, che in quel momento stava improvvisando assurde coreografie insieme ad Harry. Non sarebbe stato certamente in grado di guidare, essendo proprio lui uno dei più alticci della festa.

Chris era rimasto a ballare con gli altri finchè la situazione non aveva iniziato a degenerare, il resto della serata se n'era stato a sedere in disparte, osservando quanto ridicoli fossero i suoi colleghi da ubriachi. Iniziò a chiedersi quali effetti catastrofici l'alcol avrebbe potuto avere su di lui, era sicuro che non sarebbe stato affatto un bello spettacolo ed in cuor suo sapeva che probabilmente avrebbe fatto qualcosa di cui pentirsi, come ad esempio saltare addosso al suo migliore amico.

Darren, dopo essere inciampato più volte, nei propri piedi, tentando il più goffo moon-walk mai visto. Chris, che finalmente si distrasse e smise di pensare su quale pianeta avrebbe traslocato, scoppiò a ridere, non riuscendo più a trattenersi, attirando l'attenzione dell'amico riccioluto, che puntò poi nella sua direzione.

"Stai ridendo di me, Colfer?"
"Chi io? Non oserei mai!" Disse mordendosi il labbro inferiore, per non ricominciare a ridere, alzando le mani in segno di innocenza. "Penso solo che il buon vecchio Michael si starà rivoltando nella tomba."

Darren, avvicinandosi, strinse gli occhi cercando di mettere a fuoco sia lui, che le sue parole, non comprendendo realmente quello che aveva sentito a causa dell'alcol, che iniziava seriamente ad offuscargli la mente.

All'improvviso,come un bambino in cerca di coccole, senza dire niente, si sedette sulle gambe di Chris, abbracciandolo e appoggiando la testa nell'incavo della sua spalla.

Chris, sorpreso di quel gesto inaspettato, non sapeva come comportarsi o muoversi.Sapeva che Darren non era lucido e probabilmente non si stava rendendo minimamente conto di quello che faceva, ma il suo cuore iniziò a battere comunque ad un ritmo tachicardico, quando Darren alzò lentamente la testa per trovarsi a pochi millimetri di distanza dai suoi occhi, i loro nasi si sfioravano e Chris riusciva perfettamente a sentire il respiro di Darren, che profumava di champagne e di mojito.
Rimasero così per un tempo che non furono in grado di definire. Uno per la mancanza di lucidità dettata dall'alcol e l'altro per la mancanza di lucidità dettata dalla vicinanza dei loro volti. Dei loro respiri.
Come poteva crearsi così tanta tensione sessuale, se quello seduto sulle sue gambe non era altri che il suo miglior amico, ubriaco e etero? Si chiese Chris, sentendo che l'autocontrollo stava per abbandonarlo.

"Ehi voi due! Prendetevi una camera." La voce di Mark, arrivata alle loro spalle riuscì a far rinsavire Chris, che guardandosi intorno, notò che molte persone avevano già lasciato la festa e che finalmente era arrivato il momento anche per lui.. loro... di tornare a casa e fuggire da quella tortura.

"Ehi Dare!"Disse quasi sottovoce, come se avesse paura di svegliarlo. "Dare,che dici? Andiamo?"
"Mmm." Fu l'unica risposta di Darren, che però, barcollante, si alzò in piedi,permettendo a Chris di fare lo stesso.
"Mi devi dare le chiavi della tua macchina. Non penserai che ti lasci guidare in questo stato Criss?" Criss non obiettò e gli porse subito le chiavi. Sorreggendosi ad un braccio dell'amico, con la testa appoggiata alla sua spalla, si avviarono verso il parcheggio.

Chris decise che la cosa più pratica da fare fosse portarselo a casa sua. Era più vicina e a lui non piaceva guidare l'auto di qualcun altro troppo a lungo, inoltre nella propria casa sarebbe stato più semplice anche prendersi cura di lui.

Una volta entrati in casa, Chris aiutò Darren, che si reggeva appena in piedi, a sdraiarsi sul divano, gli tolse le scarpe e gli posizionò un paio di cuscini sotto la testa.

"Aspetta, vado a prenderti una coperta." Disse andando poi verso la sua camera. Al ritorno sembrava che Darren si fosse già addormentato. Poggiò vicino al divano un bidoncino, nel caso la sbronza avesse preso una piega sgradevole, poi lo coprì facendo attenzione a non svegliarlo.

Quando con la coperta raggiunse il suo petto la mano di Darren afferrò di colpo quella di Chris. E i suoi occhi spalancati trovarono quelli di Darren, adesso aperti. Chris deglutì per il piccolo spavento, mentre l'altro si mise seduto, trattenendo ancora le mani ferme sul suo petto, bloccando anche Chris che si dovette sedere di fronte a lui per non perdere l'equilibrio. 
"Stai bene, Dare? Se devi vo-" Quasi non lo vide arrivare, ma venne interrotto dalle labbra di Darren che si fiondarono sulle sue all'improvviso. In un bacio a labbra chiuse ma comunque un bacio forte, che sembrò durare ore, mentre erano passati solo pochi istanti, quelli sufficienti per permettere a Chris di reagire e spingerlo via. 

"Darren!" Gridò Chris toccandosi le labbra che per un attimo gli parvero incandescenti.

"Mi piaci Chris! Mi piaci così tanto." Disse teneramente Darren, ma al contempo sembrò triste, come se avesse evitato di dirlo a voce alta da una vita, ma con l'aiuto dell'alcol era stato impossibile evitare che il suo corpo agisse senza controllo e che quelle parole uscissero da sole.

E  anche se  Chris avrebbe pagato tutto l'oro del mondo, per sentire quelle parole,pronunciate da quella voce meravigliosa, sorrise dolcemente,osservando come dei ricci scomposti gli scendevano sulla fronte,scostandoli delicatamente da una parte, per poi rimanere con la mano appoggiata sulla sua guancia, ritrovando miracolosamente la calma, per rispondere sinceramente. 
"No, Darren io non ti piaccio, almeno non in quel modo." Provò a spiegare,togliendo la mano dal volto dell'altro, che lo guardava come se stesse parlando una lingua a lui sconosciuta.

"E tu che ne sai?Ti dico che mi piaci.. tanto.. non mi importa se sei un uomo, mi piaci Chris!" Disse Darren, con il tono di un bambino capriccioso,avvicinandosi per provare a baciarlo di nuovo, ma il più piccolo questa volta riuscì a respingerlo e a farlo sdraiare nuovamente,tornando a coprirlo e alzandosi subito in piedi per allontanarsi.
"Dare, a te è piaciuto troppo lo champagne stasera. Ti assicuro che domattina io non ti piacerò più e il mal di testa che avrai ti farà dimenticare anche di averlo detto o pensato. Ora dormi."

....................

Il mattino seguente, dopo una strana notte, dal sonno completamente irrequieto per gli assurdi avvenimenti di poche ore prima, Chris si alzò a fatica e si diresse in salotto per vedere come si sentiva il Michael Jackson dei poveri e se gli effetti del post sbronza si fossero già palesati. Rimase molto sorpreso nel vedere che sul divano al posto di Darren c'era solo la coperta piegata e Brian che dormiva su di essa.

Chris si sentì uno stupido, perchè inconsciamente si era immaginato di passare la mattinata con Darren, magari facendo colazione insieme, ridendo e scherzando, parlando della sera prima, della festa, e del momento più divertente in assoluto, quando il suo migliore amico lo aveva baciato, era sicuro che ci avrebbero riso su, ed invece Darren non c'era.

Chris frustrato tornò nella sua camera e si ributtò sul letto, molto probabilmente Darren nemmeno si ricordava di come ci fosse finito a casa Colfer.
Prese il cellulare distrattamente e notò che aveva ricevuto un messaggio.

Ore 7.36: Grazie per tutto... e se avessi per caso fatto qualcosa di inopportuno, ti chiedo scusa. 
A presto.
Dare.

Chris avrebbe voluto rispondere "Adesso ho capito perchè hai insistito tanto.Ti serviva un passaggio o un'infermiera...", e forse in un altro momento lo avrebbe fatto, ma non ebbe voglia di scherzare e cancellò quelle parole più volte.

Pensò a lungo cosa scrivergli, ma cosa avrebbe potuto dirgli con un messaggio: E' vero che i bambini e gli ubriachi sono i più sinceri? Perchè da ubriaco mi hai baciato? Piacere alla tua parte tutt'altro che lucida ha qualche minima importanza anche per la tua parte consapevole? Perchè sei scappato via senza dire niente? Cosa significa aver fatto qualcosa di inopportuno per te? Ma almeno ricordi qualcosa di ieri? 
Queste, insieme ad un milione di altre domande,passavano per la mente di Chris, ma come poteva farle al diretto interessato, senza creare un punto di non ritorno nella loro preziosa amicizia?

Si limitò a scrivere:

Ore 9.11: Tutto ok. A presto.




Note dell'autrice:
Fatemi sapere se i primi tre capitoli vi sono piaciuti. Vi auguro Buone Feste! A presto. (Il prossimo capitolo potrebbe arrivare prima del solito ;) )

Yours
ChristineEverett.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: ChristineEverett