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Autore: namary    14/01/2018    4 recensioni
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Dopo quanto accaduto nella Sala del Trono e su Crait, Rey si scopre smarrita e insicura riguardo il proprio futuro e quello dei suoi amici. A complicare la situazione, il legame nella Forza tra lei e Ben Solo, che è vivo sotto la cenere e rischia di compromettere tutta la Resistenza. Saranno nuove visioni e ciò che rimane del Codice Jedi, a guidarla verso una Terra inesplorata, dove tutto è possibile.
*Reylo
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Luke Skywalker, Principessa Leia Organa, Rey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 4.
 
Uscita dalla riunione, Leia si congedò e si diresse subito verso i suoi alloggi.
Una volta all'interno, si lasciò andare ad un sospiro di sollievo e si appoggiò per un attimo alla porta.
Si sentiva provata dai recenti avvenimenti, ma era ancora speranzosa.
Dall'Orlo Esterno erano arrivati finalmente i primi aiuti economici, e anche se non erano sufficienti a coprire tutte le spese necessarie, potevano almeno cominciare i preparativi per la riorganizzazione della resistenza.
Leia sapeva che prima o poi sarebbero stati scoperti, anche su un pianeta relativamente sicuro come Yunra, per cui stava valutando di trasferire il tutto su un altro sistema, magari Handooine, Argonar oppure Rodia.
Tutti e tre i pianeti avevano importanti risorse energetiche, sostenevano la sua causa ed erano anche in posizioni di relativa distanza dal centro del potere politico.
Sapeva di dover rimanere salda, ma cominciava a sentirsi stanca.
Era tutta la vita che lottava: prima contro l'Impero, ora contro il Primo Ordine... aveva avuto pochi momenti veramente felici nella sua vita, e non sapeva se ce ne sarebbero stati altri.
Aveva perso tutti i suoi cari, e questo dolore col passare del tempo diventava sempre più difficile da sopportare.
Soprattutto, il pensiero di Ben la rendeva triste.
Non riusciva a credere fino in fondo alle parole di Luke... anche se dentro di sé sapeva che c'era ancora speranza per suo figlio.
Sentiva che Ben era ancora lì da qualche parte, sepolto sotto l'identità di Kylo Ren, ma lei non aveva più la forza di scavare. Non voleva illudersi, ma le parole di suo fratello avevano risvegliato una debole fiamma che pensava fosse estinta.
Nessuno è mai veramente perduto...
Lasciando scorrere i pensieri, la sua mente la riportò ad una questione che la preoccupava: Rey.
Qualcosa di importante doveva essere accaduto.
Quello che aveva intuito dalle poche frasi che si erano scambiate, era che Ben era coinvolto nell'uccisione di Snoke, e questo le sembrava strano e sconvolgente.
Si chiedeva se ormai suo figlio non fosse altro che una scheggia impazzita, preda di un incontrollabile desiderio di eliminare tutto ciò che si opponeva sul suo cammino.
Eppure sentiva che non tutto era perduto, proprio come aveva detto Luke.
In ogni caso, con il passare dei giorni, Rey la preoccupava sempre di più.
Da quando era ritornata, sembrava tormentata da qualcosa, come se fosse in perenne conflitto con sé stessa.
Si allontanava dal gruppo per stare sola, aveva un'espressione più cupa e triste, senza contare che spesso la vedeva scattare per un nonnulla.  
Facendosi coraggio, Leia aprì di nuovo la porta e andò a cercarla.
Maledetto senso materno, che la portava sempre a prendersi cura di tutti fuorché sé stessa!
Sapeva che non se ne sarebbe mai liberata.
La trovò all'esterno, seduta all'ombra di un alto albero da frutto in posa meditativa.
Cercò di essere discreta, ma lei percepì la sua presenza e riaprì gli occhi.
In quello stesso momento, Leia si accorse della spada laser che giaceva spezzata di fronte alle gambe della ragazza.
"Mi dispiace averti disturbata"
Lei non rispose. Invece, prese in mano le due metà e le guardò, sconsolata.
"Vorrei tanto poterla riparare... mi sento indifesa senza quest'arma, come se mancasse una parte di me"
Leia si sedette su un masso poco distante.
"La Forza ti guiderà, Rey. Non sei sola"
Lei alzò gli occhi, colpita dalle sue parole.
"Neanche tu. Non riesco ad immaginare quanto devi aver sofferto"
Leia si scoprì vulnerabile, e le lacrime affiorarono agli angoli dei suoi occhi.
"E' dura, ma... è la vita ad esserlo, in un certo senso. Cerco di andare avanti finché mi resta ancora un briciolo di speranza" ammise. "E tu, cosa mi dici del tuo dolore?"
Lei sobbalzò.
"Non voglio che tu ti senta costretta a confidarti con me, ma so che c'è qualcosa che ti affligge, e vorrei poterti aiutare"
Lei sembrò combattuta, e per un lungo istante non disse nulla.
"So solo che devo andarmene da qui"
"Ma sei appena tornata"
"Lo so, e mi si spezza il cuore nel prendere questa decisione. Voi siete parte della mia vita adesso, ma c'è qualcosa che devo fare".
Ci fu un altro silenzio, ma Leia non lo disturbò.
"C'è... un sogno ricorrente che faccio ormai da più di una settimana. Sogno un pianeta, dove la Forza mi chiama. Così come tempo fa sognavo l'isola continuamente, ma non sapevo che significava... ora sogno questo pianeta, ma non so dove si trovi"
"Che cosa vedi, in questo sogno?"
"Un pianeta spezzato al centro di una fascia di asteroidi. Oltre questo, una stella morente. E' lì che si trova il pianeta che sogno, lo so"
"Mmm... un pianeta spezzato, dici. Forse ti posso aiutare. Mi sembra di ricordare che un pianeta come quello che hai descritto si trovi ai margini più esterni della Galassia, tra i mondi dell'Orlo Esterno e le Regioni Ignote. Se mi darai qualche giorno, cercherò negli archivi"
Rey sembrava entusiasta e stupefatta.
"Grazie Leia.... ehm, volevo dire Generale Organa"
"Sai, a volte vorrei davvero che le persone mi vedessero più come Leia, che non come un Generale" le confidò lei, sorridendo.
 
 
Rey cominciò i preparativi per la partenza piena di entusiasmo.
Sapeva che questa era la cosa giusta da fare, per cui si dedicò anima e corpo a sistemare il Falcon.
Finn e Poe la stavano aiutando a riparare le parti danneggiate, e si erano prodigati a recuperare pezzi di ricambio nuovi che potessero modernizzare un po' la vecchia nave mercantile.
"Ma si può sapere perché non puoi venire con noi su Handooine?" chiese Finn armeggiando con i generatori di potenza.
"Te l'ho già detto... devo riparare la spada"
"E hai intenzione di andare da sola? Ti rendi conto che Kylo Ren potrebbe trovarti e ucciderti?"
Lei fece una strana smorfia simile a un sorriso triste, poi annuì.
"Lo so, ma nessuno può aiutarmi in questo. Ho imparato un sacco sulla Forza grazie a Luke, e ho capito che ci sono delle cose che si devono per forza superare da soli. Se anche Kylo Ren mi trovasse, saprò difendermi"
"Wow, sembri molto sicura di te"
Rey non lo era per niente, ma cercò di non darlo a vedere.
Finn continuò. "E' solo che non vorrei perderti. Ho trovato qualcosa per cui valga la pena combattere, grazie a te, Rose e Poe... e mi rattrista ogni volta vederti partire"
Rey strinse forte la mano di Finn, grata all'amico per la sua vicinanza.
"Mi sembrava che avessi già trovato una ragazza, Finn! O hai intenzione di portarmele via tutte?" sbottò dalle celle sottostanti la voce canzonatoria di Poe.
I due amici scoppiarono a ridere.
Le sarebbe mancato tutto questo, ma era determinata ad andare fino in fondo.
L'aveva percepito subito, appena era rientrata al servizio della Resistenza, ma ora comprendeva meglio ciò che doveva fare.
Quello non era il posto dove lei doveva essere. Un altro luogo la chiamava con insistenza, e lei voleva scoprire perché.
Ma anche qualcun altro la chiamava senza sosta: qualcuno che continuava come a stuzzicare un nervo dentro di lei. Poteva sentire la tensione interiore accompagnarla per tutto il giorno, eppure aveva imparato a non cedere.
Meditando, distraendo la mente, il contatto tra lei e Ben persisteva, ma era come offuscato, in secondo piano.
Tuttavia, le costava una sofferenza interiore che non credeva di poter provare, non più di quanta ne avesse già provata dopo il loro combattimento sulla Supremacy, quando si era rifiutata di prendere la sua mano.
Se fossero stati soltanto Rey e Ben... quanto semplice sarebbe stato!
Dopo un iniziale riavvicinamento, Rey aveva capito che quella strada le avrebbe portato soltanto dolore.
Sapeva che nessuno dei due era veramente disposto a mettere da parte i propri ideali per seguire l'altro, per cui doveva imparare a controllare quella connessione, se non voleva esserne sopraffatta.
Se fosse veramente caduta preda del Lato Oscuro, sarebbe stata la fine.
Eppure, per qualche strano motivo, con lui si sentiva a casa.
In quel momento, arrivò Rose.
"Ragazzi, l'ordine di evacuazione è per domani appena dopo il tramonto. Come siete messi?"
"Per quanto mi riguarda, abbiamo quasi finito!" disse Poe, emergendo dalle celle di contenimento."Ehi, Rose, sai se c'è ancora del dolce avanzato? Non vorrei andare via di qui senza portarmi via almeno il ricordo di quella delizia"
"Poe Dameron, il pilota più in gamba di tutta la Resistenza... tutto stomaco e niente cervello"
Rose aveva un bel caratterino, e a Rey piaceva.
In quei giorni, avevano trascorso parecchio tempo insieme lei, Rose e Finn. Si erano allenati insieme con il simulatore di volo, avevano fatto a turno delle ronde all'interno della base e aiutato gli ufficiali a sistemare le apparecchiature rovinate.
Quelle risate e l'allegria le erano mancate molto, e anche se non riusciva completamente a sentirsi parte del gruppo, la loro genuinità e semplicità avevano agito come un balsamo sulle sue ferite.
Il resto della giornata trascorse velocemente e in serenità, ma la sera si sentì inspiegabilmente appesantita e con una spiacevole sensazione nel corpo.
La liquidò come semplice malessere, ma fece fatica a dormire.
Il giorno della partenza finalmente arrivò, e nel primo pomeriggio Leia li convocò tutti nella sala principale per ricapitolare il piano di trasferimento su Handooine.
Il malessere di Rey andava tuttavia peggiorando.
Aveva una brutta sensazione, come un presentimento, ma non riusciva a spiegarsi il perché.
La sensazione era vaga, quasi indefinita, ma paradossalmente così reale che il suo corpo ne stava risentendo.
Rey e Finn entrarono con altri soldati, prendendo posto vicino a Rose mentre aspettavano gli ultimi ritardatari.
L'ex stormtrooper la osservò, preoccupato.
"Rey... stai sudando. Va tutto bene?"
In quel momento, si accorse che era vero. Si sentiva stanca come se avesse corso per tutta l'isola di Ahch-To con Luke in spalla.
"Non... non lo so, ho una strana sensazione"
"Può essere... una cosa collegata alla Forza?"
La Forza!
Si diede della stupida per non averci pensato prima.
Ora che ci pensava, la sensazione che provava era quasi minacciosa, come se un pericolo incombente dovesse abbattersi su di loro da un momento all'altro.
"Sì... c'è qualcosa. Come un pericolo, ma..."
"Che cosa? Rey, questo è..."
Proprio in quel momento Leia entrò e tutti rivolsero la loro attenzione verso il Generale.
Il mondo intorno si fece confuso, i suoni ovattati.
Le sembrò di udire Leia cominciare a parlare, e Finn che le diceva "Rey, rispondimi! Come sarebbe a dire che siamo in pericolo?"
Si concentrò sulla sensazione, cercando di individuare la provenienza... se erano davvero in pericolo, doveva agire in fretta.
Quando rispose a Finn, le sembrò di parlargli da una lunga distanza. La sua voce era debole e stanca.
"Non so, è strano... non percepisco nessun pericolo collegato a noi, ma..."
In quel momento, capì.
"No... questo no" disse lei, sentendosi improvvisamente malissimo.
"Cosa? Cosa succede, Rey? Chi...?"
Poi, Rey perse ogni contatto con il mondo reale.
Davanti a lei c'era Ben, accasciato alla parete con una grossa ferita al fianco.
Appena lo vide, urlò di paura e preoccupazione, per poi portarsi la mano alla bocca, stupita della sua reazione.
Cercò di avvicinarsi, ma si scoprì incapace di muovere qualsiasi muscolo.
I loro occhi si allacciarono in un dialogo silenzioso, e tramite la Forza le arrivò un'ondata di sensazioni non sue.
Dolore, paura, rabbia, desiderio di sopravvivere. D'istinto capì che qualcuno ora sapeva la verità, e che la sua vita era in grave pericolo.
Fu una questione di secondi: vide Ben alzare la spada laser e proteggersi da una spada viola, appartenente a un altro guerriero dalla maschera d'acciaio.
Un guerriero che lei aveva già visto nei suoi incubi...
Com'era arrivata, la visione se ne andò e lei si ritrovò in piedi, madida di sudore al centro della sala.
Tutti i presenti avevano gli occhi fissi su di lei, e la guardavano attoniti.
"Rey..." sussurrò Leia, sconvolta. "Cos'è accaduto?"
Lei scosse la testa, in lacrime, e fuggì correndo dalla sala, in preda a un uragano di emozioni.

 
   
 
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