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Autore: Scarcy90    28/01/2018    0 recensioni
Law e Myri, si ritrovano costretti a condividere un appartamento. Lui era alla ricerca di tranquillità, lei della pace mentale per prepararsi a realizzare un sogno. Questo imprevisto sarà il precursore di una splendida amicizia che aiuterà entrambi a smussare gli angoli dei loro caratteri. La competizione, il cambiamento, la voglia di affrontare le sfide, forse tramuterà l'amicizia in qualcosa di più...
Il tema principale è la "Friendzone". Un'esperienza che Law ha già vissuto, ed ora avrà il timore che la prigionia si ripeta, frenandolo. Spetterà a Myri far scoprire a Law l'arte del saper esprimere i propri sentimenti.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 14.  

-Myri, devo andare in laboratorio. Non dare di matto se non mi trovi, okay?-
 Quella frase la raggiunse come un flebile sussurro. Annuì con la testa, gli occhi ancora chiusi, senza capire se si trattasse di un sogno o della realtà.
 Prima era così difficile riuscire a riposare per lei, da quando nonno Max era morto, di notte la sua mente lavorava senza fermarsi mai. La presenza di Law la rilassava a tal punto da non riuscire a svegliarsi sistematicamente a notte fonda come faceva prima di conoscerlo. 
 -Continua a dormire- Law le lasciò un bacio leggero sulla fronte. –Sei bellissima quando dormi.-
 Ancora Myri ebbe difficoltà a capire ciò che le stava accadendo intorno.
 Law doveva andare a lavoro. Lui aveva degli orari normali mentre lei viveva di notte, avevano vite complementari quindi per loro in futuro non sarebbe stato semplice incontrarsi.
 Questo pensiero la costrinse a spalancare gli occhi. Si ritrovò a fissare il soffitto della sua camera mentre il cuore le palpitava nel petto al ricordo di ciò che avevano fatto per tutta la notte.
 I baci, le carezze, il corpo di Law a contatto con il suo, talmente bollente da portarla all’autocombustione.
 Prese il cuscino e lo premette sul viso per ritrovare un contegno.
 Era ancora nuda nel suo letto e all’improvviso il rumore costante di acqua che scrosciava le fece nascere un sorriso divertito sul volto.
 Law era ancora in casa.
 Si mise a sedere stiracchiando braccia e schiena.
 Aprì l’armadio e indossò una vestaglia leggera di seta rossa che non usava quasi mai. Però ad un uomo un indumento del genere piaceva e in quel momento l’obiettivo della ragazza era proprio quello di compiacere il suo uomo.
 A piedi nudi si diresse con passo lento verso la porta del bagno. Posò una mano sulla maniglia facendo in modo di aprirla senza fare rumore.
 Lui era dentro la doccia, di spalle.
 Rachel non aveva torto, il vetro di quella doccia non lasciava proprio nulla all’immaginazione.
 Poteva vedere la schiena nuda di Law mentre si insaponava i capelli. La schiuma gli attraversava per intero i muscoli dorsali, tirati dall’avere le braccia sollevate, e continuava il suo viaggio fino ad arrivare alla curva dei glutei. Non riusciva ancora a credere quanto quel fondoschiena potesse risultare perfetto.
 Quell’uomo si sottovalutava troppo, decisamente troppo.
 Piano mosse qualche passo in direzione della doccia mentre Law metteva la testa sotto il getto dell’acqua per risciacquarsi.
 A quel punto Myri non riuscì più a resistere. Avvertiva le mani formicolare, smaniose di posarsi su quelle spalle bagnate.
 Aprì la cabina.
 Law si voltò a guardarla con aria interrogativa, subito sostituita da uno sguardo stupito, dato da ciò che la donna indossava.
 -Myri…- cominciò esitante.
 -Buongiorno- disse lei aprendo piano la vestaglia.
 Quando Law si accorse che sotto non indossava nulla avvertì la pelle del viso avvampare e non riuscì a celare le reazioni del suo corpo preda dell’eccitazione.
 -Myri, sono quasi in ritardo, non credo di poter…-
 -Hai detto bene, sei quasi in ritardo. Sono certa che troverai qualche minuto da dedicarmi.-
 La vestaglia scivolò lungo le spalle piccole e invitanti di lei, raggiungendo subito dopo il pavimento.
 Mise un piede nella doccia avvicinandosi al suo obiettivo.
 -Fortuna che fino a pochi giorni fa volevi solo essermi amica, non avrei mai creduto che sarebbe finita così. Stuprato sotto la doccia.-
 -Povero piccolo, vuoi chiamare la polizia?-
 Gli sfiorò il petto con le sue mani piccole e sottili. Law chiuse gli occhi inebriato da quel contatto.
 -La polizia la chiameranno i vicini, tra poco faremo un bel po’ di rumore.-
 Myri si aprì in un sorriso.
 -Lo credo anch’io.-
 Law si avventò sulle labbra della donna, stringendo il suo corpo come se fosse l’unico mezzo per riuscire a sopravvivere.
 Il bacio si approfondì con una veemenza che avevano sperimentato per tutta la notte. La loro eccitazione era incontenibile, un leone in gabbia che aveva bisogno di essere liberato da quelle stupide sbarre di metallo.
 Law fece un passo indietro in modo che anche Myri si ritrovasse sotto il getto dell’acqua. Mentre si baciavano i loro volti erano invasi da una vera cascata. Le labbra erano bagnate, e all’interno delle loro bocche i loro sapori si mischiavano con la freschezza dell’acqua.
 Myri gli avvolse le braccia intorno al collo, sentendo la sua pelle sotto le mani.
 Le dita di lui le percorsero la schiena delicate e quando raggiunsero le gambe la sollevò in modo che si potesse aggrappare a suoi fianchi.
 La spinse con la schiena sulle piastrelle fredde mentre l’acqua continuava a lambire i loro corpi, a rinfrescare i loro baci.
 -Dovremmo darci il buongiorno sempre così- soffiò Law con il fiato corto.
 -Ci sto- concluse lei soddisfatta.
 Era certa che stare lontana dal corpo di Law fosse ormai impossibile.
 
***
 
  Una volta per Law trascorrere il tempo in laboratorio era la panacea per ogni suo male. Invece, da quella mattina, dopo che Myri lo aveva aggredito in doccia, trovarsi lontano da quegli occhi vispi e da quel corpo mozzafiato si era tramutato in un supplizio.
 Per tutta la mattinata non aveva concluso nulla, troppo perso nel ricordo di quello che era accaduto nel termine di soli due giorni. Non ne avevano ancora parlato ma presumeva che la situazione fosse piuttosto chiara: lui e Myri erano una coppia.
 Quasi rimpiangeva i tempi in cui i suoi pensieri non erano totalmente concentrati su Myriam Jackson, almeno era ancora in grado di dedicarsi al suo lavoro senza perdere tempo. Ormai era quasi l’ora di pranzo e aveva controllato la metà dei vetrini che si era prefissato quando aveva stilato il programma settimanale.
 -Ciao, stallone!-
 Il ragazzo sussultò, non aveva bisogno di voltarsi per sapere chi fosse appena entrato nel suo laboratorio.  
 -Buongiorno, Rachel. Preferirei che usassi il mio nome.-
 -Siamo freddini oggi- rise lei poggiandosi con il fianco al tavolo di Law in modo che la guardasse. –Eppure il racconto di Myri sulla vostra prima notte di fuoco mi aveva fatto credere che ti fossi sciolto parecchio.-
 Law avvampò per l’imbarazzo.
 -Lei… Tu… Voi…-
 -A un certo punto nella grammatica i pronomi finiscono?-
 -Sai tutto?- chiese lui sconvolto.
 -Myri è la mia migliore amica, mi racconta ogni cosa. Quando si è svegliata e non ti ha trovato era imbufalita, devi ringraziare me se non ti ha squartato pezzo per pezzo.-
 -Sono cose private- rispose lui sempre più rosso in viso.
 -Il tuo attrezzo è come tutti gli altri, non preoccuparti. Non potrete mai fare nulla che mi sconvolga, faccio yoga da anni, Myri in quanto a snodabilità non mi si avvicina neanche.-
 -Rachel, dacci un taglio- Law tornò a fissare i suoi vetrini per evitare il confronto con lei.
 -Sei felice, vero?-
 La domanda era seria, senza il solito sarcasmo di Rachel che di solito era nascosto ovunque. 
 Lui rimase in silenzio per qualche secondo poi rispose.
 -Sì, sono molto felice.-
 La donna sorrise e posò una mano sulla schiena di Law.
 -Sei quello che le serviva, stallone. Trattamela bene.-
 Gli riservò un occhiolino divertito e si diresse verso la porta.
 -Stalle vicino, questa storia della scommessa potrebbe anche finire male. In quel caso, Myri avrà davvero bisogno di te. Non deludermi, Butler.-
 Law la guardò dritto negli occhi prima che lei se ne andasse.
 Rachel non aveva torto. Lui credeva in Myri con tutto se stesso ma conosceva bene Rhonda ed era convinto che non le avrebbe reso facile la vittoria.
 Diede uno sguardo all’orologio del computer. Era ora di pranzo, una pausa gli avrebbe fatto bene.
 Si alzò con l’intenzione di raggiungere il suo armadietto per prendere il pranzo, quando la vista di voluminosi e biondi capelli lo fecero sobbalzare.
 -Sheila!- esclamò con voce stridula.
 La sua responsabile lo guardava con occhi lussuriosi.
 -Non credevo che i ti interessassero i chirurghi. Quella donna ti viene a trovare spesso.-
 -E’ una mia amica ma non credo che la questione ti riguardi.-
 Lei si avvicinò. Il rumore dei tacchi a spillo di quella donna lo aveva sempre infastidito.
 Posò le mani sul suo petto e lo guardò dritto negli occhi.
 -Anch’io posso essere tua amica, non devi fare altro che chiedere.-
 -Credo che la cerchia delle mie amicizie sia al completo- rispose lui togliendo le mani.
 L’espressione di Sheila si fece più dura, indispettita.
 Le donne la dovevano smettere di credere che lui avrebbe ceduto solo perché loro lo volevano. Prima Trish, poi Sheila che non si era mai arresa. Era piuttosto stanco di questa storia ma decise, ancora una volta, di fare buon viso a cattivo gioco.
 -Sheila, sono in pausa, se non ti dispiace vorrei pranzare in santa pace.-
 Lei gli afferrò il viso tra le mani in modo da avvicinarlo al suo. Law rimase senza parole.
 -Ascoltami bene, ragazzino. Io voglio che tu m’intrattenga nel modo in cui desidero, quindi vedi di metterti in testa che la tua carriera dipende da me. Ti conviene essere più gentile.-
 -Non verrò a letto con te, se è questo che intendi per intrattenere. E la mia carriera è nella mani di tuo marito, non nelle tue.-
 -Per quale motivo sei così sicuro che non cederai?- ammiccò sicura di sé.
 -Perché la sua ragazza potrebbe anche ucciderlo se lo facesse.-
 Il cuore di Law si bloccò e una spiacevole sensazione di gelo gli percorse le schiena. Si liberò dalla presa di Sheila e guardò verso la porta. Myri era lì. I suoi occhi lanciavano fiamme in direzione della donna che aveva tentato di sedurlo.
 -Lei sarebbe…?- cominciò Sheila ridendo sotto i baffi.
 -La ragazza di Law.-
 Il tono di Myri era sicuro, non tradiva alcuna incertezza.
 -Non sapevo che Law avesse una ragazza, deve trattarsi di una cosa recente.-
 -Law non le racconta di certo della sua vita privata. Io non so chi lei sia, signora, ma prima di tutto mi sembra troppo attempata per andare in cerca di un toy boy. Secondo punto, deve solo riprovare a mettere le mani su di lui.-
 -Che caratterino- mormorò Sheila divertita. -Vi lascio soli.-
 Mentre si dirigeva verso l’uscita si fermò accanto a Myri.
 -Se solo avessi tardato altri cinque minuti, mia cara, avresti assistito ad una scena totalmente diversa.-
 -Avrei solo assistito a Law che la cacciava a calci nel suo bel culo rifatto- rispose lei voltandosi a guardarla. –Lei non lo conosce, io sì, intimamente.-
 Dopo quella frecciatina l’orgoglio di Sheila non poté sopportare altro. Si dileguò.
 Myri e Law erano rimasti da soli.
 -Myri… Io…-
 -Oh, taci.-
 La donna posò delle buste di carta sulla scrivania.
 -Se Trish non è stata in grado di farti levare le mutande, dubito che potrebbe riuscirci quella mummia piena di botulino. Ti ho portato il pranzo, sono in pausa dagli allenamenti.-
 Law la guardava mentre tirava fuori dalle buste dei chiari contenitori da ristorante cinese.
 Lei si voltò e gli sorrise.
 -Tranquillo, non sono arrabbiata. Ho capito che vale la pena fidarsi di te.-
 A quel punto lui non seppe trattenersi. Si lanciò su Myri chiudendo la discussione in un bacio, caldo, colmo di frenesia. La reazione non si fece attendere. Myri rispose subito al bacio, lasciandosi stringere dalle braccia che l’avevano avvolta per tutta la notte.
 Era incredibile come Law potesse farla sentire amata, come se fosse finalmente tornata a casa.
 Si separarono lentamente.
 -Perché non la denunci?- mormorò lei posando la fronte sulla sua.
 Lui la teneva ancora tra le braccia.
 -Non ci guadagnerei nulla, e il marito è il mio mentore. Non potrei mai fargli questo.-
 -Posso essere almeno contrariata?-
 -Per cosa?-
 -Per il tuo essere così idiota. Ti sottovaluti sempre. E’ la seconda donna che cerca di saltarti addosso, e stiamo insieme praticamente da due minuti.-
 Myri lo guardò risentita.
 -In realtà è la terza, e l’unica ad esserci riuscita mi ha aggredito questa mattina nella doccia.-
 -Allora, che vuoi fare? Magari farmi arrestare?- chiese posandogli un bacio leggero sulle labbra.
 -Ci sono centinaia di cose che ti farei, stanne certa, ma farti arrestare non è tra queste.-
 Myri sorrise.
 -L’immagine di te che mi metti delle manette non è così male.-
 -Vedremo- ammiccò lui. Non aveva mai parlato in quel modo ad una donna, con nessuna si era mai aperto a tal punto da pronunciare frasi con doppio senso. Myri lo rendeva libero, libero da quelle costrizioni mentali che si era creato per una vita intera.
 -Intanto dimmi che non hai portato del cibo cinese, ti prego.-
 -Non fare il noioso- cominciò lei prendendo uno dei contenitori. –Ti ho preso solo piatti vegetariani.-
 -Il cibo cinese è veleno allo stato puro, non puoi costringermi a mangiarlo.-
 -Sei noioso.-
 -Myri, stai facendo la bambina.-
 -E tu stai facendo il vecchio bacucco. Mangia e smettila la lamentarti. Non morirai per un paio di involtini primavera.-
 Alla fine Law si arrese. Non avrebbe mai potuto vincere contro Myri, era stato così fin dal loro primo incontro e la situazione non sarebbe mai cambiata. Era più forte di qualunque senso logico, Myri lo spingeva oltre i suoi confini, lo costringeva ad affrontare ogni novità lei decidesse di presentargli.
 In effetti, dopo averlo assaggiato, doveva ammettere che il cibo cinese non era poi male. Ma non avrebbe detto una parola, almeno per una volta la sua donna non avrebbe provato la soddisfazione che tanto le piaceva quando lo convinceva a cedere alle sue idee.  
 
 
 

 
 
 
||L’Autrice||
Un altro capitolo pieno di dolcezza e passione.
Myri e Law stanno pian piano consolidando il loro rapporto ma presto arriverà il capitolo della gara e vi garantisco che lì ne accadranno delle belle.
Anticipazioni: nel prossimo capitolo rivedremo Jordan, il fratello di Law. Avrà diverse rivelazioni riguardanti la loro famiglia, in particolare riguardo al padre. Myri si allenerà ancora per la scommessa.
 
Grazie per aver letto.
 
Un abbraccio
 
Francesca V. Capone (Scarcy Novanta)
   
 
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