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Autore: QueenSango    25/01/2018    3 recensioni
Dal prologo:
Piantala!» sbraitò infervorato il biondo, capendo a cosa alludesse la ragazza « Mi servono per cucinare per voi trogloditi» le rispose puntandole il mestolo davanti alla faccia « E per tua informazione, non sono così infantile!» bofonchiò scocciato, abbassando lo sguardo. Mimi soffocò una risata.
« Certo come no e Koushiro-kun sta rinchiuso tutto il giorno in camera sua a trombare!» ghignò sarcastica, scuotendo la testa « Ora tira fuori subito i miei jeans!»
Dal primo capitolo :
« Ehi, Sora-san. Non credi che questi ci guardino male?»
«Cosa dici, Mimi-chan» disse a bassa voce Sora,«Magari sono solo timidi »
« Sarà, ma a me mettono i brividi» disse poco convinta « Specialmente quello con i capelli rossi! Ha uno sguardo a dir poco agghiacciante e hai visto come è vestito?»
spero di avervi incuriosito;)
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Koushirou Izumi/Izzy, Mimi Tachikawa, Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt | Coppie: TK/Kari
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                     Lo strano caso dell’appartamento 22B

1. Primo Capitolo: un nuovo disastroso inizio

 Come erano capitati in quella situazione se lo chiedevano anche loro, non avrebbero mai pensato di dover condividere le loro emozioni, le loro vite quotidiane, i loro spazi, le proprie abitudini, a volte anche molto scurrili e non solo, con quelle due ragazze, due belle ragazze. Non che non avessero mai visto ragazza in vita loro, anzi, Taichi doveva essere abituato dato che in casa abitava con  sua sorella Hikari,e sua madre Yuuka, la quale ogni volta che andava a trovarlo, gli portava sempre degli strani cibi che finivano quasi sempre nel povero stomaco di Koushiro, che nonostante fosse piccoletto,  aveva uno stomaco di ferro. Ovviamente non le aveva mai viste in quel modo, insomma non come ragazze, vere donne; convivere con delle ragazze vere, era diverso.  Da tre anni erano stati sempre loro insieme; avevano rifiutato qualsiasi coinquilino, nonostante vi fossero due stanze vacanti, perché stavano bene insieme ed erano riusciti a trovare il loro equilibrio, nonostante le  diverse personalità e, tranne per qualche strana abitudine di Koushiro e per  il lato molto casalingo-dittatoriale- di Yamato. Adesso, quelle due strane creature, chiamate ragazze, distruggevano quell’equilibrio faticosamente trovato, scombussolando i loro piani e tutto quello che loro tre  in tre anni erano stati in grado di creare. Si chiedevano anche perché quelle due fanciulle fossero capitate proprio lì, in quel quartiere, in quella zona che non è che fosse delle migliori, specialmente per delle ragazze. Forse, pensavano, l’avevano scelto per il prezzo, non tanto caro, ma nemmeno così conveniente.

I tre ragazzi fissarono con uno sguardo indecifrabile – indagatore - le due figure appena arrivate, una dai corti capelli ramati , occhi simil ramati con indosso un paio di jeans neri e una camicetta bianca e l’altra dai lunghi capelli castani, un vestito lungo fino alle ginocchia azzurrino con ricami bianchi- cinque valigie enormi dietro di loro- , non proferendo assolutamente parola, facendo sentire leggermente a disagio le due figure femminili le quali sorridevano imbarazzate. A spezzare quel silenzio fu la ramata:

« Ehm, ciao! » disse la ragazza, abbozzando un timido sorriso «Io mi chiamo Sora Takenouchi, piacere di conoscervi.» si presentò cordialmente, allargando leggermente il sorriso.

« Mimi Tachikawa!» tagliò corto la castana con uno forzatissimo sorriso stampato in volto, corrugando la fronte stranita.

Nulla. Il silenzio totale ricadde nuovamente ; i tre non davano alcun segno, le osservano solamente mettendole altamente a disagio.

 

 

« Ehi, Sora-san.» la chiamò a bassa voce Mimi « Non credi che questi ci guardino male?» le fece notare guizzando gli occhi color miele inquietati sui tre ragazzi che rimanevano immobili a fissarle.

«Cosa dici, Mimi-chan»  le rispose sottovoce, ridacchiando nervosamente «Magari sono solo timidi » ipotizzò facendo spallucce.

« Sarà, ma a me mettono i brividi»  disse poco convinta ,  corrucciando la fronte scettica,

« Specialmente quello con i capelli rossi! Ha uno sguardo a dir poco agghiacciante  » commentò, increspando le labbra in una smorfia, osservandolo perplessa « E hai visto come è vestito?» aggiunse disgustata  indicando lo strano abbinamento e i colori che facevano a cazzotti tra loro.

«Mimi-chan dai, ti può sentire» le fece notare Sora sottovoce   dandole il gomito e  cercando di farla smettere,  ma Mimi continuò imperterrita, «per non parlare di quello biondo , sembra che voglia ucciderti ».  Lo sguardo di Sora puntò, involontariamente, sulla figura bionda che le stava osservando con i due grandi occhi azzurri ridotti due piccole fessure e con un broncio  non molto amichevole dipinto in viso. La ragazza deglutì, amaramente. Trasse un respiro profondo per rompere nuovamente quel clima di gelo assoluto che si era nuovamente creato.

«Ehm, quindi questa è la prima volta che avete delle coinquiline?» domandò cercando di mantenere un tono di voce composto e cordiale, sperando che i tre si lasciassero un po’ andare.

« Si.» risposero meccanicamente  all’unisono facendo sentire a disagio più di quanto lo era Sora.

«Sapete dire qualche altra parola oltre SI o NO? O siete MUTI?» scoppiò Mimi innervosita, fissandoli da capo ai piedi in maniera altezzosa. Un nodo di stizza pervase Yamato che si stava alzando dalla sua posizione per dirne quattro a quella fastidiosa ragazza, ma venne bloccato da Taichi, conoscendo bene l’amico e sapendo che avrebbe creato più confusione e imbarazzo che mai.

«  Ehm, scusate» si scusò Taichi, issandosi dalla poltrona del salone e sorridendo alle due «  Il  fatto è che non ci aspettavano di aver  dei coinquilini così presto. Pensavamo che arrivassero dei ragazzi, per questo motivo siamo un po’ spiazzati.» comunicò a loro, grattandosi la nuca imbarazzato e avvicinandosi alle due.

«  Io sono Taichi Yagami, piacere di conoscervi» si presentò porgendo cordialmente la mano alle due che ricambiarono sorridendo e leggermente sollevate.

« Yamato Ishida.» disse solamente il biondo gelido, cercando di porgere la mano alle due e inclinando il capo biondo per non doverle vedere in volto. Yamato, a dispetto del suo aspetto così “  oscuro e tenebroso”, era in realtà timidissimo. Mimi sbuffò   contrariata.

«  Che maleducato!» sentenziò Mimi austera, osservando con faccia sprezzante Yamato « Non guardare in faccia chi ti è davanti, sai che è maleducazione?» lo rimbeccò acida, guizzando i propri occhi color miele vispi su quelli azzurri altamente irritati del biondo.

« Cosa?!» urlò Yamato, innervosito « Guarda che la maleducata sei stata tu! Dire quelle cose a gente che nemmeno conosci!» ribatté incrociando le braccia al petto.

«Se non parlavate, come diavolo vuoi che ci senta ad essere ignorate in quel modo in un posto sconosciuto? È frustante!» replicò a tono la castana, riducendo gli occhi a due piccolissime fessure , osservando in maniera truce il giovane biondo.

«Ok, Ok! Mi sa che siamo tutti un po’ stanchi e straniti! Cerchiamo di calmarci e far le cose per bene!» cercò di placare gli animi di quei due  la rossa mentre Taichi accanto a lei annuiva per quel che aveva appena detto . I due ragazzi annuirono con il capo, ma poco convinti.

«  Ehm, tu saresti?» chiese Sora al ragazzo dai capelli rossi rimasto ancora in silenzio osservandole in maniera alquanto strana.

«  Koushiro Izumi» rispose il rosso mentre nella sua testa rimbombava il motivetto della sigla di  Stranger things, osservando le due ragazze  da capo ai piedi con aria curiosa e allo stesso tempo perplessa, mettendole leggermente in disagio.

« Pia-cere» gli porse la mano tentennante Sora mentre il ragazzo ancora la fissava e ricambiò. Mimi accennò un falso sorriso di cortesia. «  Piacere mio » disse Koushiro atono per poi tornare a trafficare con il suo laptop.

« Te l’ho  detto che è strano. Ha dei problemi sicuro.» pontificò Mimi a bassa voce a Sora mentre Taichi  facevan strada per le loro camere.

 

                                                            ***

 

La mattina seguente Yamato si svegliò di malumore. Non era riuscito a chiudere occhio per una serie di ragioni; le due ragazze, specialmente quella castana, facevano un casino assurdo, spostando e sistemando le loro cose di qua e di là , oltre a sghignazzare per chissà quale motivo, oltre a quello ci si mettevano pure i vicini  con dei  rumori strani con  un  volume che raggiungeva chissà quanti decibel, non gli faceva del tutto piacere e non lo aiutava per nulla a prender sonno.  Sospirò e sbadigliò ancora semiaddormentato, aprendo il frigo per preparare come al solito la colazione a quei due poltroni, anzi ora ne doveva preparare pure per altre due, e questo non gli andava per nulla bene. Lo aprì e rimase perplesso e scandalizzato allo stesso tempo da cosa si trovò davanti

« Che diavolo ci fa questo coso qui? » sbraitò osservando con sgomento e semi –disgusto l’oggetto appoggiato al freezer vicino alla carne, la sua prelibata carne.

«Che succede , Yamato-kun?» domandò Koushiro sbadigliando, sopraggiunto proprio in quell’istante e avvicinandosi al biondo . Yamato , ancora, non riusciva a proferire parola  analizzando quell’oggetto.

«Oh, un reggiseno.» osservò il rosso atono

« Era nel freezer » lo informò con la faccia sempre più schifata e perplessa.

«Oh» esclamò una voce femminile altisonante, raggiungendo i due « Il mio reggiseno!»

« Si può sapere cosa ci faceva  nel freezer?» gli domandò Yamato con una vena che gli pulsava fortemente nella testa

« Beh, serve per poter mantenere fresco e rassodato il seno!» lo informò « Evita pure di farti avere brutte smagliature e fartelo sentire decadente» aggiunse con una faccia seria mentre gli altri due la fissavano sempre più scettici.

« Non voglio più vedere una cosa del genere!» ruggì indiavolato più che mai, osservando con amarezza e tristezza la sua  prelibata carne, pagata un bel po’ « Questo non è tuo il freezer» puntualizzò riducendo gli occhi azzurri a due piccolissime fessure, fissandola truce.

«Mm » mugugnò Mimi, mettendosi la mano al mento con fare pensoso, poi un ghigno si stampò nel suo volto « Non hai mai tolto un reggiseno in vita tua, eh…» dedusse voce maliziosa « Chi lo avrebbe mai detto…» aggiunse allargando il sorriso furba. Yamato arrossì. «NON SONO AFFARI TUOI QUESTI!» urlò il biondo più imbarazzato che mai.

«Ci ho visto giusto, eh verginello...» sogghignando maliziosamente mentre Yamato la fulminava con lo sguardo cercando di ribattere, ma nulla. «Peccato, non sai che ti perdi...» aggiunse facendo l’occhiolino maliziosa  , facendolo arrossire ancor di più.

«Non ho tempo per queste cose » bofonchiò, giustificandosi. Mimi sorrise sardonica « Certo!» commentò sarcastica

«Secondo i miei calcoli, l’imbottitura dovrebbe equivalere ad una terza scarsa. Ti facevo più formosa » fu il commento di  Koushiro che aveva preso incuriosito il reggiseno color smeraldo con un fiocchettino arancione al centro e dei piccoli merlettini, squadrandolo attentamente.

Mimi sgranò gli occhi scandalizzata.

« Hai fatto  dei calcoli sulla mia misura di seno?» domandò sgomenta, osservandolo.

«Beh, non li ho fatti, mi vengono automatici» le rispose, tenendo ancora in mano il reggiseno «Ti posso dire anche le altre tue misure» la informò   avvicinandosi pericolosamente a lei, cercando di analizzarla da capo ai piedi.

«  Sei disgustoso !» urlò, strappandogli il reggiseno dalle mani infervorata e imbarazzata più che mai.

«  Detto da una che mette il reggiseno nel freezer...» mandò di risposta il rosso, piccato « Non credi che sia più disgustoso questo? Insomma non sappiamo con chi tu...»

«ORA BASTA! Non voglio sentire cose da genere da uno che si veste come un daltonico!» replicò Mimi  altamente innervosita.

«Beh, mi vestirò come un daltonico, ma non ho nemmeno delle strane e  bizzarre creature rosa come ciabatte!» replicò  a sua volta Koushiro, lievemente infastidito. Mimi stava per ribattere qualcosa, ma lo squillo del cellullare   la destò dal far ciò: era Joe, il suo fidanzato.

«Amore! Avevo proprio bisogno di sentirti!» esclamò disperata e allegra allo stesso tempo e incenerendo con lo sguardo Yamato e Koushiro, specialmente quest’ultimo «Non sai dove sono capitata» gli disse con tono melodrammatico tornandosene nella sua camera.

« Che razza di ragazza!»  commentò   Yamato, increspando le labbra in una smorfia « Ha rovinato la mia carne!» sospirando amareggiato.

«   L’ho sempre detto che le ragazze sono delle seccature fastidiose » considerò Koushiro, appoggiando il suo laptop nel tavolo.

« Puoi ben dirlo amico!» proruppe Taichi , sopraggiunto in quel momento, sedendosi accanto al rosso «Anche quelle che ti sembrano all’apparenza carine e gentili» aggiunse, osservando di sottecchi Sora accanto alla porta che lo fissava con una faccia altamente infastidita.

«Non è mica colpa mia se la porta   del bagno non era chiusa chiave» bofonchiò il castano, mettendosi in bocca il toast preso dal cestino al centro del tavolo, ma nessuno lo stava ad ascoltare.

FLASHBACK

 

Il trillare squillante- fastidioso- della sveglia fece svegliare malvolentieri Sora che spense brutalmente la sveglia, non volendo più sentir quel suono. Si alzò con non poca fatica dal letto, stropicciandosi leggermente gli occhi e andando in direzione del bagno   che trovò occupato da Mimi e conoscendola ci avrebbe messo un bel po’. Sbuffò scocciata, ma poi si ricordò che al piano di sotto vi era un altro bagno. Scese le scale dirigendosi verso il bagno, bussò alla porta sperando che non ci fosse nessuno, anche perché non voleva arrivar in ritardo per il suo primo giorno di tirocinio, era una tipa abbastanza puntale e odiava i ritardi, ma per sua fortuna lo trovò libero.

 

Un sonoro sbadigliò uscì dalla bocca di un’assonato Taichi il quale  si trascinava apaticamente  verso il bagno.Aprì la porta, senza bussare, grattandosi la testa, si  appoggiò  sulla  panchetta grigia vicino al lavandino, togliendosi i boxer, rimanendo totalmente nudo. Ad un certo punto   sentì un leggero rumore provenire dalla doccia, sollevò lievemente gli occhi e rimase immobile e altamente imbarazzato all’immagine che gli si presentava davanti: Sora che usciva dalla doccia, totalmente nuda che cercava  di prendere l’asciugamano,   osservandolo a sua volta imbarazzata, infastidita e sconvolta. La ragazza  si coprì quel poco che poteva; prese la prima cosa che gli capitò di mano e gliela lanciò addosso, colpendolo nella testa e uscendo alla velocità della luce, rossa in volta, urlandogli un “ pervertito” lasciando un Taichi perplesso, dolorante per la spazzola lanciandogli addosso che  si era impigliata nei suoi folti e spettinati capelli, scocciato e nudo.

 

 

Mmm, un inizio davvero allattante, non credete? Chi lo avrebbe mai detto? D’altronde cosa ci si può aspettare da caratterini così diversi tra di loro, questo ed altro, e siamo ancora all’inizio della serie…ehm volevo dire della loro bellissima, stupendissima, adorabile convivenza. Beh, che dire…nulla…solo di godervi il loro spettacolo, chissà magari un giorno potrebbe essere candido ai Golden Globe, o addirittura agli Oscar, chi lo sa…anche perché vi aspetta a breve un episodio che davvero, vi farà o accapponare la pelle o  semplicemente  vi divertirete, ringrazierete la mente diabolica di Mimi, ergo…coming soon…

TO  BE CONTINUED

 

ANGOLO AUTRICE : 

Ohilà chi non muore

si rivede. Scusate per l’enorme ritardo, ma davvero sono

lavoro, tra lezioni, esami, laboratori, anche di sabato pomeriggio e

stata oberata di

adesso

pure esami e tirocini, ossia quando mi viene sempre

l’ispirazione XD. Premetto

che questo capitolo era scritto da un bel po’, ma non del

tutto completato

tant’è che non so se sono riuscita a gestire bene

i personaggi e renderli

almeno leggermente IC, spero di sì. L’idea del

reggiseno nel freezer non è mia,

ma presa da Carmen Di pietro al Gfvip-si amo anche il trash come potete

ben

vedere, ammetto anche che il rewatch di The Big Bang Theory ha

influenzato un po’

il capitolo, in particolare la figura di Sheldon Cooper XD, sta a voi

capire

dove sta un po’ di lui xD. Vi è piaciuta la

reazione di Koushiro? Beh, molti

sanno che sono ossessionata da Stranger things, che vi consiglio

caldamente di

vedere XD. Sono stanca, ergo non sarò così tanto

logorroica come al mio solito,

spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate,

ancora

diciamo che siamo veramente solo all’inizio di ciò

che ho in testa per queste

cinque teste calde…ehehe,vedrete vedrete…Mi scuso

punteggiatura, ho provato a rileggere, ma davvero non

so…calcolate che sono un

po’ arrugginita, detto questo vi saluto e spero di vederci

presto XD Vi lascio

per i miei errori di

solo con una parola chiave: BARELA. e ringranzio chi ha recensito la

storia e l'ha messa nelle seguite ;)

   
 
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