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Autore: Nuclear    13/01/2018    1 recensioni
Ciao, volevo solo dirti che...
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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So che ci siamo detti addio nel modo peggiore possibile.
La rabbia aveva preso il controllo di me e non avevo pensato che quella sarebbe stata l'ultima volta che ci saremmo parlati.
Solo due settimane dopo, eccomi, ubriaco davanti alla tastiera, piangendo e pensando a te, e a tutto ciò che avrei potuto fare.
So che non posso addossare a te tutta la colpa di ciò che è successo. 
Avrei potuto essere più presente, avrei potuto dirti cosa non andava invece di tenermi tutto dentro. 
Avrei potuto fare molte cose, ma non ne ho fatta nessuna. 
E adesso, che sento la tua mancanza come sento quella dell'aria che non entra nei miei polmoni perché non riesco a respirare (ho anche ricominciato a fumare, so che non saresti d'accordo, e forse è uno dei motivi per cui ho deciso di farlo), non riesco neanche a scriverti ma scrivo su questo sito perché non ho il coraggio di dirti come mi sento.
Ma avrebbe senso poi?
Quante volte abbiamo provato a far funzionare una relazione che ogni volta diventava più breve, intervallata da momenti in cui non ci volevamo neanche rivolgere la parola. 
Quindi mi limiterò a dire che ti amo ancora. 
Che senza te non sento la vita come prima. Che se anche tutto il mondo sembra contrario a me e te, avrei rinunciato volentieri al mondo piuttosto che a te. E tu non potrai neanche leggerlo, e questo fa di me, oltre che stupido, anche un illogico romantico che non sa quel che fa. 
Ma ti giuro, non è stato per nulla. 
Ho imparato ad amare ed essere amato, a soffrire per quello a cui tengo e a dare importanza a una persona oltre a me. 
Non ho mai avuto molti amici, tu lo sai bene. Non ne ho mai sofferto particolarmente. Non quando ero con te. Eri tutto ciò di cui avevo bisogno, ma forse è stato proprio questo uno dei miei errori. Chi potrebbe mai portare il peso di significare tutto per una persona? Di essere l'unica nota positiva in una melodia tetra e sconclusionata, qual è la mia vita. 
Mi manca il tuo odore, la sensazione della tua pelle contro la mia. Mi manca il tuo sorriso, mi mancano i tuoi occhi che mi ricordano il mare della Sardegna, dove hai fatto riemergere il mio amore per te violentemente, prepotente, contro qualsiasi aspettativa. Mi manca il tuo modo di farmi conoscere parti di me che da solo non avrei scoperto. Mi mancano le tue labbra, mi manca il tuo buongiorno  e la tua buonanotte. 
Non avrò abbastanza parole per definire quanto sei stata importante per me, e quanto averti conosciuta mi abbia cambiato per sempre. Mi hai fatto capire cosa conta davvero nella vita, e a prescindere da come sia finita, so che tutto questo lo dovrò sempre e solo a te. 
Le persone mi criticano per la mia cinicità, che mi porta anche in questo momento a riconoscere che questo malumore passerà, che mi innamorerò di nuovo, che questa esperienza è stata un gradino che mi porterà più in alto, qualsiasi cosa voglia dire. 
Ma al momento non mi interessa di riconoscere niente, non mi importa di imparare, non mi importa di crescere. 
Volevo dirti che mi manchi, e te l'ho detto.
Volevo dirti che mi hai fatto crescere, e te l'ho detto. 
Volevo dirti che mi hai segnato per tutta la vita, e l'ho fatto. 
Volevo solo dirti, che ti amo. E ti amerò per tutta la vita. 
  
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