Pezzi di me dispersi sul sentiero,
parti del mio vissuto sempre più nero,
arti del mio ossuto impero.
Li sento frantumarsi come vetro
cadendo su di quel percorso tetro.
Cocci del mio passato che ora
la loro dimora hanno lasciato.
Non oso voltarmi,
così da non affrontarli,
tristezza ed odio le loro armi,
armi che non ho mai sconfitto in anni.
Cammino ritto per la mia via,
sfaldandomi in preda ad un emorragia,
sapendo che di loro non proverò nostalgia,
sapendo che tutto questo è una scelta mia.