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Autore: AlexisFrostbyte    14/01/2018    0 recensioni
La vita di una strega sta per cambiare completamente quando in una notte di plenilunio un ragazzo bussa alla sua porta.
Gli umani avranno scoperto il suo segreto o troverà semplicemente il complice di una vita?
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mettersi seduto di colpo dopo essersi svegliato non fu una delle migliori scelte per Dominick che infatti fu costretto a risistemarsi sul giaciglio su cui era steso per il forte giramento di capo e le fitte dolorose sparse per tutto il corpo. Tuttavia ,dopo aver richiuso un attimo gli occhi per ristabilizzarsi, non potè fare a meno di guardarsi intorno per capire in che luogo si trovasse: scaffali pieni di libri tenuti molto bene nonostante l'antichità che si poteva dedurre dagli angoli rovinati e smussi e da alcune pergamene giallognole che spuntavano dalle pagine di quelli aperti e una lunga scala di pietra davanti a sè "chissà dove porteranno quei gradini...."si chiese; girò lo sguardo dove sembrava entrare una luce molto fioca dalla finestra che illuminava quel poco che bastava un tavolo da lavoro ricoperto da fiale e quelle che sembravano...pozioni? «Meow!» un gatto nero lo stava osservando severo al di sopra di quella scrivania soffiando contro di lui che fece un verso di disappunto, colto alla sprovvista. «Buono Gatto...è nostro ospite, non essere maleducato» in quello stesso momento una bellissima ragazza scendeva dalla scala per fare da mediatore ai due litiganti, lasciando però senza fiato colui che non la conosceva e dando così vittoria al felino. Era molto raro vedere una fanciulla come lei da dove veniva lui ma oseremmo dire che era Demetra ad essere di una bellezza rara in quanto nemmeno gli umani si fossero ormai abituati a lei. Ben presto sul volto di Dominick si dipinse una faccia da beota man mano che, come in un sogno, Demetra si avvicinava a lui, ma a lei bastò semplicemente sfiorargli la lacerazione che riportava sul costato per rompere la magia facendogli cacciare un urlo che fece scappare di paura il gatto. «Che cosa fai?! sei impazzita?!» pulendosi il dito dal sangue con molta eleganza la strega soggiunse:«Ti riporto solamente alla realtà» sorrise quasi sfacciatamente «E se non ti fossi accorto delle tue condizioni sto solamente controllando le tue ferite. Ora riposati, quando starai meglio dovremmo parlare di questioni molto serie» disse così lasciando il ragazzo confuso con una smorfia sul viso. Dopo quache oretta di riposo Dominick si alzò lentamente dal giaciglio per poi fare un giro di ispezione del posto in cui si trovava e che ancora non riusciva a identificare tuttavia, non era a causa del malessere che avvertiva ma per la stranissima conformazione del luogo: era come trovarsi in un castello oblungo in altezza dove le stanze erano troppo piccole e per la quale, in base ai piccoli ricordi che gli riaffioravano alla mente dalla sera precedente, arrivò alla conclusione di essere capitato in una casa di campagna immersa nel più totale buio ed isolata da tutto il mondo. Alzando lo sguardo vide l'enorme scala a chiocciola continuare a salire per quello che sembrava l'infinito e decise di salirla nella speranza di trovare la padrona di casa al più presto. Non ci vollero molte rampe per notare la porta di una camera socchiusa e così si avvicinò sbirciando all'interno e notando Demetra intenta a sistemare dei libri su uno scaffale. La trovò davvero carina così attenta all'ordine della posizione di quegli antichi manuali che trattava come reliquie «Oh eccoti qui! Come ti senti?» disse lei notandolo una volta girato lo sguardo «Meglio grazie. Posso..?» fece accennando ad entrare. «Ma certo, siedi» rispose Demetra liberando una sedia. Ora che i due erano faccia a faccia non potè fare a meno di notare meglio i graffi che gli ricoprivano il volto dai caratteri ben definiti, uno di questi gli attraversava un labbro impedendo a Demetra di concentrasi e che invece si perse ad immaginare come sarebbe stato poterlo sfiorare con un dito o che magari le sue morbide labbra lo avrebbero potuto curare. Distolse subito lo sguardo appena notò che i suoi penetranti occhi gialli la stavano fissando con un misto di confusione e durezza. In quel breve attimo di tempo ella notò anche che quello sguardo era accentuato dai capelli corvini che tuttavia, per qualche strano motivo, assumevano dei riflessi quasi biondi appena illuminati dalla luce. Tra quelle ciocche però c'era una fascia nera che andava a coprirgli le orecchie «È perchè sono da lupo vero?» chiese Demetra indicandogli la fascia, alchè lui la guardò interrogativo. «Non c'è bisogno di nasconderlo, so chi sei» Dominick fu colto da una paura così cieca al sentire quelle parole che non seppe cosa rispondere «So che sei un lupo mannaro» disse la strega rasserenandolo lentamente «E come fai a saperlo?» chiese lui «Intuito? Poteri speciali? Quello che è veramente importante è: Perchè sei qui? Chi ti ha mandato e cosa sai di me?» disse lei facendosi immediatamente seria. Confuso il ragazzo la guardò incuriosito «Perchè, chi sei...? Dovrei saperlo?» non ancora del tutto convinta gli rispose «Demetra...il mio nome è Demetra. Qual'è il tuo?» «Dominick» rispose subito lui. «Bene Dominick, se non sai chi sono allora cosa ci facevi ieri sera, ferito, in una notte di plenilunio alla mia porta?» egli non si aspettava assolutamente questa domanda e mentre nella sua testa si chiedeva chi fosse questa ragazza per porre così tante domande, disse la prima scusa che gli venne in mente «Non lo so, non ricordo molto bene cosa sia successo, sono ancora molto stanco...» «Bene vorrà dire che resterai qui finchè non avrai recuperato la memoria, che ne dici? Nel frattempo potrai aiutarmi con le pozioni» sorrise allora lei con malizia allontanandosi verso porta. Si fermò poi un attimo sull'uscio «Comunque è stato Gatto» ancora confuso dalla situazione, Dominick guardò Demetra che gli disse «Cani e felini non vanno molto d'accordo perciò ho capito grazie a lui la tua natura» infine sussurrò «non gli piaci molto».
   
 
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