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Autore: GattyP    06/01/2018    3 recensioni
- Chi diavolo vi ha dato il permesso di entrare a casa mia? - chiesi precipitandomi dentro - Uscite o chiamo la polizia!
- Calma, Anderson - disse Sirius con un sorriso non sapevo se amichevole o sarcastico - vogliamo solo un’informazione e ce ne andiamo.
- Io non vi ho dato il permesso di entrare e non vi dico niente! - Mi precipitai verso la porta, per uscire e chiedere aiuto, quando Minus si frappose tra me e l’uscita.
(Prequel de "Lily Anderson: primo anno ad Hogwarts"
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Mary MacDonald, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo 20

 

Epilogo

 

 

Ho rivisto Sev quasi quattro anni dopo. Nel frattempo avevo fatto “carriera” nel mondo magico: il padre di Mary mi aveva affidato l’amministrazione delle sue proprietà “babbane” nella Scozia occidentale e, successivamente anche nelle Highlands. Il lavoro non era particolarmente gravoso: dovevo riscuotere assegni e affitti ed andare, insieme a Sskarr, che era sempre a mia disposizione nella casa di Mary, a depositare il tutto alla Gringott, la banca dei maghi, dove la moneta babbana era scambiata con moneta magica.

Ero rimasta molto legata a Mary, che mi aggiornava sulle vicende del mondo magico: erano tempi cupi e i Mangiamorte sembravano dilagare in ogni dove: c’erano continuamente notizie di omicidi o di scomparse. Sev aveva troncato i rapporti con noi e si diceva che si fosse arruolato tra i Mangiamorte: circolavano tante voci su di lui, ma nessuno era riuscito a trovare prove decisive in un coinvolgimento in qualcosa di malvagio. Un giorno poi seppi che Silente (il nemico acerrimo di Voldemort) gli aveva assegnato una cattedra ad Hogwarts e ciò mi faceva pensare che le voci che circolavano su di lui fossero inventate. Mary provò a contattarlo, ma non ebbe risposta.

Lily nel frattempo si era sposata, con James, e avevano avuto un bambino. Andai a trovarla insieme a Mary e fu contenta di vederci: il piccolo era bellissimo e assomigliava moltissimo al padre (anche se aveva gli occhi verdi della madre). Poi, un  giorno, seppi che erano scomparsi e nessuno sapeva come contattarli.

Severus è venuto a casa mia il 1 novembre 1981: ancora non sapevo della morte di James e Lily, appena avvenuta: me ne parlò lui, cercando di confortare, come era possibile, il mio dolore e la mia angoscia. Era molto diverso dal Sev che avevo conosciuto qualche anno prima: aveva perso ogni gioia nella vita. Mi disse che non si era potuto avvicinare prima sia per gli incantesimi che aveva posto Lily a protezione della mia abitazione (che erano allora scomparsi, dopo la morte della povera ragazza), sia per non mettere a rischio la mia vita o quella di Mary (tante persone lo volevano morto e non avrebbero esitato a uccidere, tra i più atroci tormenti, le persone a cui lui era in qualche modo legato), sia perché gli ricordavamo quello che aveva perso e a cui aveva tenuto tanto.

Mi raccontò della morte di Lily e di tutto quello che aveva fatto in quegli anni. Aveva il bisogno di parlare. Mi raccontò proprio tutto, compreso le azioni meno giustificabili; mi spiegò con precisione che la sua adorata Lily era morta per colpa sua e che avrebbe protetto il suo bambino, costasse quel che costasse, da chiunque e da qualunque pericolo…Mi ritornarono in mente, ma non dissi niente, le parole della profezia che Mary mi aveva comunicato qualche anno prima.

Aveva commesso azioni sbagliate, ma se ne vergognava. Aveva sbagliato, molto sbagliato, ma era profondamente pentito… Aveva bisogno di qualcuno su cui piangere, con cui confidarsi, verso cui provare affetto … io ero sempre stata innamorata di lui…

Volle creare una nuova protezione magica intorno alla mia abitazione, mi promise che sarebbe tornato a trovarmi. Era triste… Lo abbracciai. Mi avvicinai al suo viso. - Se vuoi, puoi fermarti, mi fa piacere… - gli sussurrai.

Non si fermò. Tuttavia poi ritornò, altre volte. Aveva bisogno di parlare, più a se stesso che ad un’altra persona, e aveva bisogno, come ogni essere vivente, di un po’ di affetto… poi un giorno...

Quando nacque nostra figlia decisi di chiamarla Lily, in omaggio alla gentile Lily Evans Potter. Non poteva avere il cognome del padre perché sarebbe stato troppo pericoloso per la piccola… Ci sarebbero stati sempre nemici pronti a colpirla (ora mangiamorte vendicativi che avrebbero gioito nel far soffrire Severus uccidendo i suoi affetti più cari).  Sev continuò a starci vicino e amò tantissimo sua figlia, che veniva a trovare ogni volta che gli era possibile… e voleva bene anche a me, a modo suo. Sapevo che il suo cuore era occupato sempre da Lily, che la amava in un modo diverso e per me irraggiungibile… lui è sempre stato sincero con me, né io ho mai provato ad entrare in competizione con la madre di Harry Potter.

Ho saputo della sua morte da mia figlia, che era anche lei ad Hogwarts. Immaginavo che sarebbe finita in quel modo, e anche lui era consapevole dei rischi che correva. Non parlo di ciò che ho provato in quei momenti: era morta una parte di me, la migliore.

Nel testamento Severus mi ha lasciato la sua casa, con tutti i suoi ricordi; tutto il resto è andato a sua figlia. Ha anche lasciato una dichiarazione magica che specifica la sua condizione e la riconosce come tale: ci ha lasciato però la facoltà di renderla pubblica quando avremmo voluto (cosa che facciamo adesso, d’accordo con tutti gli amici che in questi anni ci hanno aiutato; il Ministero della Magia ne è stato comunque da alcuni anni informato).

Mi sono decisa a scrivere questa mia vicenda per ribattere alle false notizie contenute nel libro di Rita Skeeter, verso la quale provo la più completa disistima e che spero non vedere per il resto della mia vita. Ringrazio invece il primo ministro Hermione Granger, Harry Potter, Mary Mac Donald e la sua famiglia, Luna Lovegood Scamander e i Weasley (l’elenco sarebbe troppo lungo se dovessi menzionarli tutti) per l’amicizia disinteressata e l’assoluta discrezione che hanno manifestato in tutti questi anni, nonché per l’appoggio che hanno sempre dato, sempre con la massima riservatezza, a mia figlia, a mio genero e ai miei nipotini.

Il mio ruolo nella guerra magica, in definitiva, non è stato troppo importante; penso opportuno però che ora sia conosciuto, non per me, ma per ristabilire un po’ di verità per coloro che non ci sono più e che hanno lottato contro il male, e che sono morti.

Molto più importante del mio ruolo, invece, è quello che hanno giocato mia figlia e quello che sarebbe stato suo marito ad Hogwarts, prima e durante la seconda guerra magica. Ma di questo parleranno, eventualmente, un giorno, se lo vorranno, mia figlia, Lily, e mio genero, Peter O’Neil.

Milly Anderson

 

 

Grazie a tutti quelli che mi hanno seguito in questa mia prima FF. E’ stato bello (mi sono divertito), ma anche faticoso (man mano che andavo avanti mi accorgevo di tante piccole incongruenze che avevo disseminato; ho cercato di correggerle, ma qualcosa forse mi è sfuggito). Ho fatto tesoro della lezione (mai pubblicare qualcosa se non è completamente definito l’intero progetto) e, approfittando delle vacanze natalizie, ho già steso il seguito, che potrò riguardare con calma prima della pubblicazione. E’ ambientato diversi anni dopo, nel terzo anno di scuola di Harry, cioè il primo di Lily, e ha con protagonisti Lily Anderson e Peter O’Neil, le cui vicende si intrecciano a quelle del Golden Trio e degli altri personaggi della Saga… cercando di rimanere rigorosamente canon. Penso di pubblicare il primo capitolo sabato prossimo con il titolo: “Lily Anderson: primo anno ad Hogwarts”. Sarei contento se continuaste a leggermi. Un abbraccio a tutti e… a sabato. P.G. :)

   
 
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