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Autore: joellen    29/12/2017    0 recensioni
Cento anni orsono, la Terra è stata colpita da eventi misteriosi e devastanti che hanno decimato la sua popolazione tanto da risultare un pianeta deserto a chi lo vede attraverso i telescopi di altri mondi. E che la sta usando come discarica per liberarsi dell'immondizia metallurgica da cui è afflitto... O per cercare e procurarsi minerali preziosi per la propria sopravvivenza.....Ma non tutto è come sembra...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Area 51

 

Attraverso i grandi schermi, accesi e operativi, Forrest e soci potevano finalmente seguire tutto ciò che avveniva sulla superficie terrestre e comunicare con qualche esemplare umano del pianeta che in quel momento fosse disposto e disponibile a comunicare con loro.

Su uno schermo poterono assistere all'arrivo e discesa di un veicolo spaziale che scaricò rottami in mezzo al deserto.

"Figli di puttana ! - gracchiò, rabbioso Forrest - Adesso vi faccio passare io la voglia di trattare la Terra come una pattumiera! Dove sono i prigionieri?" strillò alla fine.

"Li ha mandati a fare le pulizie, capo!" gli rammentò Hardings, al suo fianco.

"Ah, è vero" si ricordò Forrest, calmandosi un poco.

"Vuole che andiamo a cercarli e riportarli qui?" si offrì Edwards.

"Si, grazie. - rispose Forrest - Ho una missione importante per loro".

I due piloti eseguirono il saluto di rito e uscirono dalla sala comandi.

 

 

 

Base di Novosibirsk, Siberia

 

Gregorji Wichinskji si aggirò per la base e scoprì ben presto di essere rimasto solo ma decise di non abbandonare il luogo. Qualcuno avrebbe dovuto restare ed occuparsi di esso il minimo che sarebbe stato necessario per tenerlo in funzione e non lasciarlo decadere.

Portò il corpo di Antonov all'esterno, somministrò una sorta di benedizione inventata su due piedi e gli diede fuoco con l'accendino che teneva in tasca per accendersi i sigari; intanto che c'era, si accese anche un sigaro, dopodiché rientrò con l'intenzione di mettere un pò di ordine nel locale. Tuttavia, richiamato da voci di cui non riuscì subito a capirne la provenienza,  prima di accingersi a cominciare i lavori, andò a dare un'occhiata ad uno degli schermi che si trovava in una sala attigua a dove si era svolto lo scontro fra il suo capo e i due visitatori e lo vide occupato dall'immagine di un uomo con capelli molto corti, chiari e brizzolati che incorniciavano un viso simpatico ma dall'aria risoluta. Oltre al volto si scorgeva anche il colletto di un'uniforme militare. Attivò il sonoro per poterne ascoltare anche la voce.

 

 

 

Area 51

 

Nella sala comandi, uno schermo inquadrò un viso maschile dai capelli castani, striati di grigio, ornato da un paio di folti ed importanti baffi anche questi castani e brizzolati.

"Qui, base aerea Area 51, Stati Uniti d'America, o almeno, una volta era così. - attaccò Forrest - Sono il comandante Steve Forrest; con chi ho il piacere di parlare?".

"Qui base di Novosibirsk, Siberia. - rispose Wichinskji ben disposto a parlare - Ed è ancora così per adesso. Sono Gregorji Wichinskji, unico superstite di questo avamposto...Salve comandante Steve Forrest. Sono felice di trovare qualcuno con cui scambiare due parole....- Nella sala comando dell'Area 51scese un silenzio di ghiaccio in cui a Forrest sembrò che il cuore si fermasse. Ricordò infatti di aver lasciato i due visitatori: l'italiano Aloisi e l'alieno dalla pelle bianca, partiti proprio per la località all'altro capo del globo, ed ebbe paura a chiedere notizie dei due. - Un uomo molto alto e robusto e l'altro un pò più basso, più magro e con la pelle molto chiara?" chiese conferma il tizio sullo schermo.

"S....si" balbettò quasi Forrest, temendo fortemente una risposta negativa.

"Se ne sono andati pochi minuti fa. - informò Wichinskji - Erano un poco malmessi ma se ne sono andati con le loro gambe e il loro veicolo aereo. Credo che fossero diretti in Svizzera".

Forrest tirò un sospiro di sollievo che ebbe l'intensità di un tornado.

"Ma perché?.... - chiese poi - Che è successo?".

"C'è stato uno scontro a fuoco. - rispose Wichinskji serio - E il nostro capo ha avuto la peggio.... E' stato ucciso dall'uomo con la pelle chiara. Pare che il nostro capo gli avesse ucciso il padre".

"Oh, porca vacca!" esclamò Forrest sinceramente stupito dalla notizia.

"Già. - commentò Wichinskji, ridacchiando letteralmente sotto i baffi - Bel tipo ma tosto. Non ha avuto scrupoli a sparargli".

"Beh, - fece Forrest sospirando di nuovo - L'importante è che siano vivi. Mi sarebbe dispiaciuto se fosse loro accaduto qualcosa di brutto. Erano simpatici".

"Può dirlo forte, comandante. - commentò Wichinskji continuando a sorridere - Due esseri umani".

"Vero" convenne Forrest.

   
 
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