Erano giorni che i paladini potevano godersi un po' di meritato riposo,ma soprattutto,Coran ed Allura.

La principessa che si occupava di ogni cosa,aiutata dal fedelissimo Coran,sembrava distrutta anche se si impegnava a non darlo a vedere.

Come darle torto..avevano affrontato attacchi su attacchi,battaglie su battaglie senza mai cedere alla stanchezza.

Ma quanto poteva durare quel breve relax,così piacevole? Poco,esattamente.

Era tempo di rimettersi in moto e controllare la situazione dei vari pianeti,iniziando da Balmera.

I suoi abitanti erano rimasti in buoni rapporti con la principessa ed i paladini,invitandoli persino a ritornare se ne avessero avuto bisogno.

Così,dopo un lungo consulto con Coran,decisero di iniziare proprio da lì.

I paladini vennero immediatamente convocati nella sala principale,per essere messi al corrente dei piani ma,qualcuno non si era ripreso del tutto,ed era strano conoscendo il soggetto in questione.

< Lance ? > iniziò Allura

< Hai una faccia terribile. Non dirmi che sei ancora stanco? >

< Mh? no,no. > replicò fiacco il castano.

< Che cosa bizzarra. Tu che non fai l'idiota è una novità! > commentò ironicamente Pidge

< Pidge dai..avrà i suoi motivi,lascialo stare. Infondo è venuto qui a sentire,quindi sta bene. Credo. >

< Ma insomma! Sono solo assonnato,sono sempre io! > sbottò di punto in bianco il paladino blu.

Shiro e Keith non proferirono parola,fidandosi delle parole del compagno e concentrandosi sulle cose importanti. Anche gli altri preferirono non indagare e lasciar perdere.

Nessuno sapeva del malessere del ragazzo,tutti tranne Pidge. E forse anche Matt,che ancora dormiva beato nella sua stanza.

< Bene,ragazzi. > prese parola Coran.

< La situazione non è ne facile e ne semplice. >

< Coran ha ragione. > continuò Allura.

< Il nostro compito è assicurarsi che gli abitanti dei pianeti stiano bene e che in questo lasso di tempo non gli sia stato fatto nulla. >

< Tutto qui? > commentò Keith alzando un sopracciglio.

< Keith,dimentichi che potremmo essere anche attaccati. > rispose seccata Pidge.

< Grazie Pidge per la delucidazione. >  borbottò soddisfatta Allura.

< Io e la principessa ci occuperemo dei preparativi. Voi altri potete rilassarvi un altro po' fino all'arrivo. >

Nessuno,nel mentre,si era accorto che Lance si era accasciato sul tavolo,con una faccia che diceva tutto tranne che stesse bene. Pidge osservava il ragazzo dalla sua visuale e,nonostante lo trovava fastidioso la maggior parte delle volte,le dispiaceva che stesse così male.

Dopo che i paladini furono congedati,la ragazza,andò dal fratello per un consulto: lui forse ne avrebbe saputo di più. 

Ma non sapeva che di li a poco sarebbe successo il più grande casino di tutti i tempi.

< Allora,fammi capire. Lance è innamorato di Keith,ma non vuole dirglielo per non turbarlo. Giusto? >

< Si ma.. > replicò Pidge

< Si ma? >

< vedi Matt,forse sta così anche per altro,ma non sono del tutto certa. >

< Comunque sia,non possiamo fare molto. Scoprire quello che pensa Keith? si. Ma meglio restarne fuori. > continuò serio Matt. 

< Forse hai ragione. > 

< E comunque non credo abbia altro che lo faccia stare così. Si,è strano come mi dissi tu che non faccia l'uomo demenziale,ma non preoccuparti troppo,non è da te. Anche gli altri non ci fanno caso. >

< Mh si. >

Le porte della stanza di Matt si aprirono,facendo intravedere un Keith furioso e shockato.

< Ti serve qualcosa? > chiese Pidge innocentemente.

< Qualcosa? VOI SIETE PAZZI. COSA E' QUESTA STORIA?! >

I due fratelli capirono, o meglio Matt capì,che il tono vocale era un po' troppo alto e che il ragazzo,probabilmente,era venuto qui seguendo Pidge per chiedere chissà quale cosa.

< Non ci posso credere a quello che dicevate..Santo Voltron. > disse Keith con tono burbero.

< Keith,ti calmi? fai casino. > replicò seccata la ragazza.

< Cosa devo calmarmi? Sentire che Lance prova questo,quello e quell'altro,dovrebbe calmarmi? >

< Innanzitutto perchè non hai bussato invece di startene fuori ad origliare?! > oramai Pidge era fuori di se.Odiava chi origliava.

< sai com'è..arrivare e nel mentre stavo per bussare,tuo fratello se ne esce con " Lance è innamorato di Keith" se permetti mi son paralizzato. Gliene canto quattro. >

< Keith,lascialo sta- >

Pidge e Matt non fecero in tempo a finire la frase che Keith era già fuori e per di più furioso.

Non era da Pidge fare una cosa del genere ma,si,stava pregando per il povero malcapitato già sofferente di suo.

Il moro camminò fuori di se per i corridoi del castello,alla ricerca del castano.

Guardò in ogni angolo possibile,fin che non lo vide uscire dalla propria stanza con un fazzoletto in mano.

Stava sudando e la cosa era un po' troppo insolita. Precisamente,lui era fin troppo strano questi giorni,a partire dal fatto che non flirtava più con Allura e non faceva l'idiota. Ma la cosa non doveva intenerirlo e decise così di prenderlo decisamente di petto.

< Tu. >

< Keith? >

< Mi devi una cavolo di spiegazione. >

< Ma di cosa parli? >

< Oh,fai il finto tonto? Non sei innamorato di me? >

Il silenzio piombò immediatamente nel corridoio. I due si guardavano come due cowboy pronti a tirar fuori le loro pistole e spararsi a vicenda.

< N-non so cosa tu intend- >

< Ah no? Te lo faccio capire io cosa intendo: stammi lontano. Non avvicinarti a me e non rivolgermi parola se non è per questioni delle missioni. Non so più se ripugnare te o i Galr. >

Keith si rese conto dopo che probabilmente aveva esagerato. Forse era un paragone pesante.

Gli aveva dato del nemico nonostante siano compagni di squadra.

Notò subito l'espressione di Lance in quell'istante: occhi sgranati,bocca leggermente aperta per  lo stupore,pessimo,di quelle parole. Non avrebbe mai immaginato di sentir parole del genere da Keith. Lo odiava così tanto?

< D'accordo. >

Fu l'unica cosa che seppe dire in quel momento.

Voltò le spalle al ragazzo,che lo guardava con una leggera aria di pentimento,e andò verso la sala principale.

Da quel momento,Lance non rivolse più la parola a Keith proprio come gli assicurò di fare.

Quando si incrociarono per i corridoi,non lo guardava nemmeno,come se per lui Keith non esistesse più.

Ma nessuno poteva immaginare che quel malessere di lance non era solo a causa dei sentimenti per keith.

Qualcos'altro logorava la mente e il cuore del ragazzo,qualcosa di sconosciuto ma che causava un malessere fisico enorme.

Nessuno avrebbe mai immaginato cosa gli aspettava andando avanti verso Balmera. Soprattutto al paladino blu.

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ndA:

Sono tornata,oh si.

Data la tuta io lo chiamo paladino blu,anche se manovra Red,quando Keith manovra black a posto di Shiro.

Vorrei anche un po' spiegare le mie scelte.

Dato che ho menzionato Matt(si va oltre la 2/3 stagione),potrebbe essere spoiler sul personaggio,e lo metterò anche nella intro.

Continuo a chiamarlo paladino Blu per la sua tuta e per quello che aggiungerò di mio nella storia(niente spoiler sugli elementi in più creati da me e che,gli autori potrebbero inserirli perchè siamo in un universo e le specie sono tante. Viva i pianeti! )

Questa storia nasce da un mio sogno ricorrente,come tutte le altre storie. Quindi ha un significato molto personale (e shipposo della Klance) riguardo a come l'ho strutturata.

Vi auguro una buona lettura!- VineaHime