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Autore: HikariMoon    27/01/2018    1 recensioni
Ogni mattina, Flora si sveglia e sa che dovrà correre più veloce di Zolder o lui resterà per sempre un buzzurro. Ogni mattina, Zolder si sveglia e sa che dovrà correre più veloce di Flora o lei non lo mollerà un minuto. Ogni mattina, a bordo della Centurion, non importa che tu veda l’uno o l’altro, l’importante è che tu cominci a CORRERE.
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Ovvero, è l’inizio di una nuova epoca per umani e Mazoku e tutti sono pronti a dare il proprio contributo per fare crescere la collaborazione tra i due popoli. Dopo disastri naturali e distruzioni dei nuclei, non tutto in fondo è rose e fiori (NO, non quelli commestibili): ci sono problemi da risolvere e ponti da costruire.
Così, Barone e Clarky pensano bene di affidare questa missione anche a Zolder e Flora. Cerchiamo di capirli, ogni tanto, anche i migliori possono sbagliare!
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clackey/Clarky Ray, Flora Perfume, Moonlight Barone/Barone Chiaro di Luna, Un po' tutti, Zolder Grave
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Caro diario…

Caro diario. Mettiamo in chiaro una cosa: non è stata una mia idea. Ma eri tu o non so quale algoritmo proposto dalla dottoressa Stella. Almeno posso cestinarti senza dire niente a nessuno. Come mi è venuto in mente di chiedere consiglio ad Angers e Stella? E solo perché volevo seguire l’esempio del signor Barone e imparare di più sulle loro usanze!

Saremo anche uguali, ma gli umani sanno davvero essere strani. Gli umani del ventiquattresimo secolo ancora di più...

Che poi non ho la più pallida idea di che cosa dovrei scriverci su di te. Quello che mi incuriosisce di loro? Quello che vorrei imitare? Angers non è stata molto chiara.

Adesso devo andare, il comandante Kazan ci vuole parlare. Spero sia qualcosa di veloce. Ho promesso di aiutare a risistemare i giardini della città. Umani e Mazoku insieme: non è eccitante?

Goditi questi ultimi istanti: al ritorno ti getto nei rifiuti.

Flora raggiunse la porta della sala riunioni. Un attimo prima di attivarla, si fermò di scatto e si diede un’ultima rassettata a capelli e vestito. Piegate le labbra in un smagliante sorriso, premette il pulsante ed entrò nella stanza.

Barone, il comandante Kazan e il capitano Clarky stavano parlottando in piedi accanto al tavolo. Zolder, già seduto, stava distrattamente ascoltando la dottoressa Stella che gli illustrava qualcosa su uno degli schermi.

“Scusate il ritardo”, esordì esibendosi in un veloce inchino.

“Lieti che tu abbia potuto raggiungerci, Flora”, ricambiò Barone, interrompendo il discorso con gli altri due e accomodandosi al tavolo a fianco di Clarky. Anche Kazan e Stella si sedettero, con Zolder visibilmente grato di essersi liberato della dottoressa.

La Mazoku raggiunse il posto a fianco dell’istruttore e gli lanciò un’occhiataccia eloquente non appena mostrò l’intenzione di voler posare i piedi sul tavolo. Tornò a sorridere verso gli altri, fingendo di non sentire il soffiò esasperato al suo fianco.

“In che modo posso esservi utile?”

“Come discusso con coloro che erano già presenti, la convivenza tra umani e Mazoku, pur nettamente migliorata, non è ancora pienamente accettata”, esordì Barone con tono pacato. “In tutto il mondo, ci sono numerose criticità.”

La dottoressa Stella annuì e attivò il maxi schermo. Apparve una cartina del globo con diverse aree contrassegnate in vari colori.

“Senza contare gli effetti sia delle catastrofi naturali sia le conseguenze della distruzione del Nucleo nel centro della Terra.”

“Ognuno dovrà fare la sua parte”, continuò Kazan posando le braccia al tavolo. “Il Comandante Duc e la sua famiglia sono già partiti, insieme alla regina Gilfam e a Zack.”

Il capitano Clarky sospirò. “La Magnifica Sophia non è ancora pronta a decollare e l’alleanza appena nata mi obbliga a restare in città, purtroppo.”

“Per questo abbiamo pensato che la Centurion possa per il momento prendere il suo posto”, riprese la parola Barone. “Ha già sia una rappresentanza umana che Mazoku. E Zolder ha accettato di accogliere alcuni nuovi membri nel suo equipaggio, più idonei a questo genere di incarichi.”

Obbligato”, sottolineò l’istruttore sbuffando e posandosi allo schienale. Flora represse l’istinto di ruotare gli occhi e continuò a sorridere educatamente verso l’altro Mazoku.

“Comunque. Volevamo sapere se sei ancora disposta a seguire l’istruttore. Da quel che ho capito, eri stata sul punto di accettare l’invito della Regina?”

“Sì, signor Barone”, esordì Flora ricordando quanto l’avesse commossa la proposta di Sua Maestà di diventare in modo definitivo una delle sue dame da compagnia. Era stato davvero difficile, per lei, rifiutare.

“La Regina mi ha veramente onorata con la sua offerta, ma sono convinta di poter essere più utile qui. E ovviamente sono pronta a qualsiasi compito che aiuti la collaborazione tra i nostri popoli.”

Il comandante Kazan annuì e fece un cenno alla dottoressa Stella che, sistemandosi gli occhiali, fece apparire un dossier sugli schermi del tavolo.

“Ottimo. Possiamo quindi concludere gli ultimi dettagli e poi potete partire.”

L’attenzione di tutti si spostò sulla cartina e la serie di dati che cominciò a comparire. Flora, invece, si limitò ad aggrottare la fronte.

“Credo di non capire, signor Barone.”

“Flora, la partenza è per oggi”, rispose Zolder con tono esasperato, quasi si stesse ripetendo per l’ennesima occasione. La ragazza ruotò verso di lui in tempo per incrociare il suo sguardo divertito.

“O pensavi fossimo qua perché non avevamo altro da fare?”

Fu allora che si rese conto che lui fosse veramente convinto che lei lo sapesse. Forse erano giorni che lui lo sapeva.

“Perché non me lo hai detto prima!”, sibilò sbattendo con forza la mano sulla tavolata. Con la coda dell’occhio, scorse la dottoressa Stella sussultare e il comandante Kazan nascondersi il volto dietro una mano.

“Ho promesso di aiutare qui in città e adesso farò una pessima figura!”

“Quante storie, mi sarà sfuggito di mente”, replicò l’istruttore grattandosi la nuca perplesso. “Non è che ho tenuto nascosti i preparativi dell’astronave.”

Flora deglutì, iniziando a espirare e inspirare lentamente. Dopotutto avrebbe dovuto ormai farci l’abitudine: a meno che non ci fosse una crisi in atto, quell’uomo ricordava solo i suoi dannatissimi allenamenti.

“E guarda il lato positivo”, aggiunse allegramente con un ghigno, “saranno sollevati di fare a meno delle tue piante carnivore!”

E lo aveva detto apposta, la Mazoku lo sapeva perfettamente. Perché riusciva sempre a farle saltare i nervi?

“Frat- istruttore Zolder! Primo, i miei fiori sono bellissimi. Secondo, è una questione d’educazione. Avresti anche potuto ricordarti di parlarmene!”

Zolder, ormai palesemente seccato se gli occhi alzati al cielo erano un’indicazione, incrociò le braccia e posò i piedi al bordo del tavolo.

“Fino a prova contraria sono io il comandante della Centurion”, esordì lanciandole uno sguardo di sfida. “E di certo nessuno ti obbliga. Se vuoi saltare questo viaggio, liberissima di farlo.”

“Ma fanno sempre così? Non ho mai visto Flora così –”

“E non hai visto niente.”

Flora aveva preso fiato, pronta a gridarne di cotte e di crude verso l’istruttore, ma quello scambio tra Barone e Clarky la immobilizzò. Si sentì avvampare e l’irritazione che provava per l’atteggiamento di Zolder crebbe a dismisura. Doveva calmarsi. Si morse la lingua e serrò le labbra in una linea dura: la figuraccia davanti al signor Barone era già sufficiente così per i suoi gusti. Ma l’uomo, notando il suo silenzio, ebbe il coraggio di sorridere compiaciuto.

“Tu- Tu-”, bofonchiò la ragazza con le dita e la coda tremanti dalla rabbia, che ribolliva dentro di lei senza che riuscisse ad arginarla.

“Tu prova solo a partire senza di me!”, intimò infine con lo sguardò più minaccioso che riuscì a ottenere. Senza aspettare risposta, girò sui tacchi e marciò fuori dalla porta, riuscendo a non incrociare lo sguardo di nessun dei presenti. Non avrebbe mai più avuto il coraggio di parlare con il signor Barone…

“Partiamo tra un’ora!”

Si fermò di scatto in mezzo al corridoio, senza neanche voltarsi, e strinse le mani a pugno. La coda fremeva furiosa. “Partiamo quando sarò pronta IO!”

Riprese a marciare e una coppia di tecnici si appiattì contro il muro, alzando davanti al viso i loro documenti. Flora aveva ben altro a cui pensare però. Poteva essere pronta in mezz’ora, ne era sicura, ma aveva tutta l’intenzione di esserlo in almeno due ore.

Se Zolder sperava di vincere, non sapeva proprio contro chi aveva a che fare.

Ripensandoci, potresti essermi utile. In fin dei conti, un oggetto contundente in più può sempre farmi comodo. Ti auguro solo di essere più duro di quella sua testaccia.

Flora

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SPAZIO AUTRICE:

Bentrovati a tutti! Eccomi qui a presentarvi un progetto agli antipodi delle mie storie precedenti. Sì, lo so, lo so, arranco a stare al passo con gli episodi di BS Resurgence (che, tranquilli, resterà il mio focus principale)… ma che ci volete fare! XD Qualcuno dovrà pur rinfoltire questo fandom!

Questa storia nasce dopo l’ultimo capitolo di BS Moments e un commento nella recensione di ShawnSpenstar (e già, tutta colpa tua! XD scherzo, ma veramente il merito della nascita di questa idea è suo) su come questi due meritassero un loro spin-off stile sitcom. L’idea è nata ed eccoci qua. Ora, non so se sarà proprio una sitcom, ma cercherò di farvi ridere/sorridere il più possibile! E, tra una risata e l’altra, scopriremo come se le è cavata tutta la combriccola del futuro dopo l’episodio 50.

Quindi, spero che mi seguirete anche in questo salto nel buio… e vedremo insieme dove ci porta! ;)

Alla prossima, HikariMoon

  
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