CAPITOLO 4
JUST A SLAVE
Lisanna si
svegliò con le prime luci dell’alba.
I polsi le
dolevano a causa delle corde strette con troppa forza sulla sua pelle
delicata.
Segni rossi e sangue decoravano
il suo corpo.
Stava
tremando per il freddo, aveva dormito nuda sul pavimento di legno.
Si mosse
leggermente, cercando di non svegliare Ivar ma fallì e i
suoi occhi si aprirono
lentamente, ancora impastati dal sonno.
“Lisanna.
Preparami un bagno. Metti la vasca sul fuoco. Voglio che sia caldo. Poi
mi
aiuterai a lavarmi e se ti comporterai bene potrei lasciarti usare
l’acqua dopo
che avrò finito io”: scattò il raggazzo.
Fantasico,
pensò lei, si era svegliato di pessimo umore.
“Si
Ivar.
Posso mettermi qualcosa addosso? Non volgio che le altre persone mi
vedano
cosi, se posso evitarlo”: provò ad essere gentile
e sottomessa. Voleva davvero
che lui le permettesse di vestirmi, non poteva lamentarsi adesso.
Stava
cercando in tutti i modi di eviatre unn’altra umiliazione.
Una cosa era essere
umiliata davanti ad una sola
persona,
davanti a lui, un’altra era esserlo davanti a tutti la sua
famiglia.
Lui
annuì
con noncuranza e le passò il vestito di lana.
Si
vestì di
fretta e obbedì al suo primo ordine ufficiale come serva.
Riempì
la
vasca secchio a secchio, le braccia le facevano male quando
finì, non era
abituata a sollevare dei recipienti così pesanti.
Spense il
fuoco prima di aiutarlo a svestirsi e ad entrare nella vasca.
Non riusciva
a smettere di guardare le sue gambe nude: erano più sottili
del normale, le
ossa erano fragili e storte e non c’era niente oltre a poca
pelle attaccata ad
esse.
“Ti
disgustano?”
Aveva notato
lo sguardo di lei e non aveva potuto evitare di sentirsi vulenarabile e
arrabbiato per la pena che lei chiaramente provava.
“No.
Solo
solo strane, non ho mai visto una cosa così in tutta la mia
vita. Ma non mi
disgustano, sono solo diverse.”
Fece
scivolare lentamente la sua mano sulle gambe, accarezzandole, mentre lo
lavava
e lui chiuse gli occhi a disagio.
Non le
credeva.
Le
scansò le
mani rudemente e le afferrò il viso con durezza, le sue mani
premevano sulle
guance di lei.
Di questo
passo il livido non le sarebbe mai passato.
“Ascolatmi
bene. Non osare mai più toccarmi le gambe. Dono ti azzardare
nemmeno a
guardarle di nuovo con quello sguardo pensoso che ti ritrovi. Non mi
serve la
tua commpassione. Fallo di nuovo e ti uccido. Facendoti soffrire,
è una
promessa. Sono stato chiaro uhn?”: le diede due manrovesci
forti.
Lacrime
amare le riempirono gli occhi a causa dei colpi e lei
abbassò la testa
ammutolita.
“Non ti abbassare, guardami
negli occhi,
sgualdrina. Volgio vederti piangere. Volgio vedere la tua espressione
di
dolore. Sei solo una schiava. Non ti meriti di essere trattaba
così bene come
ho fatto fino ad ora.”
Le diede un
altro manrovescio, più forte di prima, se era possibile e
stavolta non pianse
solo per il dolore fisico ma perchè le sue parole in qualche
modo l’avevano
ferita nel profondo.
“Ivar.
Non
avevo intenzione di fer...”: iniziò ma fu
immediatamente interrotta dal suo
grido arrabbiato e da uno schiaffo.
“Chiudi
quella cazzo di bocca. Non ti ho chiesto un’opinione. Non
parlerai più senza il
mio permesso da adesso. Imarerai non solo a rispettarmi, ma sopratutto
a
temermi. Ora rapida, aiutami ad uscire, vestimi e seguimi della sala
per la
colzione. In silezio. Se osi spiccicare una singola parole ti taglio la
lingua
e te la faccio mangiare. E se ti rifiuti, ti lascio senza cibo
finchè non mi
implorerai di fartela mangiare.”
Lisanna
annuì
tremando terrorizzata.
Aveva fatto
un casino senza volerlo. Non pensava di aver detto o fatto qualcosa di
così
grave per meritarsi quel trattamento. Non voleva ferirlo.
Raggiunsero la
sala in silezio.
Lagertha e i
fratelli di Ivar stavano gi mangiando.
“Servimi”:
ordinò il ragazzo.
Lisanna
obbedì senza incrociare il suo sguardo. Questa volta non
ebbe il coraggio di
chiedergli del cibo, quindi rimase al suo posto in silezio, sguardo a
terra e
testa bassa.
Tutti
notarono la sua faccia piena di lividi, il suo sguardo terrorizzato, ma
a
nessunno importava abbastanza.
Era solo una
schiava dopotutto, se avesse voluto Ivar avrebbe anche potuto uccderla.
E
questo lei lo sapeva molot bene.
La sua vera
natura iniziava a manifestarsi: finì di mangiare e mise gli
avanzi in un
piatto, lo lanciò a terra e le ordinò di mangiare.
“No,
non
così. Volgio che mangi in ginocchio, a quattro zampe, senza
usare le mani, come
la cagna che sei.”
Il cuore
della ragazza perse un battito. Stava indubbamente
cercando di umiliarla davanti a tutti per
divertimento.
Margarethe
rideva, Sigurd era eccitato alla vista, a Hvisterk non importava
più di tanto e
gli altri si limitavano a guardarla con pena.
Lo
implorò
con gli occhi di smettere, lo implorò di finirla con queste
stupidate, lo
implorò di avere pietà di
lei, ma lui
non ascoltò.
Fu obbligata
ad obbedire, era spaventata.
Lisanna si
abbassò sulle ginocchiia, lo guardò
un’ultima volta, perse le speranze e chinò
la testa mangiando come le era stato ordinato.
Quando ebbe
finito, lui le lanciò dell’acqua addosso,
spargendone un po’ sul pavimento,
lasciandola tremante a causa del liquido ghiacciato che le impregava il
vestito.
“Puoi
leccarla dal pavimento se hai sete. Se fossi in te io lo farei. Non ti
darò
altro da bere prima di stasera.”: disse freddamente, senza
nemmeno guardarla.
Alla fine la
avvicinò, erano allo stesso livello dato che non le aveva
ancora dato il
permesso di alzarsi in piedi.
“Ho
delle
commissione di fare oggi. Tu resterai qui, obbedirai a tutti gli ordini
di
Lagertha e dei miei fratelli e non ti lamenterai. Nel frattempo ti
prepareai
per stanotte. Non avevo intenzione di arrivare a questo prima ma ho
cambiato
idea”: disse fermamente.
“Questa
notte mi darai piacere.”
NOTE:
Eccoci di
nuovo alla parte dove imploro
per avere
recensioni!
Quindi, se
vi è piaciuto (o se vi ha fatto schifo), sentitevi
liberissimmi di farmelo
spaere qui!
Questo per
ora è il mio capitolo preferito. (In inglese, in italiano
non rende come verrei
ma mi diverto a tradurre a caso
e quindi
continuerò a postarlo)
Vorrei anche
ringraziare tutti quelli che seguono, che
leggono, che recensiscono e anche chi entra qui per
sbaglio!
CI vediamo
Mercoledì!
P.S. La Shot
che avrei dovuto pubblicare lunedì, tarderà un
pochino, in inggese arriverà
lunedì mentre in
italiano un pochino più tardi.
Vi lascio
comunque i link degli account con le storie in lingua originale.
WATTPAD: https://www.wattpad.com/story/134865219-the-slave-and-the-boneless
ARCHIVE FORUM OF OUR OWN: http://archiveofourown.org/works/13384311/chapters/30656700
FANFICITION.NET: https://www.fanfiction.net/s/12801610/1/The-Slave-and-The-Boneless
SKOLL
Arechan96