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Autore: Matthw883    01/02/2018    1 recensioni
Questa storia è ambientata nel futuro. Un futuro dove Warren è ricco ma che non riesce ad avere una storia soddisfacente con una donna perchè nonostante tutto prova ancora amore per Max, nonostante lei sia scomparsa da anni.Visto che uno dei più grandi desideri di Warren è diventare padre, nonostante non trovi l'anima gemella egli decide di adottare una bambina. La storia ci concentra su questo rapporto.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Max Caulfield, Nuovo personaggio, Warren Graham
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 10 CONFESSIONI
 
POV MAX
 
 
-Non appena hai finito torna subito a casa, lo sai che in questo periodo non sono al massimo delle mie forze e ho bisogno del tuo aiuto.-
Le dico questo mentre tengo tra le mani una coperta:
-Lo so, lo so Mad Max, non ti preoccupare, non appena ho finito il mio turno faccio la spesa e torno subito a casa.-
-Bene, e mi raccomando, sii prudente.-
-E dai non sono mica una bambina. -
-Infatti, tu non sei una bambina, tu sei Chloe Price, il che è molto peggio ahahahahah.-
Chloe fa la faccia offesa, ma subito dopo mi fa una smorfia divertita:
-Ahahahahah però tu mi ami lo stesso.-
-Si, su adesso vai, altrimenti rischi di arrivare tardi, vediamo dopo.-
-Ciao Max.-
-Ciao Chloe.-

Mi sveglio di soprassalto in un bagno di sudore, mi alzo e mi dirigo in bagno dove mi lavo la faccia . Mi guardo fissa allo specchio, ho due occhiaie paurose e sembro a pezzi. Ah quand'è che finiranno questi cazzo di incubi, non ne posso più, sono anni che sogno sempre le stesse cose, soprattutto l'ultima volta che ho visto Chloe. Ancora adesso posso fare a meno di essere tremendamente in colpa per ciò che ho fatto, ho sacrificato un intera cittadina per lei. È stato tutto inutile, è morta lo stesso, io sapevo che sarebbe stato inutile, ma non ci ho voluto credere  e così tante persone sono morte per nulla, mi porterò questo peso per il resto della vita, mi sono meritata tutto quello che è avvenuto dopo.
 
Ritorno a letto cercando di riaddormentarmi, ma non mi riesce, così decido di scendere di sotto per prendermi un bel bicchiere di latte. Dopo averlo bevuto mi siedo un attimo su una delle sedie della cucina e faccio un respiro profondo cercando di calmarmi. Mentre sono li, persa nei mie pensieri sento il rumore di passi che sembrano dirigersi verso di me:
-Warren, sei tu ?-
-No Max, sono Rose. - 
Preoccupata le chiedo:
-Rose ma che ci fai qui ? Perché non sei a letto ?-
-Ho sentito dei rumori e sono scesa per vedere cosa fossero. - 
-Ero io, mi sono svegliata e non sono più riuscita a riaddormentarmi, così sono scesa a bere un bicchiere di latte. - 
-E come mai ti sei svegliata ? - 
-Ho avuto un incubo. - 
-Oh, mi dispiace, s-se vuoi ti presto il mio orsetto Teddy, magari se c'è lui i brutti sogni hanno paura e non vengono a trovarti. - 
-Ti ringrazio molto tesoro, ma non credo che sia in grado di impedire la visita dei miei incubi. - 
Lei sbuffa:
-Lo so, a volte non basta nemmeno a me, a volti i brutti sogni arrivano lo stesso. - 
-E in quei momenti cosa fai ?-
Sorridendo mi dice:
-Quando accadono, corro dentro la stanza di papà ed entro nel lettone. Quando dormo con lui i brutti sogni scompaiono.-
Oh, che dolci:
-Forse dovresti chiedere a papà se vuole dormire con te, chissà,  forse se dormi con lui i brutti sogni non ti troveranno. - 
Quelle parole mi mettono in imbarazzo, io e Warren insieme ? Nello stesso letto ?  Ovviamente non c'è alcuna malizia nelle parole di Chloe, come potrebbe ? È solo una bambina di 4 anni, probabilmente non conosce nemmeno il significato della parola malizia, ma nonostante tutto quelle parole mi mettono a disagio:
-Ehm... Vedremo tesoro, ma non credo che possa fare al caso mio. - 
La piccola si rattrista e io per tenerla allegra cerco di farle pensare ad altro:
-Perché non mi dici come si chiama il tuo orsetto ? Sai, quando avevo la tua età ne avevo uno anche io, ma il mio era molto più rovinato. - 
-Si chiama Teddy, c'è l' ho sempre avuto. È stato per tanto il tempo il mio unico giocattolo e il mio unico amico almeno prima di trovare Felix.... - 
Si interrompe per guardare il gatto che dorme nel suo cuscino, poi riprende:
-Teddy lo porto quasi sempre con me, per questo a un certo punto si era rovinato,  ma papà l'ha portato da un dottore per i peluche e l'ha fatto riparte. - 
Le sorrido e le chiedo:
-E chi te l'ha regalato ? - 
-Credo i miei veri genitori prima di che andassero in cielo.-
A sentire queste parole rimango sbigottito, Warren non mi ha detto nulla dei suoi veri genitori:
-Te la senti di dirmi come sono morti ? - 
Annuisce:
-Mi hanno detto che sono morti in un incidente con le macchine. Quando è accaduto ero appena nata. - 
Io la abbraccio stretta:
-Oh tesoro, mi dispiace tanto. Dimmi, è questo quello che sogni quando hai gli incubi ? - 
-No, no, ora ho un papà che mi vuole bene, e anch'io gliene voglio. - 
-Ma allora cosa sogni? - 
Lei si ritrae:
-Non voglio dirlo, nemmeno papà lo sa. - 
-Rose perchè non vuoi dirlo a tuo padre ? Lui ti vuole bene e ti aiuterà a scacciarli definitivamente. - 
A bassa voce mi dice:
-Non posso, se lo farò lui potrebbe riportarmi all'orfanotrofio. - 
-Ma che dici ? Tuo papà non ti riporterà mai là, lui ti vuole bene. - 
-Lo so, ma non posso rischiare. - 
Sospiro:
-A me puoi dirlo, ti prometto che non lo dirò a tuo padre. - 
Ancora titubante le dico:
-Senti facciamo così, se tu mi dici che cosa sogni, io ti dirò come ho ottenuto questa cicatrice. Ma mi raccomando, non dirlo a papà, che dici, accetti questo scambio di informazioni ? - 
Ci pensa un secondo e poi dice:
-Va bene, accetto. -
Le sorrido mentre le inizia a raccontare:
-Ecco, i-io sogno  lo sgabuzzino dove la signora Werstroom mi metteva quando facevo qualcosa di sbagliato.  Era buio, sporco, mi lasciava la dentro per tanto tempo, anche per tutta la notte. Inoltre a volte sogno le bacchettate che ricevevo sulle mano quando..... - 
Io con le lacrime agli occhi la abbraccio stretta:
-Oh piccola m-mi dispiace tanto, q-quello che hai passato è stato orribile, è naturale che tu faccia questi sogni. Ma perché  pensi che papà, una volta sapute queste cose ti riporterebbe indietro ? - 
-Perché la signora Werstroom mi ha detto che se lo avessi fatto i miei nuovi genitori mi avrebbero rispedita all'orfanotrofio. - 
-Ma che dici Rose ? Papà non ti riporterà mai in quel brutto posto-
-Lo so, ma non voglio dirlo lo stesso.  E non devi farlo nemmeno tu,  una promessa è una promessa. - 
Sospiro:
-Va bene, ma chi questa signora Werstroom ? - 
-Era la direttrice dell' orfanotrofio. - 
Anche se ho promesso di non farlo devo parlarne con Warren, potrebbe non sapere nulla di tutto ciò. È un miracolo che dopo quello che ha subito sia una bambina allegra, solare e soprattutto intelligente, ha una proprietà di linguaggio straordinaria per una bambina della sua età:
-Ora mi dici come ti sei fatta quella cicatrice ? -
-Si, certo, ma prima andiamo a letto che quella che ti devo raccontare è una vera fiaba. - 
Saliamo al piano di sopra, nella sua stanza e una volta messa sotto le coperta comincio a narrare la storia:
-In una casa di una città lontana lontana vivevano insieme due principesse, le due principesse si volevano molto bene anche se erano molte diverse tra loro. Una era forte, intraprendente, coraggiosa, sicura di sé, mentre l'altra era timida, insicura, sognatrice ma sapeva che stando insieme alla sua compagna era capace di fare qualsiasi cosa. Purtroppo però un giorno  la principessa coraggiosa morì e così la principessa timida si ritrovò sola, sola, povera e debole. Così per poter vivere la principessa chiese aiuto a un orco, un orco travestito da principe. In cambio del suo aiuto, l'orco pretese che la principessa facesse tutto ciò che l'orco le ordinasse. L'orco pretese dalla principessa cos'è orribili, degradati e schifose. Un giorno la principessa, stufa dalle sue continue angherie le disse che non voleva più avere a che fare con lui, gli disse che se ne sarebbe andata. Ma l'orco non volle saperne di lasciare andare la principessa. Cosi la tenne prigionieri per molto tempo, e le inflisse una cicatrice perenne per punizione, per ricordarle che lei non doveva mai più ribellarsi, per ricordarle che lei da lì non se ne sarebbe mai andata. - 
Faccio una pausa e mi tocco la cicatrice ripensando a quei momenti orribili. Rose impaurita mi chiede:
-Max eri tu la principessa timida? - 
-Si ero io. - 
-E l'altra principessa chi era ?-
-Era una persona a cui volevo molto bene, era la mia migliore amica e anche qualcosa di più.-
-E  dopo cosa è successo ?-
-Un bel giorno la principessa venne liberata...-
-Da un principe azzurro ?-
-No, venne liberata da un gruppo di persone comuni, non erano principi azzurri. Erano solo persone che avevano i loro difetti, che facevano il loro lavoro ma avevano anche un grande coraggio, determinazione e senso di dovere.-
-Oh.-
-A quel punto la principessa era libera, sempre sola, ma libera. Prese a girovagare in giro per il mondo cercando una nuova casa, finché non fu accolta da un cavaliere bianco e dalla sua bellissima figlia. - 
Lei sorride:
-Il cavaliere bianco è il mio papà vero ? - 
-Si piccola, è il tuo papà. - 
-Questo è un bel finale. - 
-Si è un bel finale, ma ricorda, questo resta un segreto tra noi. Ora dormi che non fa bene per una bambina della tua età rimanere sveglia a quest'ora. Buonanotte tesoro - 
-Buonanotte Max. - 
Prima di andare via resto un momento a guardare quella bambina così somigliante a me. Non so perchè le ho raccontato la mia storia, non so perchè ma  l'ho subito presa in simpatia. Guardando meglio noto di quanto sembri me da bambina, mi somiglia così tanto che potrebbe passare per la mia sorellina o  mia figlia. Forse è per questo che me la sento così vicina. 
E se fosse figlia di..... No, non è possibile, ma forse, ah Max lascia stare queste cose,  meglio non pensarci e andare a letto. 
Non riesco più a prendere sonno, ripenso alla storia di Rose, forse è il caso di parlarne con Warren, ovviamente senza entrare nei particolari, in fondo gliel'ho promesso. L'unica cosa positiva di tutto ciò è che almeno per qualche momento i mie demoni non mi hanno tormentata.
 
La mattina successiva ci ritroviamo tutti e tre in cucina a fare colazione, io continuo a guardare Rose e ripenso a quello che mi ha detto la sera prima. So che le ho promesso che non avrei detto nulla a Warren,  però credo che sia giusto che sappia quello che è accaduto a sua figlia.
Aspetto fino al momento in cui Rose si dirige in salotto a guardare la televisione e a quel punto mi rivolgo a Warren:
-Warren, hai un minuto ? Ti dovrei parlare  di una cosa importante.-
-D'accordo Max.-
Lui mi sorride, sembra che aspetti con ansia che gli riveli chissà quale cose del mio passato. Mi dispiace deluderlo, ma è meglio che non sappia la mia storia:
-Volevo parlarti di Rose, ieri sera mi ero alzata a bere un bicchiere di latte, Rose incuriosita mi ha seguita, e una volta qui abbiamo cominciato a parlare e....-
Gli racconto tutto quello che mi ha raccontato la sera prima, ovviamente omettendo la mia storia:
-....e insomma, c-credo che in quell'orfanotrofio vengano commessi abusi nei confronti dei bambini. Io credo che sia necessario chiamare le autorità e far eseguire dei controlli nella struttura. Sai per evitare che a qualcun'altro bambino possa capitare quello che è accaduto a Rose.-
Warren si accomoda su una sedia della cucina e mi guarda fisso negli occhi:
-E tu pensi che io non lo sapessi ? Pensi che io non sapessi che Rose ha subito degli abusi la dentro ? Pensi che non mi sia accorto di tutte le volte che urlava di notte ? Pensi che non mi fossi accorto di tutte le volte che entrava nella stanza chiedendomi di dormire con lei ? Si Max lo so, ho avuto dei sospetti fin dai primi giorni in cui è stata con me. Era magra e denutrita. Ho chiesto a Rose di parlare con me di quello che ha passato, ma lei si è sempre rifiutata, cosi non l'ho forzata. Ho avvisato l'assistente sociale che è  venuta a fare il primo controllo su di me, lei  mi ha detto che da tempo sospettava di quell'orfanotrofio e che avrebbe fatto tutti i controlli del caso. Avrebbe dovuto tornare, ma da allora non l'ho più vista.-
Impaurita gli chiedo:
-Credi che potrebbe essere...-
-Non lo so, non so nulla e non voglio sapere nulla.  Da allora non ho più avuto problemi, quindi a me va bene cosi.-
Scandalizzata gli chiedo:
-Ma perchè non l'hai fatto Warren ? Perchè non hai avvertito la polizia di ciò ? In questo modo condanni altri bambini a subire quella pena? Il Warren che conoscevo io non l'avrebbe mai fatto, era il ragazzo più buono e onesto del mondo, dimmi, perchè non hai chiamato le autorità ? - -Ma perchè l'ho avuta in adozione con troppa facilità. I-io ho paura che se chiamo la polizia me la porteranno via e io non la rivedrò mai più:
A questa frase Warren si mette quasi a piangere:
-I-io non credo di poter vivere senza di lei, s-sai, venivo da un lungo periodo di depressione e apatia. L-lei ha cambiato in meglio la mia vita, s-se me la portassero via i-io non saprei più cosa fare senza lei.-
Fa una pausa per riprendere fiato e poi continua:
-I-io lo so che forse sto sbagliando tutto, so che forse dovrei avvertire chi di dovere. Ma non posso, ho troppa paura.-
Io mi avvicino a lui e lo accarezzo:
-Tranquillo Warren, tranquillizzati, nessuno ti porterà via la tua bambina, nessuno te la porterà via, io non dirò niente a nessuno, anche perchè beh, io tecnicamente sono morta.-
D'altronde chi sono io per giudicare la sua scelta ? Io ho sacrificato un'intera città per salvare Chloe, a confronto con me, lui non ha fatto niente.
-Grazie Max. Lo apprezzo, ma prima o poi anche tu dovrai dirmi qualcosa sul tuo passato, io ti ho detto qualcosa di me che non volevo tu sapessi e mi sembra gisuto.-
Abbasso la testa:
-Lo so, ma non adesso, voglio decidere io quando ditelo ti prego, non sono ancora pronta.-
-Tranquilla, prenditi tutto il tempo che vuoi.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nuovo capitolo, scusate il mega maxi ritardo, ma purtroppo a causa di impegni non ho avuto tempo di riaggiornare durante tutti questi mesi, cercherò di rimediare. Finalemente conosciamo qualcosa di più su Max. Cosa è accaduto realmente a Max ? Come si evolverà il rapporto tra lei e Warren e Rose  ? Che è successo all'orfanotrofio ?
Lo scoprirete forse nel prossimo capitolo. Commenti e critiche (se giustificate) sono sempre accettate perchè aiutano a migliorarsi.
   
 
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