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Autore: __aris__    31/01/2018    5 recensioni
Durante il regno si Sethi I il gran sacerdote Ra-to-ker e la principessa Nebet, figlia di Seti e promessa sposa del suo successore Ramsess, si innamorarono. I due innamorati riuscirono a tenere la loro relazione segreta, ma quando Ramses, ormai diventato Faraone ed in procedinto di sposare la sorella, li scoprì Nemet morì e su Ra-to-ker fu scagliata una terribile maledizione che lo avrebbe temuto per sempre lontano dalla sua innamorata. Ma il Faraone non sapeva che la pricnpessa faceva dei sogni che nessuno sapeva spiegare; sogni su un luogo lontano dall'Egitto e da Ramses dove Ra-to-ker sperava di poter ritrovare Nebet.
Spero che la storia vi piaccia e che mi lasciate un commento.
Genere: Angst, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico, Sovrannaturale
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Tebe, antico Egitto, anno 1289 a.C circa.
 
 
Si svegliò di colpo spalancando gli occhi.
Doveva avere avuto un incubo. Non ricordava niente, solo una tristezza sconfinata, come non ne aveva mai provata.
I primi raggi dell’alba filtravano attraverso le lunghe tende di lino sottile che si alzavano leggermente da terra spinte dalla brezza proveniente dal Nilo. Gli oggetti e le decorazioni d’oro della stanza luccicavano flebilmente, mentre il resto della grande stanza da letto era avvolta in una chiara luce azzurrina. A piedi nudi per non svegliare l’ancella che il Faraone aveva deputato alla sua cura, la piccola Nebet uscì dalla sua stanza per esplorare il palazzo del padre. Camminò lungo i corridoi dipinti perse ben presto il senso dell’orientamento, e si ritrovò in un piccolo giardino interno alla reggia. Le pareti erano ricoperte da gelsomini in fiore e al centro c’era una grande vasca d’acqua cristallina circondata da alte colonne a stelo di loto.
Appena sentì arrivare qualcuno, la piccola Nebet, si nascose dietro una colonna per osservare: un piccolo gruppo di sacerdoti dipinti d’oro e vestiti con pelli di animale reggevano della fiaccole intonando degli inni sacri mentre il Faraone si immergeva nella vasca d’acqua per colmare un otre d’oro. Nebet pensò che, qualsiasi rito stessero eseguendo, davanti a lei ci fosse pura magia, così decise di seguire il piccolo corteo fino al tempio del palazzo. Faceva qualche passo leggero e poi si fermava qualche istante, sperando che nessuno si accorgesse di lei perché era abbastanza sicura che, dovunque si trovasse, non dovesse essere lì. Quando vide entrare tutti in una grande sala dalle porte dorate si nascose dietro i battenti socchiusi ed osservò il rito. La sala, illuminata da tantissime fiaccole, era completamente spoglia. Solo le grandi statue degli dei si susseguivano sulle pareti. Il corteo raggiunse una statua dipinta di blu e il Faraone versò l’acqua della giara in un catino d’oro prima di iniziare a recitare le sue invocazioni mentre l’odore dell’incenso si diffondeva facendo pizzicare il naso della bambina.
Nebet aspettò che tutto fosse concluso e si nascose nuovamente dietro un angolo, sperando di raggiungere un punto del palazzo che fosse capace di riconoscere ma appena fece i primi passi il Faraone si fermò. “Chi è che mi segue?” la sua voce echeggiò maestosa e Nebet si mostrò con occhi bassi mentre i sacerdoti si inchinarono in silenzio.
La bambina sentì lo sguardo di Seti su di lei per secondi interminabili in cui tutto fu silenzio.
Dovresti dormire, il viaggio da Tebe sarà stato stancante per te.”
Ho avuto un incubo.”
Come sei arrivata qui?
Mi sono persa.” Nebet alzò gli occhi timorosa “Non intendevo mancare di rispetto agli dei, padre.”
Sono certo che Maat vede la sincerità del tuo cuore.” disse Seti avvicinandosi alla figlia. Era un uomo che si avvicinava ai cinquant’anni, ma il suo fisico restava quello di un guerriero. La pelle era ruvida e scurita dal sole, il volto era allungato, l’espressione sempre severa ma i suoi occhi erano quelli di un sovrano giusto. “Per questa volta hai il mio perdono, ma sei in una parte del palazzo riservata solo al Faraone e ai sacerdoti e quello a cui hai assistito è un rito segreto.”
Non verrò più qui, lo prometto.”
Ra-to-ker, riporta mia figlia nelle sue stanze.” Nebet inchinò senza rispondere. “Sono sicuro che gli incubi finiranno appena ti sarai abituata a stare a corte.” Disse prima allontanarsi.
Il primo dei sacerdoti fece un passo in avanti. Era molto giovane rispetto agli altri, ma Nebet vide che indossava il pettorale da gran sacerdote. “Sono Ra-to-ker, principessa Nebet.” Disse inchinandosi. La testa era rasata come quella di tutti i sacerdoti, gli occhi neri erano delineati da una sottile linea di khol, le labbra sembravano quasi sorridere. “Permettetemi di accompagnarvi nella vostra stanza.” La sua voce era calda e gentile.
La principessa gli porse la mano senza esitare ed il sacerdote iniziò immediatamente a camminare. A lei quei corridoi sembravano tutti uguali, con infiniti bassorilievi dipinti e senza nemmeno una finestra, ma Ra-to-ker sceglieva dove e quando girare senza esitazione, ogni tanto Nebetr alzava gli occhi per osservarlo e quando lui se ne accorgeva le rispondeva con un sorriso. Quando raggiunsero la vasca d’acqua circondata da colonne a forma di loto, la luce che arrivava dal soffitto costrinse Nebet a chiudere gli occhi. “Anche questo luogo è proibito?” domandò la principessa sbattendo le palpebre.
No. Basta che non vi immergiate nella vasca sacra. L’acqua è usata per i riti propiziatori e solo al Faraone è consentito immergervisi.”
Quello di prima era un rito propiziatorio?
Prima della piena del Nilo il Faraone deve pregare Hapi perché l’inondazione sia sufficiente ad irrigare i campi.” Spiegò. “Se la piena sarà abbondante per il popolo sarà un segno che ha il favore degli dei.” Ra-to-ker guardò la principessa a lungo: Nemet meno dieci anni ed era stata fatta venire fino a Tebe da Seti in persona dopo aver letto il rapporto che i precettori gli mandavano una volta al mese. A quanto pareva era dotata di una sorprendente intelligenza per la sua età, così il Faraone aveva deciso che, invece di farle sposare un nobile o un principe straniero, un giorno, se ne fosse stata all’altezza, sarebbe diventata la consorte del futuro sovrano dell’Egitto. Lei non lo sapeva ma sarebbe stata sotto esame continuo, ogni cosa in lei sarebbe stata attentamente valutata e soppesata per capire se un giorno sarebbe stata capace di consigliare negli affari di Stato. “Avete avuto paura?
Lei lo guardò perplessa.
L’incubo vi ha spaventata?
“No. Mi sono svegliata ed ero molto triste.”
Avete mai fatto un sogno simile?
No.”
Allora non dovete avere paura, principessa. Spesso i sogni sono solo sogni.”
 
 
 
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Londra, giorni nostri
 
 
Posò una mano sulla teca di vetro che racchiudeva la mummia della principessa Nemet. Era rimasto con lei da quando erano partiti dal Cairo. C’erano così tante cose che sarebbero potute andare storte che lui non poteva lasciarla sola. Talmente tante variabili che dubitava ancora di aver preso la scelta giusta accettando di esporre la mummia e l’intero corredo funerario al British Museum, ma se questo era l’unico modo di spezzare la maledizione allora ci doveva provare, oppure tutti quei secoli erano passati in vano.
Lentamente si abbassò fino a sfiorare quasi il vetro, solo per vedere meglio il suo viso. Per i suoi occhi non c’erano rinsecchite guance scavate, ma un volto giovane e roseo con gli occhi neri ed i capelli che si illuminavano di risso sotto la luce del sole. “Ci ritroveremo presto, amore mio, te lo prometto.”
 
 
 







NOTE DELL’AUTRICE: per la serie “le storie che ogni tanto mi tornano in mente e si costruiscono da sole”, ecco a voi una piccola (?) storia che ha iniziato a stuzzicarmi da quando ho rivisto il film La Mummia del 1932. Si ho gusti cinematografici bizzarri, lasciate stare.
In realtà sono settimane che provo a scrivere una Reylo ma all’ispirazione non si comanda, per cui eccomi qui.
Come vedrete questa Mummia è diversa dalle varie versioni cinematografiche (quella del 2017 faccio proprio finta che non esista, che è meglio) per cui in questa storia non ci saranno Piaghe d’Egitto o persone che verranno private dei loro organi vitali, solo vagonate di anghst. Per cui, gente, preparate i clinex ed aspettate con pazienza i miei aggiornamenti (che sono lenti ma arrivano sempre). Intanto se vorrete lasciarmi un commento o una recensione ve ne sarei molto grata.
   
 
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