Fumetti/Cartoni americani > Voltron: Legendary Defender
Segui la storia  |       
Autore: DonutGladiator    30/01/2018    1 recensioni
Raccolta di brevissime oneshot (max 700 parole) slegate tra loro che avranno per protagonisti diversi.
[1: Hunk vuole finire il suo progetto, ma Lance non sembra pensarla allo stesso modo
4: Una piccola Pidge fa un regalo al fratello maggiore
5: Lance si è beccato una terribile malattia, ma Keith ci crede poco
8: Sheith preKerberos al crepuscolo
9: Momenti di affetto familiare passato (SPOILER S5)
10: Lotor è degno della fiducia di Allura? (SPOILER S5)]
Genere: Angst, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gocce del Passato

 

Ama la sua città.
Sin da quando ha memoria, Varadero è sempre stata immersa nei colori vivaci e nei raggi del sole, che filtrano attraverso ogni piccolo buco che riescono a trovare, anche e - qualcuno avrebbe detto - soprattutto, nei vicoli più poveri. Nelle case di quelle persone che faticavano ad arrivare a fine mese, ma erano sempre pronte a regalare un sorriso per tutti quelli che incontravano.
Varadero è sempre stata così. Caotica, colorata e a volte puzzolente, ma nonostante questo è una città speciale, e che lei ama chiamare “casa”.
Una città in cui aveva messo radici, trovato un uomo che amava profondamente e che le aveva dato moltissime altre cose da amare, tra cui i suoi preziosi figli.
Una madre non dovrebbe avere un figlio preferito, ma era stato inevitabile condividere un legame più stretto con l’ultimo nato. Forse perché era arrivato inaspettato, quando pensava di non poter più essere benedetta da un altro bambino.
Lance era stato quello che le aveva dato più gatte da pelare tra tutti i suoi figli ma quello che l’aveva fatta più ridere. Era quello che amava rimanere alzato fino a tardi a giocare ai video game, che la faceva urlare quando non voleva mangiare le verdure, che usciva di casa sorridendo e dandole un bacio sulla guancia, che non amava troppo studiare ed era perso nei suoi sogni di gloria.
Era anche quello che ballava senza alcun contegno le canzoni latine, e da piccolo voleva diventare un ballerino.
Lei gli aveva sorriso e dato una carezza sul viso, per poi accettare di ballare con lui, anche se aveva la schiena che le lanciava fitte micidiali e un ginocchio malandato.
Ballavano fino a quando entrambi non erano esausti e allora lei lo stringeva forte al petto e gli diceva che sarebbe potuto diventare chiunque avesse voluto.
E lui ridendo aveva continuato a ballare, dentro casa, e a cantare a squarciagola.
La sua casa si era riempita di vita con quel bambino così energico, che era più luminoso del sole e le riempiva la testa di mille domande, incurante della sorella maggiore che iniziava ad avere i primi problemi con i ragazzi, facendo ridere anche lei tra un sospiro e l’altro.
Quando poi il suo desiderio era cambiato, lei aveva continuato ad appoggiarlo. Era rimasta al suo fianco quando aveva dovuto prepararsi per gli esami finali della scuola e aveva dovuto separarsi dalle sue amate canzoni per rimanere più concentrato; quando aveva mandato il modulo per l’iscrizione e quando alla fine la Garrison aveva mandato la sua lettera di risposta.
Era stata la prima che Lance aveva abbracciato, quando aperto la lettera, aveva scoperto di essere stato ammesso alla scuola dei suoi sogni e che sarebbe infine potuto diventare un pilota e andare nello spazio, a scoprire nuovi mondi.
E poi, quando era andato via, era come se il sole se ne fosse andato con lui.
Guarda fuori dalla finestra e sospira, sbirciando lo schermo del proprio cellulare.
Varadero quel giorno è grigia. Le nuvole coprono il sole, e la pioggia scende fitta sulle strade. Ama quella città ma ora, senza di lui le sembra solo un guscio vuoto.
Solo quando lo schermo s’illumina e le appare il volto del figlio ritrova il sorriso, sperando che quel giorno la sua chiamata duri un po’ di più.


NdA:
Volevo farla più cupa in realtà ma poi mi è presa una stretta al cuore e ho deciso che no, non volevo addentrarmi nel dolore di quella povera donna che aveva perso il suo bambino, e mi sono fermata. A prima che Lance scomparisse dalla Terra senza avvisare nessuno, e... basta perchè non ce la faccio T_T
Grazie a chi arriverà a leggere fin qui e ha letto anche le precedenti.
Mi dispiace se non sono granché, o forse troppo introspettive e poco a livello di trama, spero di creare qualcosa migliore prima o poi.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Voltron: Legendary Defender / Vai alla pagina dell'autore: DonutGladiator