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Autore: Journey    05/01/2018    1 recensioni
La prima volta che i miei occhi incontrarono i suoi rimasi sbalordito dalla profondità di quel blu. E quando le sue braccia mi accolsero per la prima volta per confortarmi, credo di aver percepito il tempo scandire i secondi allo stesso ritmo con cui batteva il mio cuore. Mai, prima di quel momento, avevo sentito il mio cuore battere così forte. E così, finalmente ho capito: non avrei mai potuto amare nessuno come amavo lei. Mi ero quasi dato per vinto. Avrei vissuto il resto della mia vita uscendo con ragazze interessanti delle quali non mi sarei mai innamorato e piano piano avrei visto lei invecchiare tra le braccia di un altro.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Jennifer JJ Jareau, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 10

Quando Spencer lasciò casa mia, ero a pezzi. E nel mio dolore cominciai a ragionare. Dovevo pensare razionalmente. Mi resi conto di quanto potessi sembrare ridicola. Così feci la cosa più ragionevole, chiamai Emily. Le dissi che sarei tornata al lavoro, le chiesi dei giorni di ferie per potermi occupare di alcune faccende che necessitavano attenzione. Una tra tante: Will.
Sapevo di dover mettere le cose in chiaro con lui. Lo avevo amato e proprio per questo non avrei mai potuto continuare una relazione che non aveva più motivo di esistere. Sapevo che gli avrei spezzato il cuore, ma a lungo andare speravo che mi avrebbe perdonato. Purtroppo il mio cuore apparteneva ad un altro uomo e non sarei rimasta con lui solo per comodità e sicurezza. Non si meritava di essere un rimpiazzo. Meritava di potersi innamorare ancora, meritava di poter vivere la sua vita senza condividere tutto con qualcuno che non meritava il suo amore. Così, quando si fece sera e Will tornò a casa, chiamai la babysitter e la invitai a portare i ragazzi fuori casa per un po’.
Quando furono usciti,  gli dissi che dovevo parlargli. E lui cercò immediatamente di capire di cosa si trattasse. Pensava che avessi finalmente deciso di parlargli del caso che tanto mi stava facendo impazzire. In realtà? Non c’era nessun caso ed era arrivato il momento che anche lui lo sapesse.
“Will, vorrei che ti sedessi”
“Certo, qualunque cosa… di che mi vuoi parlare? È a causa del nuovo caso, cos’è successo? Sai che ne puoi sempre parlare con me. Per qualunque cosa, io ci sono, JJ. Sono sempre qui per te” disse cercando di prendermi le mani.
“Will, dirti questo mi fa male, ma non posso continuare a tenermi tutto dentro. Non è giusto, soprattutto per te”
“Che succede, dimmi tutto”
“Sono innamorata di un altro uomo, Will” e lui rise.
“È uno scherzo? Stai scherzando, vero?” mi chiese.
Ma non ridevo. Non avrei mai potuto ridere. Non scherzavo e finalmente dire la verità mi fece sentire meglio. Fu come se mi fossi tolta un enorme peso dallo stomaco. Così ispirai ed espirai rumorosamente.
“No, non è uno scherzo” risposi.
“Come è possibile? Quando è successo? Chi è quest’uomo?” mi disse visibilmente innervosito. E come biasimarlo.
“Non riesco ancora a spiegarmi come sia possibile. È successo all’improvviso e stai tranquillo, non è importante che io ti dica il suo nome. Non staremo mai assieme, lui ama un’altra donna”
“Pensi che questo mi faccia sentire meglio? Pensi che sapere che non starai mai con quest’uomo mi faccia sentire meno a pezzi? Mi hai distrutto JJ. Non avrei mai pensato che potessimo arrivare a questo punto. Credevo che avremmo speso il resto della nostra vita assieme. Io, te e i bambini. Non riesco davvero a capire. Dove ho sbagliato?”
“Non hai sbagliato Will. Non è colpa tua e lo so che è la tipica frase fatta, ma è colpa mia. Non avrei dovuto innamorarmi di lui, lo so. Ma c’è un lato positivo in questa storia. Finalmente sei ti libererai di me e magari potrai trovare qualcuno che ti ami più di quanto io avrei mai potuto fare” dissi.
“Non riesci proprio a capire? Non ho mai voluto liberarmi di te perché amarti non è mai stato un peso per me. Eppure non è stato abbastanza. Io non sono abbastanza per te. E francamente non mi interessa trovare qualcuno che mi ami più di quanto avresti dovuto fare tu, perché io amo te e non ci sarà mai nessun’altra donna che potrò amare allo stesso modo”. Mi rispose.
Avevo gli occhi pieni di lacrime. Will aveva ragione, ma sentivo che – per una volta – stavo facendo la cosa giusta. Lasciarlo era il primo passo verso la mia nuova vita. Una vita in cui avrei dovuto imparare a convivere con tante situazioni nuove, una vita in cui avrei dovuto imparare a sopravvivere senza sapere che c’era qualcuno disposto a dare la vita per me. Qualcuno che mi avrebbe amato nella buona e nella cattiva sorte fino alla fine dei miei giorni.
“Mi dispiace, è finita” fu tutto ciò che riuscii a dire.
Afferrai la borsa e le chiavi dell’auto e mi fiondai fuori casa. Chiamai la babysitter e la raggiunsi. Feci salire i ragazzi in macchina e guidai nell’unico posto sicuro. Andai dall’unica persona che avrebbe capito: Penelope. Una volta a casa sua facemmo cenare i bambini e li mettemmo a letto. Chiesi a Garcia di chiamare Prentiss e quando ci raggiunse, raccontai ad entrambe tutto ciò che era successo con Will.
Le ragazze mi mostrarono tutto il loro supporto e la loro comprensione e finalmente, dopo un periodo che mi era sembrato interminabile, mi sentii più leggera. Potevo respirare di nuovo. So che avrei dovuto piangere e dimenarmi perché avevo appena buttato all’aria un decennio della mia vita, ma non ci riuscivo. Ero contenta di poter essere di nuovo libera, di non dover mentire e di non dover nascondere i miei sentimenti. Ok, di non dover nascondere completamente i miei sentimenti.
E mentre mi godevo un abbraccio di gruppo con le mie amiche, mi squillò il telefono. Era Spencer. Risposi.
“Pronto?”
“JJ dove sei, ti devo parlare”
“Sono da Penelope, che è successo?”
“Sono in macchina, sarò lì tra dieci minuti” esclamò e riattaccò.
Non avevo idea di cosa dovesse parlarmi. Guardai le mie amiche. Il telefono di entrambe era sul tavolino da caffè e se avessimo avuto un importante caso, loro sarebbero state le prime a saperlo. Escludendo il lavoro, di cosa mi avrebbe potuto parlare Spencer?
   
 
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