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Autore: miseenabime    15/01/2018    5 recensioni
[...] «Sono James» allungò la mano destra verso di lei.
«Tenente Hawkeye» gli strinse la mano.
«Ah, capisco… e ce l’hai un nome, tenente?»
Il suo nome è Tenente.
«Riza»
«Riza… un nome davvero particolare»
«Sì, credo sia tedesco»
[...]

Imbarazzanti tentativi di approccio e come mandarli letteralmente in fumo, una guida semplice e veloce del colonnello Roy Mustang.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maes Hughes, Riza Hawkeye, Roy Mustang | Coppie: Roy/Riza
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riza osservava il ghiaccio muoversi vorticosamente, pensando a quanto una forza, seppur irrisoria, in un sistema di riferimento così piccolo, fosse in grado di creare tanto caos. Così poetico che è quasi patetico. Ormai quel drink, che non aveva bevuto, era quasi tutta acqua, che non aveva intenzione di bere, ma il tintinnio del poco ghiaccio rimanente sulle pareti di vetro del bicchiere aveva un che di musicale. Mentre continuava a far girare la cannuccia sentì uno scoppio di risate dal gruppo di uomini seduti con lei, alzò istintivamente la testa. Beh sembra mi sia appena persa una battuta divertente.
Tra tutte le espressioni allegre si distinse di netto quella dell’uomo seduto proprio di fronte a lei, dall’altro capo del tavolo, impassibile, che la guardava con le mani intrecciate, appoggiate appena sotto il naso, i gomiti sul tavolo. Hawkeye restò un attimo perplessa. Sfogliò mentalmente tutte le espressioni del colonnello che aveva memorizzato, ma nessuna corrispondeva in pieno a quella. Alla fine, prendendo in considerazione la situazione e ciò che lei stava facendo, pensò che fosse la versione ambigua dello sguardo da “va tutto bene?”, perciò accennò un leggero, leggero, sorriso, piegando un poco la testa di lato. Pensò che avesse funzionato, il colonnello aveva spostato lo sguardo alla sua sinistra. Aveva capito. O forse era per l’uomo che le si stava avvicinando dal bancone.
«Ciao»
Al tavolo si zittirono tutti, voltandosi verso il nuovo arrivato. Quando capirono che era solo l’attenzione di Riza a interessargli, ricominciarono a parlare tra loro, non prima che Hughes lanciasse un’occhiata veloce al colonnello, ancora fermo nella stessa posa di prima.
«Salve» rispose Riza titubante «Posso fare qualcosa per lei?» Solito formalismo militare.
L’angolo della bocca di Mustang si curvò leggermente all’insù.
«Wo, ehy, piano con questo lei, mi fai sentire vecchio» l’uomo la buttò sul ridere, passandosi una mano dietro al collo «Sono James» allungò la mano destra verso di lei.
«Tenente Hawkeye» gli strinse la mano.
«Ah, capisco… e ce l’hai un nome, tenente?»
Il suo nome è Tenente.
«Riza»
«Riza… un nome davvero particolare»
«Sì, credo sia tedesco»
«Io credo sia molto bello: ti si addice» la donna cercò di non arrossire, non tanto perché lusingata quanto per il davvero imbarazzante complimento.
È l’approccio più vergognoso a cui abbia mai assistito.
«Allora, esercito?»
«Già»
«Raccontami, come passi la tua giornata, di cosa ti occupi?»
«Se te lo dicessi, poi dovrei ucciderti» il tipo scoppiò a ridere, non notando che Riza continuava a restare seria.
Ah, crede sia una battuta.
«Da quanto tempo sei in questa città?»
«Un po’» in realtà James era persino carino, ma Riza non era un granché a flirtare. Si morse il labbro e l’uomo colse il suo imbarazzo, sorridendole comprensivo.
«Allora, sei single o…»
Troppo.
Uno strisciare di sedia sul pavimento, una folata di vento e di colpo tra i due si sovrapponeva la figura di Roy Mustang. Entrambi erano molto perplessi, ma Riza non disse niente.
«Mi scusi?» protestò subito James.
«No, dubito» lapidario, infastidito e anche molto inquietante.
«Stavo parlando con la signorina»
«Notato»
«Potrei tornare a parlarci?»
«No, dubito»
«Ah, capisco» affermò James «Sei il fidanzato
«No»
La risposta secca del colonnello evidentemente irritò il già spazientito James.
«Allora che diavolo vuoi?»
«Colonnello…» Riza sentì il bisogno di unirsi alla conversazione, per calmare le acque.
«Stai insultando un pubblico ufficiale?»
«Cosa?!»
«Colonnello non vi ha insultato»
«Mi riferivo a te tenente Hawkeye» spiegò guardandola da dietro la sua spalla «quella cosa patetica non poteva essere un metodo per abbordarti, era per forza un insulto alla tua persona» qualcuno dal tavolo represse una risatina.
«Non mi sembrava di darle fastidio, non si è lamentata»
«Il tenente è troppo gentile» estrasse un guanto dalla tasca «io no»
«OKAY» Riza si alzò in piedi «Tutto questo sta diventando ridicolo. Tu! smettila di ridere!» rimproverò Hughes «Tu, mi spiace, per rispondere alla tua domanda: sì, sono single ma come vedi devo lo stesso badare ad un bambino con evidenti disturbi borderline, meglio lasciare perdere. E lei» puntò il dito verso il colonnello «metta subito via quel guanto, insieme alle sue manie di protagonismo»
Mustang rimase con il guanto infilato per metà, mentre guardava James andarsene con la coda tra le gambe. «Signore» lo riprese Hawkeye «glielo ripeto una seconda volta: metta via quel guanto, siamo in un luogo pubblico pieno di gente. La terza volta sarà la mia pistola a ripeterglielo»
Il colonnello si tolse il guanto, riluttante ma sempre con aria fiera. Si voltò per tornare alla sua postazione, ma prima «Russo» disse.
Lei lo guardò perplessa.
«Riza. Russo, non tedesco»
Andò a sedersi, gomiti sul tavolo, sguardo fisso.
Anche Riza si sedette. Guardò il suo bicchiere, non aveva più nemmeno un colore, non era più nemmeno interessante, ma per ora non se la sentiva di alzare lo sguardo, c'era qualcosa che le rimbombava in testa. Riza.

  
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