Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: mari05    31/12/2017    0 recensioni
Odio Capodanno. Le feste, la birra, il cibo, i sorrisi. Odio festeggiare una data che prevale su altre 365. Odio pensare ad un anno che annienta tutti gli altri.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Odio Capodanno.
Dai fuochi d’artificio ai cenoni che durano ore, dal conto alla rovescia alla notte passata sotto le stelle, in attesa dell’anno nuovo, dalle lenticchie che non sanno di niente a Gigi D’Alessio in tv.
Il che è una cosa che molti non capiscono.
C’è chi adora le feste. C’è chi sguazza tra i coriandoli e si diverte a pensare all’anno nuovo, ma io no.
Odio dovermi struccare dopo aver festeggiato assieme ad amici e parenti, odio dover ritornare alla normalità dopo ore di divertimento, odio dovermi svegliare l’1 gennaio con davanti agli occhi 12 lunghissimi mesi.
Di solito sono una persona che guarda sempre in avanti, che anche davanti alle cose più brutte allarga la mente e immagina il futuro, curiosa di scoprire cosa succederà.
Non a caso il cambio di scuola non mi ha turbato affatto, perché più che un’uscita mi sembrava più un’entrata verso la nuova vita che adesso mi calza a pennello, proprio per questo lasciare tutti gli amici non è stato granché difficile, perché il prospetto del futuro valeva più di mille sorrisi.
Ma il 31 dicembre è la data più critica dell’anno, il giorno più… triste, ecco.
Svegliarsi la mattina e sapere che quello è il tuo ultimo giorno nel 2017 mette un’ansia tremenda, perché ti crollano addosso tutte le cose che sono successe, belle o brutte, inondandoti di ricordi che ti fanno sorridere o piangere.
Mi manca il 2015. Come mi manca il 2012 o il 2010.
Vorrei tornare nel 2013 e aprire per la prima volta il mio libro preferito, vorrei tornare tra le brughiere inglesi del 2012 e tra le strade innevate della Monaco del 2014, vorrei svegliarmi un giorno e ritrovarmi nella Parigi del 2016 e dire “quanto è lontano il 2018!”.
Di solito quando l’anno giunge al termine, tutti quanti riflettono sulle cose che hanno colorato i loro giorni, e sperano che quelli a venire siano ancora migliori.
Questa cosa mi fa venire una depressione assurda.
Il mio motto di solito è “Vivilo! Se ora sei qui, sei semplicemente qui”, e il Capodanno è come un insulto al mio stile di vita.
Mi ricordo ancora il Capodanno del 2011, dove tutti contenti ci auguravamo un bel 2012. E il Capodanno del 2014, passato a vedere i fuochi d’artificio che coloravano l’ormai vicino 2015.
Nei libri di storia le date vengono sparate in qualsiasi situazione. Il 1803 non è diverso dal 1403 o dal 1103 o persino dall’anno 3. Ma nel 1803 non rivedremo l’amico morto nel 1403, nel 1103 non dormiremo accanto al ragazzo che ci ha lasciato nell’anno 3.
Più tempo passa, più le date si allontanano, più i ricordi si sfocano.
Non voglio che si sfochino, non voglio che mi abbandonino senza salutare, non voglio che scompaiano improvvisamente dalla mia mente.
Non voglio dimenticare l’estate del 2016, dove sono andata in Sicilia, non voglio dimenticare l’estate del 2017, dove in Sardegna ho fatto certe pazzie che ancora non posso credere di aver compiuto, detesto non ricordare l’estate del 2012, dove mio nonno mi ha detto ciao e d’è volato chissà dove, chissà con chi.
Odio pensare che un giorno, nel lontano 2080, se riuscirò ad arrivarci, i libri che leggevo nel 2017 saranno solo un ricordo. Piango credendo che forse, nel 2092, io non sarò che cenere.
Scuoto la testa vedendo la tomba dei miei genitori nel 2100, accanto alla mia. Singhiozzo immaginandomi il funerale delle mie sorelle, nel 2073.
Poi qualcuno mi tira i capelli e sussulto. È Manuela, mia sorella, che mi ricorda che sono ancora qui, nel 2017.
Odio Capodanno. Odio pensare a quello che ho lasciato e lascerò.
Per questo odio l’anno che verrà. Perché quando si apre un portone, si chiudono altre  365 porte.
 


 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: mari05