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Autore: Cordelia_Sakamaki    28/01/2018    0 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Mi raccomando, leggete e recensite se volete! Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Giunge rapidamente la notte, ed ovviamente tutti a palazzo stanno dormendo. O almeno, così sembra: in realtà c'è ancora qualcuno di sveglio, e quel qualcuno è Amanda. La giovane Opekun ha voluto portare a termine gli ultimi incarichi affidateli, non accorgendosi che già si stava facendo buio. La giovane cammina per i corridoi, ansiosa di raggiungere la propria stanza per poter finalmente riposare dopo la dura giornata trascorsa. Sta per aprire la porta della stanza quando qualcuno la afferra di spalle, mettendole una mano sulla bocca per non farla gridare. La ragazza si spaventa, che sia forse un nemico? In seguito sorride un pò, forse riconoscendo il suo misterioso " aggressore ", che le scosta i capelli di lato per poi posarle un bacio sul collo. " Salve, mia bellissima guardiana. Mi chiedo cosa ci facciate tutta sola a quest'ora della notte? Qualche male intenzionato potrebbe aggredirvi ". Ride, lasciandola libera di parlare.

" Un male intenzionato come voi, signore? ". Ride un pò la bionda, guardandolo.

" Eh si, un male intenzionato come me ". Ride a sua volta lui, facendo appoggiare la ragazza alla parete per poi darle un bacio. Lei ricambia per poi staccarsi di li a pochi minuti.

" Ah, sai vero che sei completamente pazzo? ". Chiede, una volta voltatasi verso di lui e posandogli una mano sul viso. " ma se non l ofossi, non saresti il mio Dimitri ". Conclude poi la frase, rivelando che l'altra persona è Dimitri, il suo fidanzato da ormai più di un anno.

" Pazzo di te, mia bellissima guardiana. Sono pazzo di te ". Precisa lui, dandole velocemente un altro bacio.

" Ehi, fermo o finiremo per farci scoprire ". Fa lei, mantenendo il suo tono allegro. Al capo degli Opekun non pare interessare poi tanto la cosa.

" Beh... e chi se ne importa? Abbiamo tenuto il nostro legame nascosto anche per troppo tempo, non è ora di rivelarlo a tutti? ". Chiede, mentre lei gli fa cenno di seguirla in camera: di certo, questo non p un argomento da affrontare nel bel mezzo di un corridoio. Una volta che entrambi sono entrati la giovane chiude la porta, per poi guardarlo.

" Sei sicuro? Vuoi che lo rendiamo pubblico? ". Chiede, arrossendo un pò. " Insomma, fosti tu a... ". Ma viene bloccata dal ragazzo, che le posa un dito sul labbro per farla tacere.

" Si, lo so: ti ho detto io che volevo aspettare a rendere pubblica la nostra relazione. Che volevo aspettare che il nostro rapporto diventasse solido, ma ora credo di essere pronto al grande passo ". La rassicura, mentre lei lo guarda ed inevitabilmente si commuove. " Poi... ehi, io voglio fare dei bambini e sposarti! Quindi sarà meglio che tutti a palazzo sappiano che ci siamo innamorati, che dici? ". Chiede, mentre lei non lo lascia nemmeno finire e gli si butta letteralmente al collo, finendo per farlo cadere sul letto.

" E me lo chiedi? Certo che lo voglio! Non vedo l'ora di gridare ai quattro venti quanto ti amo! ". Gioisce, e stavolta è lei a stampargli un bacio, che lui ricambia. " Ti amo da morire ". Commenta solamente la bionda, dopo essersi staccata un istante per riprendere fiato.

" Ti amo anche io, non sai quanto ". Risponde lui, prima di ritornare a baciarla. Ora è più che certo del passo che vuole compiere: vuole rivelare a tutti di essersi innamorato di Amanda e che sta insieme a lei, dopo di che farà un altro passo, quello più importante forse: chiedere la sua mano. Ma di questo, al momento la giovane Opekun non è ancora alcorrente.

Anche qualcun altro sta passando una notte difficile, e quel qualcuno è Boris: non si sarebbe mai potuto immaginare che la moglie avesse quella violenta crisi di nervi, tanto da minacciare di ucciderlo e di togliersi la vita se mai l'avesse lasciata. Con quei presupposti, anche se volesse ora non la potrebbe lasciare: come potrebbe mai, sapendo che potrebbe compiere qualche gesto inconsulto non solo su sè stessa o su di lui, ma anche sulla loro Olga. Già, sua figlia adesso è la persona che lui deve proteggere dagli squilibri mentali di sua madre, e lo potrà fare solamente rimanendo accanto alla moglie anche se ciò lo distrugge. Si, perchè la sola donna che ama è colei che si trova a due stanze di distanza da quella in cui si è rifugiato lui da oramai tre notti. Ripensa alla confessione di Alice, ancora ne è shoccato: in una notte hanno concepito un figlio, loro figlio. Quello stesso figlio che gli è stato strappato da un empio demone che brama il potere dei Meekhiv, e che non ha esitato nemmeno di fronte ad una donna incinta. Proprio come accadde a Viktor quando perse Igor, anche lui lo sente: è odio, puro odio verso chi gli ha portato via una delle cose più preziose per lui. Senza accorgersi che qualcuno lo sta osservando si porta una mano al viso, mentre con l'altra stringe il bicchiere vuoto che sta sul tavolino. In seguito anche il rifiuto della giovane torna a farsi strada nella sua mente, il ricordo è più vivo che mai così come i suoi sentimenti di frustrazione, di rabbia, di depressione. Convinto di essere solo da sfogo a tutta la sua rabbia che sfocia in un pianto furioso: in fin dei conti, non ha mai pianto la morte del figlio e nemmeno si è mai sfogato dopo che la ragazza ha messo fine alla loro storia. Ma ora è diventata un peso insopportabile, senza contare cosa deve aver passato Alice dopo la perdita del loro primogenito. E in tutto ciò, lui non era nemmeno presente e non ha saputo la verità sino a quando la bionda non l'ha confessata in un momento di disperazione. In un impeto di rabbia il minore dei fratelli Meekhiv lancia a terra tutto ciò che si trova sul tavolino, ed i rumori dei vetri infranti rimbombano nella stanza, mentre nella sua testa rimbombano le parole di Vladislav. E riflette: forse in fondo, suo fratello ha ragione. Forse non ama abbastanza Alice da riuscire a porre fine al suo matrimonio. Forse non si merita l'amore di quella ragazza, perchè lo sa: anche se ora ha una relazione con il terzo Opekun - o almeno è ciò che lui, così come tutti gli altri crede -, il suo cuore apparterrà sempre e solo a lui. Forse, semplicemente Vladislav è più adatto di lui a rendere felice la sua Alice. Il bruno non si accorge nemmeno dei passi che precedono l'entrata di qualcuno, che si inginocchia per poter arrivare alla sua altezza dato che lui è finito a terra in ginocchio a sua volta. Gli mette una mano sulla spalla, per poi parlare. " Ehi... che cosa ci fai a quest'ora in questa stanza, ed in uno stato simile? Cosa ti è successo? ". Chiede semplicemente l'altra persona, che ovviamente Boris riconosce subito.

" Fratello... ". Mormora. Non gli è dato sapere come facesse Viktor a sapere che era li, sa solamente che è felice che ora sia con lui. Con la mano sporca di sangue inquanto finita su dei cocci si aggrappa al maggiore, per poi abbracciarlo e continuando a piangere e sfogarsi.

" Beh, non mi dispiace questa dimostrazione d'affetto, visti i nostri trascorsi ". Scherza un pò Viktor, vedendo tuttavia che non ottiene risultati torna serio. " Ma mi piacerebbe sapere cos'è che ti sta facendo sentire tanto male ". Conclude, preoccupato: non è ingenuo, è da molto tempo che si è accorto che suo fratello è infelice e depresso, e non ne capisce i motivi. O meglio, li ha intuiti ma ne vuole la conferma.

" Perdonami... ora passa... ". Sussurra solamente il bruno, mentre il corvino scuote il capo e lo abbraccia con fare fraterno.

" No, non ti passerà: questo è un male che ti porti dentro da molto, non fingere con me. E' per Alice, vero? ". Chiede, mentre l'altro smette di piangere come gli fosse stato ordinato e lo guarda, decisamente stranito e sconvolto: suo fratello sa tutto? Ma come? Il maggiore nota la sua espressione, così gli da una spiegazione.

" Come? Ma tu... da quando...? ". Chiede solamente, mentre Viktor sospira pesantemente per poi rispondere e proseguire la frase.

" Boris, non sono uno sciocco: ho visto benissimo come tu ed Alice vi guardate. Ho visto un cambiamento in entrambi, e non parlo solo del fatto che non vi siete più presi per i capelli nel solo vedervi. No, voi due avete gli stessi sguardi che avevamo io e Christine quando non potevamo stare insieme...". Fa per proseguire, ma il fratello lo interrompe.

" Per colpa mia ". Precisa, mentre il maggiore scuote il capo, per poi farlo alzare. Entrambi si siedono su una poltrona li vicina mentre, proprio come quando erano piccoli e Boris si faceva male, Viktor prende un fazzoletto e gli benda quella mano, che si è ferita con quei cocci di vetro.

" Il maggiore responsabile fu comunque lo zio: tu ti sei solo lasciato soggiogare da lui, che ha sfruttato il fatto che già odiavi le persone che non erano del nostro stesso rango, il fatto che non accettavi le unioni tra servi e nobili. A volte non è facile essere forti, e tu non sei riuscito ad esserlo. E nemmeno ora ci stai riuscendo, sbaglio? ". Chiede, mentre l'altro fa cenno di no: non sbaglia. " Entrambi avete lo sguardo di chi soffre, il vostro amore vi sta distruggendo per il fatto che non potete stare insieme. Me ne sono accorto da un pò, ma non l'ho detto a nessuno, tranquillo ". Lo rassicura, mentre suo fratello non trova ancora il coraggio di guardarlo: e come potrebbem di fronte a tali parole e pensando a come invece si era comportato lui?

" Perchè? Perchè non ti arrabbi con me? Insomma... se penso a come ho reagito io quando ti innamorasti di Christine... ". Commenta semplicemente Boris, quasi vergognandosi nel ricordare il passato e tutto ciò che ha fatto. Viktor gli mette una mano sulla spalla, guardandolo.

" Ehi, sei mio fratello va bene? Tutti sbagliano nella vita. Ora, ciò che maggiormante mi dispiace è vederti ridotto in questo stato: sei sangue del mio sangue, non posso permettere che tu finisca per farti del male ". Fa, mentre il bruno scuote la testa.

" Nessuno potrebbe risollevarmi, in questo momento. E' vero, amo Alice. L'ho amata sin dal primo giorno credo, ma non l'ho mai voluto ammettere sino a quel giorno, quando il temporale ci sorprese e ci costrinse a rifugiarci nel luogo in cui io, te e lukas andavamo per scappare da nostro padre ". Confessa. Il fratello annuisce, non togliendo la mano dalla sua spalla.

" Se stai così male, la soluzione è solo una: lascia tua moglie, e vivi il tuo amore con Alice. Per una volta segui il cuore, basta pensare a ciò che potrebbero dire un gruppo di nobili annoiati. So che non dovrei parlare così, ma in questo caso me ne infischio delle regole e di ciò che la gente penserebbe: la mia priorità è vederti felice, e con Alexandria non lo sei ". Lo incita a fare la cosa giusta, ma Boris scuote il capo.

" Non posso. Ci ho provato, credimi: ma Alexandria ha dato di matto, perdendo il senno e minacciando di uccidermi e di togliersi la vita se l'avessi abbandonata. Sono stato costretto a prometterle di starle accanto ". Spiega il bruno, mentre Viktor non dice niente e si limita ad abbracciarlo nuovamente: in quel momento lo sa, suo fratello ha davvero bisogno di lui. Lo vede davvero depresso in questo periodo, e teme che possa commettere qualche pazzia se non gli starà vicino quanto più gli sarà possibile. Ed è esattamente ciò che intende fare: gli resterà vicino, come un fratello maggiore deve fare. E forse, riuscirà anche ad aiutarlo. Da parte sua invece, Boris non pare avere più lacrime, ma punta lo sguardo fisso ad una parete come se avesse realizzato solo ora la realtà: Alice non lo vuole, e lui non può lasciare la moglie. Tuttavia, una vita infelice che vita sarebbe? Come potrebbe crescere una figlia, trasmettendole solo il suo dolore? Non credeva che l'amore potesse fargli così male, che potesse tramutarsi in una tortura. Ora sa cos'ha fatto passare a suo fratello ed a Christine, e si sente un vero stupido per essere caduto nella trappola di suo zio, per aver creduto che gli volesse davvero bene quando evidentemente, lo usava solamente per vendicarsi di un torto che credeva di aver subito da Danilo ed Irina. " Viktor... ". Chiama ad un certo punto il fratello, come volesse rivelargli una cosa. Il corvino lo guarda in attesa che prosegua. " Il figlio degli Isaev.... ecco lui... ". Mormora, mentre Viktor non capisce: perchè mai adesso suo fratello pensa al figlio degli Isaev, in un momento come quello? " Ecco... il figlio di Kira ed August Isaev, in realtà è... ". Ma si blocca: non ne ha il coraggio. Non riesce a confessare la verità, ossia che Viktor Isaev e Viktor Meekhiv Junior sono la stessa persona. Più cerca di parlare più le parole non sembrano voler essere pronunciate.

" Basta, lascia stare: me lo dirai quando sarai più calmo, ok? ". Chiede ad un certo punto il maggiore, mentre il minore scuote il capo.

" Mi devi ascoltare, per favore! E' importante ". Lo guarda seriamente, mentre il fratello ricambia lo sguardo: ma che succede? Cosa dovrà mai sapere sul figlio degli Isaev? " Lui è... è... ". Si blocca ancora, e mentre sta epr proseguire una voce interrompe il dialogo: Felitsiya passava di li, ed attratta dagli insoliti rumori è entrata a controllare.

" Signori, perdonatemi! Non sapevo foste voi, credevo fossero ladri ". Fa la domestica, mentre Boris perde tutto il coraggio che sin ora aveva potuto raccogliere.

" Non ti preoccupare Felitsiya, è tutto sotto controllo. Scusa se ti abbiamo spaventata ". Commenta solamente il minore, per poi alzarsi e sospirare, guardando il fratello. " Io provo ad andare a dormire... ". Sussurra, e Viktor annuisce incerto. " Mi raccomando, prenditi cura dei tuoi bambini. Amali e non farli mai soffrire come fece nostro padre con noi. E soprattutto, ama la tua Christine, non renderla mai infelice come sto facendo io con la mia Alice ". Continua il discorso il bruno, e stranamente le sue parole mettono in agitazione viktor, che si alza di scatto. " Anche se non te l'ho mai detto, sappi che ti voglio bene e te ne vorrò qualsiasi cosa accada ". Conclude in fine il bruno.

" Boris! ". Lo chiama suo fratello, come avesse avuto un presentimento. Ma l'altro non pare sentirlo, e decide di ritornare in una delle stanze degli ospiti. Felitsiya mette una mano sulla spalla del suo signore.

" Signore, vostro fratello non mi convince. Perchè ha detto quelle cose? ". Chiede, mentre Viktor scuote il capo.

" Non lo so, Felitsiya. Non lo so, ed è questo che mi fa più paura ". Ammette, mentre la domestica che gli fece da madre lo guarda perplessa: cos'avrà in mente il minore dei fratelli Meekhiv?


Ciao ragazzi! Come state? Due capitoli in un giorno per farmi perdonare del ritardo, siete felici? Che ne dite? Abbiamo visto Amanda e Dimitri più uniti che mai, ed oramai pronti a rivelare a tutti della loro relazione. Chi invece non pare stare bene è Boris Meekhiv: dopo il rifiuto di Alice non pare più essere lo stesso, la depressione ed i brutti pensieri sembrano essere la sua sola compagnia. Abbiamo finalmente potuto vedere un momento fraterno tra lui e Viktor, ma che cos'avrà voluto dirgli il minore con la sua ultima frase? Coraggio, ditemi che ne pensate! Aspetto i vostri pareri, io intanto vado a scrivere il capitolo 52. Baci
   
 
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