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Autore: _doubled_    27/01/2018    3 recensioni
Prese un bel respiro, cercando di calmarsi e nascondere la sua agitazione, poi iniziò a parlare, aiutandosi con delle immagini: «Questa era la prima famiglia, residente nel Chelsea, un quartiere di New York, composta da: Mark Brown, avvocato di ventinove anni, ritrovato sul divano, con la gola tagliata e segni di lotta sul corpo; Julia Brown, insegnante di ventotto anni, ritrovata in cucina, seduta al tavolo, mentre sbucciava le patate, lei è stata soffocata con un sacchetto della spesa che il Soggetto Ignoto ha lasciato sul suo viso; infine, la piccola, Serena Brown, di cinque anni, ritrovata nel letto, con il segno di una singola coltellata sull'addome».
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La terza famiglia

 
Era il 22 Dicembre 2017, l'Unità di Analisi Comportamentale della divisione di Seattle dell'FBI era stata convocata dal loro capo, l'agente Saunders, per discutere su un caso di rapimento che sembrava collegato ad altri avvenuti gli anni precedenti. Si riunirono tutti e sei intorno al tavolo ovale del loro ufficio, ma una sedia rimase vuota, così: «Qualcuno ha sentito Simon? Di solito è puntuale» chiese l'agente Farrell
«Cominciamo senza di lui» sentenziò il capo, iniziando a spiegare il caso, «è stata rapita una famiglia -marito, moglie e figlia di cinque anni-, il modus operandi è simile a quello riscontrato in altri due rapimenti avvenuti uno il 22 Dicembre 2016 e l'altro il 22 Dicembre 2015, anche queste famiglie erano composte da marito e moglie sui trent'anni e figlia di cinque anni. Jackie, ti lascio la parola».
L'esperta informatica si alzò e raggiunse lo schermo di fronte al tavolo; Jackie era già al corrente dei dettagli del caso e si apprestava a spiegarli alla squadra. Prese un bel respiro, cercando di calmarsi e nascondere la sua agitazione, poi iniziò a parlare, aiutandosi con delle immagini: «Questa era la prima famiglia, residente nel Chelsea, un quartiere di New York, composta da: Mark Brown, avvocato di ventinove anni, ritrovato sul divano, con la gola tagliata e segni di lotta sul corpo; Julia Brown, insegnante di ventotto anni, ritrovata in cucina, seduta al tavolo, mentre sbucciava le patate, lei è stata soffocata con un sacchetto della spesa che il Soggetto Ignoto ha lasciato sul suo viso; infine, la piccola, Serena Brown, di cinque anni, ritrovata nel letto, con il segno di una singola coltellata sull'addome».
Jackie mostrò prima le foto della famiglia in vita, poi quelle delle tre scene del crimine, dopodiché continuò il suo discorso, facendo la stessa cosa con le immagini della seconda famiglia: «La seconda famiglia era residente nel quartiere di Gold Coast a Chicago, e, come nel primo caso, anche stavolta il marito, Jake Peterson, medico di trentun anni, è stato rinvenuto sul divano, anche lui con la gola tagliata; la moglie, Fredericka Peterson, infermiera di ventinove anni, era seduta anche lei al tavolo, mentre sbucciava patate, con un sacchetto di nylon sulla testa; la bambina, Elizabeth Peterson, è stata ritrovata accoltellata sull'addome nel letto. Le due case abbandonate in cui sono state trovate le famiglie non sono il vero luogo del delitto: gli omicidi sono stati commessi in un altro posto, ancora sconosciuto, poi l'S.I. ha posizionato i cadaveri così come appaiono nelle foto; inoltre, entrambe le case si trovano a pochi chilometri dal quartiere di residenza delle famiglie, ma in zone isolate, ed erano addobbate per le feste natalizie ed arredate nello stesso identico modo, come potete vedere».
«In che quartiere è stata rapita la terza famiglia? Così iniziamo a cercare le case abbandonate» chiese l'agente Rhodes, deciso a risolvere il caso.
«No, Matthew, li troveremo vivi, ve lo prometto; adesso Jackie finirà di spiegarvi il resto» rispose Saunders, facendo un cenno col capo verso l'esperta informatica, per incitarla a continuare.
«La terza famiglia è stata rapita nel quartiere di Belltown, qui a Seattle» iniziò Jackie, ma Lawrie la interruppe, cercando di trattenere le lacrime: «È il quartiere di Simon, lui non è qui, ha trent'anni, così come sua moglie, e Samantha ne ha cinque, dimmi che la mia mente sta viaggiando troppo».
«Oh mio Dio» sussurrò l'agente Martin, coprendosi la bocca.
Tutta la squadra era sconvolta da ciò che Saunders stava per svelare; non erano solo colleghi di lavoro, ma erano come una seconda famiglia ed avrebbero fatto di tutto l'uno per l'altro.
«Mi dispiace ragazzi, ma la terza famiglia è la famiglia McPeake: lui, Simon McPeake, agente dell'FBI di trent'anni, lei, Andrea McPeake, psicologa di trent'anni, e Samantha McPeake, di cinque anni.
L'allarme è arrivato dai vicini questa mattina, quando hanno visto la porta aperta ed hanno trovato la casa completamente sotto sopra» spiegò Saunders.
«Dobbiamo metterci subito a lavoro, Jackie, dicci tutto quello che sai» affermò Rhodes.
«Le tre famiglie si assomigliano sia per lo status sociale elevato sia per l'aspetto: il marito sul metro e settantacinque e moro, la moglie sul metro e sessantacinque, ricciola o mossa, e castana, mentre la bambina di cinque anni e con i capelli neri, mossi e lunghi» continuò Jackie, facendo ripassare le foto di tutti i membri delle tre famiglie.
«Allora il nostro S.I. dev'essere un uomo, abbastanza forte, ben integrato, efficiente e con un lavoro stabile; si tratta di crimini complessi, il nostro uomo dev'essere abbastanza esperto, tanto da osservare le abitudini delle famiglie senza farsi notare, sopratutto da un agente dell'FBI» ipotizzò Lawrie, la miglior profiler della squadra.
«Dobbiamo cercare qualcuno che abbia conoscenza della zona, quindi deve essersi trasferito nelle tre città mesi prima di compiere il rapimento» disse Martin, mentre appuntava tutte le informazioni sulla lavagna.
«Jackie, cerca qualcuno che corrisponda al profilo, poi controlla se ci sono case abbandonate in zona; Shady e Matthew, voi andate ad interrogare i vicini, sono alla centrale di polizia; mentre io, Lawrie ed Andrew andremo a casa di Simon, dove si trova già la scientifica» ordinò l'agente Saunders, infilandosi il cappotto.
Tutta la squadra seguì le indicazioni del capo, dividendosi ed uscendo, incurante della pioggia.
La villetta McPeake era completamente in disordine: l'albero di Natale era caduto per terra, sul tappeto grigio, circondato da centinaia di palline dorate e verdi; sul pavimento c'erano rovesciate le sedie del tavolo da pranzo; i giochi di Samantha erano sparsi ovunque, insieme a dei frammenti di vetro, probabilmente del tavolino del salotto. I tre agenti rabbrividirono a quella visione, l'ultima volta che erano stati in quella casa era stato per il compleanno della bambina e, in quell'occasione, tutto era perfettamente in ordine e la stanza era allegra e colorata, mentre in quel momento era triste e cupa, rispecchiando l'umore di Saunders, Farrell e Lawrie. L'agente Farrell parlò con quelli della scientifica e con qualche poliziotto: non era stata trovata nessuna traccia di DNA per poter risalire al colpevole, quindi sperò che potessero ricavare qualcosa dagli interrogatori dei loro colleghi. Il cellulare del capo suonò, era l'esperta informatica, così David rispose, mettendo il viva-voce: «Dicci tutto, Jackie».
«Solo una persona corrisponde al nostro profilo: Michael Lopez, di quarant'anni, si è trasferito da Chelsea a Gold Coast nel Marzo del 2016, poco dopo che hanno trovato la prima famiglia, e da Gold Coast a Belltown, nell'Aprile di quest'anno, dopo il ritrovamento della seconda. Quest'uomo potrebbe anche avere un movente: quando aveva solo otto anni, la sua famiglia -padre di trent'anni, notaio, corrispondente alle descrizioni fisiche delle nostre vittime, madre di ventinove anni, assistente sociale, anch'essa corrispondente alle descrizioni fisiche delle vittime, come la sorellina di cinque anni- è stata assassinata in casa sua il 22 Dicembre 1985; la madre stava sbucciando le patate quando l'assassino l'ha soffocata con un sacchetto della spesa, il padre, che non si era accorto di niente, stava guardando la TV, seduto sul divano, quando gli è stata tagliata la gola, mentre la sorellina è stata accoltellata all'addome mentre era nel suo letto; lui si trovava nel bunker di casa sua ed è riuscito a salvarsi, rimanendo per giorni con i cadaveri dei suoi familiari e passando in questo modo il Natale; quando i vicini tornarono dalle vacanze, insospettiti dal silenzio, entrarono in casa loro e scoprirono l'accaduto» raccontò Jackie.
«È il nostro uomo!» affermò convinto Andrew.
«Perfetto, cerca il suo indirizzo» aggiunse Saunders.
«Già fatto, vi ho inviato il suo recapito ed anche la posizione di tre case abbandonate in luoghi isolati qua vicino» ci informò lei.
«Sei sempre fantastica» la elogiò Lawrie, prima che il capo attaccasse.
Saunders controllò gli indirizzi, poi chiamò Rhodes e Martin, che, essendo più vicini alle case abbandonate, furono incaricati di andarle a controllare; i tre agenti che si trovavano in casa McPeake, invece, raggiunsero l'abitazione di Michael Lopez. Indossarono i giubbotti antiproiettile e si armarono di pistole, poi irruppero all'interno della casa e la perlustrarono tutta, senza, però, trovare nessuno, finché dei rumori, che sembravano provenire da sotto terra, non attirarono la loro attenzione: «La casa di Michael aveva un bunker, cerchiamone uno anche qua» suggerì Lawrie, cominciando a battere sul pavimento.
In quel momento, infatti, nel bunker Simon e la sua famiglia stavano recitando la parte che il rapitore aveva assegnato loro: Michael voleva ricostruirsi una famiglia, la stessa che aveva perso da piccolo, ma i suoi precedenti tentativi erano falliti a causa delle sue vittime che si ribellavano, per questo motivo lui le uccideva, così com'erano stati uccisi i suoi genitori e la sua sorellina; per fortuna, Simon, in quanto profiler, aveva intuito le sue intenzioni e le sue fragilità, quindi aveva rassicurato Andrea e Samantha, ed era stato al gioco del rapitore; non aveva provato a disarmarlo per paura di fallire e mettere in pericolo la vita di sua moglie e di sua figlia.
«Amore, sono i ragazzi della squadra, sono venuti a salvarci; adesso io tenterò di attirarli quaggiù, tu, se riesci, prova a coprirmi, tanto adesso quell'uomo è impegnato a consolare Samantha» disse Simon a sua moglie, sentendo le voci dei suoi amici e ritrovando la speranza.
L'agente McPeake si diresse verso la botola che portava al piano terra dell'abitazione e, con cautela, la aprì leggermente, iniziando a colpire il soffitto; dopo non molto, sperando di essere riuscito nel suo intento, tornò dalla sua famiglia, per non insospettire Michael seduto di spalle alle scale e con la piccola in braccio. I tre agenti, trovata la botola, scesero in silenzio nel bunker e fecero cenno di tacere a Simon ed Andrea, che si erano accorti della loro presenza, dopodiché puntarono le pistole su Lopez e gli si avvicinarono con calma; quando furono dietro di lui, Saunders ordinò: «Mani in alto!».
Il colpevole sobbalzò, voltandosi nella loro direzione, senza lasciare Samantha: «Non avvicinatevi o le faccio del male!» li minacciò, spaventato.
In quel momento, l'agente Farrell sparò un colpo alla spalla del rapitore, che cadde a terra; Simon corse dalla bambina e la portò da Andrea, che piangeva abbracciando Lawrie, mentre Farrell e Saunders si affrettarono ad ammanettare Michael, ricordandogli i suoi diritti.
Tutto era finito bene: gli agenti dell'Unità di Analisi Comportamentale della divisione di Seattle dell'FBI erano riusciti a risolvere anche quel caso, nonostante le difficoltà e la paura di perdere un collega ed amico con la sua famiglia per sempre; i nostri eroi poterono festeggiare il Natale tutti insieme, con le rispettive famiglie e, per la prima volta, riuscirono ad apprezzare veramente il senso di quella festività.

NdA
Benvenuti! Questo è il nostro primo giallo, speriamo possa piacervi. I personaggi, come in ogni one-shot che stiamo scrivendo, sono sempre quelli delle nostre storie, ma in questo caso li abbiamo “americanizzati”, traducendo nomi e cognomi, ed alcuni “femminizzati” ahaha. Se vi è piaciuta la storia, lasciate una recensione, ci farebbe molto piacere! Anche se non vi è piaciuta, accettiamo le critiche! Grazie a tutti per aver letto fin qua!
Sofia e Luna
   
 
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