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Autore: la_pazza_di_fantasy    05/01/2018    0 recensioni
Piccola storia di 361 parole che mi è venuta in mente ascoltando un saxofono. Spero vi piaccia😀
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La neve bianca cade lentamente come a voler accompagnare il viaggio della nave vichinga, dove uomini, armati di asce e fede, si preparano per affrontare un lungo viaggio. 
Le donne presenti al porto non piangono e i loro visi sono ricolmi di rabbia, la rabbia di non poter partire insieme a loro per affrontare la battaglia fra la vita e la morte.
La campana della torre suona e la nave parte lasciando sulla banchina solo il ricordo della sua presenza.
La neve continua a cadere ricoprendo tutto quello che trova al suo passaggio, venendo fermata momentaneamente solo dalle persone che camminano o dai carri che trasportano la merce.
I vichinghi erano partiti perché avevano capito che stava per iniziare il Ragnarok, cioè il giorno del giudizio nel quale tutti sarebbero morti e le catene di Fenrir il lupo si sarebbero sciolte.
Si sa che i vichinghi sono orgogliosi e non avrebbero mai accettato di morire senza combattere in prima fila affianco ai loro déi.
Anche le donne volevano avere quel privilegio, ma secondo il capo villaggio, anche lui uomo, le donne dovevano rimanere nel loro continente a proteggere i loro villaggi.

Ma il Ragnarok non è  mai arrivato.
I vichinghi salpati quel lontano giorno di Dicembre durante il loro viaggio sbarcarono su una terra sconosciuta e molto più calda della loro, e decisero di insediarsi li dimenticando il loro villaggio è le loro mogli.
Le donne durante l'assenza degli uomini dovettero affrontare molte minacce che le dimezzarono: invasioni su invasioni da parte dei popoli vicini che erano sempre state bloccate dalla presenza del capo villaggio.
Se le invasioni le avevano dimezzate, quello che le uccise tutte fu una valanga di neve che sommerse il loro villaggio con tutti i loro segreti nello stesso giorno nel quale, un anno prima, era salata la nave.

Cos'è rimasto oggi di quei villaggi? Case distrutte, ossa, vestiti di pelle, resti di quello che era stata la loro civiltà. Solo una forma di vita era rimasta: un lupo, che ogni anno il 22 dicembre si ferma davanti la casa del capo villaggio è ulula alla luna per rendere onore alla sua famiglia.

Quel lupo è Fenrir.

   
 
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