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Autore: Mari Lace    26/01/2018    6 recensioni
Ai bambini mentiamo, o li teniamo all'oscuro, per proteggerli. Non li riteniamo pronti ad affrontare determinate situazioni.
Ma io, per quanto il mio aspetto dica il contrario, non sono più una bambina.

"What if..." Shiho scoprisse l'identità di Subaru Okiya? Breve riflessione.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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⚠ ATTENZIONE ⚠ Non credo sia uno spoiler, comunque non leggete se non avete ancora confermato l'identità di Subaru Okiya. Questa drabble parte proprio da un'ipotetica scoperta di Ai di chi sia lui realmente.




Non sono una bambina




Dai Moroboshi.
Finalmente le emozioni confuse  per lo più negative  che il misterioso universitario accolto in casa da Kudo le suscitava acquistavano un senso.
Il fidanzato di sua sorella, Dai Moroboshi; o meglio, Shuichi Akai, l'agente dell'FBI che aveva sfruttato Akemi per la sua missione.
Una missione il cui fallimento si era tradotto in morte per la ragazza.
E lui non solo era vivo, ma era entrato nella sua vita con un'identità nuovamente falsa.

Lacrime di rabbia e frustrazione rigavano il volto di Shiho.
Non era arrabbiata per il ruolo giocato dall'agente nella morte di Akemi, si rese conto. Non riusciva a ritenerlo davvero colpevole.
No, quello che le faceva male era essere stata ingannata per tutto quel tempo... di nuovo.
Non solo dall'agente, anche dalla persona di cui aveva scelto di fidarsi, l'unico nella sua stessa situazione.
Shinichi Kudo.
Lo faceva ogni volta che scopriva qualcosa. "Dottore, non lo dica a quella ragazzina, non voglio farla preoccupare."
Ogni singola volta, a meno che gli servissero informazioni che solo lei poteva dargli.
Stavolta le aveva addirittura nascosto Dai  così l'aveva conosciuto, così le veniva istintivo chiamarlo , e questo nonostante sapesse che la sua presenza l'inquietava. Mi avresti "protetta" di più raccontandomi la verità, si scoprì a pensare con rabbia.
Mentiamo ai bambini, o li teniamo all'oscuro, se pensiamo che non siano pronti ad affrontare determinate situazioni.
Ma io, per quanto il mio aspetto dica il contrario, non sono una bambina.
Sono stufa di essere trattata come tale dall'unico che lo sa.



  
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