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Autore: IlPescatore95    08/01/2018    0 recensioni
Questa è la storia di tre amici che insieme si trovano ad affrontare le drammatiche situazioni della guerra ed anche se la guerra sta giungendo al termine, la stanchezza e il nervosismo rende difficili gli ultimi mesi di essa.
Troveremo situazioni di relax fra i tre amici, ma anche difficili momenti che una volta superati, Jack e Franck hanno la loro usanza di fumarci su una sigaretta.
Ma dal primo capito al l'ultimo, a Franck gliene rimane soltanto una.
(Anche se la storia si svolge durante la seconda guerra mondiale avverto che date, situazioni, ed episodi sono pienamente inventati.)
Genere: Drammatico, Guerra, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ultima sigaretta - L'incidente 2 Settembre 1945
Okinawa - Giappone

Caro Diario..
La guerra fa schifo, oggi ne ho la certezza.


Qualche giorno prima..


25 Agosto 1945
Parigi - Francia


-Ehi Jack!- Urlò a squarcia gola Franck per le strade della capitale francese
-Soldato semplice McDonald!- lo riprese il sergente -E' impazzito ad urlare in questa maniera?-
-Mi scusi sergente! Ha ragione lei!- McDonald si scuso per il suo disimpegno sul campo.
Jack si stava già avvicinando dopo il chiamo dell'amico,
-"E' impazzito!"- dopo aver fatto il verso al sergente i due scoppiarono in una risata silenziosa.
-McDonald! Stenly! Se vi sembra di essere tanto simpatici, andate voi due in ricognizione fra le macerie del bersaglio abbattuto!-
Il sergente udì le risate e si arrabbiò molto, non molto prima che Frank avesse chiamato il suo amico Jack a squarcia gola, un obbiettivo era stato bombardato dalla loro infallibile squadra di copertura aerea, e ne erano rimaste solo le macerie.
Per punizione il sergente mandò i due amici in ricognizione,
-Come mai mi hai chiamato in quel modo prima?- chiede durante la "passeggiata" Jack
-Vedi Jack, io ora te lo dico ma tu non scoppiare a piangere eh!- disse Frank mettendo le mani avanti
-Quando ci sono stati i fuochi d'artificio prima..-
-Cazzo hai visto che figata?!- lo interrompe Jack, -I nostri compagni sono spettacolari come sempre!-
-No! appunto non ho visto un bel niente, dato che il pivellino non che recluta Richard ha pensato bene, nonostante si carcasse sotto lui, di prendermi e tirarmi dietro un muro a protezione!- racconta tutto incazzato Frank
-Dai un gesto nobile per una recluta!- lo stuzzica ridacchiando Jack
- Certo, cosi nobile che non solo mi sono perso i fuochi, ma mi è caduto persino il nostro pacchetto di sigarette!-
-Cazzo no!- Esclama Jack -E quante ne hai perse?!-
-Ora non ridi più eh? sono riuscito a salvarne solo una - Frank mostra il pacchetto con una sola sigaretta all'amico
-Questa me la paga il pivellino!- Jack non fini nemmeno di parlare che dalle spalle sentirono dei rumori
I due amici si voltarono fucili puntati, -Ragazzi fermi sono io!- urlò Richard alzando le mani
-Pivello!- urlo Jack -Ti volevi far ammazzare?!- lo rimproverò Frank
-Non ti basta il grave lutto che ci hai recato?! una sola sigaretta salva, un disastro!- Jack era proprio il tipo da tragedie, e più faceva sentire in colpa la gente più stava meglio lui.
-Scusate ragazzi, vi ho raggiunto proprio per chiedervi perdono per quell'incidente, appena torniamo al campo vi rendo il mio!-
Richard è si un ragazzino sbadato e impacciato, ma è anche molto altruista e gentile.
-Va bene Pivello! Adesso vieni con noi che ti insegniamo qualcosa va!- Finì il discorso Frank, quasi con spirito di maestria.

I tre ispezionarono l'obbiettivo in lungo ed in largo, dall'arrivo di Richard fra i due amici era calato un silenzio spettrale mentre lui provava di tanto in tanto a spezzarlo, riceveva risposte secche e coincise da uno dei due.
Tutt'intorno non c'era altro che sassi e detriti, polvere e puzzo di bruciato, di qua e la ogni tanto si scrutavano pezzi di divisa dell' SS che prima si erano asserragliati nell'edificio, ma ai tre ragazzi premeva di più non scoprire com'erano ridotti i corpi
che scoprire se qualche munizione fossi rimasta integra quindi scrutavano solo la superficie e poi tiravano avanti senza toccare nulla, -L'importante che non respirino- esclamò con freddezza Frank, che era si il più saggi fra due amici, ma anche il più freddo e crudele.
I tra ragazzi scrutarono un frigorifero chiuso, adagiato sul terreno,
-Jack!- esclamò sotto voce l'amico -Vediamo se dentro c'è qualcosa da riportare al generale?-
Jack si fermò, fece segno al pivello di avvicinarsi ed i tre si riunirono dietro un muro, Frank in mezzo disse
-Vedi Richard, questo è il nostro sporco lavoro, se torniamo dal sergente cattivo senza nulla in mano, niente pranzo- Frank stava parlando al pivello quasi fosse un nonno che parlava al proprio nipote e aggiunse
-Adesso però, quel frigo piazzato in mezzo a uno spiazzo potrebbe salvarci il culo e farci mangiare un bel piatto di minestra calda!- Si esaltò
-Io vado avanti verso il frigo, tu e lo zio Frank fate in modo e maniera che il culo salvo sia anche il mio, un frigo posizionato in quel modo potrebbe essere
una trappola piazzata da alcuni sopravvissuti, quindi molto attento Pivello, se bucano il mio culo io dopo buco il tuo, chiaro?!- dettò legge Jack
-Ehi fenomeno- lo calmo Frank -se qualcuno qui detta legge quello sono io, ricordi? hai perso tu a briscola l'ultima volta, però ero anche io dell'idea che
il culo che deve rischiare è il tuo e non il mio, quindi pivello esegui quello che i ha detto zio Jack-
Esatto, dopo nemmeno qualche ora, i due "cuor di pietra" si erano affezionati a Richard come fosse un nipote.
Adesso Jack stava in testa, a lui piaceva stare davanti, aveva la vista libera e poteva vedere eventuali pericoli.
-Forza pivello, tu a destra ed io a sinistra- disse sotto voce Franck e Richard inizio a camminare spalle-spalle a Franck
il fucile gli tremava fra le mani, nonostante tutto intorno a lui ci fossero solo detriti e macerie, lui aveva paura.
E se salta fuori un crucco all'improvviso? e se salto su una mina? molte erano le domande che si stava ponendo, nessuna di queste sarebbe finita bene, ma scosse la testa, afferrò il fucile e prese la mira, anche se non c'era nessuno, lui aveva la mira pronta, c'era da poteggere i proprio compagni e cosi aveva imparato
in addestramento!
Mentre Jack si stava avvicinando al frigo Richard e Franck gli stavano vicino e gli coprivano le spalle come veri compagni.
-Ci sono, adesso apriamo e vediamo di mangiare qualcosa di caldo stasre!- disse con tono fermo Jack, mise la mano sulla maniglia del frigo e fece una pausa di qualche secondo.
Erano infiniti quei secondi, Richard cercava con gli orecchi di staccare il rumore dei passi di Franc e Jack per capire se ci fosse un quarto individuo che camminasse, ma per fortuna il risultato era negativo, Franck stava cercando di fare lo stesso ma era cosi curioso di sapere se il frigo fosse pieno o no che ogni tanto lanciava un occhiata all'amico sperando che lo aprisse da un momento all'altro.
Il cigolio del frigo rombombò per tutti i detriti e quei pochi muri rimasti in piedi, Jack lo stava aprendo!
In quel momento Richard udì quel rumoere che temeva di sentire per tutto il tempo
- Jack girati!- sbraitò Richard!
Jack si girò a fucile sguainato, si ritovarono circondati, ma i tre compagni iniziarono per primi a sparare verso i tre crucchi che li avevano circondati, Jack si aspettava tutto e fu prontissimo anche lui a sparare, anzi fu il primo.
Franck puntò subito alla testa, Jack al cuore ma a Richard gli ci volsero due colpi prima di atterrare l'avversario, però ci riusci!
-Però! bel lavoro pivello!-  disse molto entusiasto Frack
-Grazie mille- Richard rispose con voce bassa e sofferente..
Jack si girò verso di lui e prima che la domanda del perche di quella voce, si accorse che Richard era in terra, e dalla sua gamba sgorgava sangue e non accennava a smettere.
Il nemico era riuscito a mirare, tra il primo ed il secondo colpo, prorpio all'arteria femorale di Richard
-Pivello!- urlò Franck gettandosi sul compagno e premendogli la ferita con la mano -Va a cercare il medico!-
Jack partì come un razzo urlando che sarebbe servito un medico nell'immediato, sapendo che il plotone non era molto distante e sperava che qualcuno lo avesse sentito.
- Ehi pivello, se te ne vai proprio ora giuro che ti prendo a calci in culo!-
Richard urlava come un matto e questo a Franck andava quasi bene, sapeva benissimo che c'era da preoccuparsi di più se si fosse addormentato o fosse svenuto, intanto premeva con violenza sulla ferita aveva applicato la sua cintura a monte della ferita, il tempo sembrava si fosse fermato e Jack che se ne fosse andato da ore e ore, invece erano passati solo due minuti ma Richard continuava a sanguinare.
-Franck.. devo dirti una cosa..- si rivolse con voce fioca Richard, ma non fece in tempo a finire la frase che sentì urlare
-Eccoci!- Jack era tornato a tempo record, e con se c'era anche il furgone per la medicazione e per il trasporto al posto di controllo.
Il medico lo medico e insieme lo caricarono sul furgone per portalo al rifugio, li avrebbe ricevuto le migliri cure.
   
 
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