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Autore: amimy    27/06/2009    9 recensioni
Il mio nome è Isabella. Solo Isabella. Non ho un cognome, o se l’avevo l’ho scordato da tempo; una come me non ha bisogno di un cognome. Sono una nomade senza casa ne famiglia, una predatrice. Vivo da sola, viaggiando di nascosto d città in città ormai da più di mille anni. Lo so, io non dovrei esistere, nessuno di noi dovrebbe esistere. Ma esistiamo, esistiamo fin dall’inizio di tutto, siamo parte di questo pianeta da sempre. È semplicemente sbagliato che io viva, se la mia si può chiamare vita, ma forse quest’esistenza è la giusta punizione ad una vita fatta di scelte sbagliate come quella che ho vissuto prima di tutto ciò.Quando scoprirete cosa sono penserete che sono un mostro. E avrete ragione. Perché se voi umani pensavate di essere la specie più evoluta e più pericolosa del pianeta, vi sbagliavate. So cosa vi state chiedendo: cosa sei? Semplice: sono un vampiro.
Isabella Marie Swan nacque il 13 Settembre 1009. Adesso vive ancora, ma è come se non fosse mai esistita . Di lei nessuno ha ricordi, solo un nome risalente a mille anni fa. Ha iniziato la sua vita da sola, l’ha continuata con l’uomo sbagliato e l’ha terminata quando ha incontrato un ragazzo misterioso che l’ha cambiata. Ora Isabella è un vampiro. Vive uccidendo gli umani, senza aver mai conosciuto davvero il significato della parola Amore e senza aver un motivo valido per continuare a esistere. Eppure non ha altra scelta: vivrà per sempre. Ma forse c’è una speranza anche per lei: durante i suoi viaggi, riuscirà a trovare qualcuno che darà un senso alla sua vita?
Genere: Romantico, Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti. Dopo una lunga e difficile riflessione, ho deciso che questo sarà l’ultimo capitolo di Sunset. Ma non temete! Presto posterò il seguito, nel quale molti intrighi, domande e dubbi lasciati in sospeso qui troveranno risposta. Il capitolo è molto corto, ma effettivamente è una sorta d’epilogo e dovrebbe servire come pista di lancio per il seguito, che sarà anche un po’ una storia a parte. In ogni caso, prima di postare il seguito farò un capitolo dedicato unicamente ai ringraziamenti e poi un capitolo con il link per il seguito, nel caso qualcuno che lo vorrebbe leggere non lo noti. In ogni caso, inizio già a ringraziarvi dal profondo del cuore e mi chiederei umilmente di commentare quest’0ultimo capitolo(anche consideando che, conoscendomi, più ci saranno commenti piùmi sentirò obbligata a postare velocemente il continuo.)
Ma in attesa del seguito(che probabilmente s’intitolerò “Together untill the Sunrise”) potete seguire anche la mia altra fanfiction su Twilight,oblio, oppure il mio racconto originale, pubblicato due giorni fa, Under the Mask of a Dark Lady Comunque, ovviamente, passiamo ai ringraziamenti:

_Niki_:Ciao…hihi! Grazie per il conntributo per il sondaggio, e ovviamente grazie grazie GRAZIE per i complimenti…cioè, continuo a credere che il mio capitolo fosse una shcifezza ma poi leggo i tuoi commenti e penso “mah, allora forse qualcosa di decente lo scrivo anch’io…” hihi! Scherzi? Sai che leggo stravolentieri le tue storie! E stavolta poi sono io che ti devo chiedere perdono perché ci ho messo anche più del solito ad aggiornare! Comunque, grazie mille e spero commenterai anche questo penoso epilogo…hihi ciao !

Sabry87: Grazie mille per tutti i commenti che mi hai lasciato e per tutti i complimenti, mi fanno molto molto molto piacere! Spero vorrai leggere anche il seguito!


Epilogo


I need a miracle I wanna be your girl, give me a chance to see that you are made for me[…]So take a try, no need to ask me why cause I know it’s true I’m still in love with you.
[Miracle-Cascada]



Il sole stava lentamente sparendo all’orizzonte, tingeva di rosa e arancione le nuvole soffici che lo circondavano e gettava lunghe ommbre sul terreno scosceso del bosco. Ormai gli alberi si erano fatti radi, più bassi e dalle foglie meno numerose, quasi avessero paura di esporsi al clima sempre più freddo.
Ad un tratto, un largo sorriso si aprì sul volto di Edward, allla guida del gruppetto. << Ci stanno aspettando. >> spiegò, rivolto a Carlisle. E , a mio beneficio, aggiunse << Benvenuta a Denali, Bella. >>
Mi sentivo eccitata. Emozionata. Nervosa. Eccitata alla prospettiva della nuova vita che stava spalancando le sue porte davanti a me. emozionata al pensiero del nuovo inizio che avrei presto avuto. Nervosa riguardo ai possibili imprevisti e sorprese che il futuro ci avrebbe riservato. Ma più di tutto, mi sentivo sicura, protetta. E qui non servivano spiegazioni: la presenza di Edward era l’unico motivo plausibile per la profonda dolcezza e sicurezza che avvo nell’anima. Con lui accanto, non dovevo temere il futuro. Continuammo a correre, tutti sempre più impazienti.
<< Nervosa, Bella? >> mi domandò Alice con un sorrisino, accostandosi a me. << Un po’ >> confessai, semplicemente.
<< Oh, ma dopo tutto quello che è successo fra te ed Edward, un semplice trasloco non dovrebbe essere un problema, per te. A proposito…posso essere la tua damigella d’onore? >> esclamò tutto d’un fiato Alice, sbottando poi in una risata cristallina, intrisa di ingenua malizia. La fissai a bocca aperta.
<< Ma in realà noi non… >> << Non ancora, intendi dire. Ma, fidati di me, succederà. >> ridacchiò lei per tutta risposta, prima di scattare avanti e correre come un fulmine accanto a Jasper, per cingergli poi le spalle con un braccio.
Mi sentivo imbarazzata. Imbarazzata per la sconcertante sicurezza di Alice, per ciò che le sue parole implicavano. E anche…felice. Esattamente per la stessa ragione.
E poi, il bosco finì. Gli alberi si diradarono irrimediabilmente, e uscimmo allo scoperto. Un ‘immensa distesa di neve e gelo sembrava distendersi all’infinito davanti ai nostri occhi, scintillando sotto la luce dorata del tramonto. Da ogni lato, neve candida sembrava circondarci. Il paesaggio era brullo, spoglio, ma in qualche modo attraente e, in una maniera sorprendente, incantevole.
<< Benvenuti. >> ci accolse con voce solenne un uomo alto, sorridendo di gusto.
Edward aveva ragione. Erano davvero tutti lì per il nostro arrivo. << Oh, avete un nuovo acquisto in famiglia. Piacere di conoscerti, il mio nome è Tanya. E questo vampirone tutto serio è Eleazar. Lei è Carmen. Invece Irina e Kate sono rimaste a casa, a preparare tutto l’occorrente per il vostro arrivo. >> cinguettò una vampira dai capelli biondo ramato. Era bellissima. Non la bellezza fine ed elegante di Alice, la bellezza sottile e leggera di Angela o l’attraente perfezione di Rosalie. Tanya sembrava…sembrava una composizione di tante piccole, perfette tessere di un puzzle che componevano il suo volto mozzafiato, il suo corpo slanciato e magnifico e ogni singolo suo tratto. Erano troppi tasselli di appuntita bellezza per stare in una sola persona.
<< Io sono Bella. >> risposi automaticamente, tendendole una mano. Lei la ignorò ostentatamente, e si diresse invece con uno scatto fulmineo verso Edward, abbracciandolo platealmente.
<< Vi stavamo aspettando, >> aggiunse Tanya, lasciando finalmente Edward << Lei è arrivata da giorni, e sapevamo che non ci avreste molto a dirigervi qui. O almeno, questo è quello che ha detto. >>
Vidi con la coda dell’occhio le pupille di Edward dilatarsi per lo stupore e qualche solitaria ruga di sorpresa e concentrazione ornargli la fronte. << Sei sicura, Tanya? >> domandò.
Lei gli sorrise, benevola e con una punta di malizia che mi auguro fosse solamente frutto della mia immaginazione. << Sicura al cento percento >> ribattè, picchiettandosi un dito sulla tempia. << Ma forse, non sono la persona più adatta per spiegare tutto, anche se sono certa che i miei pensieri siano abbastanza eloquenti. >> proseguì. Sentii un’ondata di malessere pervadermi il corpo. non mi piaceva quella Tanya. Qualcosa nel suo modo di osservare Edward con quello sguardo da predatrice, quasi le appartenesse, non mi piaceva. Come non mi piaceva il suo modo di fare, quasi fosse la padrona del mondo. O almeno, del suo piccolo angolo di mondo sperduto nel rigido clima dell’Alaska.
Ma poi, ebbi la sensazione di dover alzare lo sguardo. Non avevo né udito né visto la sagoma candida che ci si parava davanti, confondendosi con la neve, ma la avevo quasi percepita. Sentita nell’anima. Idnossava un lugno abito bianco, immacolato, che si muoveva al vento. Un cappuccio dei fini ricami le copriva il volto, ma il suo elegante portamento poteva appartenere solamente ad una vampira. Avanzò quasi scivolando sulla neve verso di noi, a passi calmi e misurati.
Osservai il viso di Edward riempirsi di stupore, mentre Tanya batteva le mani con infantile entusiasmo.
<< Finalmente siete arrivati…vi stavo attendendo, sapete? Specialmente tu, Carlisle. Mi sei mancato. E anche voi, i miei figli. >> esordì la sagoma, e nonostante il suo volto fosse in ombra potevo percepire la gioia nella sua voce. Poi si portò le mani al cappuccio, e lentamente lo scostò dal viso. I primi a emergere furono i lunghi boccoli color caramello, poi la pelle pallida e infine gli occhi dorati.
<< Esme… >> mormorò Carlisle, meravigliato, prima di gettarsi fra le sue braccia aperte.

Fine…per ora.

Uhuh, come sono cattiva...vi lascio così, con questo colpo di scena e con la promessa di un continuo…che vi assicuro, ci sarà. Per ora, vi prego, commentate questo epilogo…baci e abbracci a tutti, è stato magnifico scrivere questa storia e sentire tutti i vostri incoraggiamenti, le critiche, i pareri e le risposte ai sondaggi…e vi lascio proprio così, con un ultimo, nostalgico sondaggio: quale capitolo di sunset vi è piaciuto di più? Bye bye, amimy.

   
 
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