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Autore: Aladidragocchiodiluce    07/01/2018    2 recensioni
Nuovi nemici sorgono all'orizzonte, minacciando gli Autobot e gli abitanti della terra, ma nuovi alleati sono pronti a combattere.
Sequel della storia "Il Seeker e la Diclonicus"
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Autobot, Decepticon, Nuovo personaggio, Starscream
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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Sembrava una normale giornata nella tundra gelata dell'Artartide.

Il cielo era nuvoloso ma non vi erano tempeste di neve e l'unico rumore che si sentiva era il vento che soffiava fra i canyon di ghiaccio.

La quite fu rotte dall'improvviso rumore del motore di alcuni jet viola assieme a uno più grande blu, che sorvolarono la zona.

Non si trattavano di normali aerei militari, bensì di una squarda di ricognizione e recupero Decepticon, formata da una mezza dozzina di Veicons, capitanati da Dredwing.

La squadra iniziò le manovre di atterraggio e appena furono ad un passo dal terreno, il loro aspetto cambiò.

I Veicons divennero bot dalla corazza viola dagli occhi rossi tutti uguali fra loro mentre Dreadwing si trasformò in un mech blu e con dettagli gialli anch'esso con gli occhi rossi.

Teneva in mano una sorta di rivelatore alla quale gettò una rapida occhiata.

-La reliquia dovrebbe trovarsi da queste parti.

Dividetevi e iniziate a cercarla.-Ordinò.

I Veicons si sparpagliarono e iniziarono le ricerche, dopo circa un quarto d'ora uno di essi contattò il loro comadante, affermando di aver trovato qualcosa.

Infatti, addossato ad una parete ghiacciata, aveva trovato un enorme contenitore dorato di forma ovale, un guscio adebto a contenere delle reliquie.

-Ottimo lavoro.-Si congratulò con il Veicons mentre lo apriva.-Megatron sarà soddisfatto appena vedr...-Le parole gli morirono in gola quando scoprì che il contenitore era vuoto!

Dalla cima della parete ghiacciata si udì una risata femminile che fece alzare lo sguardo ai mech.

Comodamente seduta sul bordo, vi era una femme bianca e azzurra dal viso coperto da una maschera con delle lenti a forma di V sugli occhi.

Attaccata alla sua schiena, possedeva una spada degli stessi colori della sua corazza e fra le mani reggeva una sorta di cubo con all'interno un materiale simile all'acqua.

-Dovreste vedere le vostre facce.

Mi spiace cari, ma sono arrivata prima io.-Disse, sollavando il cubo come se fosse un trofeo.

-Autobot, scendi subito e dacci quella reliquia!

Appartiene a Lord Megatron!-Ordinò Deadwing, mettendo mano al suo cannone mentre anche i Veicons prepararono le proprie armi per sparare.

La femme scrollò le spalle e semplicemente scivolò sulla parete ghiacciata, trovandosi davanti al seeker blu.

-Sono qui, ma ci sono ben due errori nella tua frase.

Primo, non sono un Autobot.- Disse, girando su se stessa per mostrare che non aveva nessun simbolo, Autobot o Decepticon, prima di continuare:

-Secondo: chi trova tiene inoltre il vostro “Lord” non è qui a ribadire il possesso di questo oggetto ma sono disposta a cederlo se mi batti in un duello.-

Sottolineò l'ultima frase estraendo la spada dal fodero.

Dredwing la fissò un attimo, sarebbe stato facile abbatterla e prendersi la reliquia ma non sarebbe stato valido, in più non sembrava essere tanto forte.

-Accetto!-Rispose, mettendo via il proprio cannone in favore dell'arma bianca e facendo cenno ai Veicons di non intervenire.-Ma non sai con chi hai a che fare!-

Lei ridacchiò mentre metteva giù il cubo.

-Questa l'ho già sentita.-

I due iniziarono a camminare in cerchio e ad osservarsi in attesa di chi attaccassa per primo.

Le loro posizioni erano completamente diverse, Dredwing teneva la spada con entrambe le mani sollevata davanti a sé, pronto alla'attacco, mentre l'altra dietro il proprio collo, come se non stesse prendendo sul serio la cosa.

Il seeker attacco per primo, fulmineo, tentando una stoccata ma lei si spostò all'ultimo secondo, rendendo nullo il colpo.

-T'aspettavi che rimanessi ferma?-Chiese divertita all'esperessione stupita dell'altro.

E aveva le sue ragioni, la femme era stata più svelta di quanto si aspettasse.

Immediatamente, tentò un altro colpo ma venne nuovamente schivato.

Continuò così per un po'e per la femme sembrava così facile schivare i suoi colpi che nel frattempo si mise persino a cantare una canzone per provocarlo.

-...Can't you see?

I'm all of the thing of you never be

I'm cool like the rain

And hot like the sun

I'm a neon raimbow and you're not fun.-

E sottolineò l'ultima frase indicondo l'avversario e facendo segno di no con il dito.

Inutile dire che ciò fece innervosire il Seeker blu che le urlò.

-FALLA FINITA E PRENDI QUESTO SCONTRO SUL SERIO!-

-Hey, calma i tuoi bollenti spiriti.-Gli disse, prendendo un po' di neve con la punta della spada e lanciandogliela dritta sugli occhi, accecandolo per poi portarsi alle sue spalle e buttandolo a terra con un calcio all'indietro.

-IMBROGLIONA!-Le urlò mentre si alzava e puliva gli occhi dalla neve.

-Hey! Non ti ho ancora infilzato, quello sarebbe stato sleale.-

I Veicons trattennero a stento una risata, era il duello più strano e divertente a cui avessero mai assistito.

Il seeker blu tentò un ultimo affondo nel tentativo di ferirla e guadagnarsi il premio ma lei fu più rapida gli colpì la mano che reggeva l'arma, costringendolo a mollarla per il dolore.

Fulminea, l'afferrò e la portò assieme alla propria sul collo dell'avversario.

Immediatame, i Veicons le puntarono le proprie armi addosso ma con loro sorpresa, disse semplicemente:

-Ho vinto, mi tengo il mio premio.-Disse prima di allontanare le lame dalla gola dell'avversario, piantando quella che non le apparteneva davanti ad esso e riponendo nel fodero la propria.

Dreadwing era stupito, non si aspettava veramente che l'avrebbe risparmiato.

-Non pensare che ti lasceremo andare tanto facilmente.-Le disse, alzandosi mentre l'altra recuperava il cubo.

-Lo so, ma non ho intenzione di farmi catturare.

P.S. Dite a Megatron che la Ladra è tornata!-Annunciò prima di sollevare un braccio.

Accadde in un attimo.

Il gruppo vide solo un enorme rapace di metallo arancione che acchiappò la femme e la sollevò in aria e prima che potessero reagire, i due erano già spariti in un vortice verde.


 

-COME AVETE FATTO A FARVI SFUGGIRE QUELLA RELIQUIA?!?

Le urla di Megatron riecheggiarono per i corridoi della Nemesiss.

Dreadwing era appean tornato e riferito del fallimento della missione di recupero.

-Mi dispiace Lord Megatron.

Siamo stati intralciati da uno femme che...-

-E chi sarebbe questa femme?-Lo interruppe.

-Corazza bianca e azzurra, non porta simboli di nessuna fazione, ha detto “La ladra è tornata”.-

Con sua enorme sorpresa, sul volto del mech grigio si formò un espressione di puro stupore.

-Allora è ancora viva.-Mormorò prima di congedare il seeker blu, ancora confuso.

-Ne è passato di tempo.-Disse fra sé mentre gli tornavano alla mente vecchi ricordi ambientati tempo prima dell'inizio della guerra.


 

Flashback

Vakuum non era di certo noto per il sistema di polizia; anzi era il quartiere di Kaon con il più alto tasso di criminalità.

Eri un fuggitivo? Allora eri il benvenuto.

Cerchi qualcuno disposto a fare il lavoro sporco? Sei nel posto giusto.

Persino le guardie avevano un accordo silenzioso con i suoi abitanti, se avevi abbastanza crediti, per loro non esistevi.

Questo Megatronus lo sapeva bene, ma non era per questo che aveva scelto di nascondersi in uno dei bar di quel quartiere.

Lì sembrava che girare incappucciati fosse una moda, persino il barista e i camerieri tenevano il viso ben nascosto da un telo di stoffa sintetico dal quale si vedevano solo gli occhi.

Anche Megatronus ne indossava uno, in quel momento per lui era importante tenere un basso profilo mentre aspettava.

Uno dei camerieri gli postò un cubo di energon e il mech lo guardò con la coda nell'occhio.

-Non ho ordinato nulla.-Disse.

-Lo so, te lo ha pagato quella femme.-Rispose il cameriere, indicando con un cenno del capo, una femme dalla corazza verde chiaro e la testa avvolta da un cappuccio con un lungo mantello.

Quando il bot si allontanò, la femme si avvicinò e si sedette davanti a Megatronus.

-Tranquillo, non è avvelenato, non è il mio stile.-Disse.

-Non ti conosco, quindi potresti averlo fatto.-

La femme prese il cubo e, dopo aver scostato il mantello dalla bocca, ne bevve un sorso per poi metterlò giù e dire:

-Spero che questo basti; ma non sono qui per questo, bensì per darti una mano col tuo ultimo problema.-

Megatronus ghignò i denti.

Quella mattina, un gruppo di guardie era arrivata all'arena con l'intento di arrestarlo, accusandolo di aver tentato di uccidere un membro del Consiglio.

Ma lui era innocente e, con l'aiuto di un paio di amici era riuscito a sfuggire all'arresto, per poi ricevere un messaggio che diceva di nascondersi in quel bar.

Ed era firmato “La ladra”.

-Cosa sai della faccenda?-Chiese il mech.

-So che ieri uno dei membri del Consiglio stava girando per Iacon assieme alle sue guardie quando qualcuno ha sparato.

Il mech è miracolosamente sopravvissuto in quanto il colpo ha centrato e ucciso la guardia al suo fianco e le altre sono corse verso la fonte.

Ovviamente il “sicario” era già sparito ma delle telecamere sono riuscite a riprenderlo e...-

La femme si fermò per indicarlo prima di continuare.

-Sembrerebbe che fossi tu.-

-Ieri non mi sono mosso da Kaon.-

-Lo so, ma le prove puntano tutte verso di te e il movente è facimente intuibile, tutti i tuoi discorsi sono contro l'attuale metodo di governo.

A proposito, chi è?-

-”Chi è” chi?-Chiese Megatron, stupito dall'improvviso cambio di argomento.

-La seeker bianca con cui ti sei incontrato ieri sera.-Rispose con nonchalance.

-Mi stavi seguendo?-Esclamò, alzandosi di scatto.

-Calmati che qui ora ci guardano tutti.

Comunque si e no, stavo riposando sul tetto di un edificio quando sei passato sopra la mia testa e mi sono chiesta dove stavi andando a quell'ora e dato che sono un impicciona ti ho seguito.

Tranquillo, appena avete iniziato a parlare mi sono allontanata per rispetto della vostra privacy.-

Il mech si risedette e fece un respiro profondo per calmarsi.

-Quella femme è la mia sorellastra minore, vive e studia a Vos.-

-Fammi indovinare: il suo sire o carrier* è un “nobile” e ti ritengono “feccia” da evitare come la ruggine cosmica e vi hanno vietato di incontrarvi.-

-Esatto, non potrebbe testimoniare in mia difesa o finirebbe nei guai.-

-Allora la soluzione è semplice: troviamo l'impostore, lo facciamo confessare e saranno costretti a scagionarti.-

-Lo fai più semplice di quanto non sia.

E poi, cosa speri di ottenere in cambio?-

-Tranquillo, parlando con i bot giusti sarà facile scovare il vero assassino.

Per la tua domanda, amico, quanti mech conosci che sfidano apertamente l'attuale sistema?

Tutti quelli che conoscono sono pronti a battersi per la giusta causa e la vedono in te.

Ovviamente ai senatori attualmente in carica, questo non va giù e userebbero ogni scusa per sbatterti fuori dai giochi e io col cavolo che glielo permetto.

Ce l'hai un posto per dormire?-

-Non ancora.-

-Ora si, ho pagato al proprietario una stanza, se vuoi possiamo continuare la discussione lì.-

Ad un cenno affermativo del mech, si alzarono e si diresero verso la stanza.

Fine Flashback

I pensieri di Megatron vennero interrotti da Sundwave che lo informò di uno stano messaggio diretto a lui.


 


 

A Jasper, in Nevada.

Jack, Miko e Raf erano appena usciti da scuola e si trovavano al parcheggio, in attesa dei loro accompagnatori.

Jack Darby, diciassette anni, occhi grigi, capelli corti e neri, il più responsabile e maturo dei tre.

Miko Nakai, quattrordici anni, di origini nipponiche che si trovava in America per un progetto di scambio colturale, occhi castano dorato e capelli neri tinti di rosa tenuti insieme da due codini, è la più scatenata e impulsiva del gruppo.

Infine Rafael Esquivel, Raf per gli amici, dodici anni, capelli color nocciola così come gli occhi, contornati da un paio di occhiali dalla spessa montatura rossa, nonosatnte sia il più basso dei tre è anche il più inteligente nonché esperto nell'uso dei cumputer.

Agli occhi di tutti erano un normale gruppetto di ragazzi adolescenti ma nessuno sospetterebbe che in realtà sono gli alleati nonché amici umani degli Autobot e stavano aspettando proprio questi ultimi mentre chiaccheravano delle voci che giravano a scuola.

-Avete presente quegli edifici in costruzioni al di fuori di Jasper?-Chiese Miko.

-Quelli in cui si è verificata l'asplosione un mese fa?-Domandò Raf.

-Esatto!

Un mio compagno ieri ha deciso di andare a vedere di persona quel posto così ha preso il suo drone munito di telecamera, ha fatto delle riprese dall'alto e non immaginerete mai che ha scoperto!-

-Intendi tenerci sulle spine o rivelarcelo?-Le chiese Jack.

-Ci sto arrivando.

Dicevo, ha ripreso dall'alto e … non c'erano segni di esplosione!

Anzi, solo l'edificio centrale era dannegiato, qualcosa ha praticamente sfondato il soffitto, disintegrando tutto fino al piano terra!

Sembrava che qualcosa avesse sparato un raggio per distruggere l'edificio.

Non ci crederei se non avesse portato il filmato in classe per mostrarcelo.-

-Forse l'ha creato con qualche programma.-Propose Raf.

-Naaa, lo conosciamo tutti e non è in grado di usare certi tipi di programmi.-

-Parlavate del video di Lucas?-Chiese una voce femminile.

I tre si girarono per trovarsi davanti Kara.

Si trattava di una ragazza diciasettenne dai lunghi capelli rosa dagli occhi blu che portava sempre addosso una fascia per capelli rossa che le copriva la fronte e dei fiocchi blu ai lati della testa.

Era una nuova studentessa che frequentava la stessa classe di Jack.

-Mi spiace avervi disturbato, ma volevo farvi sapere che Lucas ha preso un abbaglio.

In quell'edificio stanno effettuando delle riprese per un film e l'hanno modificato apposta, lo so perchè mio padre è amico di uno dei membri del cast.-Spiegò la ragazza.

-Visto? Nulla di anormale.-Disse Jack all'amica che sospirò, delusa dal fatto che non ci fosse nessun fenomeno sovrannaturale.

In quel momento, una moto con il suo conducente, una Camaro nera e gialla e un sub verde attirarono l'attenzione dei tre ragazzi.

In realtà erano rispettivamente Arcee, Bumblebee e Bulckhead nella loro forma alternativa, venuti a prendere i ragazzi.

-Sono arrivati i nostri accompagnatori, a domani Kara.-Salutò Jack, dirigendosi verso la moto imitato da Miko e Raf che salirono, la prima sul sub, il secondo sulla Camaro.

Appena furono fuori vista, il cellulare della ragazza squillò e lei rispose.

“Come procede?”Chiese una voce maschile dall'altro capo del telefono.

-Tutto secondo i piani, non sospettano nulla.-Rispose, apatica la ragazza.

“Pultroppo simao costretti ad accelerare i piani.

Domani.”

Kara annuì prima di chiudere la conversazione.


 


 

Angolo autrice

Ed eccomi qui con un nuova storia come promesso!

Pultroppo, causa di vari impegni sarò costretta a pubblicare una volta alla settimana, ossia il sabato, ma vi assicuro che i capitoli saranno ben sostanziosi e spero che vi piaceranno.

A presto da Ala!

P.S.La canzona che canta la ladra si chiama “Neon”

*Sire e Carrier ripettivamente l'equivalente di padre e di madre

   
 
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