Albus
Silente, Preside
della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e membro anziano del
Wizengamot, aveva appena dato istruzioni a Minerva McGranitt di
sorvegliare la
casa degli zii di Harry. Quel bambino aveva bisogno di protezione, il
sangue
della madre gli avrebbe salvato la pelle da qualsiasi mangiamorte
avesse deciso
di ucciderlo compreso Voldemort stesso.
La
professoressa di
Trasfigurazione non ebbe un attimo di tentennamento e subito si
smaterializzò
recandosi al numero 4 di Privet Drive in Little Whinging e
immediatamente si trasformò
in un gatto appostandosi sulla cassetta delle lettere della famiglia
babbana.
Osservava Petunia, sorella di Lily Potter, che viziava costantemente il
bambino
che le stava dietro e frignava ad ogni suo no. Il rumore di auto la
distrasse
da quella scena quanto bella ma vomitevole per l’arrivo di un
uomo che aprì la
portiera della sua auto e iniziò ad inveire contro il gatto.
La McGranitt per
non dare nell’occhio si spostò su un muretto,
leggermente più basso della cassetta,
in modo da riuscire a vedere la finestra della casa. Vide
l’uomo che entrò
dentro casa, salutò la moglie e il piccole e salì
al piano di sopra raccontando
a sua moglie la sua giornata e quello che era avvenuto con quel gatto
che non
si era spostato dopo i suoi ripetitivi “Sho”.
Albus
Silente, non
appena ebbe dato l’Ordine alla McGranitt, si
smaterializzò e arrivo al quartier
generale dell’Ordine della Fenice dove ad attenderlo
c’erano Moody, Karkaroff
ancora legato nella corda e appena svegliato dal rumore del pop con cui
apparve
Silente, e Remus Lupin. Egli trovò Moody che raccontava i
dettagli della
cattura di Karkaroff a Lupin e che aveva interrotto appena il Preside
mise
piede nella stanza.
“Bene
amici miei,
l’Oscuro Signore è caduto. Questa non è
la luce in fondo al tunnel perché sono
sicuro che egli ritornerà e quando lo farà
sarà più forte rispetto a come lo
abbiamo conosciuto adesso. Sirius Black ci ha traditi”,
annunciò Silente non
senza qualche rammarico, “il Ministero si sta occupando si
lui insieme a Lucius
Malfoy che è stato intercettato da un tuo collega Alastor.
James e Lily sono
morti, il ragazzo è sopravvissuto. Ho una teoria su come
questo sia
sopravvissuto all’Avada Kedavra lanciato da Voldemort, ma
sono certo che tutto
questo rimarrà nella storia e i teorici della magia sapranno
dare una
spiegazione. Io ne ho una inverosimile, ma non vorrei tediarvi
più del dovuto.
Occorre trovare Peter, occorre una spiegazione su come abbiano fatto a
trovare
la casa di Lily e James; egli era il Custode Segreto e non doveva
rivelare a
nessuno la posizione del nascondiglio. Sicuramente l’ha
rivelato a Sirius che
sicuramente era tra i mangiamorte da non so quanto tempo e noi lo
abbiamo
ignorato. Questo nostro errore ci ha fatto perdere due amici
importanti”, tuonò
Silente facendo comparire del Whisky incendiario con 3 bicchieri,
“alla salute
di Lily e James e di Harry, il ragazzo che è
sopravvissuto.”
Remus,
dopo aver
tracannato tutto d’un sorso il suo bicchiere di whisky, prese
la parola:
“Signor Preside, della ricerca di Peter cercherò
di occuparmene io. Inizierò
dal luogo in cui l’ho visto l’ultima volta sperando
che sia ancora lì e che
stia bene. Ma il bambino? Chi si occuperà del
bambino?” Era questo
l’interrogativo che più attanagliava Remus Lupin
che aveva vissuto la sua vita
accanto a James e Sirius. Sirius li aveva traditi e James era morto.
Sentiva la
responsabilità di prendere sotto custodia la creatura, lo
doveva a James e
soprattutto doveva difenderla da Sirius. Pensava che la profezia si
fosse
compiuta, ma poteva anche essere che dalle ceneri di quel bambino
l’Oscuro
Signore potesse tornare. Silente lesse negli occhi di Remus tutte
queste sue
preoccupazioni, gli versò dell’altro whisky e
riprese: ”Il bambino vivrà con la
sorella di Lily, Petunia. Vivrà nel mondo babbano in modo da
non dare
nell’occhio ai sostenitori dell’Oscuro Signore e
quando tutto sarà finito
tornerà a casa. Hagrid si sta occupando di lui, ha preso in
prestito la moto di
Sirius e sta volando verso la nuova casa di Harry. E’ la
soluzione più giusta
Remus”, tuonò dopo aver visto le lacrime scorrere
sul viso di Lupin, “Qui
vivrebbe idolatrato dai maghi come simbolo di salvezza verso un regime
che si
stava istaurando volto al terrore e alla distruzione della democrazia.
Lì
crescerà in maniera sana e Petunia mi darà
retta.”
Silente
non fece caso
allo sguardo di Alastor che si era posato su di lui, impaziente di
avere il via
libera per portare Igor Karkaroff al Ministero. Il mangiamorte avrebbe
dovuto
affrontare il processo e la deportazione ad Azkaban, la prigione dei
maghi. Il
preside si voltò verso di lui: “Alastor, lasciando
perdere i convenevoli sulla
cattura di Karkaroff, hai fatto un ottimo lavoro. Ero sicuro che
avresti
portato a termine la missione così come ti avevo richiesto.
Mi sembra inutile
interrogarlo qui, non dirà nulla di nuovo di quello che
già sappiamo. Adesso
farà compagnia a Lucius Malfoy, anche lui arrestato da
stamattina e condotto al
Ministero. Lo interrogheranno domani mattina, la sua testimonianza ci
dirà se è
colpevole o meno ma punteremo sul fatto che per restare libero
dovrà
necessariamente darci delle dritte su altri mangiamorte. Conducilo pure
al
Ministero, io ho da consegnare il ragazzo a Petunia”.
Detto
questo Albus
Silente abbracciò prima Remus, con il volto rigato ancora
dalle lacrime, e
infine Moody. Uscì dal quartier generale e si
smaterializzò per arrivare
immediatamente in Little Whinging, Hagrid lo stava aspettando insieme a
Minerva
che, dalla mattina, osservava la famiglia babbana in attesa
dell’arrivo del preside.
Era notte fonda e un gatto, che faceva le fusa tra le sue gambe,
divenne una
donna, mentre alzando gli occhi al cielo vide una moto volante con un
enorme
uomo sopra che reggeva tra le braccia un bambino. Chissà
come avrebbe preso
Petunia quella creatura che Silente aveva deposto subito fuori il
portone.
Suonò il campanello e immediatamente si impose un
incantesimo di disillusione.
La donna uscì dalla casa e si meravigliò della
creatura avvolta in fasce
poggiata sullo zerbino della sua casa. Riconobbe la grafia che svettava
sulla
busta, apparteneva al preside di Hogwarts, la scuola che la sorella
aveva
frequentato per maghi e dove lei non era stata ammessa.
Portò dentro il
bambino, lo depose sul divano accanto al figlio che frignava vista
l’apparizione di questa nuova creatura. Suo marito Vernon
imprecò su chi era
quel bambino, cosa ci facesse in casa sua e per quale motivo sua
sorella lo
avesse portato all’interno della sua casa. Petunia non
rispose, si limitò a
fare segno al marito di seguirla in cucina.
I
tre fuori si
allontanarono dal numero 4 e dopo essersi salutati si
smaterializzarono. Hagrid
salì sulla moto di Sirius, Minerva si
smaterializzò mentre il Preside si
diresse verso il Ministero. Dopo pochi passi si
smaterializzò anche lui pensando
a tutto quello che di straordinario era successo quel giorno e con una
consapevolezza: L’Oscuro Signore ritornerà.