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Autore: MeredithGrey94    12/01/2018    0 recensioni
Isabel dopo l'ennesima delusione amorosa, decide di cambiare completamente vita.
Si trasferisce a Formentera e passa le sue giornate in totale relax, quando un ragazzo attira la sua attenzione, ma di lui vede solo un tatuaggio, un occhio sulla caviglia che riesce ad ipnotizzarla.
Isy si ritroverà attratta da lui e cercherà a tutti i costi di scoprire chi è il ragazzo misterioso.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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PROLOGO "Cara Isabel so che non è molto bello da parte mia lasciarti tramite lettera, ma in palestra ho incontrato una ragazza e ho perso completamente la testa per lei, così ho preso tutte le mie cose e me ne sono andato via. Le chiavi sono appese al loro posto e ti ho lasciato metà soldi dell'affitto e delle bollette in una busta dentro il mio comodino. Buon tutto, il tuo non più tuo, Giorgio." Rimasi ferma a fissare la lettera, forse per venti minuti buoni, dopo di che la stracciai e andai a farmi una bella doccia, ne avevo bisogno. Una volta sotto il getto bollente mi resi conto che stavo piangendo. Per cosa poi? Si, stavamo insieme da due anni ed eravamo andati subito a convivere, e sicuramente farà lo stesso con "Miss Palestra 2017". Una volta fuori dalla doccia presi una decisione importante per la mia vita e il mio futuro, sarei partita. Per andare lontano da qui, lontano da tutti. Formentera. Due settimane dopo. Non mi sarei mai aspettata di stare così bene dopo la rottura con Giorgio. Ero sdraiata nel mio bellissimo lettino privato nella stupenda spiaggia di Cala Saona a Formentera. All'improvviso uno sconosciuto mi portò via lo zaino, l'unica cosa che riuscii a vedere in quel momento era un bellissimo tatuaggio sulla caviglia, un occhio che in questo momento mi stava osservando. Nessuno chiese se avevo bisogno d'aiuto e io del resto non lo chiesi visto che nello zaino non c'era niente d'importante. Ma chi era? Perché il mio zaino? D'un tratto mi ricordai che lì dentro c'era la cartina della zona e cerchiato in rosso l'appartamento che avevo preso e tutti i miei dati. Volevo che questo sconosciuto mi trovasse? Perché ero tanto eccitata all'idea? Forse sì, ero molto eccitata all'idea che mi trovasse, e forse, sarebbe iniziato un nuovo capitolo della mia vita. CAPITOLO 1. Una volta arrivata al mio appartamento restai ferma nell'atrio, per accertarmi che non ci fosse nessuno. Per fortuna avevo tutto accanto a me in spiaggia, le chiavi erano dentro al borsellino vicino al telefono che era sempre a portata di mano. Però una volta scoperto dove abitavo poteva benissimo arrivare a me. L'appartamento che avevo trovato qui era completamente diverso da quello che avevo a Genova, qui entravi e c'era un grosso atrio con un pavimento piastrellato tutto bianco che ricopriva l'intero appartamento. Per fortuna l'avevo trovato arredato, l'atrio faceva da sala e al centro si trovava questo divano ad L bellissimo in pelle nera e davanti ad esso una TV da 60 pollici appesa al muro. Più avanti a destra c'era la cucina e l'ultima stanza era la mia, un grosso letto matrimoniale dava un certo tono alla camera, la testata era bianca e alla destra della porta si trovava un grosso armadio bianco lucido. La cosa più bella però era che avevo una porta finestra che dava su uno splendido terrazzo con vista spiaggia. Il padrone di casa aveva fatto installare una Jacuzzi per quattro persone, non l'avevo ancora usata ma avevo bisogno di rilassarmi, così decisi di riempirla e nel frattempo mi versai un bicchiere di vino rosso. Stavo per entrare dentro l'acqua tiepida quando il campanello inizia a suonare ripetutamente. Chi poteva essere? Forse era Chiara, l'unica persona con cui avevo costruito un legame di amicizia, ma non l'avevo sentita e lei di solito non passa senza avvisare. Anche lei era scappata da una relazione andata male, ma abitava qui ormai da tre anni. Mi avvicinai con passo felpato alla porta e guardai dallo spioncino, e con tutta la delusione del mondo, era Chiara. - Isy pensavo fossi in spiaggia! Ti ho cercata per un ora poi il barista mi ha detto che ti hanno derubata e poco dopo sei andata via. - Chiara era molto esuberante, e a volte, molto invadente. Le raccontai brevemente del mio sconosciuto e rimase sconvolta, o quasi, cosi tirò fuori un idea delle sue. - Ho un idea, facciamo una festa! - - Cosa?. - esclamai. - Sei pazza? Cosi se non volevo dare nell'occhio lo sconosciuto mi trova subito.- - Perché, non è quello che in fondo desideri? - Fisso i suoi bellissimi occhioni verdi nei miei così banalmente nocciola, ma aveva ragione, desideravo sapere chi fosse. - Va bene hai vinto tu, e festa sia! - Iniziò a saltellare come una pazza per tutta la sala e prese subito il telefono per invitare praticamente tutta Formentera. Quando finì l'ultima telefonata si voltò verso di me e disse : - Ok, adesso ci serve alcol, tanto ma tanto alcol. - - Certo sennò che festa sarebbe? Però ho bisogno che inviti quei tuoi amici che l'ultima volta hanno portato quei barili di birra. - Scoppiò in una fragorosa risata. - Sono i primi che ho invitato amica mia. -
   
 
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