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Autore: someeonelikeu    22/01/2018    0 recensioni
«Prima dimmi come ti chiami.»
Il ragazzo fece per estrarre una sigaretta dal pacchetto, ma una mano lo fermò.
Una voce maschile, con un accento norvegese ben nascosto, seguì il gesto immediatamente.
Cassiope sbatté la palpebre, realizzando poco dopo che il ragazzo stava parlando con lei e non con la sua amica riccia.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quando quella mattina si era svegliato nel suo letto, abbracciato a Cassiope e aveva inalato l’odore della ragazza prima di aprire gli occhi e osservarla, Dennis aveva capito che la giovane italiana stava cominciando a significare qualcosa per lui. Aveva studiato i lineamenti delicati del suo viso, l’aveva guardata dormire placidamente e aveva sorriso a vederla così tranquilla quando invece solitamente era una trottola energetica. Subito aveva represso quel sorriso e aveva cercato di scacciare dalla sua mente le immagini della sera precedente, gli occhi verdi della ragazza, le sue labbra carnose che esploravano interamente il suo corpo, le sue curve che aveva baciato e accarezzato per tutta la notte. Si era spaventato a quel pensiero ed era scappato, infilandosi velocemente i vestiti ed uscendo senza far rumore. In un’altra occasione, a “cosa” finita, avrebbe congedato la ragazza cordialmente prima di salutarla con un bacio sulla guancia, ma invece si era addormentato con Cassiope tra le sue braccia e quella mattina non aveva avuto l’istinto di svegliarla e cacciarla via di casa, avrebbe voluto rimanere con lei tra le lenzuola, osservarla, baciarla, non alzarsi mai da quel letto, ma invece aveva avuto paura di quei pensieri, di quei sentimenti, ed era scappato a gambe levate da Helga, cercando di eliminare l’odore dell’italiana, di cancellare dal suo corpo le tracce di lei. Sapeva di aver fatto soffrire la ragazza con quel suo comportamento, che non si sarebbe dovuto presentare il giorno dopo in compagnia della norvegese, ma aveva pensato che era la cosa migliore da fare, cercare di allontanarla da lui.

Dennis ed Helga erano a casa di lui, stesi sul suo letto, in una situazione che non era nuova per i due. Le mani di lui erano serrate sul corpo della giovane norvegese mentre la ragazza era impegnata a sfilare i vestiti da dosso al ragazzo che però, diversamente dal solito, sembrava completamente assente.

«Dennis io così non ce la faccio, ma ci sei? Mi sembra di essere da sola qui.»

Domandò la ragazza con tono annoiato mentre sfilava i jeans dalle gambe del ragazzo. 

«Sta zitta dai.»

Affermò subito lui, rivoltando le loro posizioni con forza e finendo sopra di lei.
Dennis sapeva che Helga aveva ragione, era assente, non riusciva a concentrarsi, non riusciva a non pensare a Cassiope, la loro notte passata insieme in quel letto, i suoi occhi delusi quando si erano rivisti la mattina dopo. Si stava sforzando di non pensarci, di ritornare quello di sempre, ma gli sembrava di sentire l’odore di lei tra le lenzuola e mai come quella volta avrebbe preferito essere in qualsiasi luogo piuttosto che lì.

«No, basta così, mi stai prendendo in giro. Ma che problemi hai?»

Continuò lei, allontanando il ragazzo e costringendolo a guardarla.
Ci fu qualche secondo di silenzio, poi Dennis scese dal letto e raccolse i vestiti di Helga dal pavimento prima di lanciarglieli addosso.

«Vattene subito.»

Ordinò il ragazzo in maniera arrabbiata, fredda, indicando la porta di casa.
La ragazza lo guardò sgranando gli occhi, si sentì una nullità, non le era mai capitato di essere trattata così e sapeva di non meritarselo.
Preferì però non fare polemica, in quel momento non voleva stare in quel luogo, si vestì velocemente ed uscì dalla porta in silenzio, senza dire nulla.
Dennis aspettò che la ragazza fosse andata via prima di prendere il posacenere dal suo comodino e lanciarlo contro il muro, urlando, per poi accasciarsi sul letto.


Dopo la scenata del giorno prima, Cassiope era tornata la solita o almeno ci stava provando. Il resto della giornata lo aveva passato con Melissa a fare shopping e la sera le due si erano concesse una cena elegante al The Thief, uno dei più lussosi alberghi della città. La giornata era stata terapeutica per la ragazza che, anche se non amava fare shopping, quella volta si era fatta trasportare dalla sua amica rossa e si era divertita a provarsi vestiti insieme a Melissa, per poi tornare a casa piena di buste di acquisti. Il mattino dopo le due ragazze si erano svegliate con calma, avevano fatto colazione e poi Melissa era uscita con Kristoffer mentre Cassiope aveva dato appuntamento a Aleksander e Grethe per il pranzo. 

«Ho incontrato Helga mentre venivo qui, era molto nervosa, le ho chiesto se voleva venire a pranzo con noi ma mi ha praticamente riso in faccia, dice che non vuole vederti…io non la capisco, sei così simpatica.»

Esordì Grethe, riferendosi a Cassiope. La giovane italiana portò alla bocca la forchetta con il pezzo di salmone e masticò il boccone prima di fare spallucce e rimanere in silenzio.
L’innocenza di Grethe certe volte la sorprendeva, era così dolce e ingenua eppure aveva tutta l’apparenza di essere la tipica stronza da telefilm: gambe lunghe e longilinee, addome piatto e seno abbondante, due fanali azzurri al posto degli occhi, labbra carnose e lunghi capelli biondi; lei e Helga sembravano praticamente gemelle, eppure erano talmente diverse caratterialmente.
Di fronte all’affermazione della ragazza Cassiope rimase in silenzio, non sapeva bene come rispondere, dal primo momento le due non erano andate d’accordo e, con il tempo, aveva capito che la causa principale era Dennis.

«Lascia stare Helga, lo sai quanto è gelosa. Molto probabilmente non è riuscita ad accettare che Cassiope e Melissa ci stanno simpatiche.»

Rispose Aleksander, sorridendo e portando un braccio dietro le spalle di Grethe, prima di stamparle un bacio sulle labbra.

«A proposito di Helga, mi ha raccontato che l'altra mattina al parco quando è arrivata con Dennis sei scappata in lacrime, cosa è successo? Se posso chiedertelo.»

Di nuovo, Grethe fece quella domanda in maniera totalmente innocente, lo si poteva capire dal tono, eppure quelle parole non riuscirono a lasciare Cassiope del tutto indifferente. La giovane deglutì, prese un sorso d’acqua e contò fino a dieci prima di rispondere in maniera “sbagliata” o fare una scenata, si sforzò anche di sorridere.

«Non sono scappata in lacrime e anzi, neanche mi sono accorta che erano arrivati lei e Dennis. Non mi sono sentita molto bene, probabilmente avevo bevuto troppo quella sera in discoteca.»

Fece una piccola pausa, rivolgendo per qualche secondo lo sguardo verso Aleks che le sorrise come in segno di approvazione; entrambi sapevano la verità ma non c'era bisogno di ricordare quel momento o di parlare di Dennis, il ragazzo aveva avuto fin troppe attenzioni che non si meritava. Cassiope si rivolse nuovamente ad Helga e le sorrise, sviando del tutto il discorso con Melissa le aveva insegnato a fare varie volte per uscire dalle difficoltà.

«E comunque quella sera avevi un vestito meraviglioso, lo hai preso qui? Devi assolutamente portarmi a fare shopping, adoro il tuo stile.»

  
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