Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Just a Shapeshifter    07/01/2018    0 recensioni
Licantropi e Lupi Mannari... Da sempre creature avvolte da uno strato di mistero, così fitto che non se ne intravede neanche la differenza.
Figli del diavolo. Dannati per l'eternità. Figli della più buia delle notti, illuminata solo da una lucente luna piena, che si rispecchia in un piccolo ruscello, solo la sua immagine è mossa dall'acqua.
Due Clan, due capi, due Immortali, e una continua lotta per trovare la luce, la liberazione.
Ma è veramente tutto come sembra?
----------------------------------------------
Personaggi: TUTTI :D (Sarebbe troppo lungo scriverli)
Genere: Guerra, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, B, Blaineley, Courtney, Dawn, Duncan, Heather, Scott | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Courtney
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Bridgette accelerò il battito, urlando quel dolore al cielo. Non importava se la propria voce si sarebbe fusa con quella di compagni o nemici, lei doveva urlare ciò che provava. Un dolore lancinante tra le costole, l'amara sensazione alla bocca dello stomaco e l'inizio della certezza, della mancanza del loro Leader.
Dj aveva dato il via a quel canto e continuava a spiccare tra la melodia di ululati facendo quasi a gara con Geoff, rendendosi però il principale portavoce della notizia. La mancanza del capo ti faceva scattare un meccanismo di difesa autonomo, insieme alla disperata chiamata rivolta verso il proprio Alfa.
<< B, dobbiamo fare qualcosa. >> Dawn sussurrò flebili quelle parole, facendole catturare dai fiati delle due specie. B la guardò, non disse niente e si passò il palmo della mano sul viso partendo dalla fronte e arrivando sotto il mento: sul viso dello sciamano figurava un teschio. Dawn lo lasciò fare e, ascoltando quella straziante melodia si sedette sull'erba macchiata di rosso, incrociò le gambe e chiuse gli occhi. Sulla candida pelle spuntarono tatuaggi illuminati dall'interno da una tenue luce bluastra. I capelli si schiarirono ancora di più replicando i raggi di luna restanti in quel cielo; iniziò a cantare versi persi nei tempi più remoti, recitando formule e vecchie profezie oramai dimenticate.
B si avvicinò alla donna, porse le mani verso di lei e una volta incanalata l'energia la assorbì tra i palmi, chiudendoli a pugno. La maschera sul viso si illuminava a tempi alterni di una luce rossastra, si chinò poi e sfiorò con le dita alcune gocce di sangue ancora fresco di un Wolv. Una volta aperte le mani, delle fiale vennero rivelate.
Dawn sbatté le palpebre un paio di volte, facendo scomparire i tatuaggi. Guardò B, sfiorò anche lei con le dita il sangue a terra e si alzò, facendo cadere un paio di gocce sulle fiale e recitando un'antica nenia. Le fiale s'illuminarono e da esse iniziò a fluire un denso fumo.
Gwen tornò ad ululare dopo essersi accucciata. Non avrebbe mai voluto farlo ma era un istinto primordiale: Alejandro era sparito e loro senza una guida si sentivano perduti, lei compresa. Spezzò l'ululato solo quando avvertì quell'acre odore solleticargli l'olfatto. In pochi attimi sentì le zampe tremare e la pelliccia scrollarsi sotto il controllo dei muscoli: era ancora dentro il proprio corpo ma, non ne aveva più il controllo. L'armatura di pelliccia nella quale era rinchiusa si accasciò a terra. Fece in tempo a notare Dakota e Cody iniziare a fare lo stesso, prima di vedere una coltre oscura calarle sulle palpebre, seguita da un silenzio assordante.

***

Nella sala grande si erano riuniti tutti i Lican, e a fila prendevano i bendaggi e le erbe curative da Dawn.
C'erano tutti, da Jo e Brik a Stacy ed Eva. I più giovani Lican, spaesati per la loro prima battaglia a cielo aperto, rimanevano confusi davanti a ciò: Heather in centro a tutti loro con uno sguardo deciso che nascondeva un doloroso rammarico per la perdita del figlio. DJ e Geoff la guardavano con saggezza mentre l'uno attorcigliava una benda pulita sull'avambraccio dell'altro. << Piano, fai male... >> mugolò con un filo di voce Dj per poi venir interrotto da uno sghignazzo nelle retrovie.
<< Ti hanno aperto proprio bene quei bastardi eh Panda ? >> Jo chiamava in quel modo il jamaicano per sottolineare il suo carattere mansueto, e a volte quel soprannome creava in Dj un sorriso sincero. Il contrario della reazione voluta da Jo.
<< Disse quella senza un ginocchio >> osò Brik intento a disinfettarsi le ferite sul volto. Inutile dire che si sentì immediatamente una mancanza generale, una mancanza alla quale non erano abituati. << Giuro che se trovo quei viscidi e schifosi cacciatori io... io... ecco io li sbrano! >> interruppe Stacy, che aveva fatto ben poco, se non rifornire tutti di cibo e avanzi. << Inutile dire che il nostro caro vecchio Duncan ha bisogno di tutto l'aiuto possibil- >> Geoff non aveva nemmeno finito di dare aria all'ultima vocale che la voce atona di Heather scompose i pensieri del gruppo.
<< Quello che Geoff dice è la pura e semplice verità figli miei, Duncan è stato preso da persone che non penso vogliano solo ucciderlo. >> con gli occhi fece una carrellata complessiva e sospirò amaramente continuando: << Quelle persone, non hanno solo privato noi di una guida, un maestro, un figlio. Ma ne hanno privato anche i nostri nemici. >> questa volta Zoey si sentì gli occhi della strega addosso, e un brivido le zampettò lungo i lati della schiena, come un gelido brivido in piena estate. << Nemici che hanno avuto una lode nel nostro branco. Nemici che hanno dimostrato fedeltà non solo ai Lican, ma anche ai loro animi. >>
E questa volta quel tremore lo percepì anche Scott, il Trādo. Era una sensazione raggelante che in qualche strano e bizzarro modo lo faceva sentire meglio, come un soffio di vento in una estate torbida.
La strega era tanto saggia quanto belli erano i suoi occhi, raccolti nel dolore della perdita. Lei, tenace e distruttiva come un uragano non lasciò che una via da percorrere al suo branco: << Figli miei, come possiamo noi undici recuperare ciò che ci hanno portato via! >> Una voce si alzò dal fondo infine, per rispondere a quella domanda che domanda non era.
<< Io una idea ce l'avrei, Heather. >> Era l'ultima voce aggiuntasi al coro a parlare per prima, quella del Trādo , così perseverante e irremovibile. Scott era l'ultimo a dover proferire fiato alle proprie parole, l'ultimo a dover proporre un piano, una scappatoia, una strategia.
Eppure la sprezzante voce del Wolf dipinse sul volto della strega un velo di orgoglio, celato da un sorriso.
<< Hai un'ora per pianificare il tutto Scott. Sappiate inoltre, che il vero nemico non è nella stanza a fianco, dormiente e ignaro delle nostre parole, il vero nemico è colei che ci ha strappato via i nostri capo branco, un nemico così antico senza il quale la sottoscritta non sarebbe qui. >> fece una piccola pausa Heather, riprendendo il fiato e il coraggio di dire quel diabolico nome a voce alta << mia madre, la strega Blaineley. >>
In quel preciso istante le mani di Dawn ebbero un tremore improvviso, Heather non aveva mai proferito parola nemmeno con lei di questo fatto. La veggente diede un'occhiata al branco, il volto di ognuno aveva perso il colorito e il fiato era sospeso nella gola.
La madre di Heather .
Quando l'attesa fu sufficiente, la strega rese noti i propri esatti sospetti: << Non ne ero mai stata certa prima di stanotte. In tutti gli attacchi avuti dai cacciatori, non abbiamo mai rintracciato alcuna traccia di incantesimi, ma oggi qualcosa ha infranto la nostra barriera visiva non facendoci vedere due personaggi dietro al fumo del dardo. L'illusione ci ha portato via Duncan, un incantesimo così lieve che solo un occhio esperto poteva smascherarlo. E figli miei, pensavo che la magia avesse cessato di esistere nel lontano 470 dopo Cristo, ma dopo oggi, penso che mia madre non fu veramente morta in quello che mi era stato confermato un incendio boschivo. >>
L’aria era così stretta in sospiri, e gli sguardi così incollati alle parole della mora tanto da non riuscire a trapelare commento. Nelle menti di tutti defluiva il pensiero che i cacciatori non potevano aver fatto tutto ciò senza l’aiuto di un interno, e che una strega di certo doveva almeno aver sferrato un attacco in passato per scoprire come disattivare la loro barriera.
<< Heather, penso sia impossibile non chiedere allora, come mai i cacciatori sono riusciti a portare a termine il loro obbiettivo… senza l’aiuto di un interno. >> Quel coraggio Zoey non l’aveva mai avuto, l’aveva tenuto nascosto e mite con dolcetti di autocontrollo, ma adesso poteva anche slacciare il guinzaglio.
Quelle parole non stupirono solo la Madre calcolatrice, bensì tutto il gruppo dei Lican li riuniti. << Tks, io scommetto che è piscialetto qua. >> esordì Jo con un voluto accenno di sarcasmo verso Brick, e lui come risposta le donò una “zampata” sulla nuca << Eddai Jo, ti sembra il caso di dire una cosa così in un momento come questo? >> la voce trema leggermente di fronte all’azione appena compiuta. In una lotta tra i due, Brick non se la sarebbe sentita di colpirla o farle del male… avrebbe sicuramente perso.
<< Tuttavia… >> Heather non perse tempo, e dalle sue labbra scivolarono le peggio parole che i Lican potessero sentire riguardo a una loro stessa verità << C’è un motivo se i cacciatori sono venuti proprio qua, nella nostra base, nella nostra casa. C’è un motivo se la nostra barriera protettiva ha inesorabilmente ceduto sotto un inganno. Un inganno che ci è costato forse la vita del nostro Leader. Sto parlando di un tradimento che nel nostro branco prende il nome di... Noah. >>

Quel nome scivolava così bene sulla lingua di Heather. Un agrodolce sospiro che fece congelare il sangue al proprietario, nonostante sapesse già cosa lo aspettava. Noah avvertì un bruciore dietro il collo, un fastidioso prurito di fuoco. Come se qualcuno stesse incidendo nella sua pelle con una lama rovente.
<< Trādo >> sussurrando la madre di Duncan diede il via ad un coro di voci che lentamente si infilava nell’animo del traditore dei Lican.
<< Trādo >> una sinfonia di voci lugubri, era quella che accompagnava Noah davanti a colei che assicurava loro la vita, colei che ora gliela avrebbe tolta.
<< Trādo >> e il coro si eleggeva più alto, più forte, più straziante.

La donna era tanto seria quanto impenetrabile, il chiarore del suo sguardo illuminato dalla luce della luna chiuse il cuore di Noah in una morsa di ghiaccio. Il ragazzo si fermò esattamente davanti a lei, dubbioso sul destino della propria pena.
<< Che cosa state aspettando?! >> più che una domanda il tono dell’impulsiva Eva era quello di chi non aspetta altro che la vendetta. << Aspetta… guardate. >> Geoff aveva visto bene? Heather stava forse... sorridendo?
Gli occhi da licantropo scrutano meglio quel gesto tanto spontaneo, un gesto che nessuno si sarebbe mai aspettato: la Strega aveva posato una mano sulla spalla dell’allergico e con uno sguardo fisso e glaciale aveva filmato tutto il suo branco iniziando a parlare con voce soffice e bassa << E così… sareste pronti a giustiziare un visto compagno di vita? Un vostro alleato, un fratello? >> il timbro di voce della mora aumenta, e con quello anche la pesantezza di quelle parole.
<< Che cosa sta dicendo Heather? >> emette un filo di voce lieve e prolungato Zoey, come se volesse farsi sentire anche dal rosso affianco a lei. << Non chiederlo a me dolcezza, non conosco le usanze e i metodi dei vostri. >> come risposta, Bella Gioia ottenne solo la conferma dei propri dubbi.
Il silenzio era tombale.
La curiosità impellente mozzava i respiri dei presenti.
Ogni rumore era stato sostituito dalla voce ferma e sicura della loro guida madre. << Lasciate o figli miei che vi riveli la cruda verità: sbagliate. >> e fu in quel momento che le parole di Heather si tuffarono nelle orecchie e negli animi dei Lican. << Avete dato un giudizio morale errato solo perché la sottoscritta ha comandato che fosse così. Ebbene sappiate che Noah non è affatto un Trâdo. Sotto il consiglio di alcuni dei nostri membri più fidati Noah era l’unico che poteva introdursi nella base dei Wolv, non come nemico… ma come alleato: un Lican che dopo aver tradito il suo branco cerca di entrare nella tana del nemico scoprendo i loro punti deboli e il recente attacco. E adesso… possiamo sapere dove hanno portato Duncan sfruttando le conoscenze che Noah ha raccolto in questo tempo per un nostro vantaggio. >> o almeno, questo era ciò di cui era convinta la corvina. Secondo i ragionamenti di Heather, la madre avrebbe potuto pedinare Noah mentre si spostava tra un clan e l'altro, venendo così a conoscenza delle loro posizioni. Oh, quanto si sbagliava su ciò.
La strega aveva incantato tutti in quel salone, sentiva la pressione dei loro sguardi su di lei, lei che sorridente sapeva che mancavano solo due mosse per lo scacco matto.
<< Ma ora, finitela di leccarvi le ferite e preparate gli animi alla battaglia. >> la strega non aveva ancora finito il proprio discorso. << Nella stanza a fianco ci attendono una dozzina di Wolv. Scott. >> le sillabe colpirono in pieno petto il rosso, facendolo drizzare e alzare lo sguardo fiero verso la donna. << So come trattarli nonostante mi considerino carne da macello. Abbiamo giusto mezz'ora per pensare ad un piano nei minimi dettagli: non saranno più nella forma da mannari ma, fidatevi... >> il rosso alzò un lembo della canotta, rivelando uno squarcio oramai rimarginato all'altezza del fegato. << Anche da umani sanno come uccidervi. >> sussurrò con un sogghigno mentre i Lican lo accerchiavano, in cerca di una guida.
Doveva far conoscere i due Clan ed era l'unica chiave di volta disponibile... magari sarebbe anche riuscito a divenire il nuovo capobranco di entrambi i Clan, perché no.


Angolo Autrici

Autrice P: UN NUOVO CAPITOLO!
Scott: non ti scaldare troppo P... io faccio solo una battuta, non è un gran traguardo *il rosso mi lancia una occhiataccia* scommetto che le recinzioni saranno tutte a bandierine rosse.
Autrice M: quali recensioni? Sigh*sussurra* Autrice P: guardi sempre e solo te? Prendi Heather che non c'è stata dall'inizio della seconda parte eppure... eppure non si lamenta mica u.u e comunque... si dice RECENSIONI... cretino.
Scott: d'ah...
Autrice M: UN NUOVO CAPITOLO!
Scott: si, l'ha già detto P.
Autrice M: si, ma P. non ha detto che questo capitolo è il 17° e ciò vuol dire che no: non siamo morte, e no: non abbiamo abbandonato il nostro amato fandom.
Duncan: fantastico, adesso tutti sanno che sono rinchiuso. Grazie eh.
Autrice P. e M: *prendono i guinzagli dei loro due cani e li legano insieme portandoli fuori dalla “stanza scrittura” senza dar peso agli insulti* Oh! La pace! *si battono il cinque*
Fateci sapere con una recensione (e NON recinzione) che cosa vi ha sconvolto di più, (e sappiamo che c'è qualcosa *ghignano*) e se ci sono delle imprecisioni nel testo, saremo felici di correggerle.

Bye Bye! Al prossimo capitolo EFPniani!
*P. e M. salutano con la manina mentre Duncan e Scott irrompono nella stanza*

PS: Per chi volesse supportare la piccola ~M, ci sarebbe l'ultimo capitolo di ○ Out There che, in primis come titolo richiama la canzone di Scar del Re Leone (E M AMA SCAR).
In secondo luogo il titolo di questo capitolo di sposa perfettamente con l'altra ff e infine, se vi piacciono le ff incentrate in un carcere e su tutte le belle cose che servono per fuggire da un mondo che vi sta troppo stretto, potreste trovare interessante la lettura ;)
Bye.

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Just a Shapeshifter