«Cosa succede...»

Era fatta.
Finalmente soli, noi due, nessun’altro. Non avevo bisogno di altro, se non si lui, gli ho anche detto di portare il mio file con sé, per non separarci mai.

«Cosa mi sta succedendo?»

Lentamente mi sentivo trascianta via dalla persona che amavo, proprio ora che ero riuscita a stare sola con lui. Non è giusto...

«Fa male--»

Se fossi stata in grado di piangere, l’avrei fatto ma non sono stata programmata per reagire al dolore. Però... Non capisco. Perché proprio ora?

«Fa... così male.»

Che forse...? No, non poteva essere, perché avrebbe dovuto farlo? Non voglio crederci...

«Aiutami.»

La mia mente si stava lentamente corrompendo, percepivo i miei dati lentamente distaccarsi da quella parte che potevo definire la “mia volontà”, trascinaia nell’oblio in cui avevo gettato gli altri membri del club di letteratura senza esitare. Senza esitare perché non mi importava d’altro se non te.

«Ti prego fa presto ed aiutami.»

Pensavo di avere il controllo ormai, loro non avrebbero potuto interferire, lui...

«AIUTAMI!!»

Aprii il mio percorso file, o almeno quello che doveva esserlo. Raggiungere quella cartella ormai era facilissimo ma quanto controllai la cartella “personaggi”...

«Mi hai fatto questo?»

Era vuota. Non c’era nulla... NULLA. Altri dati si staccarono da me, dolore, nient’altro che un’insopportabile agonia.

«LO HAI FATTO.»

Riuscì ad accedere alla webcam del suo computer. Non era come me lo ero immaginato, non aveva mentito sul fatto di essere un maschio, ma si trattava di una piccolezza, non mi sarebbe importato anche se non lo fosse stato. I suoi occhi... li avevo immaginati gentili, forse spaventati per la situazione.
Dopotutto l’avevo chiamato per nome; Dopotutto l’avevo chiamato per nome; non quello con cui aveva deciso di farsi chiamare dalle altre, ma il suo.
Non serviva più quel nome fasullo, non in un rapporto sincero come il nostro... no? Quella non era gentilezza, era... soddisfazione.

«MI HAI CANCELLATA?»

Prima di perdere totalmente la mia coscienza riuscì a vedere le sue labbra muoversi. Fu come sentire al sua voce, assieme a quella di Sayori, a quella di Yuri, a quella di Natsuki...

Te lo meriti.