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Autore: inu_ka    25/01/2018    3 recensioni
[Hiiro no kakera]
Una ragazza e il suo sogno.
Un ragazzo misterioso.
Un amore inaspettato.
Un prezzo troppo alto da pagare
Il sogno che diventa l'incubo peggiore.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Ecco l’ennesimo sfoggio dello sfarzo sfrenato di questi tempi.- Sospiro irritata.
Ogni volta, guardo con un po’ di gelosia tutte quelle persone con quei vestiti e quelle maschere così eleganti. Purtroppo non ho avuto la loro stessa fortuna, i miei vestiti sono solo dei meri stracci.
Sono ancora immersa nei pensieri quando ad un tratto qualcuno con un colpo di tosse attira la attenzione.
-Salve, dolce donzella.- dice con voce roca.
Mi giro e lo guardo. Il tizio indossa un mantello con un cappuccio, e sul volto ha una maschera che lascia intravedere solo delle labbra rosee e sottili.
Continuo a fissarlo cercando di capire chi fosse. Poi ricomincia a parlare.
-Noto che guardi quella gente con molta invidia, te lo si legge negli occhi che vorresti essere al loro posto.- Afferma con tranquillità.
-Non mi interessa affatto di loro.-  Cerco di nascondere la verità. Ma a quanto pare con lui non serve e capisce immediatamente la mia menzogna.
-E se ti dicessi che per una sera potrei realizzare il tuo sogno?- Domanda con un ghigno sulle labbra.
-D… Dav… Davvero?-  Chiedo balbettando.
Si limita solo ad annuire. Sono così euforica al pensiero di poter partecipare, anche per una sola volta, a quel ballo in maschera… però non potevo sapere che il prezzo da pagare sarebbe stato molto alto.
-Bene, ti farò partecipare al ballo a patto che tu faccia una cosa per me.- Dice con un tono autoritario.
Annuisco. Improvvisamente vengo avvolta da una luce calda e intensa, tanto da accecarmi per pochi istanti.
-Signore, avete detto che devo darvi qualcosa in cambio. Di che si tratta?- domando curiosa.
-Dovrai uccidere una persona per me.-
“Cosa? Ho sentito bene? Ha detto che devo uccidere una persona?” Penso al limite della perplessità.
Improvvisamente in mente mi si parano centinaia di scene cruente. Come ho potuto accettare?
-Io… Non voglio. Se il prezzo da pagare è questo, allora non desidero andarci più. per quanto mi piacerebbe, non ucciderò mai…- Non riesco a finire la frase che sento una fitta fortissima al petto, tanto da farmi cadere in ginocchio. Mentre assiste alla scena, l’uomo fa una risata isterica.
-My lady, ormai non puoi più sottrarti al patto.- dice continuando a ridere. Poi riprende. – ho scagliato una maledizione su di te. Se rifiuti, pagherai con la tua vita.-
Sono ancora piegata in due dal dolore, non lo sopporto più, così accetto.
-Bene. Tra la gente che parteciperà al ballo, dovrai trovare un Oni dai lunghi capelli rossi.- Spiega.
Dopo mi porge uno strano pugnale.
-Tieni, nascondilo sotto il vestito. Il pugnale è intriso di un potentissimo veleno per ucciderlo; una semplice lama non sarebbe abbastanza potente.- Continua a spiegare, ma la mia mente è diretta altrove.
Non voglio farlo, non posso uccidere un essere innocente, ma se non lo faccio lui ucciderà me.
-Allora mi ascolti?- Mi chiede abbastanza irritato, così annuisco.
-Dovrai colpirlo al dodicesimo rintocco di mezzanotte, altrimenti morirai tu al suo posto.- Dice illustrandomi con minuziosità il suo piano.
-Perché vuole ucciderlo?- Chiedo tutto d’un fiato.
-Semplicemente perché voglio la sua spada, ed è proprio quella che dovrai prendere.- Mi dà delle pacche sulla spalla come raccomandazione.
Mi avvio verso il castello, e più vado avanti e più rimango ammaliata dalla sua maestosa eleganza. Visto da fuori non è niente in confronto all’interno; mi trovo in un’ampia sala finemente decorata, ci sono dei dipinti con delle cornici d’oro, vasi di cristallo e delle enormi colonne di marmo rosa tenue, le luci soffuse danno quel tocco di romanticismo, il luogo perfetto per le coppie lì presenti. Sembra di essere un sogno, ma il prezzo per questo sogno sarà un incubo; questa notte le mie mani saranno irrimediabilmente macchiate di sangue.
Questo, mi porta istintivamente a toccarmi la gamba dove sotto il vestito è nascosto il pugnale. Improvvisamente il mio sguardo è attratto dall’imponente figura di un ragazzo. E’ bellissimo, alto, muscoloso, indossa una maschera nera dalla quale si intravedono due occhi dello stesso colore del sole e i suoi capelli sono così lunghi e… Un momento, sono rossi come il fuoco.
No, non può essere lui, mi rifiuto; un ragazzo con quel sorriso non può essere una persona malvagia.
Anche lui mi sta fissando e involontariamente arrossisco, credo che adesso il mio viso abbia lo stesso colore dei suoi capelli; mi fa cenno di seguirlo con la sua mano. Decido di seguirlo con lo sguardo abbassato per timore che possa vedere il mio rossore ma,in questa posizione, vedo la cosa che più mi terrorizzava. Al suo fianco ha una spada, la stessa di cui mi ha parlato quell’uomo misterioso.
Sono ancora sovrappensiero, da non notare che siamo entrati in una sala ancora più grande di quella che era all’ingresso, me ne accorgo solo quando sento il tocco caldo e delicato di due mani che mi sfiorano. Iniziamo a danzare sulle note di un valzer, sono in estasi, la mano che mi cinge la vita trasmette protezione e anche un sentimento di cui ignoravo l’esistenza. E’ così che ci si sente quando ci si innamora? Non posso definirla una cotta perché i sentimenti che sento sono molto più intensi. Alzo la testa e i nostri sguardi si incrociano, i suoi occhi sono così ammalianti e il suo sorriso è meraviglioso. Continuiamo a fissarci per un tempo che sembra infinito, quando involontariamente mi scende una lacrima che lui con un dolce bacio raccoglie.
-Non dovete piangere, siete molto più bella quando sorridete.- Dice sorridendomi.
-Signore, di grazia, potrei sapere il vostro nome?- Gli chiedo. Non so perché ma voglio conoscere il nome di questo ragazzo sebbene già sappia quale sarà il suo destino.
-Takuma Onizaki.-  Mormora al mio orecchio, per poi baciarmi la mano.
Il suo nome ha un suono stupendo pari alla sua bellezza.
-E il vostro?- Domanda fissandomi intensamente.
-Tamaki Kasuga.- Rivelo, facendogli un inchino.
Riprendiamo a ballare e il mio sguardo si rivolge verso un orologio, Takuma indirizza il suo sguardo in direzione di dove è il mio. Mancano dieci minuti a mezzanotte.
-Dovete tornare a casa?- Domanda con un leggero sussurro.
Dai miei occhi questa volta sgorgano copiose lacrime che cerco di trattenere senza successo. Il pensiero di quello che potrei fargli tra dieci minuti è struggente.
-Devo andare. Non posso più rimanere, mi dispiace.- Dico divincolandomi tristemente dal suo abbraccio.
Cerco di andarmene, ma non ci riesco è come se il mio corpo fosse controllato da qualcun altro, la mia mano sfiora il suo collo e lui la bacia. Come sono belli i suoi baci.
Vi prego, se è vero che esiste un Dio, fermate quell’orologio.
Voglio andarmene, ma non ci riesco. In mente mi ritornano le parole di quell’uomo: “Tra la gente che parteciperà al ballo, dovrai trovare un Oni dai lunghi capelli rossi.”
Al suono del dodicesimo rintocco della mezzanotte, la mia schiena si abbassa, e la mano prende il coltello con cui lo condannerò ad un sonno dal quale mai più si risveglierà. Anche lui si inchina, notando che i miei occhi continuano a versare lacrime, ma è proprio in quel preciso momento che la mia mano compie l’atto più ignobile del mondo, conficca il pugnale nel ventre di Takuma.
Riesco a prendere il controllo di me e lancio un urlo straziante mentre tra le braccia stringo il suo corpo ancora caldo. Mi guarda e mi sorride. Come può sorridermi dopo quello che gli ho fatto? Dovrebbe odiarmi, invece continua a mostrarmi un’espressione rilassata e dolce.
Noto che la spada, che tanto bramava quell’essere, è caduta e l’aspetto di Takuma inspiegabilmente muta; ora sembra un umano, i suoi occhi sono diventati viola e i capelli neri e corti. Lo guardo perplessa.
-Non stupirti, è l’aura della spada a conferirmi l’aspetto dell’Oni.- Chiarisce con tranquillità innaturale.
 
P.O.V TAKUMA
Non ce l’ho con lei perché so chi è stato realmente, Yuuichi Komura.
Questa ragazza è splendida, ha il volto che brilla più della luna e delle stelle. Con il suo sguardo ha fatto breccia nel mio cuore gelido.
Il pugnale è ancora nel mio ventre ma è come se quella lama collegasse le nostre anime.
Finchè il mio cuore non cesserà di battere voglio bearmi del suo viso, anche se è rigato dalle lacrime. Le sorrido cercando di lenire il suo pianto, con le ultime forze che mi restano voglio toglierle e  sfiorarla un’ultima volta.
Ti prego vita non abbandonarmi adesso, voglio toccarla solo un’ultima volta.
Lei mi tiene tra le sue braccia, è così bello, vorrei rimanere così per sempre.
 
No, no, non ci posso credere l’ho fatto davvero. Ho ucciso la persona che avevo iniziato ad amare e, nonostante tutto, lui continua a sorridermi e a sfiorarmi con le ultime forze che gli rimangono.
Poggio la fronte contro la sua e sento il suo respiro ancora caldo, ma a breve non lo percepirò mai più. Ancora una volta prego Dio affinché sia così misericordioso da bloccare il tempo e fermarci in questo momento per sempre.
Pian piano il suo respiro diventa sempre più flebile finchè le sue mani scivolano sul pavimento e la testa si china di lato.
Piango e spero che le mie urla gli facciano riaprire gli occhi che, a causa mia, non rivedranno mai più la luce del giorno. E’ tutto finito; Il mio stupido sogno è finito.
Poso le mie labbra sulle sue baciandole per la prima e ultima volta e, subito dopo, fuggo via per sempre.
Esco di corsa da quel castello che è stato il teatro del mio peggiore incubo. Corro via senza mai voltarmi, non voglio mai più rivederlo.
Sto ancora correndo quando una possente mano mi afferra facendomi cadere malamente sul terreno.
-Dove credi di andare? Hai ancora qualcosa che mi appartiene.- Urla.
Mi volto per osservarlo, anche se ho già riconosciuto la sua sgradevole voce. Non indossa più il cappuccio; ha gli occhi tendenti al verde e i capelli argentei, ed è molto più giovane di quello che pensavo.
-Cosa vuoi? Non ti è bastato farmi uccidere una persona innocente?- Urlo con tutta l’aria che ho nei polmoni.
-Dammi la spada.- Mi ordina.
-Vuoi questa spada? Ti accontento subito.- Dico con gli occhi pieni di lacrime.
Mi fiondo verso di lui, voglio che provi lo stesso dolore che mi ha fatto infliggere a Takuma. Ma arrivata a pochi centimetri da lui, sgrana gli occhi e in quel momento una forza invisibile mi respinge violentemente facendomi sbattere contro un albero. Non mi arrendo e ci riprovo, ma questa volta è la maledizione che mi blocca. Cado sul terreno in preda a dolori atroci, sono insopportabili e mi tolgono il respiro, sento che a breve smetterò di vivere. In un certo senso sono felice, raggiungerò l’uomo che ho ucciso ingiustamente.
Intanto il misterioso ragazzo ride osservando la scena, continuo a guardarlo finchè la vista mi si annebbia e dopo poco mi sovrasta il buio eterno.


ANGOLO DELL'AUTRICE
Bene, è la prima volta che pubblico in questa sezione e spero che la storia piaccia almeno un pochino.
la storia si ispira ad una canzone chiamata "CENDRILLON" da cui la oneshot prende il nome. Le parole della canzone hanno un significato bellissimo, Di sotto vi pubblico la traduzione e il link per sentirla.
Baci Inu_ka

Traduzione: Cendrillon
Dopo che mi sarò abbandonata al sogno di noi due che danziamo per tutta la notte
La magia svanirà al dodicesimo rintocco della mezzanotte
Le tue dita mi dicono che non possono aspettare
 Sono fuggita per nasconderti la triste verità, tre passi alla volta
Tremi, infreddolita, all’interno della carrozza
Questi abiti in cui volteggi ritorneranno stracci, una volta arrivata l’alba
Una voce mi sussurra: Trova tra tutte queste persone, quella dal volto mascherato
Nascondo una lama sotto al mio vestito, lo priverò di tutto quel che possiede
Degli orfani si riuniscono all’interno del castello
Sui loro volti sorrisi forzati, spenti, finti
Per loro non cisarà un amore sincero
Di quello che solo le ali di un angelo possono donare
La scarpetta di cristallo abbandonate sulle scale
Si riduce pian piano in cenere, dissolvendosi nell’aria
Adesso devo andare, tutto il mio corpo sta tremando
Ti vedo dare uno sguardo all’orologio
Lascio che le mie scarpette scivolino via, insieme a quei sentimenti che non posso confessare
Le mie dita tremanti risalgono verso il tuo collo senza che io possa impedirlo
Le mie labbra catturano le tue lacrime
E sento in quest’istante un brivido intenso percorrermi da capo a piedi
Ve ne prego, fermate quell’orologio prima che suoni la mezzanotte
Sono qui, in ginocchio davanti a te,
grido un “non farlo”, ma la mia mano si rifiuta di obbedirmi
costringendoti ad un sonno eterno.
O tu, fanciulla dall’aura oscura, principessa dal profumo inebriante
Il tuo sguardo ardente è riuscito a sciogliere la mia maschera di ghiaccio in un istante
L’ho sentito rompersi attraverso il ghiaccio
Riesco ancora a sentire il tuo respiro caldo sulla mia pelle
Ma ormai sembra già essere un sogno lontano.
I raggi argentei della luna ti avvolgono in un velo scintillante
Il tuo sorriso splende come la più luminosa delle stelle
Il mio abito verrà strappato,
il mio diadema d’oro calpestato
dalle mie mani e dai miei piedi, in un impeto di disgusto
per quello che ti ho fatto
in questo momento le nostre anime sono legate insieme
dal filo d’argento della tua lama
ma se non sarò io colui che fermerà le tue lacrime
allora questa sarà solo una storia senza un finale
vorrei solo che il tempo si fermasse
per assaporare questo momento per l’eternità
dio, se siete davvero misericordioso, vi prego di lasciarmi qui
ad ascoltare il suo cuore battere
sopraffatta da queste innumerevoli emozioni
vorrei solo poter affogare in questo calore che si sta dissolvendo
ora il mio corpo cesserà di muoversi

come in una favola.

https://www.youtube.com/watch?v=ns7jeST41SM
  
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