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Autore: Moonalym    06/01/2018    0 recensioni
[Bendy and the Ink Machine ]
Ebbene sì, entro anche io nel mondo delle fanfiction su Bendy and the Ink Machine con una storia sulla nascita di pg tanto figo quanto stronzo, ovvero Alice Angel. In questa fanfiction ho cercato di interpretare come lei possa essere nata e come funzionasse la macchina quando ha dovuto dare vita ai toons. Spero gradiate la storia.
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Joey, come ogni mattina è arrivato in ufficio prima del resto del personale, ama troppo il suo lavoro e le sue creazioni, a volte è capitato che dormisse anche con loro, magari in giorni in cui doveva finire di controllare una sceneggiatura per un episodio o per finire di comporre una canzone insieme a Sammy. Appena l’uomo arriva nel piano dove si trovano i camerini, viene raggiunto da un Demonietto fatto d’inchiostro che ondeggia allegro la sua coda, felice di vedere quello che considera come un padre. “Ehy Joey! Come andiamo?”
“Ahahah, bene, bene, buongiorno Bendy. Sai dirmi dov’è Boris? Vorrei salutare anche lui”
“Oh lui sta finendo di fare colazione. Ah ho attivato la Macchina dell’Inchiostro come mi avevi chiesto ieri sera”, annuncia impettito il piccolo diavolo. “Ti ringrazio Bendy. Sai ultimamente ci mette parecchio a scaldarsi, spero non si stia rompendo”, comunica con un tono leggermente preoccupato l’uomo che si leva il cappotto per poi andare nel suo studio, seguito dal suo figlio spirituale.
“Ehm, Joey sei sicuro che oggi funzionerà la macchina?”, domanda con una certa ansia Bendy, in ricordo di ciò che è successo nei giorni passati. “Lo spero Bendy”, risponde l’umano brevemente e con fare serio mentre controlla l’orologio in attesa che il suo socio Henry si faccia vivo.
 
Henry arriva di corsa accolto da Boris che lo abbraccia e gli fa le feste appena lo vede, esattamente come fosse un cane. “Ehy piano Boris! Ahahah!”, l’umano calma il lupo che si allontana da lui e gli fa cenno di seguirlo nello studio di Joey. Purtroppo Boris non parla, non è mai stato doppiato da nessuno, a differenza di Bendy, il quale però ha ricevuto una voce solo poco prima di essere “portato in vita”. È stato Joey stesso a doppiarlo, storpiando la propria voce. Henry bussa alla porta dell’ufficio del suo socio, quest’ultimo lo fa entrare. Nella stanza Bendy saluta l’atro umano con un sorriso che viene velocemente contraccambiato. “Allora Henry, com’è venuto il disegno?”. Henry alla domanda di Joey apre subito la cartella ed estrae un raccoglitore dove al suo interno e conservato il disegno di un personaggio femminile, con le fattezze di un angelo senza ali. Joey esamina il disegno e sorride compiaciuto nel vedere l’ottimo lavoro svolto dal collega. “Bravo Henry è perfetta. Meglio dell’altra volta”
“Mi chiedo perché devo fare un nuovo disegno ogni volta”
“La macchina estrae il disegno dal foglio per poter dare vita al personaggio. Non te lo restituisce anche se va male il tentativo”, spiega Joey pazientemente, posando il disegno sulla scrivania insieme ad un foglio con sopra scritta la scheda del personaggio, con tanto di nome, cognome, carattere ed una breve biografia. Questi sono alcuni degli ingredienti che servono alla macchina per donare ad un personaggio di fantasia la vita, l’unico inconveniente è che rimane fatto d’inchiostro.
Per dare modo alla Macchina dell’Inchiostro di creare la vita servono quattro ingredienti: il disegno del personaggio, la sua scheda personale, la voce che dovrebbe avere e tre gocce dell’inchiostro che dona la vita. In questo momento manca solo la registrazione vocale su un vinile, che deve portare Sammy, dato che è lui l’esperto di musica e suoni.
 
Bendy si sporge sulla scrivania per ammirare quella che presto diventerà la sua nuova collega. “Henry, ti sei impegnato con le curve eh!”, scherza il diavoletto che riceve un occhiataccia da colui che sta schernendo. “Avanti non te la prendere stavo scherzando però è un bel bocconcino”
“Eheheh! Speravo ti sarebbe piaciuta Bendy. Però dovrai essere carino con lei, è pur sempre una signora”, replica Joey. “Tz! Basta che stia al suo posto e capisca chi è la star dello show!”, Bendy incrocia le braccia e gira la testa, mentre Boris ridacchia sotto i baffi. “Che ti ridi tu?”, replica il demone. “Non fare il bambino Bendy. E poi sta tranquillo, nessuno ti ruberà il posto, lei sarà una spalla. Solo che a differenza di Boris lei avrà anche una voce”, spiega Henry mentre si sente bussare alla porta Sammy in compagnia della doppiatrice del personaggio che stanno per portare in vita, ovvero Susie. “Buongiorno Mr. Drew, Henry ed anche a te mio caro Bendy”, per quest’ultimo Sammy riserva un sorriso più acceso che non viene accolto troppo bene dal diavolo, questo infatti sposta lo sguardo su Susie. Sammy è troppo appiccicoso nei confronti di Bendy e a lui questa cosa non piace. Joey si alza dalla sua sedia per salutare Sammy ed abbracciare Susie, con la quale negli ultimi tempi si sente molto in affinità. Lei si stacca dall’abbraccio e sorride agli altri, Boris in particolare scodinzola, la donna con lui è sempre molto gentile. “Hai il vinile Sammy?”
“Certo Mr. Drew. Ci ho impiegato la nottata a montare il suono in modo corretto”
“Allora confido nel migliore dei risultati”, conclude Joey per poi prendere tutti gli ingredienti per la macchina e chiedere agli altri di seguirlo nella stanza dove si trova la macchina, l’unico del gruppo che prende una direzione diversa è Henry, che va a regolare la pressione dell’inchiostro. Joey studia la macchina e controlla che sia tutto al suo posto, nel mentre è tornato anche Henry.
Boris e Bendy si scambiano uno sguardo preoccupato, nei giorni precedenti hanno provato a portare in vita lo stesso personaggio ma con pessimi risultati, infatti l’angelo quando è caduto fuori dalla macchia era informe e sembrava più una lumaca viscida che emetteva versi agonizzanti e distorti, ciò ha fatto ricordare anche agli altri due la prima volta che sono nati, è stato estremamente doloroso.
Joey inserisce gli ingredienti nella macchina in un determinato ordine: prima il disegno, la scheda, il disco ed in fine l’inchiostro. Gli altri rimangono a guardare tesi, sperando che questo tentativo vada a buon fine. Il capo dello studio d’animazione rimane pronto ad intervenire se qualcosa andasse storto.
 
Joey aziona la macchina. Questa inizia a far girare gli ingranaggi e ad elaborare le informazioni fornite insieme all’inchiostro che ha accumulato. La bocca da dove dovrebbe uscire l’angelo inizia a far cadere piccole gocce d’inchiostro, che aumentano in frequenza fino a diventare un flusso nero continuo che forma una grande pozzanghera a terra. Gli altro indietreggiano.
Dalla bocca di scappamento esce un tocco d’inchiostro agglomerato, che sparisce nella pozzanghera. Joey spegne la macchina.
Tutti si avvicinano incuriositi per controllare se sta volta il processo sia andato  bene. Dall’inchiostro emerge una mano che si aggrappa al pavimento per tirarsi fuori ed arrivare a stendersi esausta sul pavimento. Questa volta lei non è deforme ma ora che l’inchiostro che la ricopriva si è disciolto sembra combaciare perfettamente col disegno di Henry.
Lei apre gli occhi e si guarda attorno confusa e spaesata. Si mette in piedi e scruta incuriosita tutti i presenti che sorridono entusiasti, in particolare Joey al quale brillano gli occhi. Bendy sembra apprezzare l’aspetto della sua nuova compagna infatti solleva in sopraccigli mentre sorride e si sistema il papillon bianco. Boris rimette in riga l’amico dandogli una piccola botta in testa. Lei non da troppo peso a tutto ciò perché è impegnata a fissare intensamente la sua doppiatrice. “Tu sei quella che mi ha dato la voce?”, domanda con tono dolce alla donna che riamane di sasso nel risentire la propria voce pulita e senza neanche quella leggera distorsione che posso donare i microfoni per il doppiaggio. Sammy sorride compiaciuto della propria opera, effettivamente ha fatto un lavoro eccellete. “Esatto. Sono felice di poterti conoscere di persona Alice”
“Lo stesso vale per me”, l’angioletto fa un lieve inchino per poi voltarsi verso Joey che a fatica contiene l’emozione. “Alice Angel, figlia mia. Non sai quanto sono felice di vederti dal vivo”, lui quasi non riesce a trattenere le lacrime di gioia, solo con Bendy ha avuto la stessa reazione. L’angioletta fa una piccola risata per poi riprendere il suo tono dolce per azzardare una richiesta. “Anche io sono felice d’esser viva Joey! Posso però  chiederti se hai uno specchio? Vorrei ammirare anche io il mio aspetto”. L’umano annuisce e va a prendere uno specchio, immaginando che la sua figliola gli avrebbe chiesto una cosa simile, dato il carattere da narcisista assegnatole.
Lei prende lo specchio in mano le si illuminano gli occhi vedendo il proprio volto riflesso nel vetro. “Sono bellissima…”
   
 
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