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Autore: Albus Silente 92    17/01/2018    1 recensioni
Cosa accadeva ai personaggi di HP mentre l'Oscuro Signore era caduto per mano del Ragazzo che è Sopravvissuto?
Spinto da questa sete di sapere e dalla consapevolezza che alcuni personaggi hanno delle storie ben definite come le azioni che compiono, ho deciso di immaginare cosa facessero Malocchio Moody, Tonks, Minerva McGranitt e altri poco prima che Lord Voldemort venisse ucciso.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alastor Moody, Albus Silente, Bellatrix Lestrange, Igor Karkaroff
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Albus Silente, Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e membro anziano del Wizengamot, aveva appena dato istruzioni a Minerva McGranitt di sorvegliare la casa degli zii di Harry. Quel bambino aveva bisogno di protezione, il sangue della madre gli avrebbe salvato la pelle da qualsiasi mangiamorte avesse deciso di ucciderlo compreso Voldemort stesso.

La professoressa di Trasfigurazione non ebbe un attimo di tentennamento e subito si smaterializzò recandosi al numero 4 di Privet Drive in Little Whinging e immediatamente si trasformò in un gatto appostandosi sulla cassetta delle lettere della famiglia babbana. Osservava Petunia, sorella di Lily Potter, che viziava costantemente il bambino che le stava dietro e frignava ad ogni suo no. Il rumore di auto la distrasse da quella scena quanto bella ma vomitevole per l’arrivo di un uomo che aprì la portiera della sua auto e iniziò ad inveire contro il gatto. La McGranitt per non dare nell’occhio si spostò su un muretto, leggermente più basso della cassetta, in modo da riuscire a vedere la finestra della casa. Vide l’uomo che entrò dentro casa, salutò la moglie e il piccole e salì al piano di sopra raccontando a sua moglie la sua giornata e quello che era avvenuto con quel gatto che non si era spostato dopo i suoi ripetitivi “Sho”.

Albus Silente, non appena ebbe dato l’Ordine alla McGranitt, si smaterializzò e arrivo al quartier generale dell’Ordine della Fenice dove ad attenderlo c’erano Moody, Karkaroff ancora legato nella corda e appena svegliato dal rumore del pop con cui apparve Silente, e Remus Lupin. Egli trovò Moody che raccontava i dettagli della cattura di Karkaroff a Lupin e che aveva interrotto appena il Preside mise piede nella stanza.

“Bene amici miei, l’Oscuro Signore è caduto. Questa non è la luce in fondo al tunnel perché sono sicuro che egli ritornerà e quando lo farà sarà più forte rispetto a come lo abbiamo conosciuto adesso. Sirius Black ci ha traditi”, annunciò Silente non senza qualche rammarico, “il Ministero si sta occupando si lui insieme a Lucius Malfoy che è stato intercettato da un tuo collega Alastor. James e Lily sono morti, il ragazzo è sopravvissuto. Ho una teoria su come questo sia sopravvissuto all’Avada Kedavra lanciato da Voldemort, ma sono certo che tutto questo rimarrà nella storia e i teorici della magia sapranno dare una spiegazione. Io ne ho una inverosimile, ma non vorrei tediarvi più del dovuto. Occorre trovare Peter, occorre una spiegazione su come abbiano fatto a trovare la casa di Lily e James; egli era il Custode Segreto e non doveva rivelare a nessuno la posizione del nascondiglio. Sicuramente l’ha rivelato a Sirius che sicuramente era tra i mangiamorte da non so quanto tempo e noi lo abbiamo ignorato. Questo nostro errore ci ha fatto perdere due amici importanti”, tuonò Silente facendo comparire del Whisky incendiario con 3 bicchieri, “alla salute di Lily e James e di Harry, il ragazzo che è sopravvissuto.”

Remus, dopo aver tracannato tutto d’un sorso il suo bicchiere di whisky, prese la parola: “Signor Preside, della ricerca di Peter cercherò di occuparmene io. Inizierò dal luogo in cui l’ho visto l’ultima volta sperando che sia ancora lì e che stia bene. Ma il bambino? Chi si occuperà del bambino?” Era questo l’interrogativo che più attanagliava Remus Lupin che aveva vissuto la sua vita accanto a James e Sirius. Sirius li aveva traditi e James era morto. Sentiva la responsabilità di prendere sotto custodia la creatura, lo doveva a James e soprattutto doveva difenderla da Sirius. Pensava che la profezia si fosse compiuta, ma poteva anche essere che dalle ceneri di quel bambino l’Oscuro Signore potesse tornare. Silente lesse negli occhi di Remus tutte queste sue preoccupazioni, gli versò dell’altro whisky e riprese: ”Il bambino vivrà con la sorella di Lily, Petunia. Vivrà nel mondo babbano in modo da non dare nell’occhio ai sostenitori dell’Oscuro Signore e quando tutto sarà finito tornerà a casa. Hagrid si sta occupando di lui, ha preso in prestito la moto di Sirius e sta volando verso la nuova casa di Harry. E’ la soluzione più giusta Remus”, tuonò dopo aver visto le lacrime scorrere sul viso di Lupin, “Qui vivrebbe idolatrato dai maghi come simbolo di salvezza verso un regime che si stava istaurando volto al terrore e alla distruzione della democrazia. Lì crescerà in maniera sana e Petunia mi darà retta.”

Silente non fece caso allo sguardo di Alastor che si era posato su di lui, impaziente di avere il via libera per portare Igor Karkaroff al Ministero. Il mangiamorte avrebbe dovuto affrontare il processo e la deportazione ad Azkaban, la prigione dei maghi. Il preside si voltò verso di lui: “Alastor, lasciando perdere i convenevoli sulla cattura di Karkaroff, hai fatto un ottimo lavoro. Ero sicuro che avresti portato a termine la missione così come ti avevo richiesto. Mi sembra inutile interrogarlo qui, non dirà nulla di nuovo di quello che già sappiamo. Adesso farà compagnia a Lucius Malfoy, anche lui arrestato da stamattina e condotto al Ministero. Lo interrogheranno domani mattina, la sua testimonianza ci dirà se è colpevole o meno ma punteremo sul fatto che per restare libero dovrà necessariamente darci delle dritte su altri mangiamorte. Conducilo pure al Ministero, io ho da consegnare il ragazzo a Petunia”.

Detto questo Albus Silente abbracciò prima Remus, con il volto rigato ancora dalle lacrime, e infine Moody. Uscì dal quartier generale e si smaterializzò per arrivare immediatamente in Little Whinging, Hagrid lo stava aspettando insieme a Minerva che, dalla mattina, osservava la famiglia babbana in attesa dell’arrivo del preside. Era notte fonda e un gatto, che faceva le fusa tra le sue gambe, divenne una donna, mentre alzando gli occhi al cielo vide una moto volante con un enorme uomo sopra che reggeva tra le braccia un bambino. Chissà come avrebbe preso Petunia quella creatura che Silente aveva deposto subito fuori il portone. Suonò il campanello e immediatamente si impose un incantesimo di disillusione. La donna uscì dalla casa e si meravigliò della creatura avvolta in fasce poggiata sullo zerbino della sua casa. Riconobbe la grafia che svettava sulla busta, apparteneva al preside di Hogwarts, la scuola che la sorella aveva frequentato per maghi e dove lei non era stata ammessa. Portò dentro il bambino, lo depose sul divano accanto al figlio che frignava vista l’apparizione di questa nuova creatura. Suo marito Vernon imprecò su chi era quel bambino, cosa ci facesse in casa sua e per quale motivo sua sorella lo avesse portato all’interno della sua casa. Petunia non rispose, si limitò a fare segno al marito di seguirla in cucina.

I tre fuori si allontanarono dal numero 4 e dopo essersi salutati si smaterializzarono. Hagrid salì sulla moto di Sirius, Minerva si smaterializzò mentre il Preside si diresse verso il Ministero. Dopo pochi passi si smaterializzò anche lui pensando a tutto quello che di straordinario era successo quel giorno e con una consapevolezza: L’Oscuro Signore ritornerà.

   
 
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