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Autore: vesta    06/01/2018    0 recensioni
Due corpi, due anime che si rincorrono da molto prima che se lo ricordino...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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QUARTA ORA: PUNIZIONE

 

“Aspetta!” Cosa? Perché si è fermata adesso?

Da quando hanno concordato questa folle sfida ogni mia protesta è stata facilmente, palesemente ignorata e da ormai cinque minuti i due idioti sono in posizione all'entrata della scuola.

Spero sinceramente che si sbrighino con questa assurdità così da non essere costretta a stare ad aspettare e desiderare che uno dei due cada e si rompa l'osso del collo, e adesso Elena vuole aspettare?! Mi sta prendendo in giro vero?

“Cos'è vuoi forse ritirarti?” Le intima quel razza di idiota.

Per un momento, brevissimo, spero che sia effettivamente così, ma poi mi torna in mente che tipo sia Elena e così mi rassegno.

“Ti piacerebbe vero? Mi stavo solo chiedendo chi potrebbe farci da arbitro, non che non mi fidi di te ma.... “

Al 'ma' di Elena mi sporgo in avanti per sentire meglio..

“Cristi! Sono sorpresa di vedere che vuoi farci da arbitro! Beh le regole le sai già. Quindi dacci il via”

Mi dice Elena, non dandomi neanche il tempo di rendermi conto di ciò che sta succedendo Sara mi si avvicina, mi sussurra all'orecchio cose che rifiuto categoricamente di ripetere, divento rossa fino alla punta dei capelli e le urlo:

“Vai Via!!”

E la coppia di idioti comincia a muoversi, resto imbambolata, ancora traumatizzata dalle parole di Sara, ma poi Daria mi afferra e mi trascina via dal mezzo della, ormai, 'pista' e ci dirigiamo verso il punto di arrivo.

Mentre corriamo ci accorgiamo dell'imminente catastrofe: il preside sta scendendo dalle scale ed a minuti verrà a conoscenza di una gara clandestina, potenzialmente mortale, all'interno del suo istituto.

Prese totalmente dal panico ci voltiamo in direzione dei due sfidanti per avvisarli, ma le urla dei... 'tifosi', superano le nostre, senza pensarci mi dirigo verso le scale e faccio cenno a Daria di andare ad avvisare tutti.

“Buongiorno!” Strillo, visibilmente agitata.

“Signorina Este che piacere...” è la risposta del preside, accompagnata da uno sguardo indagatore.

“Non trova che oggi sia una splendida giornata?” Domando facendo finta che il cuore non mi stia per uscire dal petto.

“Signorina è consapevole del fatto che sta piovendo vero?” Il suo sguardo si fa più acuto... questo fatto mi fa agitare ulteriormente.

“Ovvio che ne sono consapevole, a me la pioggia piace moltissimo.” Dico frettolosamente, notando che il preside Wilson sta riprendendo la sua discesa.

“Direi che è una cosa bizzarra, ma chi sono io per giudicarla? Le auguro una buona giornata.” Scende un altro scalino e mi muovo automaticamente: lo prendo per una manica.

“Signorina sta bene?” Mi chiede, ma non è un tono gentile il suo, al contrario è freddo ed accusatorio, o forse sono solo paranoica.

“Benissimo! Lei?” Ora mai parlo a ruota libera non pensando neanche a ciò che dico o faccio.

“....Bene, grazie per l'interesse.” Dice per poi voltarsi, ma io continuo, sentendo un gridolino acuto che so essere di Sara.

“La sua famiglia?” Chi me lo ha fatto fare?

“Ora meglio, mia moglie si è ripresa, come mai questo insolito interesse?”

Ho catalizzato la sua completa attenzione, lo so perché dal scendere le scale è passato al risalirle per scrutarmi da più vicino, il mio piano sta evidentemente funzionando, anche troppo direi.

“Ripresa? Ripresa da cosa? Una malattia?”

Domando a raffica ignorando palesemente la sua domanda.

“Come da cosa? Signorina ricordo che anche lei, insieme alla sua classe, come tutti gli altri, del resto, in questo istituto, ha avuto la gentilezza di scrivere a mia moglie un biglietto di condoglianze per la recente dipartita di suo fratello... Cosa sta architettando Signorina?”

D'accordo adesso posso andare anche all'inferno, come diamine ho fatto a scordarmelo?!

“Ah e cosa l'ha spinto ad osservare che vi era anche la mia firma sul biglietto?” Domando, ignorando ancora, se è possibile, più palesemente, la sua domanda...

“Signorina Este, controllo tutte le sue mosse dall'incidente con i petardi di capodanno.”

Sale un altro scalino ed io sto letteralmente per esplodere, ma ora mai non ho alcuna via di fuga.

“Ma non è stata colpa mia! Quante volte dovrò dire che è stata tutta colpa di quel brutto Idio- Aspetti!”

 Improvvisamente mi rendo conto di un piccolo particolare.

“Quell'incidende avvenne, si a capodanno, ma di cinque anni fa, ero alle medie!” Adesso sono io a guardarlo sospettosa.

“Cosa vuole insinuare?” Domanda poco convinto della sua fermezza, consapevole di essere stato colto in fallo.

“Quale motivo, mi chiedo, può spingere un preside di una scuola superiore ad osservare le mosse di una ragazzina delle medie...”

Ormai dimentica del rischio di far scoprire la gara clandestina, sono io a scendere un gradino in direzione dell'uomo, che indietreggia.

“Beh vede Signorina questo è dovuto alla sua-”

“Cri! Adesso puoi mollare il vecchio! Abbiamo tutti sgomberato!”
Se qualcuno avesse mai avuto dubbi sull'idiozia di questa persona, adesso i suoi dubbi si sarebbero di sicuro dissipati...

“Ah bene bene cosa abbiamo qui? Cosa e chi ha sgomberato? Adesso mi spiego le domande delle Signorina Este...” Comincia a collegare il preside.

...

“Sono di già le 11:30, ciò vuol dire che state perdendo un'ora di lezione! Stavate organizzando un qualche cosa che ovviamente non averi approvato e per di più lei Signorina, mi stava come si dice... Trattenendo! Ecco, mi stava trattenendo per nascondermi questa cosa, che non voglio neanche sapere, invece di venire ad informarmi!”

Il preside, adesso visibilmente più rilassato, dato che non dove più rispondere alle mie domande, ma decisamente più infervorato, sta giungendo al termine di una predica che pare infinita, infatti, il fatto del nostro ritardo a lezione è causato dal suo incessante parlare da venti minuti.

“Siete in punizione!”

Ci voleva tanto? Se l'avesse detto sin dall'inizio non avremmo perso un'ora di lezione!

“E ora tornate dritti in classe senza perder altro tempo!” Noi perdiamo tempo?!

E così si congeda furibondo.

“L'aspetto positivo è che possiamo passare un'intera ora insieme questo pomeriggio, no Cri?”

Cerca di tirarmi su Rayan facendomi gli occhioni da cucciolo, ma vedendo lo sguardo che gli lancio in risposta aggiunge:

“Beh almeno abbiamo saltato un'ora di lezione...”

'Idiota...'

  
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