«La prima volta che l'ho vista eravamo insieme, ricordi? Tu avevi quel tuo
dannatissimo elenco in mano. A uno come te non è mai servito, memorizzi i nomi
come nessun altro.»
Base stellare
1
Data: 16 Marzo
2264
Nove mesi
prima
Il capitano James T. Kirk osservava il nuovo equipaggio salire
sull'Enterprise a piccoli gruppi. Rivide i volti di chi aveva già affrontato lo
spazio insieme a lui almeno una volta e salutò i nuovi arrivati come si confà a
un vero leader. Divise rosse, blu e dorate gli sfilavano davanti, insieme ai
volti di chi le indossava. Accanto a Jim si trovava Leonard McCoy, “Bones”, le
braccia incrociate al petto, lo sguardo torvo. Anni a bordo dell'Enterprise non
lo avevano affatto messo a suo agio a contatto con il cosmo, anzi, sembrava
proprio il contrario. Andare nello spazio continuava a renderlo nervoso e
intrattabile, come se in lui si scatenasse un'improvvisa e detestabile
orticaria.
La USS Enterprise era pronta a salpare ancora una volta, diretta verso lo
spazio profondo, per una missione di esplorazione della durata di cinque anni.
Come per ogni altra missione, Jim aveva voluto accanto i suoi uomini più
fidati, diventati amici ormai, insieme alle nuove reclute che aveva scelto
personalmente.
Fermo accanto a Bones, il capitano stava osservando proprio i nuovi
arrivati, nello stesso modo in cui avrebbe guardato qualcuno di cui si sarebbe
sempre preso cura. Un gruppetto di giovani passò davanti a Jim e il medico, le
divise colorate indosso. L'unica ragazza del gruppo, vestita nel rosso della
divisione ingegneristica, sfilò insieme agli altri davanti a Kirk e gli
sorrise.
«Capitano. Dottore» salutò, spostando lo sguardo su Bones. Anche
quest'ultimo guardò la ragazza, incrociò i suoi occhi e rimase a osservarla
passare oltre.
A McCoy parve di vedere un ricordo per quanto era bella, uno di quei
ricordi preziosi, che emanano un senso di pace ogni volta che vengono vissuti. Nella
sua testa si delineò chiaro il viso della ragazza; i lineamenti leggeri, improvvisamente
interrotti dalle labbra rosse. Il volto incorniciato dal caschetto di capelli
color cioccolato, delicatamente ondulati e gli occhi nocciola, illuminati da
striature di verde.
Il medico si voltò verso Kirk, abbassando il tono della voce.
«Chi era quella?»
«Eve Lannister» rispose
prontamente il capitano. Posò lo sguardo sull'elenco dei nomi dell'equipaggio
che teneva fra le mani, ma in verità non ne aveva alcun bisogno. Sorrise
sornione mentre si girava verso l'amico. Bones notò il suo sopracciglio
sinistro perfettamente inarcato, un'espressione che conosceva fin troppo bene
su Jim.
«Pensi che sia carina?» chiese quest'ultimo senza troppe cerimonie.
McCoy sbuffò un po' d'aria, lasciandosi sfuggire una risata. «Carina?
Dannazione Jim» esclamò, senza aggiungere altro.
Kirk sorrise, osservando altri membri dell'equipaggio salire a bordo.
«Temo sia troppo piccola per te, amico mio» disse infine.
«Quando mi dirai qualcosa che già non so?»
Jim sorrise nuovamente all'affermazione del medico e subito dopo i due vennero
raggiunti da Spock.
«Signor Spock, buongiorno» lo salutò Kirk.
«Capitano. Dottor McCoy.»
«Spock» salutò Bones.
Lo sguardo dei tre non si era ancora incrociato, esattamente come accadeva
ogni altra volta che si incontravano per i convenevoli.
«Cosa ne pensa dell'equipaggio di questa missione, capitano?» domandò
Spock, gli occhi fissi davanti a sé.
«Che è un ottimo equipaggio, ma non avevo alcun dubbio. Siamo quasi pronti
a salpare. Sento che questa missione porterà con sé qualcosa di nuovo» osservò
esaltato Jim.
«Una morte per asfissia nello spazio profondo, probabilmente» borbottò
McCoy a denti stretti.
Kirk gli diede un'amichevole pacca sulla schiena, ridendo.
«Sempre di spirito positivo, eh Bones? Meno male che almeno tu non cambi
mai.»
Detto ciò il capitano si apprestò a salire a bordo della propria nave,
seguito dal suo primo ufficiale e da un riluttante medico di bordo.
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Ciao a
tutti!
Intanto vi
ringrazio per aver letto questo primo capitolo. Ho appena rivisto tutti e tre
gli Star Trek – gli ultimi – e il mio amore per Bones
si è intensificato e questa storia ha iniziato a ronzarmi in testa.
Inizialmente
volevo scrivere solo una OS, ma dopo ho iniziato a inserire elementi nuovi e l’ho trasformata in un
racconto a più capitoli – che comunque non sarà lunghissimo.
Beh, spero
che questo lavoretto possa piacere.
Alla
prossima.
MadAka