Bussano alla porta dell'enorme studio, in cui era rinchiuso da ore.
"Avanti!"
Un testa nera spettinatissima compare pian piano dal bordo della porta elegante.
"Ehi, sei qui da ore, non capisco cosa ci trovi di divertente in quelle scartoffie"
"Si da il caso che le scartoffie fanno parte del lavoro che mi permette di mantenere tutto questo" indico con la mano, la stanza.
"E quindi, tutto questo sarebbe inutile senza la mia presenza!" ribatte, avvicinando alla grande scrivania.
"Certo, Harry, certo..." rispose con un pizzico di sarcasmo. "Comunque, mi è salito un mal di testa a leggere per tutto questo tempo, penso che mi prenderò una pausa."
"Ecco è quello che volevo sentirti dire! ti va un massaggio? o potremmo cucinare qualcosa di dolce? un bel bagno caldo insieme?" Chiese allusivo.
"Il mio elfo domestico personale!" Rispose sghignazzando.
"Ogni tuo ordine è un mio piacere" Disse Harry ridendo mostrando un falsissimo inchino rispettoso.
"Comunque perchè non usciamo? Una passeggiata per Hogsmeade? Stiamo sempre qui dentro, ogni volta" 
Harry si fece pensieroso "E' tutto distrutto fuori Draco, non mi va di vedere macerie lo dovresti sapere, preferisco stare qui, abbiamo tutto, ho te!" disse avvicinandosi con un dolcissimo sorriso e appoggiando le sue labbra su quelle del biondino seduto sulla poltrona.
"Cosa è distrutto? La guerra è finita, la città è stata ricostruita, Hogwarts è tornata al suo splendore, Harry tu hai uccis..." Si fermò all'improvviso, tutto si fece nero, e il mal di testa che lo perseguitava, divenne insostenibile. Da lontano la voce di Harry che lo chiamava, che gli chiedeva di tornare da lui.   

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"Signorina, mi dia un'altra dose di pozione per calmare i nervi, abbiamo un altro attacco" 
Chi era? Dov'era? Sentiva lontano la voce di Harry che gli chiedeva di tornare.

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"Dottore come sta il mio bambino?" Chiese una donna seduta vicino uno sterile lettino d'ospedale. La bellezza di un tempo era ormai sbiadita, ma ancora rimaneva il portamento di una donna fiera.
"Signora la crisi sembrava peggiore stavolta, ma adesso si è stabilizzato, vedrà che tra poco potrà parlarci." disse controllando la cartellina che aveva in mano.
"La ringrazio, dottore."
"Dovere, signora Malfoy" rispose lasciando la stanza.
Che cosa sta succedendo, e Harry?

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Si svegliò Harry era di nuovo vicino al suo letto.
"Sei svenuto, di nuovo" disse semplicemente, mantenendogli la mano.
"La malattia sta peggiorando allora" rispose socchiudendo gli occhi grigi
"Draco, perchè non lasci che ti possano curare." e così dicendo non lo guardava negli occhi.
"Non voglio, non voglio stare così lontano da te, non voglia andare dall'altra parte, sapendo che tu sarai infelice senza di me"
"Ma tu sarai sempre con me, e un giorno staremo di nuovo insieme, promettimi solo che mi aspetterai"
"Naturalmente, non vivo senza di te" risposte con un sorriso triste.
"Rimani abbracciato qui con me?"
"Ogni tuo desiderio è un piacere per me."

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Una donna piangeva, com'era potuto accadere, come avevano potuto lasciarlo solo, lui e le sue paure e insicurezze, come avevano potuto farlo.
In una stanza lì vicino due infermiere, si stavano lavando per la prossima operazione.
 

"Perchè so che ti sei perso quando scappavi via, quanto tornerai a casa?"
 

"E così ti dico, ha preso due provette, e le ha mischiate, dicono che era bravo in pozioni."
"Ed è morto?"
"Non ancora è in coma farmacologico, ma difficilmente si risveglierà"
"Chissà perchè?..."
"Ha raggiunto l'amata persa...da quello che hanno sentito dire dalla madre."
"La guerra ha portato troppo dolore, ma non so se avrei preso la sua scelta."

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"Harry!Che ci fai qui?"
"Io non mi sono mosso Draco"
L'abbraccio forte
"Harry, non ci provare più a lasciarmi!"
"Mai più amore mio, adesso staremo sempre insieme, ti va ancora quel massaggio?"
"Ogni mio desiderio è un tuo piacere" rispose sorridendo.

 

"Anche se il cielo dovesse cadere,
anche se loro prenderanno tutto,
non c'è un dolore che non affronterò,
anche se dovessi morire per te."