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Autore: gamberosolitario    22/01/2018    0 recensioni
La mia è una fiaba fantasy, con degli speciali cavalieri come protagonistiti.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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~~C’era una volta il Cavaliere Bianco, un giovane cavaliere già molto forte e coraggioso per la sua età. Quando il Re chiamò tutti i cavalieri del regno nel suo castello per una missione speciale, andò anche lui.

Il Re era disperato perché aveva perso la figlia, una banda molto grande di briganti l’aveva rapita in un bosco e non se n’era saputo più niente. Il Re, appellandosi ai cavalieri, chiese aiuto e promise grandi ricompense per coloro che sarebbero stati in grado di salvare la sua amata figlia.

 

Il giorno dopo, 100 cavalieri partirono dal castello per andare alla ricerca della principessa. Tra di loro c’era anche il giovane cavaliere. Tutti andarono in direzioni differenti perché nemmeno si sapeva con precisione in che posto si trovasse la base di questi briganti. Quindi, ognuno di loro si sarebbe dovuto appellare alle sue capacità per compiere questa missione.

Il Cavaliere Rosso, conosciuto come il più forte dei 100, dopo essere passato in un fitto bosco, si era trovato ad entrare in una buia ed umida caverna, dove aveva trovato niente di meno che un Drago ad accoglierlo.

Il Cavaliere Nero, conosciuto tra i 100 come il più spietato, aveva trovato un villaggio ed aveva pensato di dormire lì per la notte. Quando alcuni ladri locali, avevano provato a derubare il Cavaliere, mentre dormiva di notte in una locanda, si erano trovati fatti in tanti pezzi dalla rapida spada del Cavaliere Nero.

In un altro luogo, il Cavaliere Blu, conosciuto tra i 100 come il più intelligente, era arrivato vicino alla base dei briganti ma era finito bloccato da una strega che viveva lì vicino e che aveva pensato che il Blu fosse venuto fin lì per ucciderla.

Da un’altra parte, il Cavaliere Verde, conosciuto tra i 100 come il più astuto, si era travestito da brigante ed era andato in un’osteria alla ricerca di informazioni sulla principessa.

Nello stesso momento, il Cavaliere Grigio, conosciuto tra i 100 come il più vecchio ed esperto, si era trovato sfidato da un giovane cavaliere, che aveva pensato di farsi un nome sconfiggendo proprio il cavaliere anziano. E questo cavaliere era forte e vigoroso a tal punto da stupire lo stesso Cavaliere Grigio.

In un’altra parte, il Cavaliere Giallo, conosciuto tra i 100 come il più ricco, aveva pagato altri 100 uomini perché cercassero anche loro la principessina. Sfortunatamente, durante il suo cammino in una terra sconosciuta e sperduta del Regno, il Cavaliere Giallo si era trovato a cadere in un precipizio.

L’unico cavaliere che era stato in grado di trovare la base dei briganti, alla fine, era stato il Cavaliere Bianco che, nonostante la giovane età, aveva dimostrato capacità sopra a tutti gli altri.

Purtroppo, i briganti che erano mille, avevano scoperto, ben presto, la presenza del cavaliere, prima che potesse fare altro, e lo avevano circondato. Il Cavaliere Bianco, senza nessun timore anche se circondato, aveva subito eliminato diversi briganti, con la sua spada affilata e lucente. Il capo dei briganti, che era anche il più forte tra di loro, colpito dalle capacità del cavaliere aveva deciso di sfidarlo in un combattimento. Il Cavaliere Bianco accettò la sfida ed il capo dei briganti prese subito una grande ascia.

 I due iniziarono a combattere subito con grande vigore. Il capo dei briganti era grosso e forte. Il giovane cavaliere si rese conto che, se l’avesse colpito anche una sola volta con quell’ascia, l’avrebbe potuto anche ammazzare con quel colpo. L’armatura del Bianco non era sufficientemente resistente a resistere colpi del genere.

Il Bianco ed il brigante rimasero fermi immobili e silenziosi, ad osservarsi a vicenda. La vittoria sarebbe stata decisa da un singolo colpo. All’improvviso, il brigante sollevò la sua ascia, per caricare il suo colpo. Il Bianco fu più veloce e, con un colpo orrizontale della sua spada, tranciò la testa al brigante.

Nel momento in cui i briganti videro cadere a terra il loro capo senza testa, furono presi dall’ira ed attaccarono subito in forze il Bianco.

Il giovane cavaliere si ritrovò a combattere contro un numero enorme di briganti, da tutte le direzioni. Parecchi riuscirono a colpirlo, rompendogli sopratutto parti dell’armatura. Lui riuscì anche a contrattaccare a parecchi attacchi nemici, ma dopo poco, la sua resistenza stava per raggiungere il suo limite. A breve, sapeva che sarebbe morto. Ma lui non aveva mai temuto la Morte; da buon cavaliere e gran guerriero, si era preparato ad accogliere la Morte da quando era un ragazzino. Perciò, invece di piangere, anche se pieno di ferite e di sangue, sorrise.

Ma quando pensò di aver perso, in quell’attimo, alcune esplosioni cominciarono a sentirsi dietro di lui. Poco dopo, un incendio si espanse tra la folla di briganti. Il Bianco non aveva potuto fare a meno di pensare in quel momento alla principessa, sperando che fosse ancora viva. Così una voce familiare gli rispose:

“La principessa è al sicuro.”

La voce proveniva da un brigante tutto ricoperto di stracci. All’improvviso, costui tirava fuori una spada corta, da sotto gli stracci, ed infilzò un brigante vicino a lui, colpendolo al cuore. Il suo comportamento fu notato dagli altri briganti, che gli andarono subito contro.

 L’uomo si tolse gli stracci, all’improvviso, e sotto di essi, apparve un’armatura color smeraldo. Il Bianco riconobbe il Cavaliere Verde. Il Verde si era infiltrato nella base e si era occupato lui della principessa, dell’incendio e delle esplosioni.

Bianco: “Qundi, sei arrivato qui prima di me… le tue capacità superano le mie.”

Verde: “Mi piacerebbe poter dire di si… in realtà, mi è andata bene perchè hai attirato su di te la maggior parte dei briganti… altrimenti, forse, non sarei nemmeno arrivato a vedere la principessa.”

Da Sud iniziarono a partire strilli ed urla piene di dolore. Era arrivato il Cavaliere Nero, con la sua armatura sempre sporca di sangue e la sua aura maligna, bastava la sua sola presenza per intimorire centinaia di nemici; nel frattempo, faceva a pezzi tutti quelli che gli capitavano a tiro.

Il Bianco non aveva in simpatia il Nero, per via della sua pessima fama, ma sapeva che in quel momento non poteva fare nient’altro che accettare il suo aiuto.

Da Nord si vide arrivare il Cavaliere Blu con un libro tra le mani. Quel libro era il libro di incantesimi che il Blu aveva preso alla vecchia strega, dopo averla uccisa. Quando Blu recitò alcuni versi, alcuni nemici presero fuoco, altri vennero fulminati, altri ancora finirono sbattuti via da un forte vento.

Il Bianco rimase stupefatto nel vedere le nuove capacità del Cavaliere Blu e la sua felicità non potè che aumentare.

Da Est comparve un intero esercito, a capo del quale vi era il Cavaliere Giallo che aveva portato con sé 200 dei suoi uomini e 100 mercenari.

Da Ovest un altro piccolo esercito era apparso, erano gli altri 90 cavalieri chiamati dal Re che ora erano stati riuniti e guidati dal Cavaliere Grigio.

Ma niente superò l’entrata in scena del Cavaliere Rosso. Inizialmente, tutti sentirono solo un forte battito di ali. Quando, poi, avevano alzato lo sguardo, avevano visto sulle loro teste il Rosso in groppa ad un grosso Drago. Il Drago, dal cielo iniziò a lanciare delle grandi fiammate contro l’esercito dei briganti.

In poco tempo, i briganti finirono sconfitti. Un mese dopo, il Cavaliere Bianco si sposò con la principessa e divenne, di fatto, il nuovo Re. Tutti gli altri cavalieri erano andati via, ognuno per la sua strada, ma la leggenda dei 7 Cavalieri è rimasta scolpita nella storia di quel Regno. Il Cavaliere Bianco rimase conosciuto nella storia come il più valoroso dei 100.

Poi, c’è un’altra leggenda che iniziò a circolare.

Secondo la quale, se il Regno si fosse dovuto trovare di nuovo in difficoltà oppure si fosse dovuta trovare in pericolo la stessa famiglia reale, i Sette Cavalieri sarebbero riapparsi per mettere le cose a posto.

THE END

   
 
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