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Autore: Valzar    27/12/2017    1 recensioni
prima notte senza te
mi fa sempre lo stesso effetto di spaesamento
Così piena di aria nei polmoni
e di vita nello sguardo, di fierezza e volontà
così triste ed assopita schiacciata dal peso di un amore
che non cresce
di un lievito che non genera meravigliose dolcezze
ma è in ogni angolo della cucina
fatto volare via dal vento
tutto va a fuoco
nostalgia del non amore
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nell'infinità dei mondi
dei cieli e delle nubi
i tuoi occhi come monti perturbanti.
Nella carezza e nel pugnale
una follia senza rivali.
Nei sorrisi e negli strattonamenti
nelle lenzuola e nelle notti fredde
di luna piena dimenticarsi di sè
e ricordarsi l'altro, come unico agente
d'ossigeno                                    
non respiro più oramai dalla mia bocca
e tu scappi via con la tua aria presuntuosa
dici di non volere la mia presenza mentre
ancora un'altra volta mi baci e possiedi
come se io non avessi un cuore
in questo corpo di materia astratta e desideri che fluttuano
non sapere se si tratti ancor di amore o solo di dolore
non distinguerne l'articolata definitura
Ti rivedo accanto a me nel mio specchio e lo specchio
si frantuma nei mille pezzi della mia personalità e della tua
le sfumature umide di rimmel sul mio volto
ed i riccioli corposi che coprono per metà il tuo
cucini per me standomi dinanzi e ridi
mentre sto ferma su di un tappeto rosso
soffusa luce colora la casa
silenzi assordanti le onde lontane
silenzi di non amore
fuggo io o fuggi tu
prima notte senza te
mi fa sempre lo stesso effetto di spaesamento
Così piena di aria nei polmoni
e di vita nello sguardo, di fierezza e volontà
così triste ed assopita schiacciata dal peso di un amore
che non cresce
di un lievito che non genera meravigliose dolcezze
ma è in ogni angolo della cucina
fatto volare via dal vento
tutto va a fuoco
nostalgia  del non amore
del giorno in cui ti vidi e caddi scioccamente
nell' illusione di sapere chi tu realmente fossi
canzone su di noi mai fu scritta
perchè quel noi durò così brevemente
e poi ne rimase solo il ricordo frantumato dal tempo
dormo nelle nubi degli amori che non vivo
per non morire ancora nelle mie lacrime
di poetessa che naviga senza imbarcazione
senza remi mentre la sorgente la conduce
alla cascata dell'essere dove giungerò sola
forse lì ti rivedrò o forse mai più
dove gli esseri che hanno lottato per arrivare
si troveranno e quelli che in alcun modo hanno creduto
di potercela fare periranno
annegati nei loro desideri senza forma
nella loro umiltà senza pregi
nelle loro parole senza forza
   
 
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