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Autore: Kim WinterNight    17/01/2018    2 recensioni
Cosa c'è di meglio di un sogno insensato per fare gli auguri al tecnico della batteria più bravo del mondo?
Buon compleanno, Sako, colui che per me è il quinto componente dei System ♥
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Dolmayan, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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ReggaeFamily

Il compleanno di Sako

[ovvero: un altro dei miei sogni insensati]




Io e Soul siamo affacciate a una finestra, sembra quella del soggiorno della nostra vecchia casa. Al piano terra, sulla sinistra di fronte a noi, vediamo una casa. La parte laterale di una casa dove c'è la serranda di un garage.

Dico a Soul: «Oggi è il compleanno di Sako!».

A questo punto cominciamo a vedere delle macchine arrivare vicino al garage e fermarsi.

Non vedo chi c'è nelle auto, ma dico: «Stanno venendo tutti per festeggiare il suo compleanno».

Devono esserci anche i System, ma io non li vedo scendere.

Poi mi rendo conto di star scendendo con un ascensore, un ascensore che attraversa molti piani, anche se io dalla finestra ho avuto l'impressione di essere solo al primo piano rispetto alla casa di Sako, come quando abitavo nella vecchia casa.

Con Soul ci ritroviamo in un negozio che è di nostra madre; lei è dentro e noi stiamo fuori, sul marciapiede di fronte alla vetrina.

A un certo punto arriva John: è grassottello e ha addosso una delle sue solite maglie nere.

Si affaccia sulla soglia, lo raggiungo e gli chiedo: «John, ti avevo mai fatto vedere l'interno del negozio di mamma?».

Allora lui entra e comincia a guardarsi attorno.

Penso che comprerà un sacco di cose.

Adocchia qualcosa – non so cosa – e comincia a parlare di abbinamenti con un altro oggetto che ha già.

Solo in questo momento noto che parla in italiano, e anche che non è molto simpatico.

Infatti, ora sta cominciando a spostare cose, distruggendo tutto il lavoro che mamma ha fatto con le lucine di Natale.

All'improvviso arriva Shavo. Ha addosso una maglia nera a maniche corte e dei jeans chiari, azzurrini. Entra in negozio, scazzato, e senza badare a noi si rivolge al batterista: «John, dai, andiamo, dobbiamo sederci a tavola».

E se ne vanno.

Guardo l'ora sul cellulare e mi accorgo che sono circa le dieci meno un quarto del mattino.

Mamma è incazzata. «Ma guarda questo deficiente, mi ha incasinato tutto e non ha comprato niente!» continua a ripetere.

Io penso che abbia ragione, ma mi dispiace troppo che John si sia comportato così. Sono delusa.

Io e Soul torniamo a piazzarci di fronte alla vetrina, fuori dal negozio.

Dopo un po', John torna. Stavolta indossa una maglia rosso brillante, gli sta bene.

Entra subito in negozio e si scusa con mamma, dicendole che gli dispiace di aver fatto casino. Alla fine compra ciò che aveva adocchiato in precedenza.

Poi dice: «Devo andare, dobbiamo festeggiare il compleanno di Sako, altrimenti faccio tardi».

Io e Soul ci offriamo di accompagnarlo a piedi a casa di Sako. Lui accetta e, dopo essere usciti, lo prendiamo a braccetto.

Camminiamo lungo una strada dove c'è l'ufficio postale. La percorriamo fino a trovarci con la campagna che ci circonda.

Chiedo a John: «Be', come ti sembra questo paese? Come ti trovi?».

Lui risponde: «Non c'è male, sembra un posto tranquillo».

Nel frattempo arriviamo in una sorta di pineta, casa di Sako è qui vicino e quindi John è quasi arrivato.

Decidiamo di scambiarci il numero e lui mi chiede di dettargli il mio. Non me lo ricordo, perché non ho il mio solito numero.

Allora lo cerco su un sito tramite il cellulare e mi rendo conto di avere un numero con prefisso +34. Lo detto a John ed esco dal sito.

Lui mi dice che la chiamata non parte e mi chiede di ripetergli il recapito. Non lo ricordo, quindi sono rientrata sul sito; ma non ho più idea di come cercare il numero.

Allora chiedo a John: «Che scheda hai? È italiana?». So che ormai abita nel mio paese, quindi suppongo ce l'abbia italiana.

Lui ha detto: «No, non è italiana».

Gli faccio notare che allora è per questo che la chiamata non parte. «Dovresti prenderne una per usarla qui» gli consiglio.


Poi il sogno si è dissolto come tutti i sogni, ma tutto era così chiaro, limpido, realistico, che non ho potuto fare a meno di annotarlo per ricordarlo per sempre.



* * *


Ciao a tutti e buon mercoledì ^^ come state?

Tranquilli, domani aggiornerò comunque la long, non temete!

Ma dato che mercoledì scorso ho fatto questo chiarissimo sogno, ho voluto prendere la palla al balzo e metterlo su EFP proprio oggi, dato che è il compleanno dell'adorabile Sako Karaian *_*

Per me lui è come se fosse il quinto componente dei System, quindi ho voluto fare questa sciocchezzuola :)

Anche se poi, effettivamente, il tecnico della batteria non appare nel mio sogno... ma diciamo che, a quanto pare, tutto è nato per colpa del suo compleanno XD

Sarà mica stato un sogno premonitore? Ahahah :D

Grazie a chiunque abbia letto questo strambo sogno, spero vi abbia fatto sorridere e vi abbia stranito quanto ha stranito me XD e... se qualcuno sa di che paese è il prefisso +34, me lo faccia sapere, ahahahah!!!!

A domani, non scordatevi l'appuntamento con la long :3

AUGURI SAKOOOOOOOO ♥ ♥ ♥

  
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