Anime & Manga > Yu degli spettri
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Autore: ale_417    04/01/2018    1 recensioni
4 ragazzi di nostra conoscenza con un grande sogno.. Portare il loro gruppo al successo! Ditemi che ne pensate, valgono anche le critiche..(Bene, ora scatenatevi pure XD)!!
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hiei, Kazuma Kuwabara, Kurama, Yusuke Urameshi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Yusuke.

"Non ce la faccio più!"  Esclamai non appena l'arpia dai capelli rossi spense i microfoni.
Speravo veramente di aver concluso le prove per quel giorno: la gola mi doleva, le gambe non mi reggevano più e inoltre qualcosa era... Diverso.
Guardai fugacemente i miei compagni in cerca di sostegno, ma ognuno sembrava perso nei propri pensieri: dopo la domanda su Mukuro era calato uno strano silenzio
tra Hiei e Kurama, che nemmeno  le battute di Kuwabara erano riuscite a riempire.
Bah, ci mancava anche questo!
Il pensiero andò subito alla lite con Keiko che avevo avuto il giorno prima.
"Verrò sempre dopo qualcos'altro per te!"
"Adesso devo pensare al gruppo, non posso deluderli, è il nostro momento!"
"Allora forse è il caso di pensare bene a cosa stiamo costruendo"
Uff... Sempre lo stesso discorso.
Tenevo a lei più che a chiunque altro, era la mia migliore amica e quanto di più vicino a una famiglia, ma non potevo allentare la presa sul gruppo, non adesso! Lo dovevo ai ragazzi, dato che ognuno di loro stava rinunciando a qualcosa per il nostro sogno, e a me.
Sì, a me. Volevo sentirmi ancora come dopo la serata al Hope's, gli applausi, l'adrenalina, i brividi.
Gente, preparatevi ad ascoltare Yusuke Urameshi e i Nobody's Home!
Non nascondo che la voce di Mukuro che decretava la fine delle prove per quel giorno fu un sollievo per me.

Hiei.

L'ultima parte delle prove fu un supplizio: Yu e lo spilungone davano segni di stanchezza e sebbene Kurama avesse ritrovato la concentrazione, io avevo perso la mia dopo quella domanda.
Che sarebbe a dire che ne penso di Mukuro? Ma come se ne esce!
Kurama sapeva come mettere in agitazione qualcuno, esattamente come quella donna: non ci aveva mollato un attimo, eppure non aveva lasciato cadere nemmeno un commento sul nostro modo di suonare. Lei osservava e basta, finché non sentimmo la sua voce dagli altoparlanti:
" Direi che per oggi abbiamo finito, riconosco che il nervosismo abbia giocato a vostro sfavore. Domani avrete bisogno di meno interruzioni " disse con un tono che non ammetteva repliche, sfilandosi le cuffie e dando ulteriori ordini ai tecnici in sala.
Posai distrutto la chitarra nella custodia e cercai con lo sguardo gli altri: Yu aveva recuperato il suo cellulare e stava probabilemte leggendo un SMS, potevo immaginare chi fosse il mittente dall'espressione cupa sul suo viso.
" Ragazzi esco per una telefonata, vi aspetto nell'atrio!"
"Ovviamente quando c'è da caricare le borse con gli strumenti in auto se la svigna!" borbottò Kuwabara raccogliendo il suo borsone e avviandosi fuori dalla sala.
"Tsk, sempre a lamentarti! La mia chitarra la carico io, non mi fido dei tuoi modi da cavernicolo!"
"Senti che arroganza il nanerottolo! Ricorda che sono l'unico con la macchina! "
"Hiei voleva sicuramente dire che ti aiuteremo a caricare le cose più pesanti, tu inizia ad andare che ti raggiungiamo!" disse Kurama, poi si rivolse a me trattenendo un sorriso "Nemmeno Nihal ti ha addolcito un po'?"
"Va al diavolo!"
Indossai il giubbotto e la tracolla della chitarra, mentre Kurama spense pigramente le luci della sala.
"Perché mi hai chiesto di Mukuro?"
Kurama sembrò pesare con cura le parole negli istanti precedenti la risposta: conoscevo quell'aria assorta, qualcosa lo insospettiva.
"Mi è sembrata molto interessata a te: ma da come hai risposto prima, so che non devo preoccuparmi" 
 "E' interessata a noi, non farti inutili film mentali. E poi di cosa dovresti preoccuparti?" ribattei infastidito.
Lui mi fissò come per valutare la qualità della mia risposta, poi annuì e mormorò " Sì hai ragione, sono solo mie paranoie. Non volevo insinuare nulla, solo che ho..."
Fu interrotto da un familiare tacchettio che sembrava scandire il tempo con cui chiunque nella casa discografica avrebbe dovuto lavorare: il passo sinuoso quanto deciso di Mukuro annunciò la sua presenza nel corridoio fuori la sala prove, richiamando perfino Kuwabara, che nel frattempo era quasi giunto alle scale del piano.
"Temevo di non trovarvi più, riconosco di aver preteso molto da voi nel vostro primo giorno, ma prima vi abituerete a questi ritmi, prima potremmo iniziare a parlare seriamente di affari."
Come fa ad essere così inquietante e allo stesso tempo bellissima?
"Vi ricordo inoltre che domani avrete il primo incontro con il fotografo per studiare la copertina del nuovo singolo e i poster pubblicitari, doveva essere per questa sera ma la parte delle prove è durata più a lungo del previsto"
"Ma veramente... Non abbiamo ancora deciso che brano pubblicare per primo, perfino il nome del gruppo è provvisorio, dobbiamo anc.." tentò di ribattere Kuwabara
" Non ricordo di averti chiesto il punto della situazione, ora certe decisioni non sono solo più nelle vostre mani" lo interruppe lei infastidita.
Credetti di aver perso un battito quando i suoi occhi gelidi si posarono su di me. Le sue labbra si incurvarono in un leggero sorriso quando poi aggiunse:
"Ti dispiace salire un attimo nel mio studio? Avrei bisogno di un'ultima firma sul contratto, hai saltato una pagina"
Non aspettò nemmeno che rispondessi, si voltò e iniziò ad incamminarsi verso lo studio. Non ammetteva rifiuti.
Malgrado l'espressione perplessa di Kurama e Kuwabara, la seguii senza dire nulla.
Mentirei se dicessi di non essere attratto da lei.

Yusuke.

Attaccai con Keiko dopo un quarto d'ora abbondante di conversazione.
Non ricordo bene come mi sentii in quel momento. Stanco? Arrabbiato? Triste?
"E' la cosa giusta da fare" mi ripetei. Non potevo agire altrimenti, anche se ciò significava rinunciare al mio sogno e probabilmente alla felicità.
Tornai meccanicamente verso la sala prove per parlare con gli altri, sicuro che mi avrebbero capito. Trovai Kurama e Kuwabara a confabulare nel corridoio.
"Finalmente sei tornato! E' passata Mukuro, domani abbiamo il fotografo e Hiei è and..."
"Ho rotto con Keiko."

Hiei.

Il tragitto in ascensore mi sembrò interminabile. Mukuro cercò di scambiare qualche parola, ma non mi impegnai a trovare un valido argomento di conversazione.
Ero a disagio con lei, soprattutto dopo le parole di Kurama: e se avesse ragione...?
Idiozie. Può avere chiunque, non ha bisogno di me.
Sembrava leggermi nella mente, era perfettamente padrona di cosa stava accadendo. Arrivammo davanti la porta del suo studio, quando il mio cellulare iniziò a squillare: frettolosamente iniziai a cercarlo tra le tasche del giubbotto maledicendomi per non aver messo il silenzioso. La mia compagna sembrò attendere pazientemente accomodandosi nel suo studio: mi fece cenno di rispondere mentre pescava un fascicolo di fogli dalla scrivania.
Non guardai nemmeno di chi fosse il numero della chiamata.
"Beh ti hanno rapito? Posso già prenotarmi per il concerto?"
La risata di Nihal mi era mancata, anche se detestavo ammetterlo.
"Ho appena finito, poi ti racconto. Finisco di firmare una cosa e ti raggiungo al bar, tanto chiudete tra un'ora, no?"
Mukuro mi rivolse qualche sguardo distratto, ma sapevo che stava ascoltando tutto.
" Va bene, non correre... Guida piano!"
"Non sono un bambino, ci vediamo tra poco!"
Attaccai, con uno strano senso di piacere: la sensazione di disagio era sparita al pensiero di Nihal e per qualche strana ragione avevo ancor più voglia di vederla. Riposi il cellulare in tasca e feci per entrare nello studio, quando Mukuro mi fermò.
"Devo essermi sbagliata, la firma c'è. Ricordi come uscire. no?"
Restai impalato sull'entrata, incapace di formulare una frase sensata.
" Beh, che hai? Sbrigati, o la tua ragazza si spazientisce..." Aggiunse con tono canzonatorio, reso ancor più fastidioso da quel suo sorriso beffardo.
"Sì certo, a domani"
Mi voltai e uscii da quell'edificio più velocemente possibile.

 
  
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