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Autore: disneylover03    06/01/2018    0 recensioni
Finalmente Mickey e Mina hanno coronato il loro sogno d'amore.
Ma la vita si sa, non è tutta rose e fiori.
Infatti quando una terribile entità si risveglia, i nostri eroi dovranno tornare in azione per sconfiggerla.
ATTENZIONE! Per capire questa storia è necessario aver letto "The Count Mickey Dragul"
Genere: Horror, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4
Malefica sotto forma di drago giaceva ansimante per terra. Mickey l’aveva finalmente sconfitta trafiggendola con la sua spada.
“E ora conte cosa penso di fare? Credi davvero di poter sconfiggere Chernabog?”
“Si…e lo farò ad ogni costo!!”
“Povero sciocco! Ti ho già detto che nulla può fermarlo! Sei una creatura della notte…come me. Hai sbagliato a voler sfidare il nostro signore. Lui è molto più potente di te. Prenderà l’anima di tua moglie e dei tuoi bambini e…”
“Zitta! Hai finito di minacciare la mia famiglia! CERBERUS ABYSS!!”
Il potente incantesimo lanciato da Mickey fece crollare la terra e precipitare Malefica in un profondo abisso.
“Mangia questo animale! Ti servir… AAAAAH!” Mickey fu interrotto da una terribile fitta che lo fece cadere.
“Q-questa sensazione… è… è orribile… No! Non può essere! Chernabog… si è svegliato!”
 
“Papà guarda!” esclamò Lillian indicando la cima del Monte Calvo.
Chernabog in tutta la sua grandezza si era sollevato.
“Oh no è troppo tardi! Ti prego papà, dimmi che possiamo fare qualcosa!” escamò ancora la coniglietta.
“Vorrei tanto Lillian, non sono mai stato così spaventato nella ma vita! Ma non posso arrendermi adesso! Ascoltami attentamente, questa non è una battaglia comune. Dobbiamo combattere per le nostre anime e non ci serve un’arma comune. Dobbiamo mettere il nostro destino nelle ‘Sue’ mani, e sperare che Mickey e Jack arrivino presto.”disse Oswald mettendo al collo la croce d’argento.
“Dimmi Lillian…” continuò “…quanta acqua santa abbiamo ancora?”
“Quattro fiale. Ecco, ma sta attento papà…” rispose Lillian dando le fiale a Oswald.
Il coniglio prontamente si voltò verso il demone e le lanciò contro di lui.
“Hey! Sto parlando con te! Ascoltami attentamente ammasso di carne bruciata, se pensi di distruggere il mondo e prendere tutte le nostre anime, dovrai prima passare sul mio cadavere! Allora? Che hai da ridere?!” urlò per poi avvertire una presenza alle sue spalle. Non fece in tempo a voltarsi che qualcosa, o meglio qualcuno, lo colpì in pieno volto facendolo cadere a terra.
“Conte Mickey!?!” esclamò Lillian vedendo che era stato proprio il vampiro a colpire il padre.
“No Mickey! Lasciami andare! No! Ma che ti è successo!?” urlava Oswald disperato cercando di liberarsi dalla presa di Mickey che tentava di morderlo.
“Lascialo andare!” urlò Lillian scaraventandosi sul conte che mollò finalmente la presa.
“Papà stai bene?”
“Oh no! Chernabog è pronto a prendere le anime…” esclamò Oswald.
“Lasciami!” urlò la coniglietta che nel frattempo era stata afferrata al collo da Mickey.
“No Lillian! E va bene Mickey, io non volevo farlo ma tu mi costringi!”
Oswald tirò un pugno a Mickey, lo atterrò e poi gli mise la croce sul petto. Il povero conte emise un urlo straziante per il dolore.
“Calmati Mickey…”
Improvvisamente il conte si riprese e afferrò Oswald per il colletto.
“Oswald ma sei impazzito!” urlò.
“Buongiorno Mick! Bentornato fra noi!” disse Oswald sarcasticamente.
“Oswald guarda!” urlò ancora Mickey indicando la mano di Chernabog che avanzava verso di loro.
“Che aspetti! Corri!”  esclamò Oswald spingendo via Mickey, ma non fece in tempo a scappare e rimase schiacciato sotto il peso della mano.
“Oh no Oswald!!” urlò ancora il conte.
“V-va via M-Mick…”
“Afferra la mia mano!”
Ma prima che potesse prenderla Chernabog lo afferrò.
“No papà!!” urlò Lillian.
“Oswaaaaaald!”
“Lascialo andare! Lascialo andare ho detto!” urlava Lillian sparando colpi verso il demone.
“N-non riesco a respirare… M-mi sta s-schiacciando…” disse Oswala a fatica.
“No!” urlò Mickey e volò verso l’amico.
“Resisti Oswald, continua a respirare!” disse e afferrando le mani dell’amico cominciò a tirare per liberarlo da quella mano infernale.
“M-Mickey…”
“Resisti! Ti tirerò fuori di qui!”
Proprio in quel momento Chernabog fu colpito da una luce accecante.
“Jack!” esclamò felice Lillian vedendo l’amico.
“Tranquilla Lillian lascia fare a me.” Disse lo scheletro poggiandole delicatamente una mano sulla spalla.
“Jack ti prego salva mio padre…”
“Oswald no! Resisti, resta con me. Resta sveglio!” diceva Mickey all’amico orami allo stremo delle forze.
“Mick…”
Ma proprio quando il conte stava per tirare fuori Oswald, Chernabog lo colpì scaraventandolo al suolo.
“Adesso basta! Coraggio Oswald svegliati! Ehi fermo!” urlò Jack, ma venne anche lui catturato da Chernabog  che lo strinse forte nella sua mano.
“No Jack!!” urlò Lillian.
Improvvisamente comparvero altri due enormi demoni, una Fenice enorme e un Lupo altrettanto grosso che si avventarono contro Chernabog e gli morsero la mano facendogli mollare la presa.
“Oswald!” Mickey si precipitò ad afferrare l’amico che stava cadendo.
“Papà ti prego apri gli occhi!” esclamò Lillian abbracciandolo.
“Chi sono quei demoni…da dove vengono?” si chiese Mickey osservando ciò che accadeva sulla cima del monte. Chernabog che fino a poco tempo prima sembrava invincibile, adesso era in difficoltà.
“Oh no ha smesso di respirare! Non può essere vero… C’è solo un modo adesso e spero che funzioni!” esclamò Lillian e cominciò a fare la respirazione bocca a bocca ad Oswald.
Il coniglio ormai tra la vita e la morte ebbe la visione di Emily.
“Oswald, mio piccolo caro coniglio. Non mollare ora, tu sei forte so che ce la farai…”
“E-Emily…”
Poi la sposa si avvicinò alle sue labbra e lo baciò.
“Non ti permetto di morire in questo modo! Alzati dannato bastardo! Alzati ho detto!” urlò Mickey colpendo il petto di Oswald che urlò svegliandosi.
“Finalmente!” esclamò Mickey sorridendo.
“Dammi una sola ragione per cui non dovrei ucciderti!” esclamò il povero coniglio.
“Lieto di vederti sano e salvo Ozzie, scusa era una piccola vendetta per quella croce sul mio petto…” disse Mickey ridendo.
“Papà sei vivo!” urlò Lillian abbracciandolo.
“Ehi che sta succedendo a Chernabog?” chiese Oswald notando gli altri due demoni.
“Guarda Ozzie!” disse Mickey.
“Oh mamma, devo aiutarlo!”
“Cosa!? Oswald ma sei serio? Quel demone ti stava uccidendo!”
“Ma devo fare qualcosa o quei tre lotteranno per sempre!”
“Le mie povere ossa… che cosa è successo? Oswald sei salvo! Sono felice di vederti. Tieni questa…”disse Jack riprendendosi e dando la croce d’argento al coniglio.
“La mia croce… C’è una speranza! Grazie Jack!” e detto questo corse verso il monte.
“Ozzie dove vai è pericoloso!” urlò Mickey.
“Le gambe mi fanno male, ma c’è solo un modo per impedire che tutto questo accada ancora! So come sconfiggere quei demoni…se rimangono in quella posizione… AAAH!” pensò Oswald ma era troppo stanco e cadde.
Mickey lo raggiunse e lo aiutò ad alzarsi.
“Dimmi il tuo piano ti aiuto!” disse.
“C’è un modo per sconfiggere Chernabog, ma devo raggiungere la sua testa…”
Mickey non se lo fece ripetere due volte e prese l’amico sulle spalle.
“Reggiti!” disse e spiccò il volo.
“Raggiungi la testa del demone che ha la spada, voglio guardare Chernabog  in faccia!” disse Oswald.
Mickey obbedì.
“Fatto e adesso?” chiese il conte.
“Lasciami cadere su di lui.”
“Cosa!? No non posso farlo.”
“Ti ho detto lasciami!” urlò Oswald  e liberandosi dalla presa di Mickey si lasciò cadere.
“No Oswald!”
“Ehi tu! Ti piace mangiare anime vero? Assaggia questa!” disse il coniglio e lanciò la croce nella bocca del demone che cominciò a dimenarsi.
“Evvai! Torna all’Inferno!”
In quel momento ci fu una forte esplosione, ma Oswald investito dalla luce svenne e continuò a precipitare.
“No Oswald! Non mollare adesso!” urlò Mickey volando verso l’amico e afferrandolo, ma proprio allora atterrarono su uno sperone roccioso della montagna sbattendo forte la testa.
 
Quando si svegliarono si ritrovarono in un posto strano.
“D-dove siamo? Oswald… Ozzie stai bene?” chiese Mickey all’amico che tremava.
“Mickey…siamo morti?”
“Beh se non lo siamo ancora… ci siamo vicini… Ma cosa stai guardando?”
Mickey si voltò nella direzione che fissava Oswald e vide tre donne mostruose e incappucciate che stavano per tagliare uno strano filo.
“Quella è… è la mia vita…” disse Oswald spaventanto. Spontaneamente si attaccò a Mickey, come a cercare una protezione.
“Ehi! Cosa pensate di fare con la sua vita!” urlò Mickey.
“Oh state zitti voi due, siete le anime più fortunate che abbia mai visto!” disse una delle tre donne.
“il tuo filo della vita non può ancora essere tagliato!” continuò un’altra.
“VanHelsing e conte Dragul, non è ancora il vostro tempo! Il vostro percorso nel mondo vivente è ancora lungo… Ci rivedremo, ma per ora… Svegliatevi!”disse la terza donna.
 
Quando Mickey riaprì gli occhi si ritrovò nella tenda. Una felice Mina gli saltò addosso.
“Mickey sei tornato!” esclamò baciandolo.
“Vi dobbiamo ringraziare conte! Voi e il vostro amico avete salvato tutti noi!” disse la strega Hazel.
“Devo ringraziarvi per aver aiutato me e Jack…” disse Sally che cullava i piccoli topolini.
“Oh sono lieto di vederti sana e salva Sally.” disse Mickey.
Il conte si voltò e vide l’amico che giaceva sul letto accanto ancora privo di sensi.
“Oswald! Ma cosa ci è successo come siamo arrivati qui?” chiese Mickey.
“Quel demone con la spada…ci ha presi e ci ha portati in salvo, poi è arrivato questo ragazzo che ci ha aiutati a tornare a casa…” rispose Lillian indicando un nuovo arrivato alle sue spalle. Era Zenox, l’amico di Oswald.
“Salve a tutti!” disse sorridendo.
“Oh conte Mickey, che piacere rivedervi!” disse entrando un raggiante Jack.
“Ma Oswald…” continuò vedendo che il coniglio non si era ancora svegliato.
“Oh Jack aiutalo ti prego! Sento che il suo corpo sta diventando freddo!” disse Lillian preoccupata.
“Freddo eh? Io credo che ci sia un modo per risvegliarlo… Bisogna fargli provare una forte emozione.”
“Posso provare io…” disse Zenox.
Si avvicinò al letto sul quale si trovava l’amico e gli prese la mano. Dal quel contatto scaturì una luce azzurra e nella mente di Oswald cominciarono a materializzarsi tutti i ricordi più felici della sua vita. Il suo matrimonio con Ortensia, il passato con Emily, l’amicizia di Zenox e quella di Mickey.
“Avevi promesso che saresti tornato! Quindi adesso svegliati!” disse Zenox.
Oswald aprì improvvisamente gli occhi.
Tutti intorno sorrisero e Lillian lo strinse forte.
“Oh papà sei tornato!!” urlò.
“Ehi Ozzie! Felice di vederti!” esclamò Zenox.
“Che diamine ci fai qui!” esclamò Oswald.
“Cosa!?! Ti ho salvato la vita ed è così che mi ringrazi!?!”
“Ascoltami attentamente! Avevo tutto sotto controllo, quel demone era mio!”
“Oh davvero!? Quindi essere schiacciato nelle mani di Chernabog era un tattica geniale, giusto!? Se non fossi intervenuto io…”
“Dimmi la verità! Tu volevi rubarmi la preda! Non ho bisogno del tuo aiuto e nessuno te l’ha chiesto!”
La lite poteva durare all’infinito sotto gli sguardi al quanto imbarazzati dei presenti se Zenox non fosse improvvisamente scoppiato a ridere.
“E ora che ti prende!?” urlò Oswald ancora più irritato.
“In ogni caso sono felice di rivederti piccoletto!” disse Zenox abbracciando l’amico.
“Non chiamarmi piccoletto!!!” esclamò Oswald tra le risate generali.
Finalmente anche quella terribile avventura era finita, ma ormai lo sapevano tutti. La loro vita non sarebbe mai stata tranquilla.
 
 
 
Ok, prima che mi uccidiate per il mio imperdonabillissimo ritardo, lasciatemi scrivere un ultimo commento sotto questo ultimo capitolo. Sono stata impegnatissima con i concerti natalizi e solo adesso ho trovato un po’ di tempo per pubblicare la fine della storia.
Che dire. Capitolo molto intenso a mio parere ricco di azione e sentimenti. Adoro il legame che c’è ormai tra Oswald e Mickey. Protezione reciproca e un’amicizia duratura. Spero tanto che vi sia piaciuto anche questo seguito e come vi ho già anticipato tra due settimane (impegni permettendo) pubblicherò il primo capitolo dello spinn-off o sequel come preferite. Vi saluto. Alla prossima.
disneylover03
   
 
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