"You're not alone."
"Neither are you." 

La guardava, Ren.
Con le proprie iridi accarezzava i tratti del volto di lei, mentre ella teneva gli occhi chiusi e le labbra separate appena. E lo sentiva quel respiro che nel silenzio tombale sembrava esser più pesante di quanto non fosse, e nonostante ciò lui ne riuscì a cogliere una certa delicatezza. Con la punta delle dita lambì la sua guancia, arrossata per via del calore emanato da entrambi i corpi nudi e coperti solamente da un sottile strato di lenzuolo bianco, scese verso il collo in una lunga carezza ed arrestò le proprie falangi quando sentì quelle altrui sfiorargli la mano.
 
‹ Ben. › Esordì lei in un sussurro e lui sembrò congelarsi.
Ben Solo era morto e quel nome, quel dannato nome, era qualcosa che non gli apparteneva più. C’era soltanto Kylo Ren, una persona completamente diversa. O almeno lui se n’era convinto al tal punto da credere che un nome potesse cambiare tutto ciò che era stato e che in cuor suo ancora era, ciò non lo avrebbe accettato mai. Ma quando Rey chiamò Ben, sussurrando il suo nome, lui rimase pietrificato per un tempo indefinito prima che il tocco di lei lo richiamasse alla realtà. Lui non proferì parola, si limitò soltanto a guardarla come aveva fatto sino ad allora, in attesa ch’ella aggiungesse qualcosa, ma Rey non lo fece. Fu come se in quel momento le parole fossero superflue per entrambi e che quel contatto fra le loro mani potesse esprimere tutto ciò che i due stavano pensando.
Stanca di quel limbo fatto di sguardi, Rey si sporse nella direzione di Kylo e con le proprie labbra saggiò quelle altrui. Lui, in risposta a quel gesto, insinuò le dita fra le ciocche castane che le ricaddero in volto e le trascinò all’indietro, mentre ella fece aderire il proprio corpo a quello di Kylo.
Un sorriso vittorioso comparve sul volto di Rey quando sentì l’altro ricambiare il contatto fra le loro labbra ed avvolgere le mani possenti attorno al suo corpo, stringere le dita sulla sua carne con una veemenza tale da arrecarle fastidio e farle emettere un mugolio contrariato. Lui allentò la presa ed entrambi scostarono l’uno dall’altra, di una spanna o poco più. “Scusa, Rey.” Fece Kylo, prima di far passare la lingua fra le labbra arrossate.
Sebbene avesse allentato la presa sul corpo dell’altra, le dita fremevano, tremavano, si strinsero ancora seppur di poco. In ogni suo gesto si specchiava il conflitto che giorno dopo giorno affondava le proprie radici in lui, che gli ghermiva il cuore e lo stringeva con forza bruta. L’eco di un dolore al petto parve trafiggerlo ed il giovane portò una mano lì, dov’era il cuore, stringendo le dita affusolate contro la carne e quando quel tacito dolore passò, lasciò scivolare la mano che si fermò sul materasso. Posò nuovamente il proprio sguardo sulla ragazza e si sentì morire, di nuovo. Sentiva in sé nascere un forte desiderio di toccarla, di lambire ancora la sua pelle con le proprie dita e di accarezzarla, baciarla, amarla, stringerla contro il proprio corpo con tanta veemenza da avere il timore di poterle fare del male.
‹ Cosa c’è, Ben? › chiese lei in un sussurro appena udibile. Lui non volle distogliere lo sguardo, alimentando così quel dolore latente che si trascinava costantemente dietro. “Niente.” rispose, scuotendo il capo. “E’ solo che sei… così bella.” Aggiunse poi, lui, abbassando il tono di voce a metà frase. Rey sgranò gli occhi, sbigottita, schiuse le labbra per poter dire qualcosa ma le parole che le scivolarono dalle labbra furono incomprensibili: un balbettio confuso e nient’altro. Possibile che non sapesse neanche cosa rispondere? Kylo rise e Rey aggrottò la fronte, non riuscendo a trattenersi dal dargli uno schiaffo sulla spalla. ‹ Sei così odioso. › borbottò lei, seppur con un tono sporco di una velata dolcezza scaturita dalle parole di lui, precedenti alla risata. Alcune volte a Rey sembrava che Kylo e Ben fossero due entità, nonostante in realtà fossero la stessa persona aveva l’impressione che emergessero due modi di fare differenti e che entrambi riuscissero a coesistere, ogni istante. Quella risata era decisamente Kylo.