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Autore: Le VAMP    28/12/2017    0 recensioni
“Total Drama” è nato da un’idea di Bob Hawkins: voleva parlare della colpevolezza del mondo dello spettacolo di far girare tutto intorno al denaro. Aveva assunto un ex conduttore televisivo, Chris McLean, che avrebbe dovuto dare di sé un’immagine spietata, negativa: doveva riassumere tutto ciò che potesse esserci di malato nel business.
Il punto è che, purtroppo, da lì a quattro anni che sono trascorsi alla fine è divenuto uno di quei show dipendenti dall’audience…probabilmente è anche per questo che non riuscivo a trovare nuovi spunti.
-James Hall, sceneggiatore
[In questa storia i personaggi inseriti come produttori o appartenenti alla troupe del programma televisivo sono fittizi]
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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First: Follow the wave

Chiunque avesse lavorato alla sceneggiatura di Total Drama sapeva che c’erano quattro regole fondamentali:

1) Ogni stagione doveva essere divertente. I pezzi grossi s’erano messi d’accordo che l’idea di Hawkins[1] necessitava di venire incontro ad un pubblico ampio; un pubblico fatto di giovani, e per questo la serie si componeva di gags demenziali, canzoni, ogni tipo di stereotipo sulle nuove generazioni ed eccentricità

2) Spettacolarità. Che si trattasse di qualcosa di grezzo come un rutto interminabile, una catena di vomiti o un giro intorno al mondo la cosa fondamentale era che tutto ciò che poteva essere spettacolo doveva essere spettacolo

3) Romanticismo. Dalla prima stagione s’era deciso che ci sarebbe stata una coppia protagonista, due star, due personaggi che si sarebbero prese le attenzioni e la maggior parte dei pettegolezzi

4) Sadismo. McLean aveva su di sé la responsabilità di rappresentare un business-man che facesse da capro espiatorio alla troupe e ai produttori che ci lavoravano dietro: per il pubblico era il boss di Total Drama, il conduttore che prevaleva su tutti, che maltrattava gli assistenti e i concorrenti e che, soprattutto, lo facesse conquistando il cuore degli spettatori

Da pomeriggio si era fatta sera, Hall[2] non aveva scritto nemmeno una parola di quella che doveva essere la quarta stagione. Batteva il piede a ritmo delle lancette dell’orologio, teneva una matita fra i denti e fissava a turno lo schermo del portatile o il foglio che teneva a fianco.
Alla fine quella decisione sarebbe giunta: dovevano cambiare cast.
Dirlo ad Hawkins la mattina seguente non fu molto facile; prima di tutto perché doveva trovare un momento in cui fosse libero. Appena giunto agli studios gli stette col fiato sul collo e lo seguì in giro per i corridoi sostenendo che c’era da discutere di un argomento piuttosto importante; alla fine riuscì a farsi dire: “ci vediamo nel mio ufficio a mezzogiorno”.

Era il momento migliore della giornata; la luce del sole illuminava la stanza e rendeva cocenti le moderne sedie girevoli in pelle.
«Hai iniziato a scrivere qualche bozza?»
«Non ancora, però-»
«Ti sei consultato con Barney? Era questo di cui volevi parlarmi? Quel pezzo di merda ha intenzione di tornare su Wawanakwa, investire tutto in quel set ed inserire animali mutanti. Ci costerà un sacco di soldi» e senza nemmeno starlo ad ascoltare si mise cercare dei fogli nei cassetti. Hall fu costretto a prorompere nel discorso:
«Ci serve un nuovo cast» e allora l’altro finalmente si interruppe. Lo fissò incredulo per qualche secondo, come uno stoccafisso.
«Stai scherzando, vero?»
«Pensaci, per favore. I contratti che abbiamo non possono più garantirci nulla, Wilson si è fatta più debole; il triangolo tra Barlow, Nelson e Fahnlenbock[3] l’abbiamo spolpato fino all’osso, mi ha stancato e sono pronto a scommettere che abbia stancato anche il pubblico; in più abbiamo l’agente di Crown addosso che vuole farci causa per lo stato mentale di quella poveraccia. Cosa ne pensi, Bob?»
Questo ebbe da sospirare. Stette a riflettere: forse non aveva tutti i torti. I newcomers dell’ultima stagione al momento non avevano altro da mostrare; Obonsawin[4] si era rivelata un fiasco e tecnicamente Burromuerto era ridotto in cattive condizioni per il loro pubblico, quindi non avrebbero potuto sfruttarlo per un po’ di tempo.
«McLean ed Hatchet restano» gli puntò il dito addosso come se volesse minacciarlo, e infine lasciò Hall tutto solo.

Il business prevedeva cose del genere: decisioni da prendere in maniera frettolosa, istantaneamente, cogliere l’attimo e saper andar incontro ai colleghi.
Che lavoro frustrante.

 


[1] Ipotetico produttore di Total Drama, seguendo un approccio realistico

[2] Ipotetico sceneggiatore della serie

[3] Ipotetici cognomi dei personaggi -per quei personaggi che non hanno dei cognomi propri-, che in realtà corrispondono a quelli dei loro doppiatori originali; quindi: Heather Wilson, Courtney Barlow, Duncan Nelson, Gwendolyn (Gwen) Fahnlenbock ed Isabella (Izzy) Crown

[4] Sierra Obonsawin

____________

La scelta del contesto sulla quarta stagione deriva da due cose: la prima è che si tratta dell'ultima che ho seguito, la seconda è che questo caso rappresenterebbe il primo in cui, in un certo senso, si ripete tutto da capo; con la differenza sostanziale rispetto alla prima stagione che ora c'è qualcuno con più esperienza che ha qualcosa da dire a proposito di questo mondo. 

   
 
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