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Autore: Esch    30/12/2017    1 recensioni
C'è sempre un prezzo da pagare, specialmente se si ama qualcuno, ma come ben sapete: l'amore non basta.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Chloe Price, David Madsen, Max Caulfield, Nathan Prescott
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Violenza
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Lo Scambiabare Il Dazio.

Dopo cinque anni, mi ritrovo in mezzo ad un tornado, nella città dove sono cresciuta con Chloe; i nostri ricordi, saranno presto distrutti: l'unico modo per impedirlo è tornare indietro, e permettere a Nathan di uccidere Chloe... la mia migliore amica, la persona a cui tengo di più al mondo... il mio amore.
"Non lo posso accettare" Pigolo a denti stretti con ormai gli occhi invasi da uno tsunami di lacrime che potrebbe far impallidire il tornado sulla costa.
"Max! Lo devi fare! Sei l'unica che può farlo!" Cerca di incoraggiarmi Chloe, dimostrandomi senza molto successo una fermezza che vorrei tanto invidiargli.
"Tu sei... tu per me..." I singhiozzi mi impediscono di finire la frase.
"Max..." Chloe è come un iceberg pronto a sciogliersi per il dolore.
Guardo dritto nei suoi occhi, attraverso le lacrime a fatica, e finalmente trovo la risposta: "Ci penso io Chloe, andrà tutto bene".
"Max... cosa hai intenzione di fare?" Chloe è visibilmente sul punto di crollare, ma glielo impedisco prendendo tra le mie mani tremanti il suo viso irrigato dalla pioggia; se devo fare quello che ho in mente, se devo sfidare davvero il destino, non voglio perdermi le sue labbra: la bacio, fulminea, completamente rapita, un secondo prima di chiudere gli occhi posso vedere la sua sorpresa catarsi dolcemente; son pochi i secondi che rimaniamo unite, ma sufficienti per darmi finalmente il coraggio di cui ho sempre peccato: ora posso prendere in mano la mia vita e decidere senza alcun rimpianto.
"Chloe..." mi stacco dalle sue labbra come se mi avessero strappato il cuore; rifiuto di togliere le mani da cingerle quel suo fantastico viso che ho imparato tanto ad amare nel corso dei miei viaggi temporali.
"Chloe, in questa settimana tu mi hai insegnato cosa è il coraggio".
"Max, ma cosa stai..."
"Io ti amo Chloe, e voglio che tu, dopo tutti questi anni di dolore, dopo la perdita di tuo padre, dopo la scomparsa di Rachel, tu possa finalmente essere felice... anche se questo deve significare non poterti essere accanto... incontrerai un altra migliore amica, un altro amore, la tua vita finalmente spiccherà il volo via da qui".
Nei suoi occhi celesti si accende una fiamma, la fiamma del sapere: ha capito cosa voglio fare... non mi aspettavo niente di meno dalla mia Chloe... mia... sono diventata possessiva di punto in bianco... deve essere la mia forte convinzione per quello che voglio fare, non mi sono mai sentita così forte e risoluta.
Prima che possa fermarmi, la spintono per terra, il tempo necessario per mettere a fuoco la foto e ritrovarmi di nuovo in quel maledetto bagno: non ho mai sentito così male al cuore, ma ora so cosa devo fare, e niente mi fermerà; mi conviene approfittare dei pochi minuti che ho, prima che entrino Nathan e Chloe; voglio lasciare un messaggio per lei sul mio diario... la stretta al cuore aumenta al pensiero che non potrò più vederla... toccarla... ridere con lei... amarla... è incredibile come riesco a trattenere le lacrime, non è da me, ma devo tenermi pronta: non avrò molto tempo per agire.
Finalmente ho finito di scrivere, il mio ultimo messaggio, o dovrei dire primo ed ultimo, visto che questa Chloe non mi vede da cinque anni? Il tempo è davvero una puttana.
Sorrido con la morte nel cuore, mentre sento entrare finalmente Nathan seguito dalla fittizia spavalderia di Chloe.
Finalmente il puzzle del destino ha trovato il pezzo mancante.
Mentre mi accascio al suolo, il suono sordo dello sparo mi riecheggia ancora nella testa, la stessa che sbatto malamente ormai raggiunto il pavimento; il petto è permeato da un calore umido, ma non è l'amore a scaldarmi il cuore: è il freddo della pallottola che ha invaso violentemente il mio muscolo cardiaco.
Sento un forte dolore, ma sono troppo felice: Chloe è viva.
Non riesco a muovermi, ma riesco a vedere Chloe precipitarsi al mio fianco... mi ha riconosciuto... dio quanto sono felice... non vorrei piangere, ma proprio non ci riesco... darò la colpa al dolore.
"C-Chloe, è...è tanto che non ci vediamo... s... sei diventata bellissima, i capelli blu ti... ti stanno benissimo" la vista inizia a sfocarsi.
"MAX! Resisti! EHI QUI ABBIAMO BISOGNO DI AIUTO PRESTO! DAVID MALEDIZIONE!".
David finalmente irrumpe nella stanza, disarma Nathan sconvolto e catatonico rimasto fino ad allora di pietra.
"DAVID! CAZZO CHIAMA UN AMBULANZA PRESTO!"
"Chloe... leggi il mio diario..."
"Max?!"
"E' il mio regalo per te, ti prego leggilo... e ti prego... non dimenticarmi".
"Max cosa stai dicendo?! Tu vivrai, resisti l'ambulanza è quasi arrivata".
Le ultime cose che sento, sono la mano di Chloe che stringe con forza la mia, le sue lacrime che cadono sul mio petto ormai freddo, e le sirene dell'ambulanza.

E' passata una settimana da quello sparo, ed non ho ancora trovato il coraggio di leggere quel diario: "Fanculo Max! Perché?!".
Sento bussare alla porta della mia stanza: "Chloe, sono David, posso entrare?"
Senza neanche aspettare la mia risposta, entra l'idiotrigno con un aria cupa e seria in viso: non sembra volermi rompere le palle per la canna accesa che sto consumando.
"Chloe, non sono qui per arrabbiarmi con te... se quella canna ti aiuta a sopportare il dolore, per una volta, solo per questa volta, farò finta di non averla vista".
"Sei entrato per sorprendermi? Ora mi dirai anche che sei diventato un necromante e sei in grado di riportare in vita i morti?".
"No Chloe, sono qui solo per dirti, se hai bisogno di qualsiasi cosa, io e tua madre siamo qui per te".
E' incredibile lo sforzo che sta facendo l'idiotrigno, sono sorpresa.
Gli sorrido triste: "Grazie David... è importante per me saperlo, grazie, lo apprezzo molto da parte tua".
Mi sorride sincero da sotto quegli orrendi baffi, annuisce con la sua testa quadrata, e silenzioso se ne va.
"Hai visto Max, ci credi? David ha dimostrato empatia!".
Scoppio a piangere a vederti, ben sapendo che non sei reale, è come quando è morto papà: prima lo vedevo in sogno, e poi l'ho visto in un sogno ad occhi aperti, ed ora tu; ti guardo perplessa e piena di speranza, vorrei tanto che tu mi dessi un pizzicotto dimostrandomi che sei reale e non un sogno... magari è la canna.
"No Chloe, non è la canna" Mi sorridi piena d'amore.
"Ehi ora mi leggi nel pensiero? E' un super potere dell'esser morti?".
"No Chloe, sono solo frutto della tua testa".
"La solita secchiona! Prrrr!" Le rido in faccia, ma le lacrime non vogliono smettere di uscire.
"Chloe, prima di morire ti ho detto qualcosa, ricordati".
"Ho paura, non so perché, ma ho paura che quando finirò di leggere il tuo diario, il dolore sarà ancora più grande, e non sono sicura di esser pronta: ho perso troppe persone in questi anni... prima papà, Rachel non so che fine ha fatto, ed ora tu... è vero che non ci vedevamo da cinque anni... ma quando ti ho riconosciuta è stato come se quei cinque anni non fossero mai esistiti".
"Chloe, è solo questione di qualche ora, domani David ti porterà notizie su Rachel".
La guardo con gli occhi spalancati ancora irrigati di lacrime:
"Come fai a dirlo?!"
"Forse non sono davvero frutto della tua testa... magari sono davvero un fantasma, o forse chissà, sono entrambe le cose".
"Mi sei mancata così tanto Max... perché sei dovuta morire?".
"Le risposte le troverai nel mio diario... ti ho lasciato anche una dedica sai? Mi sorride per poi sparire come era apparsa.
Mi asciugo le lacrime, tiro un fortissimo sospiro, finisco la canna, ed afferro quel diario maledetto che tanto mi spaventa.
"Vediamo un pò cosa volemi dirmi Max, spero sia qualcosa di davvero importante!" Apro di scatto il diario e mi soffermo sulla dedica leggendola ad alta voce: "Chloe, se stai leggendo questa dedica nelle prime pagine del mio diario, questo vuol dire che io sono morta. Ora ti starai chiedendo come faccio a saperlo? Beh leggi tutto il diario e lo scoprirai! Porta pazienza, e ti prego, credi a tutto quello che c'è scritto: capirai che non sto mentendo per il semplice fatto che ho scritto cose che in teoria non dovrei sapere, ma che per fatti che leggerai, sono venuta a conoscenza.
Ci credi nei viaggi nel tempo? So che hai risposto istintivamente di no, ma ti prego, continua a credermi e a leggere, anche perché ti ho lasciato un altra dedica alla fine del diario, EH NO! Non saltare subito alla fine! Non fare la furbetta con me! Ti conosco meglio di quel che credi... in fondo abbiamo passato una fantastica settimana assieme quando sono tornata ad Arcadia Bay... solo che non te lo puoi ricordare".
"Aspetta... che vuol dire?" Riprendo la lettura con un coraggio che ahimé avevo perso per il troppo dolore.
Passare la notte in bianco a leggere il diario della tua migliore amica ritrovata e poi persa subito per colpa di un pezzo di merda riccone figlio di papà non è proprio una cosa salutare, ma io non sono mai stata il ritratto della salute e disciplina...: "Vero Idiotrigno?".
Ormai i primi raggi di sole del mattino irrompono dalla finestra della mia camera; io ho finito di leggere quelle incredibili pagine, quell'incredibile testamento lasciatomi dalla mia migliore amica ritrovata.
"Max, per quanto possa essere assurdo il tuo racconto, io ti credo, ti credo amica mia, mi manca solo da leggere l'ultima dedica, e confesso che mi hai fatto tremare il cuore con i tuoi dubbi nell'ultima pagina riguardo a cosa provavi per me, ma in fondo ti capisco: sono una punk femme fatale io hahahaha.
Il pensiero che tutto quello che ho letto è vero, tutto quello che ti è successo, CI è successo scusami: c'ero anchio con te quella settimana... è incredibile.
Questo vuol dire che sei morta al posto mio Max... perché lo hai fatto? Erano cinque anni che non ci vedevamo! Vuol dire che mi hai voluto bene per tutto quel tempo nonostante la distanza? Nonostante tu non rispondessi più ai miei messaggi? Non capisco Max".
Decido di girare l'ultima pagina, e quello che leggo distrugge la mia ultima difesa da punk dura e scontrosa, ed inizio a soffocarmi con i singhiozzi e le lacrime... ed eccoti di nuovo affianco a me, seduta sul letto, vicinissima, cominci a leggere con le lacrime che rigano il tuo volto, la tua ultima dedica:
"Chloe, io ti amo. Non ti arrabbiare se ti ho spinto quel giorno al faro sotto la tempesta; te l'avevo detto no? Tu sei l'unica cosa importante per me".
Cingi con mia enorme sgomento il mio volto, e lo sigilli con un dolce bacio sulle labbra; ti stacchi da me e mi guardi con tutto l'amore del mondo.
"Max... come è possibile? Sono forse impazzita?".
Mi guardi con quel tuo sorriso pieno di luce: "Ti amo, sii felice Chloe".
Ti dissolvi nella luce del mattino, e qualcosa mi dice che stavolta è per sempre.
Mi accuccio sul letto cingendo le ginocchia al petto lasciandomi finalmente libera di esprimere tutto il dolore che mi esplode nel cuore: devo aver pianto troppo forte, perché mia madre accorre in camera mia con uno sguardo di compassione che farebbe impallidire una missionaria; si siede sul letto vicino a me, e mi coccola come può, accarezzandomi la schiena, mentre tremo e piango sempre più forte.
Ore dopo, la verità su Rachel viene a galla, ma io già la so grazie a te Max.
Ed ora mi ritrovo al cimitero, a salutare le due donne più importanti della mia vita, ma non piango più:
"Riposa in pace Rachel, mi mancherai; soprattutto tu mia unica Max, non sprecherò la vita che mi hai regalato...uff, ci si accorge dell'importanza di qualcuno solo quando non c'è più... mi credi Max se ti dico che ti amo? Lo so, tecnicamente ti ho visto dopo cinque anni, per pochi istanti in quel bagno, ma grazie a quel diario, tu vivrai per sempre dentro di me: andremo via da Arcadia Bay, viaggerai assieme a me, verrai ai concerti con me, ci divertiremo sai? Tu ed io, per sempre insieme: porterò con me la tua macchina fotografica, ok non posso essere brava come te, mi limiterò a scattare foto solo per documentare i nostri viaggi: ci terrà vicini per sempre.
Max porterò con me anche il tuo diario, come testamento del nostro amore; e soprattutto la foto che scattasti quel giorno in bagno: quella splendida farfalla blu.
Ovviamente Rachel, se vuoi farci compagnia, sei la benvenuta, ma non allungare le mani sulla mia Max, intesi? Ed ora partiamo per l'avventura!".

Il Pick-up sgangherato di Chloe sfrecciava padrone dell'asfalto per le strade della California, finchè un pirata della strada non le tagliò la strada, costringendo la giovane punk ad una manovra suicida finendo oltre il parapetto, sbalzandola fuori dal mezzo, per farla precipitare lungo la ripida ed alta costa, per poi rompersi sugli scogli: nello stesso istante in cui il cuore di Chloe si fermò, sparirono anche le nubi di tempesta che stavano stazionando alle porte di Arcadia Bay.
   
 
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