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Autore: HermioneJeanGranger97    17/01/2018    0 recensioni
"Vi starete chiedendo chi io sia, bene è la stessa domanda che mi pongo io da quando sono qui."
Questa è la storia di come l'amore possa distruggerti e salvarti.
Di come l'amicizia non sia solo un legame di conoscenza.
Di come le persone migliori possono diventare le peggiori e viceversa.
L'importante è non mollare mai, perché nella vita Never Say Never (mai dire mai).
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 1


-Sai non riesco a credere che tuo fratello riesca a dimenticarsi qualcosa ogni santissimo anno- mi domanda Eveline alla mia destra, mentre stiamo percorrendo il corridoio del treno per raggiungere il nostro ultimo scompartimento.
È lì che ci siamo incontrate per la prima volta, entrambe con l’intenzione di nasconderci e realizzare con calma che stavamo andando davvero ad Hogwarts.
È proprio in quello scompartimento che per la prima volta abbiamo riso e scherzato insieme, è in quello scompartito che ogni anno, come se fosse una tradizione, vogliamo cominciare il nostro anno ad Hogwarts.
-Ormai mi sono arresa all’evidenza-le rispondo sbuffando.
-Ma adesso non pensiamoci più, perché quest’anno dobbiamo realizzare che è il nostro ultimo anno Rose, te ne rendi conto?- mi domanda con un sorriso a trentadue denti.
-Io non ci credo ancora. Finito quest’anno diventeremo definitivamente adulte e inizieremo la vita che abbiamo sempre desiderato- le rispondo con la stessa aria sognante.
-Già, devo ammettere però che un po’ di strizza ce l’ho- mi confessa Eve con una risatina.
-Sarebbe sciocco non avercela, non credi?-le rispondo ancorandola da un braccio - ma dato che saremo insieme, affronteremo ciò che il destino ha in serbo per noi-
-Quando hai quell’aria così saggia, mi spaventi- mi dice prendendomi in giro, per poi girasi ad aprire lo scompartimento che ormai da sette anni ci accompagna nel nostro viaggio.
Noto però che si è bloccata sull’entrata con gli occhi sgranati e la bocca in una smorfia di disgusto. Curiosa mi arrampico su di lei e ciò che vedo non mi piace per niente.
-Che siate dannatamente schifosi non ve l’ha mai detto nessuno?- domando ironicamente alle due figure sdraiate sul sedile dello scompartimento, aggrovigliate come due anguille, viscide e schifose.
Sento Eve muoversi di lato, di modo che io possa fare un passo ed entrare nello scompartimento. Allo stesso tempo però la sento sbuffare. Ma non ci do peso.
Noto anche la barbie bionda sbuffare e alzarsi, rischiando di far cadere la ragazza a terra.
-Ti ha mai detto nessuno Weasley che sei dannatamente irritante?-mi domanda con quel tono beffardo, guardandomi con quell’aria da figo, credendo di potermi anche solo fare un certo effetto. Beh un certo effetto me lo fa: schifo!
Ha tutti i capelli arruffati, le labbra gonfie come un canotto e la camicia sbottonata fino all’orlo che mette in risalto il fisico atletico grazie al Quiddich.
Ma a me non frega una cippalippa del suo fisico atletico, o dell’aria dannatamente sexy che ha in questo momento, voglio che sparisca dal mio scompartimento.
-Detto da te Malfoy è un complimento- gli rispondo sorridendogli beffardamente.
-Detto questo, potreste cercarvi un altro scompartimento, grazie, questo è già occupato- continuo, ignorando la figura femminile dietro Malfoy che sembra stia cercando di darsi una sistemata.
-Ti stai rivolgendo a te stessa mentre lo dici vero Weasley? Perché lo scompartimento era occupato dal sottoscritto- mi risponde Malfoy indicando se stesso.
-In realtà questo scompartimento è mio e di Eve da quando veniamo ad Hogwarts-
-E questo secondo te dovrebbe importarmene?-mi domanda, scoppiando poi in una risata.
-Dai Rose, andiamocene, sicuramente ne troveremo un altro- sento dire da Eve dietro di me, mentre cerca di tirarmi dalla maglietta.
-Non esiste proprio. L’abbiamo fatto per sei anni di fila, di certo non rinuncerò per il nostro settimo anno- le rispondo continuando a guardare Malfoy con aria di sfida.
-Non pensavo che fossi così sentimentale Weasley- dice Malfoy, ghignando.
-E questo secondo te dovrebbe importarmene?- gli rispondo utilizzando le stesse sue parole e scimmiottando il tono derisorio che aveva utilizzato prima.
Non fa in tempo però a rispondermi, che sento un botto alle mie spalle. Mi giro spaventata che possa essere successo qualcosa ad Eve, quando la noto appoggiata al muro con gli occhi preoccupati che puntano sotto di lei. Seguendo la sua traiettoria noto una figura stesa a pancia in giù sul pavimento.
La figura inizia a vibrare, scossa dalle risa e riconosco subito quei capelli neri sempre in disordine e quella risata delicata.
-Che diavolo ci fai per terra Al?- domando a mio cugino, ormai seduto per terra, sempre sotto i piedi di Eve.
-Sono scivolato-mi risponde con voce soffocata dalla risata, che lascia sfogare subito dopo avermi risposto.
-Comunque - continua dopo essersi ripreso e rimesso in piedi - mi spiegate come fate già a litigare? Non siamo neanche arrivati ad Hogwarts!- domanda Al a me e al furetto, con uno sguardo tra il divertito e l’esasperato.
-E’ lei che si trova sempre in mezzo!-
-E’ lui che si trova sempre in mezzo!-
Esclamiamo sia io che Malfoy all’unisono.
-Sembrate due bambini, Santo Salazar- esclama Al - comunque Scorp ho bisogno di te perciò sistemati e muovi il tuo culetto verso il sottoscritto-
-Stai scherzando Al?! Sono occupato-gli risponde il furetto biondo senza muovere neanche un muscolo.
-Sono sicuro che la bella Amelie non si offenderà, non è vero?- chiede Al direttamente alla ragazza che stava con la barbie platinata, col solito sorriso di quando vuole ottenere qualcosa con facilità.
D’istinto mi giro per vedere la ragazza che Al ha appena chiamato Amelie e non riesco a rimanerne sorpresa.
Amelie Brown, mia compagna di Casa e di dormitorio, si limita semplicemente a sorridere ad Al, poi si avvicina a Malfoy, gli sussurra qualcosa all’orecchio che lo fa ridere e poi, come se niente fosse, esce dallo scompartimento.
Prima non l’avevo riconosciuta perché l’Amelie che conosco io aveva i capelli biondo platino, invece questa Amelie li aveva di un intenso blu notte. Ma la faccia da schiaffi era rimasta uguale.
-Bene, adesso potete pure smammare, io ed Eve dobbiamo cambiarci- esclamo buttandomi sul sedile sul quale non si erano di certo sdraiati le due anguille.
Però aspetta … scatto sull’attenti e -Non ti sarai rotolato anche qui sopra vero?- chiedo allarmata ad un Malfoy intenzionato a seguire Al.
Sentendo però la mia esclamazione, si gira, mi mostra il solito ghigno e riprende la traiettoria.
-Tranquilla Rose, lanciamo un bel gratta e netta e ripuliamo tutto, va bene?- mi chiede Eve con voce divertita.
-E secondo te un semplice gratta e netta basta? Non è che per caso ti sei portata a dietro un lanciafiamme? Io l’ho sbadatamente lasciato a casa- e con la risata di Eve che riempie lo scompartimento, iniziamo a cambiarci.

***

-Tanto per fare l’insegnate di Babbanologia non è importante sapere bene Pozioni- esclama con determinazione Eve.
-Ed è la centesima volta che me lo ripeti, ma comunque quest’anno devi prendere la sufficienza, altrimenti l’anno non lo passi- le ribadisco con estrema calma.
-Lumacorno sa che sono una frana, ma che mi impegno, perciò chiuderà l’occhio come sempre-
-Peccato che quest’anno è l’anno dei M.A.G.O. e non ci sarà nessun Lumacorno a sostenerti-
Ogni anno facciamo questo discorso. Non ho mai conosciuto una persona così impedita in Pozioni come lo è Eve. Riesce a far esplodere ogni, e sottolineo ogni, pozione che facciamo.
Non ho mai capito perché abbia continuato dopo i G.U.F.O., dato che è una frana fin dal primo anno. Ma è anche vero che Lumacorno l’adora ed ha sempre cercato di aiutarla il più possibile.
-Senti, cara mia Rose, quest’anno cercherò qualcuno che mi aiuti okay? Ovviamente non lo posso chiedere alla mia migliore amica, perché sembra sempre indaffarata, ma un cristiano di sicuro lo trovo. D’accordo?- e come ogni anno mi rinfaccia il fatto che non l’aiuto.
Io ci ho provato, giuro. Eravamo durante il nostro terzo anno e le avevo promesso che l’avrei aiutata. Proprio durante la nostra prima lezione, con un’esplosione, ha bruciato tutti i miei capelli.
Proprio perché io sono dannatamente fortunata, sono dovuta andare in giro con un taglio maschile che metteva in risalto le mie orecchie a sventola, perché Madame Chips non era riuscita a trovare nessun incantesimo che mettesse apposto i miei capelli.
Adesso ovviamente sono ricresciuti, ma ci è voluto il triplo del tempo. Da quel giorno ho promesso che, per quanto volessi bene ad Eve, non l’avrei più aiutata, almeno non in Pozioni.
-D’accordo mostriciattolo-le rispondo sorridendole- a proposito di impegni, devo andare alla riunione dei Caposcuola- dico alzandomi e dirigendomi verso la porta dello scompartimento.
-Mi raccomando non spaventarli troppo- esclama Eve con un sorriso, poco prima che chiuda la porta.

La riunione si trova all’incirca a metà treno, perciò compio un bel tragitto.
Arrivata davanti allo scompartimento mi basta un’occhiata per capire che è ancora vuoto e che tutti devono ancora arrivare. Decido perciò di iniziare a sedermi, sicuramente tra poco saranno qui.
Ho sempre desiderato diventare Caposcuola. Il motivo preciso non lo so, probabilmente è legato alla mia mania di tenere sempre sotto controllo tutto e che tutto deve essere minuziosamente organizzato e pianificato. Mi fa sentire adulta il controllo e quale ruolo migliore se non il Caposcuola, per sentirti adulta?
Mamma ovviamente è stata contenta, papà era stra orgoglioso. Mio fratello, cretino qual è, non ha smesso di prendermi in giro. Ma da un immaturo come lui di certo non mi aspettavo altro.
Io ed Hugo siamo proprio gli opposti. Io ordinata, lui disordinato. Io attenta su tutto, lui sbadato su tutto. Io troppo matura per la mia età, lui troppo immaturo per la sua età. Io troppo seria, lui troppo giocherellone. Siamo d’avvero gli opposti, l’uno dell’altro.
Non dico di non sopportare mio fratello, ma non riesco a non irritarmi per suoi atteggiamenti, pensieri, opinioni. Non riusciamo a stare per più di cinque minuti in una stanza senza litigare come matti.
I miei pensieri vengono interrotti dalla porta dello scompartimento che si apre per mostrare il volto di un ragazzo. Gira lo sguardo fino a incontrare il mio e fa nascere sul suo viso un enorme sorriso.
-Siamo in anticipo noi o gli altri sono in ritardo?- mi domanda mentre entra completamente nello scompartimento.
Ha una voce profonda e roca, dannatamente sexy. Per non parlare del resto.
È decisamente alto, moro e con due grandi occhi marroni. Ha un fisico asciutto sotto la divisa dei Serpeverde e il sorriso che gli incornicia il viso è fottutamente attraente.
-Probabilmente siamo noi in anticipo, ma manca poco prima che arrivino- gli rispondo sorridendo.
Come si fa a non sorridere davanti a sto gran pezzo di manzo? Come lo definirebbe mia cugina Lily.
Strano però che non l’abbia mai visto. Di sicuro uno così non passa inosservato.
-Bene e io che pensavo di essere in ritardo- esclama per poi porgermi la mano -comunque sono Alex Sheppard, Caposcuola dei Serpeverde-
-Rose Weasley, Caposcuola dei Grifondoro- gli rispondo stringendo un po’ imbarazzata la grande mano che mi porge. Non so se sia io ad avere un caldo improvviso o se è la sua mano ad essere così dannatamente calda.
La porta dello scompartimento si apre di nuovo, dalla quale fanno capolinea piano piano tutti gli altri.

Bene, che la riunione abbia inizio.

Tutti i Prefetti si mettono seduti sulle sedie, mentre noi Caposcuola ci disponiamo in piedi davanti a loro.
Alla mia destra mi ritrovo Alex, mentre alla mia sinistra mi trovo Linda Pool, Caposcuola Tassorosso e Shaw McMillan, Caposcuola Corvonero.
Stiamo in silenzio per un minuto e decido di prendere la parola.
-Bene, io sono Rose Weasley, la Caposcuola dei Grifondoro. Vogliamo iniziare dai turni notturni di pattuglia?- domando e per almeno mezz’ora rimaniamo a discutere su come debbano essere fatti i turni e chi debba stare con chi.
Alla fine la fortuna sta volta è voluta venire a mio favore, perciò mi trovo in coppia una volta a settimana con Alex, il grande figo Caposcuola dei Serpeverde. Anche lui sembra contento, dato che continua a sorridermi e a guardarmi.
-Vogliamo discutere del Ballo in Maschera o decidiamo le date delle prossime riunioni?-domanda Mcmillan con quel fare da so-tutto-io.
Non sono mai riuscita a sopportarlo, un motivo in più per non voler stare con lui di pattuglia. Un po’ mi dispiace per Linda, ma ho sentito che, nonostante abbia un gran cuore, sappia essere anche altrettanto cazzuta quando la si fa arrabbiare.
-Secondo me iniziare a capire come dividerci i compiti per il Ballo non sarebbe male- risponde Alex, con quella sua voce sexy e roca.
Siamo tutti più o meno d’accordo e dopo un paio d’ore siamo riusciti a dividerci i compiti in modo equo e a rimettere a tacere qualsiasi polemica proveniente soprattutto dai Prefetti del quinto anno.

Santo Merlino, io non ero così rompi pluffe!

Finita la riunione noi Caposcuola ci fermiamo per fare il primo rapporto da consegnare alla Preside. Per fortuna essendo la prima non ci vuole molto a scriverlo e nel giro di una quindicina di minuti abbiamo finito tutto.
Sto giusto per raggiungere il bagno, prima di recarmi da Eve, quando Alex mi richiama.
-Ehi, scusami se ti disturbo, ma volevo farti sapere che sono molto contento che sia tu la mia compagna di ronda. Voglio dire Linda credo mi odi, o almeno dagli sguardi che mi lancia è ciò che percepisco, mentre McMillan è davvero insopportabile. Tu invece non mi odi e non sei affatto insopportabile- conclude con un sorriso che fa nascere delle dolci fossette sulle guance.
Da questa distanza noto anche una piccola spruzzata di lentiggini che gli ricopre il viso e ciò lo rende ancora più adorabile.
-No, tranquillo non ti odio e, a titolo informativo, anche tu non sei insopportabile- gli rispondo lasciandomi scappare una risatina davvero idiota.
-Sono contento. Bhe ci vediamo in giro Rose- mi saluta sorridendomi.
-Certo ci vediamo in giro-rispondo continuando a sorridere come un ebete anche quando lui si è voltato per raggiungere la parte di treno occupata solitamente dai Serpeverde.
Riprendo la mia corsa verso il bagno, apro la porta, mi ci tuffo e non riesco a non levarmi questo dannato sorriso.
So che non lo conosco per niente, voglio dire, ho saputo della sua esistenza due ore fa!
Ma non so se vi sia mai capitato di incontrare una persona, parlarci per pochi attimi e avere la sensazione che potesse diventare importante.
Un amico importante o magari qualcosa di più, ma sempre importante.
E’ la sensazione che ho provato quando ho conosciuto Eve e poi è diventata la mia migliore amica.
Adesso, quella stessa sensazione, la sto provando mentre penso ad Alex. Solo che ovviamente spero che non diventiamo solo dei semplici amici. Ehehehehehe!
Mentre mi lavo le mani, allo specchio noto che il sorriso da deficiente è ancora lì, sul mio viso incorniciato da una massa informe di colore rosso fiamma.

Devo subito raccontarlo ad Eve.

Mi butto a capofitto sulla porta, ma questa maledetta non si apre. Sapevo di non averla chiusa. Sono claustrofobica e ho sempre la fobia di rimanere chiusa dentro, perciò evito di chiudere porte e di sbrigarmi a fare quello che devo fare.
Ma questa maledetta continua a non aprirsi neanche dopo che ho utilizzato l’incantesimo Alohomora!
Mentre continuo a tirare su e giù la maniglia, inizio ad urlare per farmi sentire. Ma tutto ciò che ottengo è una risata, bella forte anche.
Quella maledetta risata io la riconosco e quel bastardo me la pagherà appena uscirò da qui.
-Maledetto bastardo fammi uscire subito!- strillo.
-Non esiste Weasley.  La prossima volta impari a non interrompere- mi risponde quel decerebrato, continuando a ridere di gusto.
-Tu stai scherzando non è vero?- gli strillo scioccata.
Sto babbuino da quattro soldi mi ha rinchiusa in un bagno, perché prima l’ho interrotto mentre faceva l’anguilla con quell’altra?!
-Apri subito- gli strillo di nuovo, ma dall’altra parte non sento né una risposta nè la sua risata.

No, no, no ,no ,no ,no ,no, NO!

Non se ne può essere andato, io devo uscire assolutamente da qui dentro.
-Malfoyyyyy- strillo con quanto più fiato ho in gola.
Ma è possibile, questi studenti sono sempre fuori nel corridoio e adesso che me ne serve anche solo uno, non ce n’è?! Ma miseriaccia!
Le gambe iniziano a formicolarmi e la testa a girami.
No … io devo uscire.
Mi manca l’aria.
La stanza sembra chiudersi intorno a me.
I polmoni si chiudo.
La gola si secca.
Chiudo gli occhi, continuando a battere la mano sulla porta nella speranza che qualcuno mi senta.
Cado a terra con le gambe molli quanto una gelatina.
Giuro che se esco da qui, Malfoy dovrà guardarsi le spalle ogni fottuto maledetto secondo.
Credo di star per svenire, dalle orecchie non sento neanche più un suono.
Neanche uno.
Gli unici pensieri che mi frullano nella mente sono tutti i modi più cruenti per uccidere Malfoy e come poter uscire da qui, subito!
Ad un certo punto cado in avanti, con la faccia a terra e sento qualcuno scuotermi.
Aria. Aria che entra nei polmoni.
Inizio a fare respiri profondi, tanto che riesco a sentire l’aria entrare e uscire da me, come se fosse solida.
Continuo a tenere gli occhi chiusi, perciò non so chi mi abbia portato fuori. Chiunque sia gli devo un favore.
-Tutto bene? Weasley non ti sentivo più, mi hai spaventato- mi arriva la sua voce dritto nell’orecchio sinistro e se avessi anche un po’ di forza, giuro che gli caverei gli occhi.
Non ho neanche la forza per mandarlo al diavolo. Ma il favore se lo può mettere …
-Weasley ti prego dimmi che stai bene?- mi domanda, dimostrando ulteriormente quanto sia effettivamente un coglione.
-Se … non … te … ne … vai- inizio lentamente e minacciosa, ma non riesco a continuare, la gola brucia troppo.
-Non posso andarmene, se Al venisse a sapere che sei stata male per colpa mia, mi uccide- esclama allarmato.
Faccio tre respiri profondi e, con grande sforzo e disgusto dato dall‘aiuto di Malfoy, riesco a mettermi seduta con la schiena contro il muro.
Lo incenerisco con lo sguardo più cattivo del mio repertorio, mentre lui continua a guardarmi con quella faccia da cane bastonato. Mi sta solo facendo saltare ancora di più i nervi.
-Allora, stai bene?- mi ridomanda.
-Tu non hai idea di che ti combinerò, gran pezzo di merda- sibilo tra i denti.
La faccia un filino spaventata che ha in questo momento, mi da una grande soddisfazione.
-Scusami Rose, giuro che non pensavo stessi male. Volevo vendicarmi perché hai fatto saltare una grande scopata, ma non pensavo che potessi sentirti male, altrimenti non lo avrei mai fatto- esclama spaventato, sembrando quasi davvero preoccupato.
Peccato che io so di che pasta sia fatto, perciò non ci cascherò come quelle cretine che si porta a letto.
-Oltre che un porco senza pudore, sei anche un pessimo attore, caro dongiovanni-gli rispondo acida.
-Ti giuro Rose che non volevo- cerca ancora di scusarsi, mettendo addirittura una mano sul mio braccio.
-Primo non sei autorizzato a chiamarmi Rose, secondo leva immediatamente quella mano, prima che te la amputo- gli rispondo, ritraendo subito il braccio schifata.
-Senti sai che c’è? Mi hai stufano. Ti ho chiesto scusa, ti ho detto che non volevo, ma come al solito ti comporti come un’acida zitella. Da come rispondi noto che stai bene, perciò me ne posso anche andare. Saluti Weasley- detto questo, scatta in piedi e si dirige infuriato lontano da me e lontano dalle mie mani che vorrebbero strangolarlo.
Adesso è lui quello arrabbiato?
Io sono quella furiosa!




Ciao!
Grazie per essere arrivate/i fino a qui!
Questo è solo il primo capitolo, ma fatemi comunque sapere che cosa ne pensate!!
Al prossimo,
Un bacio, Herm :*
   
 
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